Tony Guerrero: Luogo di ritiro (sabato 6 febbraio 2010)

0 commenti

 

Forse, un giorno, quando la tua pelle avrà distrutto questo castello di assenze ti aprirò la trama dei miei versi … (Tony Guerrero)



Ti infrangi nel mio pensare

come sulle spiagge il mareggiare;

penetri all’improvviso le mie sabbie,

e ancora torni al mare.

Così sei tu, mareggiata indocile,

vai e vieni incessante delle acque

dove il mio cuore affoga

raccontando il tuo corpo ad ogni onda.

Sai già che tornerò,

ma non il tuo nome

e nemmeno che ricordo i tuoi baci.

Forse, un giorno, quando la tua pelle

avrà distrutto questo castello di assenze

ti aprirò la trama dei miei versi.

(Tony Guerrero — traduzione di Silvano Forte)

La pubblicazione di questa poesia, oggi domenica 6 febbraio   rientra nell’ ambito dell’ iniziativa “Poesie per rompere silenzi” che  consiste nel pubblicare ogni giorno dal 26 gennaio al 12 febbraio la poesia corrispondente scritta da Tony Guerrero durante questi stessi giorni dell’ anno 2010. Tony è uno dei 5 cubani detenuti ingiustamente negli Stati Uniti e ha scritto queste poesie durante la sua detenzione in isolamento in una cella chiamata “il buco”. Diciotto lunghi giorni che lui stesso ha  detto essere sembrati un’ “eternità”.


Lascia un commento Trackback URL: