Sit-in Honduras

2 commenti
MOBILITAZIONE CONTRO IL COLPO DI STATO IN HONDURAS
 
MARTEDI’ 30 GIUGNO DALLE 18,00–18,30
DI FRONTE AMBASCIATA DELL’HONDURAS
VIA GIANBATTISTA VICO 10 (Zona Metro Flaminio)
 
 
Promuovono:
 
Membri italiani de La Red de la
Redes en Defensa de la
Humanidad (NUESTRA AMERICA, RADIO CITTA’
APERTA, CONTROPIANO,
LABORATORIO EUROPEO PER LA CRITICA SOCIALE.
NATURA AVVENTURA,) ;
COMITATO CARLOS FONSECA – ROMA, CONFEDERAZIONE
COBAS – ITALIA, RETE
DEI COMUNISTI, SPAZIO SOCIALE EX-51 ROMA ,
COORDINAMENTO CITTADINO DI
LOTTA PER LA CASA, FEDERAZIONE NAZIONALE
RDB, ASSOCIAZIONE ITALIA
NICARAGUA “CIRCOLO LEONEL RUGAMA”,
ASSOCIAZIONE LA VILLETTA; COMITATO
PALESTINA NEL CUORE; CENTRO
INFORMAZIONE, RICERCA E CULTURA,
INTERNAZIONALE (C.I.R.C.
INTERNAZIONALE); COORDINAMENTO GIOVANI IN
LOTTA, FORUM PALESTINA,
CIRCOLO COMUNISTA STEFANO CHIARINI

INOLTRE ATTENZIONE AGLI ACQUISTI! L’HONDURAS ESPORTA BANANE E CAFFE’!
L’ISOLAMENTO ECONOMICO PUO’ MOLTO IN QUESTI CASI.
  1. avatar
    Antonio ha detto:

    Cara Annalisa,

    in questo momento mi trovo in Nicaragua, a pochi passi dal confine con l’Honduras. Da qui sto seguendo e scrivendo di quanto avviene nel paese, ma spero di poter varcare la frontiera nelle prossime ore, al fianco del presidente Zelaya. Ho appena letto la tua nota di chiarimento sulla reelezione, un punto su cui i media mainstream sono stati davvero vergognosi, vuoi per malafede, vuoi per mediocritá..
    Ti mando un abbraccio ed un incoraggiamento a continuare a scrivere e a diffondere,

    a presto,

  2. avatar
    spartaco ha detto:

    Per i democratici, gli antifascisti, le compagne e i compagni di questo bel paese, è troppo ricordarvi che 30 anni fa ogni golpe vedeva migliaia, decine di migliaia di persone in piazza per mesi, per anni, ogni giorno, ogni settimana senza dare tregua ai golpisti. E con manifestazioni sotto le redazioni, si imponeva ai giornali italiani di dare notizie vere e si raccoglievano soldi per aiutare la resistenza ai golpisti. Ed ora per l’Equador pensiamo di essercela cavata con duecento persone una sola volta sotto l’ambasciata equadoregna? Ce lo siamo dimenticati che i compagni rischiavano la pelle sotto le ambasciate? Pietro Bruno ce l’ha lasciata, la sua giovane vita, sotto l’ambasciata dello Zaire in sostegno della liberazione dell’Angola. Ma che ci è successo? Quale veleno ha ottenebrato le intelligenze?

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