Alla redazione di Fahrenheit in merito alla false affermazioni di Rocco Cotroneo.

15 commenti

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Gentile redazione di Fahrenheit,
sono indignata per le affermazioni false e tendenziose del giornalista Rocco Cotroneo, ospite della vostra trasmissione di venerdì in merito alla Chiesa cattolica brasiliana e alle relazioni tra i presidenti Lula e Chávez.
Ci sono 130 milioni di cattolici in Brasile, e in gran parte (purtroppo) vivono in favelas, e le relazioni tra Lula e Chávez sono così buone che il primo ha partecipato alla campagna elettorale dell’ultimo.
Vi sarei molto grato se per amore di verità rettificaste pubblicamente le “inesattezze” di Cotroneo.
Mi capita inoltre proprio oggi di leggere queste parole del vescovo di Lugano Mons. Pier Giacomo Grampa in merito alla realtà della chiesa cattolica in Brasile: “Non è possibile raccontare nel breve spazio di una colonna, di un paese vasto, complesso contrastato e contraddittorio come il Brasile e nemmeno della sua Chiesa con le sue 269 diocesi, 434 vescovi, di cui 135 emeriti, circa 130 milioni di cattolici e la presenza di oltre 400 tra movimenti ecclesiali e nuove comunità… La Chiesa brasiliana è in fervida attesa della visita del Santo Padre Benedetto, che, a maggio, inaugurerà la quarta assemblea generale del CELAM che comprende i rappresentanti delle Conferenze Episcopali dell’America Latina.. E’ nello spirito del Vangelo che tutto viene programmato e compiuo, nutrito con la lettura della Scrittura, una rigorosa formazione, liturgie vive ed intense. Nella cappella del Centro della Gioventu’ di Fortaleza apetro 24 ore su 24 l’Esposizione all’Eucaristia è continua giorno e notte. Alla messa che ebbi la gioia di celebrarvi parteciparono piu’ di 2500 persone in gran parte giovani”.
Quasi quasi la Chiesa cattolica è piu’ accessibile in Brasile che da noi…
 
Annalisa Melandri
 
 
Si legga al riguardo anche La dinsinformazione attacca Radi3Rai di Gennaro Carotenuto 
 
 

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    Luca ha detto:

    Ciao Annalisa. Vedo che ti stai dando un gran da fare e lo spessore dei tuoi scritti è considerevole. Spero continuerai così. Non so se andrai a Vicenza. In quest’ultimo periodo dopo dieci anni di lotte sto cambiando rotta (non certo partito, piuttosto d’alienarmi da segmenti di pensiero).
    Vicenza è a qualche decina di minuti nella zona in cui generalmente risiedo. Vedremo se sarò partecipe.
    NOn esito ad aggiungere Cotroneo alla personale lista nera dei giornalisti.

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    Mauro Pigozzi ha detto:

    Ho partecipato volentieri alla tua iniziativa mandando una mail al programma, dato che io in quel periodo ero in Venezuela e guarda caso una sera su una TV vidi Lula che faceva campagna elettorale a Chavez…

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    Annalisa ha detto:

    LUCA Sono passata ora da te, purtroppo non potrò essere a Vicenza, ma se dista dieci minuti da dove vivi, forse sarebbe bello no? Ho il timore che diventi una battaglia dei vicentini e assolutamente non è così.
    Un carissimo saluto.
    MAURO Bene, mi fa piacere, soprattutto perchè hai contribuito con una personale esperienza.

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    Rocco Cotroneo ha detto:

    cara Annalisa, in trasmissione ho detto che la Chiesa brasiliana sta subendo una grave emorragia di fedeli a favore degli evangelici (dal 95 al 67% della popolazione in pochi decenni e i numeri non sono contestati da nessuno) e ho fatto l’esempio specifico di Rio de Janeiro dove, ti assicuro, nelle favelas capita di vedere 3–4 centri di culto pentecostali e nessuna chiesa cattolica. Se ti capiterà di passare da queste parti, se vuoi ci andremo insieme e lo vedrai con i tuoi occhi. Cari saluti.

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    Luca ha detto:

    Va di moda. Prima si parla e si scrive, poi all’occorrenza si smentisce ciò che si è scritto e/o detto o lo si adatta alla meno peggio.
    Cari saluti Rocco.

    Annalisa, la mia posizione circa l’ampliamento della base Nato è complessa e non vorrei mi fraintendessi.
    Tutta la mia disapprovazione sul modo in cui è stata gestita la vicenda, ma ci ho pensato su molto da quando ti ho scritto e non trovo alcuna risposta in una manifestazione, se non di divisione.

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    Annalisa ha detto:

    Luca, non credo che le manifestazioni diano risposte, magari possano, di divisione in che senso?

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    Annalisa ha detto:

    Gentile Sig. Cotroneo, la ringrazio per il suo commento che in parte mi sembra una parziale “rettifica”, credo che il fenomeno della chiesa pentecostale sia un fenomeno in grande espansione in tutta l’America Latina e non solo in Brasile, in Brasile sicuramente assume connotati diversi e forse è un fenomeno più macroscopico sicuramente influenzato anche da aspetti peculiari di quel paese di cultura, tradizioni e storia.
    Tuttavia il fenomeno non si può generalizzare in quanto all’interno del neoevangelismo ci sono molti movimenti riconducibili alla chiesa cattolica,che spesso vengono definiti genericamente “sette” e dire che “in nessuna favela brasiliana esiste più una sola chiesa cattolica” mi sembra sinceramente azzardato. Il fenomeno è notevole e in continua espansione ma come lo è in tutta l’America Latina e non solo.
    Inquietante piuttosto mi sembra l’origine del fenomeno se ricordiamo anche un certo discorso al Senato italiano del 13 maggio 2004 dell’allora cardinale Ratzinger: “Gli Stati Uniti promuovono ampiamente la protestantizzazione dell’America Latina e quindi il dissolvimento della Chiesa cattolica d opera di forme di chiese libere, per la convinzione che la chiesa cattolica…..fallirebbe come educatrice delle nazioni….”
    Mi sembra che anche l’intervento del vescovo di Lugano sia illuminante, non conosco la realtà della chiesa cattolica brasiliana, ma le assicuro che anche in molte borgate romane stanno nascendo tantissimi centri pentecostali, ma forse è più facile trovare una chiesa aperta di notte in Brasile che non in Italia.
    Dovrebbe poi essere così gentile, da chiarire anche come mai secondo lei Chavez e Lula vanno in direzioni opposte…

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    Luca ha detto:

    La decisione spetta al nostro governo. Quello che abbiamo eletto. La manifestazione (la contrarietà alla decisione presa) è già implicita nelle astensioni alle votazioni di alcuni nostri politici.
    Non sono antiamericano anche se l’attuale politica estera intrapresa dagli USA è disastrosa (ma non solo quella estera… e non sono quella attuale…). Manifestare mi sembra l’ennesimo atto di divisione all’interno del centro sinistra, mi sembra fornire un calcio di rigore ai Berlusconiani.
    Altrimenti la sconfitta dell’Unione al Senato, sarà solo la prima di una lunga serie. Non posso tollerare una manifestazione di parte del governo contro il governo. Si rema tutti da una parte sola. E negare la base agli Usa credo che in questo momento, per l’Italia, e per il ruolo dell’Italia nell’UE, fosse praticamente impensabile. Bisogna prenderne atto. Come prendo atto dei limiti di questa fantomatica democrazia, che per rimanere tale deve sottostare alle regole del gioco.

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    Rocco Cotroneo ha detto:

    Gent.le Sig.ra Melandri, non ho rettificato nulla perchè non ho mai detto che “in nessuna favela brasiliana ecc.”, quindi non ho nulla da rettificare. Ho fatto un esempio concreto, a Rio de Janeiro dove vivo da anni, e lo confermo. Ho conosciuto in questi anni preti cattolici straordinari in ogni angolo del Brasile, autentici eroi del nostro tempo, di cui serbo un ricordo fantastico. Ma l’immagine della Chiesa latinoamericana in gran parte progressista e in lotta contro i soprusi, purtroppo, è datata. Esiste un abisso tra il lavoro di base e le gerarchie. La normalizzazione degli ultimi 20 anni è stata feroce, mi permetta il termine, e io credo che la crisi e l’esodo verso gli evangelici ne siano una conseguenza. Invece oggi domina, qui in Brasile come quasi ovunque in AmLat, una idea diametralmente opposta, e cioè che la colpa della crisi sia proprio da imputare agli anni dell’apertura al sociale, che cioè la secolarizzazione sia la vera causa della fuga verso un nuovo spiritualismo, altrove, fino alle forme più mistiche. Come vede, è un dibattito interessante, che io seguo con piacere. “Notizie false e tendenziose” è invece un linguaggio da questurino che poco mi piace. La citazione di Ratzinger 2004 non la conoscevo. E’ vero, esiste una presenza notevole di pastori “yankee”, soprattutto in Amazzonia. Ed esiste un allarme su questo, quanto reale o paranoico non saprei francamente dire. Come saprà in Venezuela, dove esisteva un fenomeno simile nelle regioni amazzoniche, il governo di Chavez è intervenuto drasticamente perchè ha ritenuto questa presenza una longa manu imperialista. In Brasile,il governo Lula non ha ritenuto di dover fare altrettanto. Questa, visto che siamo in argomento, è solo una delle differenze. Non ho capito bene a cosa faccia riferimento sul resto. Cosa ho detto alla radio che l’ha così turbata sui rapporti tra Lula e Chavez?

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    azor314 ha detto:

    Annalisa, sembra il sito della Santa Inquisizione per i giornalisti cosiddetti di sinistra. Omero Ciai, Cotroneo e chissa’ quanti altri messi alla berlina.
    Se tutta l’Italia diventa Sicilia titolo’ nel 70 Scalfari sull’Espresso. Sante parole. Non solo l’Italia e’ diventata Sicilia, ma una bella fetta d’Europa.
    Mi sembra anche giusto che come cittadini e lettori di giornali, adesso, si cominci a tirare le redini ad una finta sinistra che fa il gioco della destra. Diciamo pane al pane e vino al vino. L’evoluzione ha portato il Mondo a scoprire inganni e baggianate propinati all’opinione pubblica ogni giorno narcotizzata da programmi di impoverimento culturale.
    Contento di assistere alla nascita di questo MOVIMENTO CRITICO contro un giornalismo minimalista senza memoria che sta allignando come una malapianta in quel viziato mondo della sinistra detto radical chic. Viva Garibaldi Carotenuto!

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    roberto matarazzo ha detto:

    personalmente non conosco più di tanto la faccenda ma ho sempre enorme diffidenza verso i religiosi in generale e i cattolici in particolare.. e per non parlare dei musulmani&similari! resto per le separazioni nette tra stato e chiesa.. per i principi della rivoluzione francese..
    roberto

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    Annalisa ha detto:

    Caro Cotroneo, quello che voglio dire è che buttare lì che “Lula e Chavez vanno in direzioni opposte” serve unicamente a gettare il seme del dubbio in un ascoltatore medio sulla vera realtà del processo di integrazione latinoamericana e magari fargli credere che le nuove forze di sinistra cancelleranno anche la religione… se mi permette un’informazione di questo tipo la trovo falsa e tendenziosa. Strano che ancora non si parli di bambini mangiati…Per fortuna caro Cotroneo che alcuni lettori e ascoltatori hanno altre forme di informazione…

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    Eliolibre ha detto:

    Ciao Annalisa, passo a trovarti di fretta per ricambiare i saluti e l’amicizia.
    Quanto alla discussione in corso posso dire che dopo due mesi risentire i soliti discorsi dei nostri “giornalisti di sinistra” mi fa solo ridere. Di sinistra gli è rimasta solo la mano per ritirare gli immeritati stipendi che si guadagnano infangando quello che è veramente di sinistra. Dobbiamo intensificare i nostri sforzi per smascherare questi imbroglioni a pagamento e diffondere quella che una volta veniva chiamata controinformazione.
    Un abbraccio.
    Elio

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    monique camus ha detto:

    Querida Amiga:
    Sin resolver el problema en el blog, creo que no tiene solución, te mantendré informada. Te escribo a tu correo.
    Fraternal abrazo. Monique.

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    raffaele mangano ha detto:

    Capisco l’imbarazzo di Cotroneo di fronte a una contestazione puntuale e circostanziata come la tua. Comprendo meno il tono alquanto seccato del suo secondo intervento. Capita che i giornalisti sparino sentenze in modo sbrigativo, la buttano là, come si suol dire. Ma talvolta capita anche che qualcuno contrasti ciò che scrivono, con ampia disponibilità di prove a supporto. Peccato che quasi sempre il giornalista si senta “colpito” e reagisca in modo scomposto. Per altro, e qui faccio un discorso generale, negli ultimi quindici anni, molti, troppi giornalisti hanno abdicato alla loro naturale funzione ( informare) per vestire casacche colorate. O peggio ancora fingere di essere paladini della libera informazione per poi servirne una subdola. Per dirla tutta è molto meno dannoso un Emilio Fede di altri “presunti” indipendenti.
    r.m.

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