Trenitalia: lettera per la riassunzione di Dante De Angelis

10 commenti
Il licenziamento di Dante De Angelis non può essere un problema esclusivamente di chi sta scioperando per farlo riassumere, i ferrovieri e il sindacato di base, ma deve interessare tutti coloro che del treno ne fanno un mezzo di trasporto importante. Vi chiediamo pertanto di partecipare  a questa protesta per la giustizia e la sicurezza di tutti i viaggiatori,  diffondendo quanto più possibile questo volantino e inviandolo agli indirizzi indicati.  La richiesta è rivolta soprattutto ai pendolari che possono riprodurlo  e lasciarlo in giro sulle panchine delle stazioni, nei bar e “casualmente” dimenticarne qualcuno sui sedili dei treni.(A.M) Scarica qui il volantino formato word
 
 
Spett.le Direzione
Trenitalia Spa
Ferrovie
dello Stato S.p.a.
Piazza della Croce Rossa, 1 — 00161 Roma 

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Roma, maggio 2009
 
Siamo donne e uomini che utilizzano con convinzione il treno per gli spostamenti interurbani.
Il treno da sempre è considerato, a ragione, un mezzo di trasporto poco inquinante, compatibile con l’ambiente e sicuro. Più sicuro degli altri mezzi di trasporto; ciò è quanto emerge infatti dalla storia del trasporto su rotaia.
 
Noi, viaggiatori e cittadini di questo paese, desideriamo  che il treno continui a mantenere queste  sue caratteristiche.
 
I lavoratori delle ferrovie, sappiamo, stanno facendo di tutto perché il treno mantenga e migliori queste sue prerogative, soprattutto, per quanto attiene alla loro attività, la SICUREZZA.
 
Sappiamo che, grazie alle loro lotte sindacali, i ferrovieri hanno raggiunto importanti innovazioni a vantaggio della sicurezza, una delle più significative è stata l’aver conquistato il “Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza” (Rls), come espressione della sorveglianza e verifica degli stessi lavoratori al buon funzionamento delle macchine e delle procedure.
 
Noi viaggiatori ci sentiamo sicuri, in un certo senso protetti, sapendo che chi produce il trasporto ferroviario, allo stesso tempo vigila con attenzione per tutelare la salute e l’incolumità di chi lavora e chi viaggia.
 
Ci è sembrata questa conquista un gran passo avanti di civiltà, purché il “Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza” (Rls), operi nel rispetto della verità.
 
Invece… un giorno veniamo a sapere che uno di questi “Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza”, uno dei più attivi e attenti, svolgendo il proprio lavoro di macchinista (quello che conduce il treno) e discutendo con i suoi compagni di lavoro, si era accorto di alcune anomalie che potevano compromettere la sicurezza di chi lavora e di chi viaggia e –giustamente– l’ha prontamente segnalato all’Azienda Trenitalia.
 
Si poteva pensare che questo macchinista fosse stato proposto per un premio, così sarebbe successo in un paese civile, così doveva accadere  in un paese democratico… invece… è stato licenziato! Si chiama Dante De Angelis.
 
Sembra un racconto dell’orrore, o forse del terrore. Terrore e intimidazione con cui i dirigenti di Trenitalia cercano di ridurre al silenzio i ferrovieri, con la minaccia di licenziamento, mettendo a repentaglio la loro e la nostra sicurezza.
 
Ma ancor più preoccupante ci sembra la motivazione del licenziamento: “è venuto definitivamente meno il rapporto di fiducia”. Con queste parole Trenitalia ha licenziato Dante De Angelis.
 
Noi viaggiatori vorremmo, anzi,  esigiamo,  di poter avere fiducia nella correttezza dei dirigenti di Trenitalia quando è in gioco la salvaguardia dell’incolumità di chi lavora e chi viaggia. Non riusciamo a comprendere quale altra fiducia la dirigenza di Trenitalia pretenda dai ferrovieri. O forse confonde fiducia con omertà?
 
Da quel 15 agosto del 2008, giorno in cui il ferroviere macchinista e Rls Dante De Angelis è stato licenziato per aver detto la verità all’opinione pubblica su alcuni pericoli incombenti, (poi puntualmente verificatisi), noi viaggiatori sui treni italiani NON CI SENTIAMO PIU’ SICURI.
 
E non ci sentiremo sicuri,  né cittadini di un paese civile,  fino a quando  Dante De Angelis non verrà reintegrato in servizio e finché non venga sanzionata l’attività antisindacale di Trenitalia lesiva dell’incolumità di chi lavora e di chi viaggia.
 
Il nostro auspicio, che è anche una precisa richiesta, è che l’Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti e tutta la dirigenza facciano un sostanziale passo indietro e riconoscano il proprio errore.
 
Annalisa Melandri
per un gruppo di viaggiatori delle Ferrovie di Roma Trastevere
 
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    Annalisa ha detto:

    Ieri dovevo andare in centro e ho preso il tram (linea 8). Ho lasciato casualmente alcuni di questi volantini sui sedili. E’ stato interessante poi osservare la reazione delle persone, chiunque si sedeva prendeva il volantino, lo leggeva attentamente durante il tragitto e lo lasciava sul sedile quando era il momento di scendere. Così lo stesso volantino è stato letto da molte persone diverse. Inoltre ancor più sorprendente è stato scoprire che i più interessati sono stati due giovani ragazzi (non credo avessero più di 15 anni), li ho sentiti parlare dell’argomento e del licenziamento di Dante dopo aver letto il volantino, così mi sono avvicinata a loro, gliene ho dati altri per diffonderli e abbiamo parlato di quanto accaduto al ferroviere licenziato per aver compiuto il proprio dovere.
    Diciamo che nella giornata di ieri ho avuto modo di sperimentare diverse forme di “volantinaggio creativo” (poi magari scrivo su questo un post a parte, l’ho chiamato così, alcune hanno dato risultati interessanti.

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    Luca ha detto:

    ho provato a mandare la mail all’indirizzo rapporticlientiattrenitaliadotit ma mi dice indirizzo errato. E’ un errore di battitura o hanno chiuso l’email?

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    Annalisa ha detto:

    Infatti. E’ particolarmente difficile comunicare con Trenitalia via mail (e così con qualunque altra grande azienda, credo faccia parte di una strategia), così come trovare altri indirizzi sul loro sito. Sto cercando di risolvere il problema. Intanto chiederei ai più volenterosi di mandare una posta ordinaria o una R/R in quanto al ricevimento sono costretti a protocollarla. In serata o al massimo domani spero di avere un indirizzo alternativo. E’ buona cosa anche uscire ogni mattina di casa con 10/20 volantini e lasciarli in giro nei posti più disparati. Un caro saluto e un abbraccio a tutti.

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    demata ha detto:

    Sono d’accordo ed aderisco con il mio blog

    http://minimamoralia.blog.lastampa.it/minima_moralia/2009/05/sosteniamo-dante-de-angelis.html

    Conosco bene Roma Trastevere e ne capisco di sicurezza.

    Una scarsa sicurezza si verifica, ad esempio, se il treno è sporco, stracolmo o va a singhiozzo, se la stazione è terra di nessuno, se si sa neanche come dare un allarme, se dalle scale di uscita si finisce addosso a quelli che entrano dalla stessa via, se ci sono bivacchi notturni, se non si trova un cartello di uscita o se gli altoparlanti puntualmente annunciano il treno sbagliato.

    Avete provato a fare un sopralluogo con un ingegnere certificato?
    Credo che vi possa fornire una lunga lista, a partire dall’elenco che ti ho fatto.

    A prop. hai notato come sono antichi e logori gli estintori “a bombolone”, inclusi i manicotti cotti dl sole e dai secoli? (stai sicura che domattina, dopo che l’ho scritto qui, spariscono tutti)

    Ciao

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    Giorgio Zanutto ha detto:

    Si riassuma Dante De Angelis e si licenzino i vertici di Trenitalia, responsabili della vergognosa azione.

    f.to Giorgio Zanutto
    Utente-Cliente di Trenitalia

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    Anonimo ha detto:

    Ma prima di sparare cazzate come fate voi!, sapete bene la storia di Dante?
    penso proprio di no, perché non andate a leggere tutti i dati relativi a questo signore!!!

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    Annalisa ha detto:

    Gira alla larga…

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    Tiziano Cardosi ha detto:

    Vorrei riutilizzare la vostra lettera anche con i pendolari di Firenze.
    Posso usare il testo, vero?
    Personalemente conosco Dante E so che perona sia. L’ultima perla della sua serietà l’ha data rifiutando la candidatura al parlamento europeo, sostenedo che la sue non è una battaglia per risolvere un problema personale, ma una lotta che deve essere di tutte/i per la sicurezza di lavoratori e viaggiatori.

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    Umberto ha detto:

    E bello anonimo.. che bella figura del put, per usare un espressione retro’! Ti presenti, anonimo in mezzo a gente che si presenta con nome e cognome, e spargi fango senza citare uno straccio di fonte… Ci vorrebbe “vergognamoci per loro”, mitica rubrica di cuore, ma visto che sei anonimo neanche questo piccolo aiuto ti si puo’ dare.. sono senza parole, o meglio le avrei, ma detesto la volgarita’ in pubblico. Umberto

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    Anarkic ha detto:

    L’Anonimo che difende questi cialtroni vigliacchi, arroganti e prepotenti è peggiore dei dirigenti di Trenitalia. Loro almeno sono strapagati, lui è semplicimente un utile i****a.

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