El Caracazo — 18 anni dal massacro

8 commenti

Oggi è un giorno triste per il Venezuela, il 27 febbraio del 1989 una grande protesta popolare in Venezuela contro le misure  neoliberali adottate dal governo  di Carlos Andrés Perez fu duramente stroncata con il sangue. Migliaia di morti, migliaia di venezuelani  furono assassinati dalla repressione  militare. Migliaia di uomini, donne e bambini. Non si è saputo mai esattamente quanti furono, forse 10.000. Migliaia di uomini, donne e bambini che semplicemente  reclamavano un tozzo di pane, una arepa, un piatto di pasta, furono uccisi.
Tra i responsabili di questo massacro, che ancora reclama giustizia, ci fu anche l’italo-venezuelano, il Ministro della Difesa Italo del Valle. Per questo italiano, uomo ripugnante il disprezzo e l’indignazione di tutti gli italiani.
Nessuno dei responsabili del massacro è stato condannato, nè Carlos Andés Perez, allora Presidente della repubblica, né il suo ministro più coinvolto, Italo del Valle. Sappiamo che è possibile che questi miserabili, questi codardi capaci di ordinare un massacro di uomini e donne che semplicemente reclamavano al governo di non potere più andare avanti con la fame, non  faranno mai un giorno di carcere e moriranno senza essere giudicati dalla giustizia degli uomini. E’ possibile che siano altri Pinochet e che moriranno di vecchiaia senza trascorrere un solo giorno in carcere. E’ possibile, quasi certo. A questo indegno, ripugnante e codardo italiano il disprezzo e l’indignazione di tutti gli italiani.
 
Traduzione di Annalisa Melandri
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    qwe ha detto:

    Strano… pensavo che almeno uno l’avessero preso… o che magari si fosse consegnato…
    strano… strano? mah?

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    tony ha detto:

    sudamerica…

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    af ha detto:

    Non so a chi ti riferisci, magari qualcuno e’ stato arrestato pure; il problema pero’ e’ che i principali responsabili di questo massacro, ossia il Presidente della Repubblica di allora, Carlos Andres Perez (per il quale in questi giorni un giudice ha chiesto l’estradizione, dato che e’ uccel di bosco all’estero) ed il ministro della difesa, l’italo venezuelano Del Valle, non hanno pagato il conto con la giustizia. E’ vero che i familiari (o almeno una parte dei familiari) delle vittime hanno ricevuto un indenizzo dallo stato venezuelano pero’ i principali responsabili — ripeto — sono liberi.
    af

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    Gennaro ha detto:

    Molto opportuno quest’articolo Annalisa. Sinceri complimenti.

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    A. ha detto:

    Grazie Attilio della precisazione, ricordo inoltre che Del Valle prima che fosse nominato ministro della difesa era stato accusato da un narcotrafficante di far parte del cartello di Pablo Escobar. Bel personaggio davvero. Abrazos

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    lucia ha detto:

    secondo me il vero problema è che tutto ciò si e saputo solo dopo anni nonostante alcuni stati (tra cui quello del vaticano!) sapevano!!!!!!!
    VERGOGNA a tutti coloro k hanno avuto il coaggio di partecipare a tutto questo!

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    A. ha detto:

    Cara Lucia, il vero problema non è che tutto ciò si è saputo dopo anni, il problema è la stampa come trasmette le notizie e che idea ne crea nelle coscienze, se pensiamo che i maestri, gli studenti e i lavoratori di Oaxaca sono stati fatti passare per esempio da La Repubblica, qualche mese fa come i “facinorosi” di Oaxaca solo per aver manifestato contro uno stato di repressione, e anche lì ci sono stati arresti di massa, torture e violazioni dei più elementari diritti umani..

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    Vicky ha detto:

    Esiste un film che è tratto da questa storia io non l’ho ancora visto ma l’ho tengo su emule si trova si chiama el caracazo e dev’essere molto bello.

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