Dedico la vittoria al mio popolo

10 commenti

 

TE QUEREMOS, PRESIDENTE!

Hugo Chávez ha dedicato la sua vittoria al popolo. Al suo popolo, a quel popolo che in queste ore sta ballando e cantando per le strade festeggiando la sua speranza e il suo futuro. Quel popolo che Omero Ciai dalle pagine di La Repubblica con l’arroganza di chi è servo del potere e non capisce cosa sia l’orgoglio civile, non esita sfacciatamente e senza vergogna a chiamare “sussidiato e fannullone”. Quel popolo a cui non importa nulla se, come il buon giornalista fa notare, Hugo Chavez troppo impegnato a “costruire la sua immagine di leader di un nuovo e in gran parte indefinito, socialismo planetario” ha dimenticato di ricostruire un ponte per cui da Caracas all’aeroporto si impiegano tre ore. A quel popolo non importa di arrivare all’aeroporto perché forse prendere un aereo è un lusso ancora troppo lontano ma festeggia il suo presidente perché i suoi figli, i figli del popolo, hanno di che curarsi gratuitamente e probabilmente avranno un futuro migliore dei loro genitori in quanto l’istruzione è diventata un’opportunità, per tutti a differenza di quanto avveniva in passato. E probabilmente grazie a quest’opportunità un domani avranno un lavoro che permetterà loro di prendere un aereo.
Dalle parole del buon giornalista: “La maggioranza reale del paese, ossi i poveri, sono chavisti perché in questi anni hanno avuto le “misiones”, scuola e sanità gratuite, il piccolo credito e le regalie a fondo perduto.” (ti pare poco in America Latina, Ciai?)…”Vivono come prima (mica tanto, i bambini non muoiono più di dissenteria, studiano e mangiano pure perché a scuola hanno tre pasti assicurati), senza prospettiva di trovare un lavoro (ma l’istruzione a cui hanno adesso sì diritto non permetterà loro di trovare un lavoro in futuro?) ma un po’ meglio perché nessuno gli chiede neppure di pagare la luce e l’acqua”. Insomma, vivono come prima o un po’ meglio? La risposta nel risultato elettorale e negli occhi del popolo venezuelano.
“E allora lunga vita a Chavez. Ce ne fossero.” (Per dirla con Maurizio Matteuzzi de Il Manifesto.) 

 

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    Die ... ha detto:

    La politica internazionale che quest’uomo sta facendo é comunque scandalosa, non é altri che un neocomunista, fomentatore del movimento bolivariano, basato peró sulle convinvzioni di Marx (roba superatissssima).
    E in piú ha finanziato le Farc!
    Per non parlare di tutti i brogli elettorali cha ha fatto .. é questa la maniera di fare democrazia?, anzi é attraverso quest’uomo che ci si rende conto che la Democrazia non é altro che un Fascismo mascherato con una finta e illusoria libertá. O se no, non sarebbe al potere da tutti questi anni e la meta del popolo venezuelano non vivirebbe la “ditattura mediatica” che subisce da troppi anni.
    Unico pregio: essere l’antagonista di Bush.
    Comunque cosa diverra del SudAmerica con presidenti come Chavez, Lula, Morales … mah …

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    Eliolibre ha detto:

    Non sapevo che dare il servizio sanitario, la scuola e tre pasti de comida a chi non ha mai avuto niente di tutto questo fosse “roba superatissima”.
    E non sapevo nemmeno che in Venezuela fosse una dittatura mediatica, ero convinto che l’informazione fosse tutta in mano all’opposizione “democratica”. D’altronde la stampa internazionale è tutta in mano ai comunisti e ci informa male.…
    Intanto gli Usa oggi hanno annunciato che torneranno sulla luna “per colonizzarla”. Chi se ne frega se un uragano sconvolge New Orleans e otre 40 milioni di statunitensi vivono nell’indigenza! Vuoi mettere colonizzare la luna!
    Cosa sarebbe il sudamerica SENZA presidenti come Chàvez, Lula Morales? Un continente desaparecidos!!!!!!
    Bahhhhhh.….. Die… Bahhhhhhh.…..

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    Die ... ha detto:

    Giuste motivazioni per difenderlo, ma continuo ad essere dell’opinione che é un individuo scomodo per la politica internazionale sia del Sudamerica che per Usa ed Europa, una mentalitá troppo popolare.

    Per gli Stati uniti comunque é un bene conoscere l’indigenza e la fame, solo cosi si riescono ad apprezzare le cose che veramente contano nella vita e non gli show, lo shopping e lo sperperamento indegno di soldi … Fuck capitalismo!

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    Annalisa ha detto:

    Caro Diego, non potevi usare espressione migliore per definire Chavez. Infatti è scomodo, per l’oligarchia latinoamericana e soprattutto per gli Stati Uniti. Con la sua “mentalità popolare” è infatti troppo vicino al popolo e troppo lontano da quei poteri economici e politici che lo hanno sempre sfruttato. Anche ieri, nel corso della conferenza stampa di Chavez, mentre sorridendo rispondeva alle domande dei giornalisti di tutto il mondo, sì è vero non è un presidente come tutti gli altri, è logorroico è vero, parlava con ogni giornalista raccontando aneddoti personali e storie familiari come se si trovasse ad una riunione di vecchi amici, con un linguaggio semplice ma diretto soprattutto quando ha parlato degli Stati Uniti denunciando senza mezzi termini e senza giri di parole (come siamo abituati a sentir fare dalle nostre parti) la loro politica imperialista, denunciando una guerra che altro non è stata se non uno spreco enorme di risorse umane ed economiche e lasciando intendere chiaramente che il Venezuela è un paese libero che non si piegherà a nessuna volontà e a nessun interesse che non siano quelli del suo popolo.Hai ragione Diego, è proprio un personaggio scomodo. Ce ne fossero!
    Cari saluti.

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    Annalisa ha detto:

    In merito al fatto che dici che avrebbe finanziato le Farc, so bene che le relazioni tra Colombia e Venezuela non sono idilliache sebbene le due diplomazie si sforzino di tenere una facciata di circostanza, capisco bene quando tu parli così se per esempio “El Tiempo” unico (quasi) quotidiano nazionale della Colombia così parla delle elezioni di Chavez: “La oposicion democratica de Venezuela finalmente se uniò detras de un candidato unico, Rosales, para hacerle frente al rebelde populista H.Chavez…” segue… Desde su eleccion en 1998 Chavez hizo de la confrontacion y la incitacion a la violencia sus principales herramientas politicas… Chavez sin justificativo alguno calumniò a muchos vecinos inclusive a la vecina Colombia… etc etc…(scusa per gli accenti).
    Stavo pensando di approfondire il discorso sui rapporti Venezuela / Colombia.A presto.

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    Die ... ha detto:

    Mi fa sorridere tutto cio, ma non ironicamente,é che detto con queste paroli cambia tutto e forse comincio a rendermi conto che i media colombiani mascherano ancor piu di quanto io gia ne fossi cosciente … probabile che noi colombiani siamo piu ciechi di quel che pensiamo, troppo dominio gringo appanna la vista …

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    Bruno ha detto:

    (I) Hola, Annalisa, la primera oración de tu post “TE QUEREMOS, PRESIDENTE!” encierra en substancia el sentimiento que despierta el presidente Chávez en el pueblo venezolano.

    Y no podía ser otra la dedica de Chávez de su apoteósico triunfo al maravilloso pueblo venezolano, pueblo que lo ha respaldado como bien dice Gennaro Carotenuto… en doce procesos electorales.

    Coincido en la defensa que haces de Chávez, el pueblo que agradece tener un medico en el barrio, un sistema primario de educación que le provee la alimentación diaria, una educación que le asegura tener acceso a la educación superior de manera gratuita, disfrutar de un sistema de pensiones que no existía y que homolga según ley la pensión on el salario mínimo, tener la posibilidad de acceder créditos subvencionados por el estado para la adquisición de viviendas, etc, etc, son muchos logros del gobierno de Chávez y que el pueblo venezolano agradece porque siente que con Chávez son tomados en cuenta los excluidos de siempre, ahora ese pueblo es protagonista y dueño de su propio destino, de la mano de Chávez y de su revolución bolivariana.

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    Bruno ha detto:

    (II) A Diego le digo que cae como nuchas otras personas en el error de estereotipar a Chávez. Chávez no es un dictador, no es un populista (a menos que para ti populismo sea pensar en los pobres, gobernar con los excluidos de siempre), y tampoco respalda a las FARC como dices en uno de tus comentarios, Chávez ve el problema colombiano como un tema interno, solo ha puesto sus buenso oficios para mediar entre las partes.

    Un abbracio, Annalisa, e saluti dal Venezuela,

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    Annalisa ha detto:

    DIE, purtroppo con le parole non si cambia nulla, ma è un buon inizio…
    Sai, sono contenta che tu sia tornato in patria, l’ho letto da Doppiafila.
    A presto.

    BRUNO Gracias por la visita, desde tan lejos espero que vuelvas.

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    Ruz ha detto:

    Purtroppo i cittadini americani sono troppo fuori dal mondo e immersi nie loro privilegiper capire cosa sia la povertà.Un po’ come i ragazzini italiani:ieri sono andati in teatro a vedere il ” Don chisciotte” e alla fine mi hanno detto: lo sà Prof “che mi sono dormito!” “Che noia prof”.…Continuamo a regalare loro Play, video violenti,TV spazzatura,telefonini e vedremo cosa ci ritroveremo fra 5 anni.….il nulla!!

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