Operazione di repressione del DAS in Colombia contro attivisti contadini nella città di Barrancarmeja.

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Il 29 settembre scorso, agenti del DAS accompagnati da circa 50 soldati hanno perquisito la sede dell’Associazione Contadina della Valle del fiume Cimitarra (ACVC) e hanno arrestato quattro  suoi attivisti. Si tratta di Andrés Gil, Oscar Duque, Evaristo Mena e Mario Martínez.
Al momento  non sono state rese note le accuse  mosse contro di loro.
Il presidente Alvaro Uribe in passato aveva accusato spesso l’ACVC, che rappresenta una delle associazioni di contadini più importanti in Colombia, di essere il “braccio politico” della guerriglia e i suoi attivisti sono stati oggetto di minacce e atti intimidatori. Gli attivisti arrestati  già erano stati perseguiti in ragione del loro impegno come attivisti sociali a favore delle comunità di contadini del Magdalena Medio.
Oscar Duque fu arrestato arbitrariamente nell’ottobre del 2006 e rilasciato dopo pochi giorni grazie alla pressione internazionale e nazionale.
Tutto questo, non casualmente, poco prima della Mobilitazione Nazionale Agraria e Popolare promossa dal Coordinamento Nazionale delle Organizzazioni Agrarie e Popolari della Colombia  per la difesa del territorio e della sovranità nazionale, l’autodeterminazione del popolo colombiano e l’accordo umanitario e per un governo democratico di ampia partecipazione popolare.
 
Intanto la Federazione Internazionale dei Diritti Umani (FIDH) pubblica in questi giorni, dopo due anni di lavoro, la sua relazione sull’applicazione della Legge di Giustizia e Pace, per la smobilitazione dei paramilitari.
Secondo questa relazione, le organizzazioni paramilitari nel corso della loro esistenza hanno commesso circa 60.000 crimini di lesa umanità o gravi violazioni dei diritti umani. Gli sfollati sono circa un milione,  a causa della strategia di terrore e delle minacce da parte degli stessi paramilitari. La Colombia è il secondo paese al mondo per numero di sfollati.
Secondo il Comitato Internazionale della Croce Rossa, il numero degli sfollati in Colombia è stato di 45.000 persone nel 2005, di 67.000 persone nel 2006 e si presume che arriverà a 72.000 nel 2007, nonostante la presunta smobilitazione dei gruppi paramilitari.
Solo nel 2007 più di 770 civili sono stati assassinati o sono stati vittime di sparizione forzate, inoltre alla fine del 2006 erano state scoperte più di 80 fosse comuni.
La FIDH conclude la sua relazione affermando che la Legge di Giustizia e Pace è stata istituita con il proposito di sottrarre i capi del paramilitarismo dalla giurisdizione della Corte Penale Internazionale e inoltre ricorda, come già altre volte in passato, che il governo del presidente Uribe dovrebbe ritirare la dichiarazione fatta in base all’art. 124 dello Statuto di Roma , che sottrae alla competenza della CPI i crimini commessi dai gruppi armati in Colombia.
Inviare proteste a:
Presidencia de la República
Dr. Álvaro Uribe Vélez, Presidente de la República
Cra 8 # 7–26, Palacio de Nariño, Bogotá D.C.
Fax: 57 1 566 2071
Vicepresidencia de la República
Dr. Francisco Santos, Vicepresidente de la República
Cra 8ª # 5–57, Bogotá D.C.
Programa presidencial de Derechos Humanos y de Derecho Internacional Humanitario.
Dr. Carlos Franco, Director
Cll 7 # 5–54, Bogotá D.C.
Teléfono: 565 97 97 ext. 744
Fiscalía General de la Nación
Dr. Mario Hernán Iguarán Arana. Fiscal General de la Nación
Diagonal 22B # 52–01, Bogotá D.C.
Defensoría Nacional del Pueblo
Dr. Volmar Pérez Ortiz. Defensor Nacional del Pueblo
Teléfono: 314 73 00
Procuraduría General de la Nación
Dr. Edgardo José Maya Villazón. Procurador General de la Nación
Teléfono: 336 00 11
Oficina del Alto Comisionado de Naciones Unidas para los Derechos Humanos en Colombia.
Teléfonos 658 33 00
Programa de Derechos Humanos de la Policía Nacional
Coronel Efraín Oswaldo Aragón. Director
Teléfono: 315 94 38
Oficina de Derechos Humanos del Ejército Nacional
Coronel Enrique Garay Saleg. Director
Teléfono: 266 03 16

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