Nasce il Movimento Continentale Bolivariano

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di Giorgio SabaudoVaccamagra.blogspot.com
Caracas, dicembre 2009
Abbiamo partecipato, documentandola, alla nascita del Movimiento Continental Bolivariano. La dinamicitá e l’energia sentita ha ‚a tratti, commosso e dato speranze.
Il 7, l’8 e il 9 di Dicembre si é tenuta a Caracas la costituente. Trenta delegazioni da tutto il mondo hanno contribuito e agito intensamente per la creazione dal basso di questo nuovo attore politico, sociale e di lotta mondiale.
L’associazione bolivariana de prensa da tempo aveva lanciato pubblicamente questo incontro che si é aperto il 7 all’auditorium del Parque central di Caracas.
Circa duemila delegati hanno partecipato intensamente in questi tre giorni lavorando a quattro differenti tavoli di lavoro.
Tra questi erano  presenti Héctor Acevedo (poeta salvadoreño), Iñaki Gil de San Vicente (intellettuale basco), María Gurutxiaga (attivista femminista basca), Miguel Ángel Sandoval (ex candidato alla presidenza del Guatemala), Néstor Kohan (intellettuale argentino), Luís Barrios (sacerdote portoricano residente negli Stati Uniti) e tanti altri..
Le tavole di lavoro avevano come obiettivi:
.Il primo aveva il compito di sviluppare le strategie, le controffensive e la resistenza alla crisi economica e all’attacco imperialista in atto.
.Il secondo ha analizzato il ruolo dei movimenti sociali nella continentalizzazione delle lotte al fine di articolare, per un futuro sempre piú prossimo, i vari attori sociali per fare un fronte comune all’offensione neo e ultraliberale.
.Il terzo ha preso in considerazione i diritti umani e i diritti internazionali umanitari documentando la loro costante violazione nel mondo.
.L’ultimo tavolo ha avuto il compito di creare una rete internazionale dei mezzi e dei comunicatori bolivariani.
I quattro gruppi hanno lavorato per due giorni finendo col lanciare innumerevoli proposte e vari dibattiti che sono state incluse nella Dichiarazione di Caracas del 9 Dicembre 2009.
All’incontro ha partecipato gente da tutto il sud e centro America; delegazioni turche che hanno denunciato il genocidio curdo; baschi che hanno denunciato la repressione spagnola; francesi, australiani, statunitensi..
L’idea (attuata) era quella di creare un unico blocco che unisse tutte le varie forze di resistenza antimperialiste centro e sudamericane.
Per questo motivo la Costituente é stata aperta con un messaggio audiovisuale di Alfonso Cano, líder delle Farc-Ep (Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia– Esercito Popular) che ha espresso la sua soddisfazione per questo nuovo passo verso una unitá bolivariana antimperialista:
 
 
 
La reazione del governo colombiano del presidente Alvaro Uribe e dell’alto comando militare, rappresentato dal generale Padilla, non s’é fatta attendere e l’8 la Costituente ha ricevuto una lettera dello stesso Padilla; questa minacciava di perseguire la presidenza collettiva del MCB se non avesse pubblicamente rifiutato la solidarietá e l’appoggio di Alfonso Cano delle Farc.
A sua volta la risposta della Costituente é stata radicale e il giorno seguente Alfonso Cano é stato nominato membro della Presidenza collettiva del Movimento Continentale Bolivariano.
Uribe e soci hanno chiesto l’estradizione dai loro rispettivi paesi per tutti i membri della presidenza e a tutti i firmatari della costituente.
Il MCB, essendo un movimento antimperialista continentale, appoggia tutte le forme di resistenza popolare al neoliberismo e all’imperialismo:
Non puó non incorporare una forza belligerante che esiste dal 1964 in Colombia, paese che vive una guerra civile ormai da decenni.
Il MCB incorpora il concetto di diversitá rivoluzionaria dei popoli oppressi portando solidarietá alla resistenza curda, afghana, irachena, palestinese, basca e a tutti i popoli oppressi del mondo.
Il MCB ha tra i suoi obiettivi:
.La lotta contro l’imperialismo attuando una strategia continentale di potere popolare partendo dalle esigenze locali sentendo come propria ogni ingiustizia nel mondo
.L’integrazione latinoamericana per un nuovo modello di uguaglianza e giustizia sociale che punti sulla difesa delle risorse.
.La liberazione di tutti i prigionieri politici dell’Impero:
Tra questi quella dei cinque cubani arrestati a Miami, quella di Carlo Alberto Torres, membro del Movimento rivoluzionario portoriqueño, incarcerato da 28 anni e del venezuelano Illich Ramirez (Comandante Carlos), incarcerato in Francia per aver intrapreso la lotta armata in favore della causa palestinese (nel Fronte popolare per la liberazione della Palestina).
Il fratello presente alla costituente ha denunciato le sue precarie condizioni di salute e la violazione dei diritti umani attuata dal regime carcerario francese.
.Una convocatoria internazionale per il primo di Marzo del 2010 in solidarietá alla lotta popolare messicana e alle vittime della repressione.
.La denuncia dell’imperialismo nordamericano incarnato dalle basi militari ad Haiti, nelle isole caraibiche olandesi, in Honduras, Colombia, Medio Oriente, Europa.
.La nascita di una scuola continentale culturale, umana, politica e strategica per la creazione di nuovi quadri politici bolivariani.
.La creazione di una rete di intelligenza e di contrintelligenza bolivariana.
.L’appoggio attivo alla resistenza portoriqueña e a quella del Fronte di Resistenza Hondureño che deve essere riconosciuto come forza belligerante.
.L’appoggio allo sciopero generale  in Porto Rico che sará il 9 Gennaio del 2010.
.Una unitá internazionale che porti alla nascita di una Quinta Internazionale.
.Superamento della societá patriarcale e un incontro culturale e politico in favore delle donne del mondo.
.La creazione di una Carta Bolivariana dei diritti umani che incorpori il diritto di Resistenza in risposta alla violazione dei diritti umani e in favore dell’autodeterminazione dei popoli di tutto il mondo.
.Essere avanguardia di lotta nella difesa delle popolazioni indigene e delle risorse naturali.
Padri intellettuali del Mcb sono Manuel Marulanda (creatore delle Farc Ep nel ’64), José Artigas, Simon Bolivar, José Martí, Ernesto Guevara, Antonio Sucre e Emiliano Zapata.
 
Tra i membri della presidenza collettiva sono presenti:
–Salvador Tió, avvocato portoriqueño in difesa dei diritti umani.
–Mirella Baltra, ministro del lavoro durante il governo cileno di Salvador Allende.
–Alfonso CAno (Farc-Ep)
–Behel (Movimento internazionalista turco)
–Narciso Isa Conde (politico e scrittore dominicano. Combattente contro il tiranno Trujillo e gli invasori nordamericani nel 1965)
–Carlos Reyes (uno dei leader ed ex candidato alla presidenza del Fronte di Resistenza contro il Golpe in Honduras)
Segue la DICHIARAZIONE DI CARACAS del 9 Dicembre del 2009:
 
‘Hoy 09 de diciembre de 2009, a los 185 años de la trascendente batalla de Ayacucho que puso fin al colonialismo español y dio inicio a nuestra primera independencia…
Desde Caracas, cuna del libertador, capital de la revolución bolivariana liderada por el comandante Chávez, declaramos ante los pueblos del mundo:
¡Somos movimiento continental bolivariano!, después de transitar por la fructífera ruta de la Coordinadora Continental Bolivariana (CCB).
Somos Movimiento Continental Bolivariano (MCB) para asumir con inteligencia y pasión revolucionaria la causa heroica de la Patria Grande y el socialismo emancipador.
Somos “pensamiento y acción fundidos en armas contra las injusticias”. Unidad desde una gran diversidad y combinación de distintas identidades políticas, sociales, culturales revolucionarias.
Somos la conjugación de variadas formas y métodos de lucha.
En esta hora crucial para nuestros pueblos asumimos con determinación las respuestas que desde variadas resistencias y ofensivas en marcha ameritan el pérfido y desesperado contra-ataque que desde su evidente declinación como imperio ha emprendido contra nuestros pueblos la militarizada súper-potencia del “Norte revuelto y brutal”
La revolución bolivariana, punto de partida junto a la insurgencia zapatista en México, de esta nueva y promisoria época; y la heroica revolución cubana, principal conquista de los pueblos del continente americano en este siglo XX, serán defendidas con alma y corazón por nuestro movimiento. ¡Con sangre cargada de indignación si fuera necesario!
Los avances políticos y sociales de diferente calado en Ecuador, Bolivia, Nicaragua, El Salvador, Uruguay, Brasil… y muy especialmente la que encarna el ALBA y todo aquello que apunte en dirección a la autodeterminación, a las reformas avanzadas y a las transformaciones revolucionarias– así como a las perspectivas de profundización y ampliación de esos procesos– tendrán en el naciente MCB un bastión de solidaridad y de impulso desde las resistencias y las ofensivas de nuestros pueblos.
Contribuir a derrotar el régimen golpista en Honduras y abrir cauce a la constituyente popular es un compromiso de honor.
Enfrentar todo intento de golpe similar en Paraguay o donde sea, es un deber insoslayable.
Haremos hasta lo imposible para contribuir a aislar , acorralar y derrotar el engendro cipayo y narco-para-terrorista que representa el régimen de Álvaro Uribe, impuesto a sangre y fuego en ese hermano país con pretensiones de expansión a otras naciones de la región.
Contribuiremos al canje humanitario de prisioneros y prisioneras y a la solución política del conflicto armado colombiano en procura de la paz anhelada.
No hay chantaje sobre el planeta que nos conduzca a renunciar al merecido respaldo a la insurgencia y a todas las fuerzas sociales, políticas y democráticas que representan la libertad y emancipación del pueblo colombiano. La misma actitud asumimos frente a la insurgencia indígena Mexico y en cualquier parte del continente.
La arrogancia, la agresividad y la vocación guerrerista de un imperialismo decadente y senil, empecinado por imperiosas razones de sobre-vivencia e incierta continuidad a apropiarse mediante la fuerza militar del valioso patrimonio natural de nuestros pueblos, a intentar revertir su ofensiva transformadora y a desestabilizar y erradicar los gobiernos revolucionarios y progresistas de la región no nos atemorizan. Nadie podrá arrebatarnos lo conquistado.
Nadie podrá apoderarse impunemente de las fuentes de agua, biodiversidad, minerales, mares, bosques, playas, reservas científicas y valores culturales. ¡Ese pleito esta cazado y vamos a triunfar!
Desde nuestros territorios poblados por nuestros pueblos originarios, trabajadores y trabajadoras, campesinos y campesinas, jóvenes, niños y niñas, comunidades rurales y urbanas, mujeres discriminadas, iglesias de los pobres , negros /as, mestizos/as, etnias discriminadas, artistas e intelectuales, cooperativistas y productores nacionales…vamos a librar las luchas necesarias para preservar y asumir colectivamente esas riquezas, para impedir su conversión en fuentes de explotación , expansión y lucro del gran capital criollo y transnacional. Igual los acompañaremos en su insumisión frente a todas las modalidades de explotación, dominio y exclusión de que son víctimas.
Seremos luchadores por la liberación de los presos políticos colombianos, venezolanos, hondureños, vascos, peruanos y puertorriqueños que cumplen condenas por sus luchas libertadoras y solidarias en las cárceles de los imperios y de los gobiernos antidemocráticos de América, Europa, África, y Asia.
Nuestras queridas patrias chicas, camino a conformar la Patria Grande soñada por Bolívar, tendrán en el MCB un defensor inclaudicable frente a los desmanes de los imperialismos norteamericano y europeo.
Las bases gringas en Colombia, Honduras, Puerto Rico y en todo el continente habrán de enfrentar pronto el clamor y la movilización que las aísle; al tiempo que potencie la reacción capaz de disuadir los perversos planes de guerras que implican su presencia y expansión en Nuestra América, y que en caso de ejecutarse puedan ser derrotados por nuestros pueblos.
La unidad antiimperialista será una de nuestras divisas relevantes. Confluiremos en todas las iniciativas que la amplíen y fortalezca.
No habrá causa justa en el mundo que no cuente con nuestro concurso militante. Las resistencias y luchas de los pueblos de Irak, Irán, Afganistán, Pakistán, Kurdistán, Turquía, Euskal Herria, Galicia, República Saharaui, y otros pueblos de África, tendrán en el MCB un aliado firme y leal.
Las demandas y los combates de las y los inmigrantes del tercer mundo en Estados Unidos y en Europa serán apoyadas con determinación. No habrá presos ni presas en las cárceles del imperio y de los estados represivos a los que no llegue nuestro clamor de libertad.
El colonialismo en Puerto Rico, las Malvinas y en todo el Caribe insular y en el mundo nos tendrá de frente.
¡ABAJO LAS COLONIAS! ¡VIVA LA LIBERTAD DE LOS PUEBLOS!
¡SOMOS MCB!
¡SOMOS DEMOCRACIA VERDADERA, ANTI-IMPERIALISMO, ANTI-CAPITALISMO!
¡SOMOS SOCIALISMO SIN CALCO NI COPIA, SOMOS TRANSICIÓN CREADORA HACIA ÉL!
¡SOMOS REENCARNACIÓN COLECTIVA DEL LIBERTADOR, DEL CHE, DE LOS HEROES Y HEROINAS DE AMERICA!
¡SOMOS NUEVA INDEPENDENCIA!
NACIMOS HOY CONMEMORANDO AQUEL GLORIOSO AYACUCHO PARA DESDE SU INAGOTABLE FUENTE DE INSPIRACION CONTRIBUIR AL NUEVO Y DEFINITIVO AYACUCHO!
¡PARA CREAR PATRIA GRANDE Y SOCIALISMO!
¡SOMOS MCB PORQUE EN BOLÍVAR Y LAS Y LOS PRÓCERES DE NUESTRA AMÉRICA NOS ENCONTRAMOS TODAS Y TODOS!
¡HASTA LA VICTORIA SIEMPRE!
CARACAS, 9 DE DICIEMBRE DE 2009′
Pubblicato da Vaccamagra a 08.07

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