L’America latina condanna la prepotenza imperialista

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di Annalisa Melandri — in esclusiva per L’Indro

5 luglio 2013

La proibizione dei governi di Francia, Portogallo, Spagna e Italia, il 2 luglio scorso, di far volare sul proprio spazio l’aereo presidenziale boliviano dove viaggiava il presidente Evo Morales di ritorno dal vertice in Russia dei paesi esportatori di gas, sospettando che sullo stesso si fosse imbarcato  Edward Snowden, ha provocato come prevedibile, in America latina un coro di proteste generalizzate contro quello che è stato definito dal governo boliviano «un atto di prepotenza imperialista».

L’aereo di Morales, dopo circa 13 ore di peripezie, sorvolando il cielo di mezza Europa e vedendosi negare l’atterraggio prima da Francia, poi a ruota da Portogallo, Spagna e Italia, rischiando di rimanere senza carburante,  ha ottenuto l’autorizzazione infine dal governo austriaco ad atterrare all’aeroporto di Vienna per uno scalo tecnico. Una decisione, quella dei quattro Paesi europei, presa  in aperta violazione dei trattati internazionali rispetto all’immunità diplomatica dei capi di Stato e ovviamente eterodiretta dall’intelligence statunitense e che dimostra  da un lato il servilismo becero quanto illogico della vecchia Europa, dall’altro l’isteria degli Stati Uniti  rispetto al caso Snowden, ormai sfuggito definitivamente al loro controllo. (altro…)


Banca del Sud: integrazione regionale in Sudamerica

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di Annalisa Melandri — in esclusiva per L’Indro — 14 giugno 2013

Si è tenuta mercoledì scorso, presso la sede della Banca Centrale del Venezuela, a Caracas,  la prima riunione del Consiglio dei Ministri delle Finanze della Banca del Sud, nel corso della quale è stato  formalmente installato il consiglio di amministrazione  e sono stati messi a punto i meccanismi per la concessione dei primi crediti. Il presidente della Banca del Sud verrà invece designato di comune accordo dai capi di Stato dei paesi affiliati.  (altro…)


Golpe in Paraguay: aggiornamenti, analisi e comunicati

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Già nel 2009 a pochi mesi dal colpo di Stato in Honduras, scrivevo proprio questo articolo, dal titolo inequivocabile: “Paraguay, segnali di golpe?”. Si rumoreggiava allora infatti, che il governo di Lugo non avrebbe concluso l’anno. Già in quell’occasione a dirigere il tentativo di golpe istituzionale c’era Federico Franco, il vicepresidente, che in varie occasioni aveva accusato Lugo di essere un traditore e di “essere pronto ad assumere la presidenza del paese” nel caso il presidente fosse stato sottoposto a impeachment.

Ha dovuto attendere tre anni e alla fine ce l’ha fatta. In soli tre giorni Federico Franco è diventato presidente del paese, un “golpe de estado express”, come lo hanno definito. Lui non se ne cura e sta cercando di convincere il mondo che si è trattato di qualcosa di assolutamente costituzionale, avvenuto nel rispetto della legge. (altro…)


L’America latina risponde al golpe in Paraguay

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di Mark Weisbrot*
The Guardian Unlimited, 22 giugno 2012


Un colpo di Stato sta avvenendo questo venerdì pomeriggio in Paraguay. 
Così lo descrivono alcuni paesi della regione. L’Unione delle Nazioni Sudamericane (UNASUR) lo sta affrontando come tale, prendendolo molto sul serio. I 12 ministri degli esteri (incluso quelli di Argentina e Brasile, molto preoccupati) si sono recati in nottata ad Asunción per riunirsi con il Presidente del Congresso del Paraguay.

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