Stati Uniti isolati all’assemblea generale dell’OEA — La Rice si alza e se ne va.

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Tra le tante cose che sono state dette sul caso RCTV quella che è passata quasi inosservata è che gli Stati Uniti sono rimasti  praticamente  isolati nell’ultimo vertice dell’OEA (Organizzazione degli Stati Americani) che si è tenuto nei giorni scorsi a Panama.
Condoleeza Rice nel suo  discorso aveva chiesto che una delegazione della OEA si recasse in Venezuela al fine di controllare sul mancato rinnovo di RCTV considerando che si tratta della “misura più antidemocratica assunta dal presidente Chávez fino a questo momento”.
Dura replica del ministro degli Esteri venezuelano Nicolas Maduro che ha definito “inaccettabile” la richiesta della Rice e la ha accusata di stravolgere l’agenda della riunione (che aveva per temi ambiente e sviluppo) con il caso RCTV.
Secondo Nicolas Maduro la richiesta di Condoleeza Rice dimostra chiaramente che gli Stati Uniti hanno legami con l’opposizione venezuelana e le recenti manifestazioni a Caracas.
“Fate attenzione come coincida perfettamente la strategia di questa opposizione venezuelana, collegata all’Ambasciata degli Stati Uniti, con la petizione della Rice all’OEA. Stavano cercando di spargere sangue per le strade di Caracas in questi giorni, per chiedere l’intervento dell’OEA”, ha detto Maduro.
Condoleeza Rice ha abbandonato prima del previsto la riunione della OEA nel corso dell’intervento del ministro degli Esteri venezuelano il quale le ha anche chiesto di permettere alla “nuova televisione sociale del Venezuela” Tves un reportage nel carcere di Guantánamo con  interviste a tutti i detenuti. Ha anche ipotizzato che una commissione speciale dell’OEA supervisioni il muro con la frontiera messicana “ e le violazioni dei diritti umani che avvengono lì tutti i giorni”.
Di fatto la richiesta di Condoleeza  Rice è passata inascoltata alla 37 assemblea Generale dell’OEA così come la discussione sul  caso di Luis Posada Carriles. Nonostante le forti pressioni del Senato degli Stati Uniti che  chiedevano di mettere  in agenda nell’Assemblea dell’OEA una discussione sulla decisione del Venezuela di non rinnovare la licenza a RCTV, evidentemente la maggior parte dei 34 paesi che compongono l’organismo non credono sia opportuno confrontarsi in questo modo con il governo venezuelano.
Il segretario generale dell’OEA José Miguel Insulza pur esprimendo personali perplessità sull’operato del governo  venezuelano infatti ha ribadito che “la OEA non può agire contro la legittima volontà degli stati membri”. “Quella di RCTV non è una chiusura, visto che può ancora emettere via cavo o via satellite” e “questo non si può chiamare attentato alla libertà d’espressione, attentato è una parola troppo forte” ha aggiunto.
Anche per il segretario generale dell’OEA.

  1. avatar
    alessandro ha detto:

    anche in altri momenti e altre occasioni gli americani hanno trovato molto filo da torcere dentro l’OEA. basti pensare a quante volte i suoi membri hanno rifiutato l’espulsione di cuba. sicuramente è un tassello in più nel quadro dell’insofferenza che l’america latina e caraibica percepisce nel dialogo con gli stati uniti.
    ciao

  2. avatar
    Anonimo ha detto:

    Insulza ha compreso la lezione. Prima si era intromesso pesantemente nella questione Rctv prendendosi l’epiteto di pendejo da Chàvez.

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