Giorgiana vive!: Teniamocela aperta questa ferita

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Il Coordinamento Romano Donne per la Conferenza Mondiale delle Donne di Caracas 2011 partecipa con un proprio striscione oggi alle 18 a Ponte Garibaldi al presidio in memoria di Giorgiana Masi, vittima del Terrorismo di Stato…

 

 

 

 

UN FIORE A GIORGIANA MASI, VITTIMA DEL TERRORISMO DI STATO

 

 

 

 

Il 12 maggio di 33 anni fa veniva assassinata dal piombo dello stato borghese la compagna Giorgiana Masi,  durante un sit-in indetto dai Radicali per l’anniversario della vittoria referendaria sul divorzio. Tale vicenda ha nell’allora Ministro degli Interni Francesco Cossiga il mandante politico e morale e, nelle “squadre speciali” da lui formate con l’avallo di tutto l’arco istituzionale dell’epoca, i vigliacchi esecutori dell’omicidio di una ragazza non ancora ventenne, colpita alle spalle e uccisa poi una seconda volta dal giudice che, dopo aver esaminato il caso, nel 1981 optò per l’archiviazione “in quanto sono rimasti ignoti i responsabili del reato”. Cossiga ha sempre sostenuto la tesi del “fuoco amico” di fantomatici autonomi e, a un certo punto si puntò il dito persino contro l’allora latitante Andrea Ghira (uno dei massacratori del Circeo), versioni poi smentite dalla pubblicazione delle celebri foto di Tano d’Amico , dove si vede chiaramente un’agente in borghese sparare e scappare via;  sui fatti di quel giorno D’Amico dirà:“Il segreto sulla morte di Giorgiana tiene non perchè non lo conosce nessuno, ma perchè lo condividono in molti”. Una conclusione tale deve essere accompagnata da un bilancio severo sul movimento di quegli anni, criticando la componente opportunista promotrice del successivo reflusso negli argini imposti dal Capitale, portando avanti invece l’esempio delle componenti rivoluzionarie che attaccarono frontalmente il padronato e i suoi apparati coercitivi. A distanza di così tanto tempo la conclusione logica dei compagni di allora e dei militanti di oggi è che lo stato non processa mai se stesso. Oggi, da Carlo Giuliani a Stefano Cucchi, sono ancora i giovani, i lavoratori, i disoccupati, gli immigrati a pagare con la vita la barbarie del capitalismo, di cui ogni governo è sempre sostenitore e difensore! Ieri come oggi, in  momenti di acuta  crisi  politica economica e sociale,  lo stato accentua il suo carattere repressivo contro quanti continuano a lottare per la difesa dei propri diritti (lavoro, casa, istruzione, sanità) e per la costruzione di una società migliore. 

 

NOI NON DIMENTICHIAMO ! GIORGIANA VIVE NELLE NOSTRE LOTTE!                                                              Le compagne

 

“Se la rivoluzione di Ottobre fosse stata di Maggio,
se tu vivessi ancora,
se io non fossi impotente di fronte al tuo assassinio,
se la mia penna fosse un’arma vincente,
se la mia paura potesse esplodere nelle piazze,
coraggio nato dalla rabbia strozzata in gola,
se l’averti conosciuta diventasse la nostra forza,
se i fiori che abbiamo regalato alla tua coraggiosa vita nella nostra morte
almeno diventassero ghirlande nella lotta di noi tutte donne, se..
Non sarebbero le parole a cercare di affermare la verità,
ma la vita stessa, senza aggiungere altro”
 

 

Costruiamo la Conferenza Mondiale delle Donne – Venezuela 2011 

 

 

Dall’appello del Comitato Promotore Internazionale: Noi, milioni di donne di tutti i continenti viviamo sulla nostra pelle la povertà, la disoccupazione, lavori con bassi salari e con pochissimi diritti alla sicurezza, subiamo la guerra e siamo obbligate a migrazioni di massa, (…). La maggior parte di noi donne di tutto il mondo è doppiamente sfruttata e oppressa dal capitalismo, in quanto parte della classe lavoratrice e, allo stesso tempo, in quanto oppresse per la nostra condizione di genere e per ampie masse in quanto parte dei paesi dipendenti e dei popoli e culture oppressi.Cresce la consapevolezza che è necessario uno scambio internazionale delle esperienze, una cooperazione, azioni di solidarietà e lottare per la liberazione della donna in un mondo completamene liberato dallo sfruttamento e dall’oppressione.

 

 

 

 

Il Coordinamento Romano Donne partecipa alla costruzione della CMD per dare il proprio contributo alla rinascita di un movimento combattivo delle donne. Anche nel nostro paese, la donna subisce feroci attacchi alla propria libertà. La vergognosa campagna reazionaria contro la RU486  contro il diritto ad una maternità consapevole, condotta dal Vaticano e la sua corte e supportata da questo governo di fascisti, razzisti, leghisti e mafiosi è solo un esempio. Crediamo che sia importante unire le forze di tutte le donne che oggi lottano e si mobilitano in ordine sparso, per ricominciare a ricostruire un percorso comune, per arricchirci con lo scambio di esperienza ed uscirne rafforzate!       Uniamo le nostre volontà per dare un impulso al movimento mondiale combattivo delle donne!                     Non c’è emancipazione della donna senza Rivoluzione!Non c’è rivoluzione senza emancipazione della donna! Lottiamo Unite!     

Coordinamento Romano Donne                                                     

 

 

 

 

Per adesioni, info (iniziative e materiali ecc.) e contatti: href=“coordinamentoromanodonneatyahoodotit“>coordinamentoromanodonneatyahoodotit                                                                 

 339 — 8489559 (Chiara); 327–1843601(Giorgia)

annalisamelandriatyahoodotit  (annalisamelandriatyahoodotit)    (Annalisa)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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