Nuestra America Terra di Pace e Libertà

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NUESTRA AMERICA TERRA DI PACE E DI LIBERTA’
Manifestazione/sit-in di fronte all’Ambasciata degli Stati Uniti a Roma,
giovedì 8 ottobre 2009, ore 17:30
 

Come ha  sottolineato il Comandante Fidel Castro,in Honduras si è generata una nuova rivoluzione pacifica, ed anche in America Latina”, ha detto Zelaya
 
E’ proprio tale volontà di cambiamento radicale che non è piaciuta alle forze militari e all’oligarchia Honduregna più conservatrice, come non è piaciuto che l’Honduras abbia aderito alcuni mesi fa all’ALBA (Alleanza Bolivariana per i popoli di Nuestra America) scegliendo così definitivamente la strada dell’indipendenza, dell’autodeterminazione senza alcun compromesso con i regimi delle multinazionali, con l’imperialismo e i suoi organismi internazionali.Coprifuoco, mandati di cattura ‚arresti e dirigenti sociali e sindacali assassinati , la dura e ripetuta la condanna della comunità internazionale del colpo di Stato e della disarticolazione del regime costituzionale e democratico esistente con il governo di Manuel Zelaya,  mostrano un clima politico repressivo e guerrafondaio CHE CI RIPORTA agli anni ’70/’80 quando gli Stati Uniti pensavano di gestire il continente come un “cortile di casa”, con il suo carico di terrore, sfruttamento, dittature.
Siamo con le organizzazioni sociali dell’Honduras che hanno nuovamente proclamato lo stato di agitazione per imporre il ritorno del presidente Zelaya, la fine dello STATO D’ASSEDIO e il rispetto dell’ordinamento costituzionale, soprattutto stanno chiedendo a tutte le istituzioni latinoamericane e internazionali di pronunciarsi contro il COLPO STATO e hanno chiamato alla mobilitazione in tutto il mondo in solidarietà con il popolo dell’Honduras.
 Ci uniamo alla protesta mondiale che disapprova e condanna il regime militare imposto in questa nazione a chiamiamo all’applicazione di misure  energiche e profonde, per ottenere il ritorno alla normalità e la restituzione del potere al suo Presidente eletto in maniera leggittima e democratica , come manifestazione della volontà del suo popolo.
Si susseguono appelli internazionali di movimenti sociali e organizzazioni di base di lavoratori e di intellettuali (tra i più importanti ad esempio quelli della Red De Las Redes En Defensa De La Humanidad e di Via Campesina Internazionale, e Venezuela Solidarity Campaign) in solidarieta’ con le organizzazioni e i movimenti sociali honduregni  che continuano ad esprimere con la resistenza la volontà popolare di modificare radicalmente la Costituzione Honduregna ‚affermando pienamente l’indipendenza e affiancarsi al cammino di quei paesi come Bolivia, Ecuador, Venezuela, Nicaragua e tanti altri che anche se con forme diverse stanno cercando una loro soluzione e una loro autonoma via allo sviluppo autodeterminato e a processi reali di democrazia partecipativa,sempre con la Rivoluzione socialista di Cuba come riferimento imprescindibile. 
E proprio Cuba continua a pagare la sua scelta di autodeterminazione nel processo rivoluzionario socialista con 50 anni di bloqueo economico da parte dei governi USA,di aggressioni terroriste che hanno provocato oltre 3800 morti, con atroci provocazioni come quella che ha portato da oltre   undici anni dall’ingiusto arresto dei 5 agenti dell’antiterrorismo cubano, che non hanno mai attuato atti di spionaggio, non hanno mai violato le leggi e le regole di sicurezza degli Stati Uniti, non hanno mai commesso alcun atto di violenza; i 5 agenti dell’antiterrorismo cubano hanno messo a rischio le loro vite per salvaguardare le vite di noi tutti , per controllare ed impedire l’attività di gruppi terroristici che dal territorio degli Stati Uniti progettavano e attuavano attentati non solo contro Cuba. Dalla data dell’infame arresto i 5 cubani sono stati sottoposti a torture fisiche e psicologiche, a violazioni dei diritti umani, impedendo la visita di alcuni dei loro familiari, a carcere duro motivato da sentenze della magistratura tutte a carattere politico e senza alcuna prova.
I fatti parlano da soli: i veri terroristi come Posada Carrilles, Orlando Bosch, Josè Basulto e tanti altri godono di piena libertà e impunità protetti dal governo degli Stati Uniti e ai 5 cubani si confermano intatte le condanne e l’ingiusta carcerazione. Allo stesso tempo il bloqueo economico, finanziario, commerciale imposto dal governo degli Stati Uniti continua a soffocare le possibilità di ulteriore sviluppo economico e sociale di Cuba, la sua sovranità e i suoi processi di autodeterminazione. Il nuovo governo ed amministrazione degli Stati Uniti non possono parlare di cambiamento delle loro politiche estere con nuovi processi democratici verso l’America Latina se prima non pongono immediatamente fine all’infame bloqueo contro Cuba, alla colossale ingiustizia contro i 5 cubani e se non si adoperano in tutte le maniere contro il golpe fascista e per ripristinare la piena libertà in Honduras e l’immediato reinsediamento del legittimo Presidente eletto Zelaya.
 
 

 

LIBERI SUBITO, facciamoli tornare a Cuba!!
         

 
Manifestazione/sit-in di fronte all’Ambasciata degli Stati Uniti a Roma,
giovedì 8 ottobre 2009, ore 17:30
 


  • Con i 5 eroi Cubani, ancora prigionieri nelle carceri USA
  • Per la fine del bloqueo imposto dagli USA da oltre 50 anni, contro la sovranità di CUBA
  • Contro il golpe fascista appoggiato dagli Stati Uniti, solidarietà con il popolo  dell’Honduras e il suo legittimo presidente
  •  Piena solidarietà al governo e al Presidente del Venezuela, Hugo Rafael Chávez Frías ‚sollecitando una netta presa di posizione delle istituzioni internazionali contro le pretese statunitensi d’installare sette basi militari in suolo colombiano
  • Forte appoggio a tutte le rivoluzioni e i processi di democrazia partecipativa in atto per rafforzare il processo di integrazione dell’America  Latina , per il rispetto delll’autodederminazione dei popoli e per la costruzione della NUESTRA AMERICA TERRA DI PACE E DI LIBERTA’
 

Promuovono e organizzano:
La VILLETTA per CUBA — I Membri italiani de La Red de la Redes en Defensa de la Humanidad (NUESTRA AMERICA, RADIO CITTA’ APERTA, CONTROPIANO, LABORATORIO EUROPEO PER LA CRITICA SOCIALE, NATURA AVVENTURA) – Tele Ambiente – Archivocubano – Comitato “Fabio Di Celmo”– Rete dei Comunisti - PRC –PdCI– Sinistra e Libertà– Italia Dei Valori – Comitato Palestina nel Cuore –  AIASP  – Comitato Provincia Avana – Promocaraibi – Ass. Sportiva Tor di Quinto – Artiglio Calcio – Polisportiva Roma 6 Villa Gordiani – Agenzia Giornalistica Televisiva Italiana – ANPI – La Rinascita - Liberazione –  USI-RdB  – Centro Studi CESTES-PROTEO  Ass. cult. Mezza Luna Rossa Palestinese –  
 

Aderiscono:

Rivista Essere Comunisti– Comunità Montana dell’Aniene – il Vecchio Mattatoio –Ass.Naz.Amicizia Italia/Cuba-Ass. Itaca – Ass. Articolo 3 - Angulo Cubano e Lato Cubano – TeleDonna – SiporCuba –Ass.Puntocritico-Comitato Pro Zelaya– Associazione ASud– Rete Italiana di Solidarietà Colombia Vive!- Collettivo Italia/Centro America, Comit. Carlos Fonseca/Roma
                                                                                       
                                                                               Aiutateci a diffondere l’iniziativa, per non continuare ad essere censurati dall’informazione del pensiero unico
 
 

Per adesioni 3381657392
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VI incontro con il cinema latinoamericano

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Programma di oggi martedì 29 settembre 2009 presso il Cinema l’Aquila a Roma:
 
Ore 18.00 Bajo Juárez, la ciudad devorando a sus hijas / Bajo Juárez la città che divora le sue figlie
 
Dir:Alejandra Sánchez e José Antonio Cordero, Messico, 2007, 96’, V.O. Spagnolo. sott. italiano
Il documentario si concentra intorno al fenomeno della violenza sulle donne nella città di Juárez, in Messico. Per la realizzazione del documentario, entrambi registi hanno fatto una profonda ricerca di sette anni. Bajo Juárez ha vinto numerosi Premi nei festival messicani ed internazionali.
 
Incontro con Lucélia Santos
Ore 20:00 Timor Leste: O massacre que o mundo não viu/Timor Est: Il massacro que il mondo non ha visto.
 
Dir: Lucélia Santos, Timor Est/Brasile, 2001, 75’, V.O. Portoghese, sott. italiano
Sarà presente l’attrice — regista
Documentario sulla recente storia di Timor Est, ex-colonia portoghese in Asia. Dopo essere riuscita a liberarsi dal dominio portoghese, nel 1975, il Paese fu invaso dalla vicina Indonesia, che per 25 anni ha massacrato quasi un terzo della popolazione locale. Il dramma del popolo timorense non ha mai ricevuto la giusta attenzione da parte della comunità internazionale. Nel 1999, dopo un plebiscito supervisionato dall’ONU, venne confermata l’autonomia della regione.
La regista e la sua troupe arrivò a Timor Est un anno dopo e filmarono la nuova realtà.
 
Ore 22:00 Destino
Dir:Moacyr Góes, Brasile, Cina, 2009, V.O. Portoghese, Cinese, Inglese. sott. inglese. Cast: Lucélia Santos, Thomas Li, Chao Chen,  David Pond, Lian Tai, Lai Jung, Débora Olivieri, ecc.
E’ la storia d’amore tra una giornalista brasiliana, interpretata da Lucélia e un maestro di circo cinese (Zhao Zhenbang). La vita della giornalista cambia radicalmente quando le appare il fantasma di un emigrante cinese, che si suicidò in Brasile agli inizi del XX sec. Il personaggio interpretato da Lucélia parte per la Cina, dove conosce il suo futuro marito e viene coinvolta nella storia di una saga familiare di tre generazioni…
Il film è stato girato nelle regione cinese di Sichuan, Shanghai e Pechino, mentre in Brasile a Rio de Janeiro, San Paolo e Rio Grande do Sul; il film è una produzione totalmente brasiliana, ma ha contato con l’aiuto dell’equipe della regista cinese Li Shaohong.

VI incontro con il cinema latinoamericano

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Per i romani: da non perdere!
Presentazione del VI Incontro con il Cinema Latinoamericano
Qui il programma completo
Questo evento conta con il sostegno della Regione Lazio — Assessorato alla Cultura Spettacolo e Sport; sul Patrocinio del Comunde di Roma — VI Municipio; in collaborazione con l’Ambasciata del Brasile, con l’Ambasciata Argentina, con l’Istituto Cervantes di Roma; sul Patrocinio dell’Università di Roma, nonchè sul Patrocinio dell’Ambasciata dell’Ecuador, del Messico e dell’Uruguay.
In collaborazione con il Nuovo Cinema Aquila, dal 26 al 29 settembre si svolgerà il “VI Incontro con il Cinema Latinoamericano”, mentre il 30 settembre si terrà l’Omaggio a Lucélia Santos presso l’Auditorio dell’Ambasciata del Brasile.
Interverranno: L’Assessore Giulia Rodano (Regione Lazio), il Direttore dell’Istituto Cervantes, dott. Mario García de Castro, un Rappresentatnte dell’Ambasciata del Brasile, il professore di Letteratura Brasiliana presso l’Università “La Sapienza” Ettore Finazzi Agrò e Sonia Castillo, presidente dell’Associazione organizzatrice della manifestazione.
La rassegna cinematografica, che da sei anni si prefigge di essere una finestra sul nuovo cinema latinoamericano, si arricchisce quest’anno con un più nutrito gruppo di protagonisti del Cinema Latinoamericano.
Ringraziamo vivamente il contributo dei nostri Sponsor: BCC, Money2Money, Augustuscolor.
Un particolare ringraziamento al nostro Main Sponsor, TAM.
Per informazioni
392 0989238

L’ombra di quel che eravamo: Luis Sepúlveda

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Il poeta cileno, il 6 settembre alle ore 21.15, nella cornice di Villa Mazzarosa presenta il suo ultimo romanzo “L’ombra di quel che eravamo”. Per l’occasione ci saranno anche i Modena city ramblers che si occuperanno dell’accompagnamento acustico. L’ingresso alla serata sarà libero.
 
“Noi a Capannori vogliamo dare visibilità ad un’altra America Latina, quella dei popoli oppressi e del loro riscatto, come abbiamo fatto in questi anni con l’attività dell’Osservatorio per la Pace, affrontando ad esempio il dramma del popolo Mapuche di cui Sepúlveda è un discendente.”
E’ questo il significato di quanto affermato dall’assessora alla cultura del Comune di Capannori, Leana Quilici, durante la conferenza stampa di annuncio della presenza di Luis Sepúlveda a Capannori il prossimo 6 settembre per presentare in anteprima il suo ultimo romanzo “L’ombra di quel che eravamo”. Un romanzo che parla di coloro che essendo al fianco di Salvador Allende si opposero fermamente alla dittatura cilena difendendo i diritti civili e la libertà.
E’ parlando della realtà cilena e dei temi affrontati da Sepúlveda che l’assessore Quilici ha sottolineato che le scelte culturali dei Comuni di Capannori e di Lucca sono certamente diverse.
“Non ho mai messo in discussione la partecipazione alla Santa Croce del capo di Stato di Panama nel più pieno rispetto delle scelte delle altre istituzioni locali — dichiara l’assessora Quilici — e mai potrei contestare l’elezione di alcuno, che proprio essendo stato eletto dal popolo è pienamente legittimato a governare. L’amministrazione comunale ben volentieri parteciperà alla Santa Croce così come ha sempre fatto. Chi ha voluto leggere nelle mie parole altri significati ha ora l’occasione di avviare un corretto e proficuo dibattito politico”. (Comunicato stampa del Comune)
 
Nell’ambito della polemica recente che ha infiammato queste già torride giornate di fine agosto, scoppiata tra le due amministrazioni comunali di Capannori e di Lucca, mi sento di ribadire e testimoniare l’impegno che l’amministrazione comunale di Capannori, in particolar modo attraverso le attività dell’Osservatorio per la Pace,  mette da anni nella conoscenza e diffusione delle tematiche che più da vicino riguardano la realtà latinaomericana, l’ambiente, le battaglie degli ultimi, le lotte per le risorse energetiche e i beni comuni, la pace.
Mi sono sentita pertanto coinvolta in prima persona, per la riconoscenza e la stima che nutro verso di lei e le sue attività, ad esprimere qui  la mia piena solidarietà all’assessore alla Cultura Leana Quilici ringraziandola fin d’ora per il suo impegno, testimoniato anche dall’organizzazione del prossimo incontro con lo scrittore Sepúlveda, un momento importante per quanti, accompagnati anche costantemente dall’Osservatorio per la Pace, stanno seguendo in questi anni le battaglie del popolo Mapuche.
Adesioni possono essere inviate al mio indirizzo:
href=“annalisamelandriatyahoodotit“>annalisamelandriatyahoodotit o lasciate in calce a questo post. Grazie.

Cinema latinoamericano all’Isola del Cinema (Isolal Tiberina) a Roma

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L’Associazione Culturale Nuovi Orizzonti Latini in collaborazione con L’Isola del Cinema, hanno il piacere di comunicarVi che, il 28 e 29 agosto avrà luogo una manifestazione cinematografica dedicata all’Ambiente latinoamericano.
 
L’idea di Pachamama, come stai? riprende
la parola Quechua “Pachamama” che significa Madre Terra nella lingua degli Inca — gli antichi abitanti delle Ande. Il nostro obiettivo è quello di far riflettere sulla “salute” del nostro pianeta e, nel nostro piccolo incentivare la comunità e particolarmente i giovani ad aderire a una cultura ecologica responsabile ed attiva.
 
In questo progetto, unico nel suo genere, avremo l’opportunità di far conoscere le realtà che stiamo vivendo, ribaltando l’immagine legata allo stato di salute della biosfera, dall’inquinamento al riciclaggio, dalle problematiche dell’acqua e della siccità a quelle delle biodiversità.
Nella Nuova Costituzione dell’Ecuador e della Bolivia si parla per la prima volta al mondo dei “Diritti della natura”. Noi ci riallacciamo a questo discorso per dare maggiore visibilità ai Gruppi Etnici dell’America Latina, che sono i veri guardiani del Pianeta.
I territori occupati dalle popolazioni indigene contengono l’80% della biodiversità dell ’ America Latina , le più importanti risorse acquifere e preziose come il petrolio.
 
Famoso è il discorso del Presidente boliviano Evo Morales all’ONU nel settembre 2008, conosciuto dal popolo come i ”Dieci Comandamenti per salvare il Pianeta, la vita e l’Umanità”. Alcuni dei Comandamenti sono: Onorare il diritto all’acqua, sviluppare le energie pulite, rispettare la Pachamama.
Ora loro e gli altri popoli dell’America Latina e dei Caraibi stanno cambiando la storia. Il presidente del Ecuador , Rafael Correa, ha dichiarato:”Noi non stiamo vivendo in un’epoca di cambiamento, ma un cambiamento di epoca.”
 
 
Programma
28 agosto
21:30
 
Sala Sergio Leone
Tambogrande
Dir: Ernesto Cabellos/Stephanie Boyd
Perú, 2007, 108’ , V.O. Spagnolo. Sott. Italiano.
Racconta la storia di un villaggio agricoltore, orgoglioso dei suoi mangos e del suo limone, e della sua lotta per preservare il suo modo di vita, quando un ricco giacimento multimetallico viene scoperto proprio sotto le sue strade e terre.
Manhattan Minerals, un’impresa mineraria junior del Canada , associata con lo Stato Peruviano, vuole trasferire parte della popolazione e sfruttare il giacimento valorizzato in migliaia di milioni di dollari, ma sarà chiesto alla comunità se desidera cambiare il suo modo di vita e abbandonare il proprio villaggio?
23:30
 
De los mayas al Polo Norte/Dai Maya al Polo Nord
Dir: John Kermond, Steve Freer, Vida Amor de Paz  Productores: Vida De Paz
Durata: 70’ , 2008, V.O. Spagnolo/inglese/Sott. Inglese
Vida De Paz 70’ , 2008, V.O. Spagnolo/inglese/Sott. Inglese
Per la prima volta in America latina si produce un film sul riscaldamento globale con la mistica della concezione del mondo Maya che spiega come possiamo ancora recuperare ciò che i Maya ci tramandarono con le loro profezie. Il film chiarisce che sta accadendo esattamente ciò che prevedevano le profezie e spiega come queste confluiscano con quello che dicono gli scientifici del riscaldamento globale. Così il film viaggia parallelamente tra il passato del declino dei Maya e il presente di un altro possibile declino. Si delinea il grado di pericolo in cui oggi ci troviamo senza aver saputo ascoltare i nostri saggi antenati.
 
 
29 agosto
Sala Sergio Leone
21:30
Los ojos cerrados de América Latina
 
Dir: Miguel Mirra, Argentina, 90’ , 2009, V.O. Spagnolo
Produzione: Susana Moreira
Parla dell’estrazione mineraria a cielo aperto, la soia, le monocolture e il saccheggio delle terre e dei boschi, degli sbarramenti, la devastazione itticola e la produzione di pasta di cellulosa.
E’ un campionario delle lotte popolari di resistenza di fronte a quella razzia, di fronte all’inquinamento, al dislocamento forzato delle popolazioni, alla distruzione delle produzioni regionali e delle fonti di lavoro per milioni di latinoamericani. E’ stato girato in dieci paesi dell’America Latina , dal Messico alla Colombia e dal Guatemala all’Uruguay e all’Argentina.
Inoltre sono presenti le interviste a Jorge Rulli, Pablo Begel, Ana Esther Ceceña, Fernando Buen Abad, Adolfo Pérez Esquivel e a membri di assemblea e referenti dei movimenti sociali dell’America latina contro il saccheggio e l’inquinamento.
 
Sala Sergio Leone
23:30
Guatemala, Tierra arrasada
di José Gaya
Guatemala-Messico, 2005, 52’ , vo. spagnola sott. inglese
Popolo indigena: Chiapas e Guatemala
Nel 1996 si firmarono gli accordi di pace in Guatemala, dopo 36 anni di guerra civile e più di 200 mila morti. Questo documentario dà la parola ai testimoni del terrore più assoluto vissuto durante i primi anni ‘80. Ci raccontano anche come la gente si organizzò per sopravvivere alla strategia dell’esercito volta a eliminare ogni appoggio all’insurrezione. Oggi la terra nelle mani dei proprietari terrieri continua a provocare inquietudine tra i contadini; allo stesso tempo, lottano contro l’impunità e si organizzano per fare causa ai responsabili dei massacri, che ancora oggi continuano a mantenere alte cariche di potere in Guatemala . Questo documentario ci dimostra come la realtà superi sempre la finzione. Oggi la
 
Come arrivare all’Isola del Cinema

Sit-in Honduras

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MOBILITAZIONE CONTRO IL COLPO DI STATO IN HONDURAS
 
MARTEDI’ 30 GIUGNO DALLE 18,00–18,30
DI FRONTE AMBASCIATA DELL’HONDURAS
VIA GIANBATTISTA VICO 10 (Zona Metro Flaminio)
 
 
Promuovono:
 
Membri italiani de La Red de la
Redes en Defensa de la
Humanidad (NUESTRA AMERICA, RADIO CITTA’
APERTA, CONTROPIANO,
LABORATORIO EUROPEO PER LA CRITICA SOCIALE.
NATURA AVVENTURA,) ;
COMITATO CARLOS FONSECA – ROMA, CONFEDERAZIONE
COBAS – ITALIA, RETE
DEI COMUNISTI, SPAZIO SOCIALE EX-51 ROMA ,
COORDINAMENTO CITTADINO DI
LOTTA PER LA CASA, FEDERAZIONE NAZIONALE
RDB, ASSOCIAZIONE ITALIA
NICARAGUA “CIRCOLO LEONEL RUGAMA”,
ASSOCIAZIONE LA VILLETTA; COMITATO
PALESTINA NEL CUORE; CENTRO
INFORMAZIONE, RICERCA E CULTURA,
INTERNAZIONALE (C.I.R.C.
INTERNAZIONALE); COORDINAMENTO GIOVANI IN
LOTTA, FORUM PALESTINA,
CIRCOLO COMUNISTA STEFANO CHIARINI

INOLTRE ATTENZIONE AGLI ACQUISTI! L’HONDURAS ESPORTA BANANE E CAFFE’!
L’ISOLAMENTO ECONOMICO PUO’ MOLTO IN QUESTI CASI.

Di lutto vestono gli eroi

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Queste le altre date della proiezione del video:

26/06 – FERMO -  PARTITO DEI COMUNISTI ITALIANI E RIFONDAZIONE

COMUNISTA, Sala Multimediale (davanti al Comune), ore 21.30

26/06 – BUSSOLENO (TO), ASS. “LA CREDENZA” PRC sez. di Bussoleno

Via Fontan 16, ore 21.00

24/07 – CAMPEGGIO NO TAV, VENAUS (TO), Presidio NO TAV, ore 21.00

per info Associazione Nuova Colombia nuovacolombiaatyahoodotit  (nuovacolombiaatyahoodotit)   www.nuovacolombia.net


Canarie: la porta sbarrata

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Nel mare di fantasmi alla ricerca del paradiso — di Guido Piccoli domani venerdì 19 giugno su RSI rete due

Le Canarie sono considerate la porta europea dell’Africa. Da quando questa porta è stata chiusa, l’arcipelago spagnolo in mezzo all’Atlantico è la meta degli immigrati africani che scappano dalla miseria e dalla violenza dei loro paesi. Laser descrive questo dramma troppo spesso rimosso dall’opinione pubblica internazionale, intervistando alcuni giovani sopravvissuti alle traversate (rese sempre più pericolose dai blocchi militari del sistema Frontex) e degli abitanti delle Canarie, coinvolti dal fenomeno delle pateras o cayucos (così vengono chiamate le barche di fortuna che sfidano il destino in pieno oceano). Tra questi il medico Carlos Arroyo dell’organizzazione Medicos del Mundo e il comandante di mercantili Carlos Arbesù. Quello che accade alle Canarie è l’esatta fotocopia di quello che accade, ad esempio, nel mare di Sicilia, di fronte a Lampedusa: di questo ne parla Gabriele Del Giudice, giornalista, scrittore di “Mamadou va a morire”, animatore del sito-xeb Fortresse Europe e militante antirazzista.


Sit-in di solidarietà con i popoli indigeni del Perù

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L’11 giugno è stata lanciata in Perù da movimenti sociali e organizzazioni indigene la Giornata Nazionale di Lotta, durante la quale si terranno in tutto il paese manifestazioni di solidarietà con i popoli amazzonici vittima della brutale repressione dei giorni scorsi, che ha causato la morte di 34 indigeni, in mobilitazione pacifica per la difesa dell’Amazzonia e del proprio diritto alla terra.

 

Anche in Italia, rispondendo agli appelli della CAOI — Coordinamento Andino di Organizzazioni Indigene (di cui A Sud è ambasciata politica in Italia) convochiamo per giovedì 11 giugno, alle ore 12.00 sotto l’ambasciata peruviana di via Francesco Siacci, 2B — Roma, (Piazza Pitagora) un sit-in di solidarietà con le lotte indigene peruviane e di denuncia della condotta criminale del governo di Alan Garcìa.

Invitiamo alla massima partecipazione.
Rinnoviamo l’appello a inviare soldarietà al movimento indigeno peruviano inviando questo testo (firmato con nome, cognome, città, paese e — nel caso — organizzazione o associazione di appartenenza):

“Como sociedad civil italiana expresamos nuestra solidariedad, nuestra cercanìa y nuestro respaldo a la justa lucha de los pueblos indigenas de Perù — y de la Amazonìa en particular — y condemnamos la actitud criminal del Gobierno de Alan Garcìa, pidiendo a las autoridades nacionales y a las instituciones internacionales que se pongan en acto de inmediato todas las medidas necesarias para acabar con el genocidio indigena y para atander a las peticiones del pueblo de Perù.”

Il testo va inviato all’indirizzo mail href=“http://secretariacaoiatgmaildotcom” target=“_blank” rel=“nofollow”>secretariacaoiatgmaildotcom
mettendo in oggetto: en solidariedad con los pueblos amazonicos

Redazione A Sud www.asud.net

 

siamo tutti figli della terra

Sul sito dell’Associazione A Sud altre foto del sit –in

Licenziamento Dante De Angelis: presidio lunedì 8 giugno prima udienza

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Licenziamento De Angelis: 8 giugno 2009, ore 10,30, a Roma. Presidio di solidarietà alla prima udienza.


L’8 giugno tutti a Roma davanti al Tribunale !

Viale Giulio Cesare, 54 (metro A, fermata Lepanto) Aula 101, primo piano, giudice Conte

 Il prossimo 8 giugno si terrà pressoil Tribunale di  Roma la prima udienza del ricorso contro il licenziamento di Dante De Angelis, macchinista Fs e Rappresentante dei Lavoratori alla Sicurezza.

  Dante è stato licenziato il giorno di ferragosto per aver segnalato, come delegato alla sicurezza, “problemi” ai treni Eurostar. Da allora ci sono stati diversi altri incidenti, altri due Etr si sono spezzati, 6 lavoratori sono morti sui binari, 2 viaggiatori uccisi e 4 orribilmente mutilati dalle porte Killer.

L’attacco frontale ai diritti sindacali e alle libertà fondamentali iniziate con il licenziamento, stanno proseguendo con l’intimidazione nei confronti di altri RLS attivi e di centinaia di lavoratori.

  Il disegno aziendale di un ulteriore massiccio ridimensionamento del numero dei ferrovieri, l’introduzione del macchinista solo alla guida dei treni, l’attacco alle condizioni di lavoro e all’intero servizio ferroviario, in particolare ai pendolari e al trasporto merci, aprono  inquietanti scenari per chi potrebbe essere espulso, per quelli che rimarranno e per tutti i viaggiatori.

  La lotta per il reintegro di Dante riguarda tutti i ferrovieri, i lavoratori, i pendolari e i cittadini. La mobilitazione per il reintegro di Dante è una battaglia di civiltà.

Per questo invitiamo tutti, ferrovieri, pendolari, lavoratori e cittadini ad essere presenti:

8 GIUGNO ‘09, ORE 10.30

UDIENZA AL TRIBUNALE DI ROMA

Viale Giulio Cesare 54 (metro A, fermata Lepanto)Aula 101, primo piano, giudice Conte

 
Per i ferrovieri e chiunque voglia: appuntamento al binario 1 della Stazione Termini alle ore 9.30

03 giugno 2009                                                                                                              Assemblea Nazionale Ferrovieri


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