Hallan presuntos restos de la Santa María frente a las costas de Haití

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La Santa Maria

Fuente: TeleSur

Investigadores norteamericanos afirman haber encontrado restos de la nao Santa María, nave insignia del primer viaje de Cristobal Colón al Nuevo Mundo y que naufragó en las costas de Haití. De ser confirmado podría ser considerado como uno de los descubrimientos arqueológicos submarinos más importantes de la historia.

Las pruebas geográficas, de topografía submarina y arqueológicas sugieren que estos son los restos del famoso barco”, confirmó al diario británico ‘The Independent’ Barry Clifford, uno de los exploradores submarinos más experimentados de Estados Unidos y del mundo y principal líder de una reciente expedición de reconocimiento del lugar.

Los restos se hallaron en la zona exacta donde naufragó la Santa María hace más de 500 años según las reseñas dadas por el propio Colón, cuya posible ubicación se tomó como uno de los puntos de referencia, junto con las corrientes locales y la topografía submarina. El naufragio quedó atascado en un arrecife frente a la costa norte de Haití, entre tres y 4,5 metros bajo la superficie del agua. (altro…)


America latina: investire sul capitale umano

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di Annalisa Melandri — 25 ottobre 2013

in esclusiva per l’Indro 

Per l’America Latina e i Caraibi  le previsioni per il prossimo anno parlano di un tasso di crescita medio del 3 per cento. Alicia Bárcena, Segretario Generale della Commissione Economica per l’America Latina e i Caraibi delle Nazioni Unite, (CEPAL) ha dichiarato  nel  corso di una conferenza regionale che si è svolta a Santo Domingo su tematiche femminili, che  il «panorama per il 2014 sarà migliore di quello del 2013».
È sicuramente un’ottima notizia, ma  il direttore dell’unità  per il Commercio Internazionale della stessa organizzazione, Osvaldo Rosales, facendo il punto sulle sfide che la regione dovrà affrontare a breve termine, ha  detto in un’intervista rilasciata all’agenzia ‘Efe’,  che questa dovrà «drammaticamente» aggiornarsi rispetto alle politiche industriali da tenere, con l’obiettivo di potenziare l’innovazione tecnologica e sfruttare al massimo i benefici che apporta lo sfruttamento delle materie prime di cui è ricca. (altro…)


L’America latina e centrale all’Assemblea dell’ONU

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di Annalisa Melandri

in esclusiva per L’Indro — 27 settembre 2013

È iniziata questo martedì la 68esima sessione plenaria dell’Assemblea delle Nazioni Unite che, per lo meno per quanto riguarda l’America latina e centrale,  ha visto l’esposizione di molti e importanti temi.  Come annunciato,  alcuni presidenti latinoamericani hanno approfittato di questo scenario per denunciare problematiche che si erano presentate già nei mesi scorsi e che avevano acceso non solo il dibattito politico nazionale dei loro Paesi, ma anche  quello internazionale.

È il caso per esempio del Brasile, il cui presidente Dilma Rousseff ha criticato duramente l’amministrazione Obama per il programma di spionaggio statunitense rivelato alcuni mesi fa dal tecnico della National Security Agency (NSA), Edward Snowden. Tra i Paesi messi sotto controllo dalla NSA c’era infatti proprio il gigante giallo-oro.  (altro…)


La Colombia punta alla Nato o viceversa?

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di Annalisa Melandri — in esclusiva per L’Indro — 5 Giugno 2013

In queste ultime settimane, l’impressione che offre l’attento esame di alcuni avvenimenti di carattere non solo politico ma anche economico e strategico che hanno avuto luogo in America latina, è  che la Colombia sembra ormai decisa a volersi allontanare  il più in fretta possibile — a  passi lunghi e ben distesi — dal progetto di integrazione regionale che fu tanto caro a Hugo Chávez e Néstor Kirchner, gli ex presidenti di Venezuela e Argentina entrambi ormai scomparsi.

Prima a livello economico, con la costituzione e promozione dell’Alleanza del Pacifico, un progetto neoliberale (altro…)


La FAO dichiara il 2013 “Anno Internazionale della Quinoa”

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di Annalisa Melandri in esclusiva per l’<a href=“http://www.l” onclick=“javascript:_gaq.push([’_trackEvent’,‘outbound-article’,‘http://www.l’]);“indro.it” target=“_blank”> Indro - 27 febbraio 2013

Un nuovo alleato nella lotta contro la fame e l’insicurezza alimentare così ha definito la quinoa (Chenopodium quinoa Willdenow, in spagnolo quínua), una pianta originaria della regione andina del Sud America,  il direttore generale della FAO  José Graziano da Silva, nel corso dell’evento che si è tenuto a New York presso la sede delle Nazioni Unite,  per celebrare  il lancio dell’ ‘Anno Internazionale della Quinoa.

La FAO ha infatti dedicato il 2013 alla quinoa e nella pagina dell’organizzazione delle Nazioni Unite che si occupa di alimentazione e agricoltura, si legge che questo vuole essere “un riconoscimento ai popoli andini che hanno mantenuto, controllato, protetto e preservato la quinoa come alimento per le generazioni presenti e future grazie alle loro conoscenze tradizionali e pratiche di vita in armonia con la madre terra e la natura”. (altro…)


L’America latina avrà il suo Papa?

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di Annalisa Melandri — in esclusiva per L’Indro — 15 febbraio 2013

Sono ben 19 i cardinali latinoamericani sui  117 aventi  diritto di voto (cioè con meno di 80 anni) che faranno parte del collegio cardinalizio,  che tra il 15 e il 20 marzo si riunirà in conclave per l’elezione del nuovo Papa a seguito della rinuncia al pontificato, inaspettata, di Benedetto XVI.

L’America latina, ma anche l’Asia e l’Africa, aspettano un proprio Papa da tempo.  In America latina vivono oltre un miliardo e 200 milioni di cattolici, circa il 42% del totale, e quella  latinoamericana senza dubbio è una Chiesa molto più potente  e con tradizione più antica di quella africana o asiatica. Il numero dei cardinali della regione, inoltre, è notevolmente superiore a quello degli altri continenti, secondo dopo l’Europa, che ha ben 60 cardinali elettori. (altro…)


Il Venezuela svaluta la moneta nazionale

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di Annalisa Melandri — in esclusiva per L’Indro — 13 febbraio 2013

Una misura economica importante per molti versi attesa dagli economisti ed analisti. La svalutazione  della moneta nazionale del Venezuela, il bolívar,   annunciata  dal governo nei giorni scorsi, divide invece le  opinioni rispetto alle conseguenze che potrà portare per il paese.  Si tratta della quinta  svalutazione della moneta nazionale in dieci anni.

Il cambio della moneta locale, il bolívar fuerte, rispetto al dollaro statunitense,  è stato portato da 4,30 a 6,30 bolivares per un dollaro,  che corrisponde  ad una  svalutazione del 31,7%. Avrà  decorrenza immediata  con eccezione per alcuni settori che già avevano fatto richiesta di divisa estera (in Venezuela esiste dal 2003 un sistema di controllo del cambio che obbliga il ricorso allo Stato per poter accedere  a divise straniere) e che lo manterranno  a 4,30 per alcuni mesi,  come quello alimentare, della stampa e delle telecomunicazioni, dei trasporti, degli elettrodomestici e della salute.

Il governo ha annunciato la misura venerdì scorso  per voce di  Jorge Giordani, ministro della Pianificazione e Finanze del paese,  dopo che il vicepresidente Nicolás Maduro si era incontrato nei giorni precedenti con Hugo Chávez a L’Avana, dove il presidente venezuelano si trova per il recupero da un delicato intervento chirurgico (il quarto in due anni) per una grave forma tumorale al colon. (altro…)


Alleanza del Pacifico contro Unasur?

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di Annalisa Melandri — in esclusiva per L’<a href=“http://www.l” onclick=“javascript:_gaq.push([’_trackEvent’,‘outbound-article’,‘http://www.l’]);“indro.it”>Indro - 1 febbraio 2013

Il Paraguay, sospeso recentemente dal Mercato Comune del Sud (MERCOSUR)  per il ‘golpe express’  con il quale,  nel giro di poche ore  il 22 giugno scorso, venne processato e  sospeso per impeachment il presidente Fernando Lugo, ha chiesto nei giorni scorsi l’ammissione come membro osservatore all’Alleanza del Pacifico, il nuovo blocco economico e commerciale nato in Cile nel giugno 2012  e formato da Colombia, Perú, Cile e Messico.

Il Paraguay  venne  espulso nel giugno scorso, senza nessuna sanzione di tipo economico,  dagli organismi regionali dei quali era membro,  cioè dal Mercosur e dall’ Unasur (Unione delle Nazioni Sudamericane) per la decisione  congiunta dei presidenti di  Argentina, Brasile  e Uruguay che considerarono l’impeachment di Lugo un “colpo di Stato parlamentare”. La riammissione del paese nel Mercosur   e nell’ Unasur venne vincolata a  nuove elezioni che dovranno avere  lo scopo di “ristabilire l’ordine costituzionale” e che si terranno  proprio nel corso di quest’anno, in agosto.   (altro…)


Un intenso anno elettorale per l’America latina

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di Annalisa Melandri — per l’Indro* 4 gennaio 2012

Il 2013 appena iniziato si profila  un anno denso di appuntamenti elettorali per l’America latina. Si chiude invece il 2012, almeno per i venezuelani,  con molta  apprensione per le  condizioni di salute del presidente Hugo Chávez Frias,  che l’11 dicembre scorso è stato sottoposto  a Cuba ad un nuovo intervento chirurgico (il quarto in un anno e mezzo) per rimuovere una lesione cancerosa al colon.

Il decorso post’operatorio di quest’ultimo intervento appare notevolmente più complicato dei precedenti per una serie di gravi complicazioni, tanto da far circolare in queste ore alcune agenzie rispetto ad  un suo probabile ‘coma indotto’. Non è stato  tuttavia sufficiente l’intervista rilasciata il 1 gennaio scorso da l’Avana del vicepresidente Nicolás Maduro appena dopo il suo incontro con Chávez, nella quale afferma di averlo visto con una “forza gigantesca” a tranquillizzare i venezuelani simpatizzanti del presidente.    (altro…)


L’America centrale si rimilitarizza (I parte). Reportage di G. Trucchi

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Militarización en el Bajo Aguán, Honduras. Fotografía de Giorgio Trucchi.

 

L’ America Centrale si rimilitarizza (en español)

Per la “guerra” contro la droga imposta da Washington. Ma i veri obiettivi sarebbero una riposizionamento politico-militare, lo sfruttamento delle risorse naturali e la repressione sociale

 

di Giorgio Trucchi | Opera Mundi/Alba Sud/LINyM   (1ª parte)

Il 7 agosto 1987, la firma degli “Accordi di Esquipulas II” da parte dei presidenti di Guatemala, El Salvador, Honduras, Nicaragua e del Costa Rica segnò l’inizio di un processo che portò alla fine dei conflitti armati interni. Le guerre civili centroamericane avvennero all’interno del contesto della Guerra Fredda e lasciarono un saldo di centinaia di migliaia di vittime.

Quello storico evento non solo mostrò, per la prima volta, un distanziamento dei governi centroamericani dalle politiche guerrafondaie delle due superpotenze di allora — Stati Uniti e Unione Sovietica -, ma aprì la strada per la pacificazione e la smilitarizzazione dell’America Centrale, attraverso una riduzione drastica degli eserciti e degli armamenti.

Venticinque anni dopo, questa stessa regione è scossa da un’ondata di violenza senza precedenti.

L’avanzata del crimine organizzato relazionato col narcotraffico, associato agli alti indici di povertà che colpiscono la gran parte della popolazione, hanno convertito i paesi centroamericani in “corridoi della droga” che portano verso gli Stati Uniti.

In molti casi, i cartelli della droga e le bande criminali hanno letteralmente eroso le istituzioni e, con esse, le deboli democrazie sorte dopo decenni di conflitti bellici. Una situazione molto complicata soprattutto per i paesi del Triangolo Nord — Guatemala, El Salvador e Honduras — che hanno raggiunto indici di violenza e criminalità tra i più alti a livello mondiale ed un tasso di omicidi che supera quello di vari paesi in guerra. (altro…)


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