Luca Tornatore libero!

3 commenti

Luca Tornatore sta passando le festività in carcere, si spera che il suo processo avvenga quanto prima. E’ possibile firmare la petizione alle autorità danesi anche qui.

Oltre a Luca sono in carcere a Copenhagen in attesa di processo il direttore di Green Peace Spagna, Juan López de Uralde e gli attivisti della stessa organizzazione la norvegese Nora Christiansen,  l’olandese Joris Thijssen e lo svizzero Christian Schmutz che avevano cercato di partecipare ad una cena del vertice come rappresentanti dello “Stato di Greenpeace” aprendo uno striscione che recava la scritta : i politici parlano e i leaders agiscono”

Chi ascolta quotidianamente  Radio Onda Rossa ha l’opportunità di  avere una copertura pressoché totale degli  avvenimenti di Copenaghen, con dirette dalle manifestazioni, interviste e collegamenti audio.
Particolarmente seguita e monitorata è la situazione degli arresti e della repressione poliziesca.
Allego inoltre qui di seguito questo appello (pubblicato  qui) per il rilascio di Luca Tornatore, il ricercatore arrestato nei giorni scorsi al termine di un dibattito con accuse pesantissime e completamente false. La prossima udienza è per il 12 gennaio, quindi Luca  dovrà passare le festività in carcere in Danimarca. Luca è stato il solo arrestato dopo un fermo di  circa 150 persone. Volto noto durante i dibattiti e le assemblee e sempre presente pubblicamente con interventi e iniziative pacifiche, è stato volutamente e arbitrariamente allontanato dai luoghi di discussione e dibattito.
Consiglio di inviare l’appello anche all’ambasciata della Danimarca in Italia, meglio se con Raccomandata A/R:
Ambasciata Danimarca in Italia
Via dei Monti Parioli 50
00197 Roma
e per mail all’ambasciatore Gunnar Ortmann  
href=“romambatumdotdk“>romambatumdotdk 
e alla segretaria
Pernille Almind Bosi Tel. +39 06.9774.8333
E-mail
href=“peralmatumdotdk“>peralmatumdotdk 
 
Per le adesioni scrivere a :
giuseppedotcacciaatunitodotit
 
  
Copenhagen. Appello per l’immediato rilascio del dottor Luca Tornatore
[16 Dicembre 2009]
Luca Tornatore non è solo un amico fraterno di chi scrive questo appello. Luca è un assegnista di ricerca al Dipartimento di fisica dell’Università di Trieste. E’ uno scienziato, uno di quelli che alla passione e alla voglia di cambiare il mondo uniscono, dunque, una riconosciuta competenza.
Questi sono gli ingredienti che lo hanno spinto, assieme a centina di attivisti ambientalisti italiani, a recarsi a Copenhagen. Luca è nella capitale danese per pretendere giustizia climatica, per confrontarsi all’interno del Climate Forum, per capire e per intrecciare relazioni con chi [come noi e lui] pensa che l’emergenza ambientale debba essere affrontata a partire da una democratizzazione delle decisioni e non attraverso la delega a chi l’ha provocata o a chi la sta peggiorando [siano essi vecchi o nuovi attori di rilievo del panorama geo-politico].
Luca Tornatore si trova oggi in stato di arresto, fermato assieme ad altre decine persone dopo aver partecipato ad un dibattito!! Luca, come centinaia di altri, non ha commesso alcun reato. Il suo fermo è stato confermato non sulla base di prove, ma proprio per punire il suo impegno, la sua visibilità pubblica e la sua competenza.
Ci sarebbe da ridere, ma quello che sta succedendo a Copenhagen non ha precedenti. Il solo fatto di trovarsi per strada rende passibile di fermo, l’arresto preventivo [già di per sé strumento mostruoso dello stato d’eccezione] è stato abusato senza vergogna. Sono stati calcolati più di millecinquecento fermi di polizia, praticamente tutti ingiustificati. La capitale danese, ormai un ex simbolo della socialdemocrazia, si è trasformata in una vera e propria città di polizia.
Noi pretendiamo il rilascio immediato del Dottor Luca Tornatore, prima di tutto perché totalmente innocente, poi perché la sospensione dello stato di diritto, le provocazioni e le menzogne rendono la mancanza di Luca insopportabile per tutti noi e per tutti quelli che condividono, con serietà, le sue preoccupazioni per il futuro del nostro pianeta.
per adesioni scrivere a: giuseppedotcacciaatunitodotit
 
  1. avatar
    Gian Paolo Paio ha detto:

    Pur non conoscendo Luca Tornatore, mi fido della serietà e del giudizio di Margherita Hakc. Dimenticavo, l’uso e l’abuso dei cosiddetti Black Blok me lo ricordo bene a Genova.

  2. avatar
    Graziana Tomasella ha detto:

    aderisco all’appello

  3. avatar
    Mauro Cassano ha detto:

    Aderisco con convinzione all’appello

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