Non voglio il libro “Due anni di governo”!

9 commenti


Con riferimento all’annuncio del Presidente del Consiglio On. Silvio Berlusconi di inviare ad ogni famiglia italiana il libro “Due anni di governo”, mi preme comunicarVi che non desidero riceverlo,essendo un mio diritto in base alla legge per la tutela della privacy n. 675/1996 ed il relativo D.P.R. n. 501/1998, nella fattispecie articolo 13 comma e), e che la spesa relativa che si risparmierà venga messa a disposizione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.

Ringraziando per l’attenzione porgo distinti saluti

da incollare sulla pagina


http://www.governo.it/scrivia/scrivi_a_trasparenza.asp

e inviare

oggetto della mail: non voglio il libro “due anni di governo”

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    Christian Luongo ha detto:

    Ciao Anna,
    ho letto che anche altri hanno “girato” questo annuncio.
    Ma il punto di fondo, secondo me, è un altro ovvero :
    Siamo sicuri che i fondi, per la pubblicazione del libro, sono stati già stanziati e drenati dal bilancio dello Stato ?
    Te lo chiedo perchè, in caso contrario, nessuno può impedire che Berlusconi mandi a tutte le famiglie italiane quel che desidera inotrargli.
    In caso affermativo, invece, la cosa grave non è il fatto che il cavaliere usufruisca dell’erario — pubblico — per farsi pubblicità quanto il fatto che il titolare del dicastero — il ministro della economia Tremonti — glielo consenta quando non glielo abbia già consentito conferendogli la “necessaria” copertura finanziaria. Allora questa email dovrebbe ssere inoltrata non a Berlusconi ma, appunto, proprio a Tremonti biasimandolo per aver utilizzato i fondi dei contribuenti (i tuoi, quindi, ma anche i miei) per una attività che, certamente, non rientra nelle attività istituzionali di un esecutivo.
    Inoltre tu puoi anche mandare questa email ma, in sede di consuntivo, nessuno può garantirti che il “disavanzo” venga, poi, effettivamente “girato” al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali perchè non puoi monitorarne il flusso. Nessuno può, garantirti, ad esempio, che venga stornato a favore del Ministero, mettiamo, degli Interni vanificando, con ciò, il senso stesso della protesta.
    Un abbraccio grande.

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    Christian Luongo ha detto:

    “Allora questa email dovrebbe ssere inoltrata non a Berlusconi ma, appunto, proprio a Tremonti biasimandolo per aver utilizzato i fondi dei contribuenti (i tuoi, quindi, ma anche i miei) per una attività che, certamente, non rientra nelle attività istituzionali di un esecutivo.”

    Perdonami, la frase corretta è :
    “non rientra nelle attività istituzionali di un dicastero”

    intendendo, con ciò, che non rientra nelle attività istituzionali del ministero retto, appunto, da Tremonti.

    Ciao

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    carla ha detto:

    > ATTENZIONE !!!!!
    >
    > SEBBENE SIA ASSOLUTAMENTE D’ACCORDO NEL CONTRASTARE QUESTA IDIOZIA, NON ACCENNARE ASSOLUTAMENTE ALLA TUTELA DELLA PRIVACY PERCHE’ NON C’ENTRA NIENTE, NON SO CHI VI ABBIA DATO I RIFERIMENTI GIURIDICI MA LA 675 E’ BELLA CHE ABROGATA DA UNA VITA, E IL DPR 501/1998 REGOLAMENTA IL FUNZIONAMENTO DEL GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI.
    >
    > LA PRIVACY CON QUESTA COSA NON C’ENTRA NIENTE. TANTO PIU’ CHE IN ITALIA PER IL GOVERNO E’ AMMESSA L’INFORMATIVA SEMPLIFICATA (OVVERO: CARI CITTADINI VI MANDO A CASA UNA COSA)
    > SENTITE DEI LEGALI PER TROVARE ALTRI APPIGLI, MA EVITIAMO DI DIRE STRONZATE GALATTICHE SENNO’ FACCIAMO PEGGIO.

    Legge sulla privacy

    TESTO UNICO PRIVACY, LEGGE PRIVACY, AUTORIZZAZIONI GARANTE PRIVACY, ALTRA NORMATIVA NAZIONALE E COMUNITARIA

    TESTO UNICO PRIVACY approvato il 27/06/2003, in vigore dal 1 gennaio 2004. Abrogate le leggi e i decreti precedenti.
    Il Codice riunisce in unico contesto la legge 675/1996 e gli altri decreti legislativi, regolamenti e codici deontologici che si sono succeduti in questi anni, e contiene anche importanti innovazioni tenendo conto della “giurisprudenza” del Garante e della direttiva Ue 2000/58 sulla riservatezza nelle comunicazioni elettroniche.

    NORMATIVA NAZIONALE PASSATA

    Legge n. 675/96: Era la legge di riferimento per la tutela dei dati personali “Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali”.

    DPR n. 318/99: Contiene indicazioni sugli accorgimenti che si devono adottare nel trattamento dei dati. Regolamento recante norme per l’individuazione delle misure minime di sicurezza per il trattamento dei dati personali, a norma dell’articolo 15, comma 2, della legge 31 dicembre 1996, n. 675.

    Decreto Legislativo n. 135/99:“Disposizioni integrative della legge 31 dicembre 1996, n. 675, sul trattamento di dati sensibili da parte dei soggetti pubblici.

    Decreto legislativo n. 282/99: Disposizioni per garantire la riservatezza dei dati personali in ambito sanitario

    Legge n. 325/00: Ha concesso tempo ai titolari per adeguarsi alla normativa. Proroga al 31/12/00 per l’attuazione delle misure di sicurezza.

    Decreto Legislativo n. 467/2001 “DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE N. 127 DEL 24 MARZO 2001″. Ha integrato e modificato la legge n. 675/96, introducendo il ravvedimento operoso, la categoria dei dati semi-sensibili, inasprendo le multe e riducendo le sanzioni penali. Approvato dal Consiglio dei Ministri in data 21 dicembre. In vigore dal 1 febbraio 2002.

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      adriana ha detto:

      Per quanto sbagliato sia il riferimento alla normativa nella mail l’idea è giusta e vi dico anche che è meglio scrivere che non scrivere — il silenzio uccide.
      Io da parte mia l’ho scritta e ho informato che se anche lo dovessi ricevere devolverò una cifra che ritengo sia stata spesa per questa ennesima “BerluscoBuffonata” all’associazione che si prende cura dei bambini con malattie oncologiche del reparto policlinico A. Gemelli.

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    PSE ha detto:

    Giustissima l’indignazione e la rivalsa del diritto di ogni cittadino di aderire o meno, al di là del pensiero politico individuale (e giustamente andrebbe prima provato che non vengano utilizzati fondi privati anzichè quelli pubblici).
    Mi permetto però di evidenziare un altro punto di vista:
    siamo capaci di chiederci perchè i governatori eletti dalla maggioranza siano stati costretti a mettere su carta le loro azioni?? Perchè non ci interroghiamo anche sul perchè chi viene eletto dalla maggioranza debba sempre fare salti mortali per legiferare e deve anche continuamente dare dimostrazioni? Se è vero che il popolo elegge propri rappresentanti di cui si fida… è anche vero che la minoranza (qualunque essa sia) deve permettere lo svolgimento di quanto programmato senza mettere sempre in dubbio ogni operato.
    Mai come in questo momento mi sento apartitica… perchè l’atteggiamento descritto è da sempre tipico della minoranza! Ed è a questo che il popolo dovrebbe opporsi!!
    E da una vecchia battuta: “Scansati ragazzino, lasciami lavorare!!!”

    • PSE: io non penso che ci sia una minoranza e una maggioranza, penso che ci sia un paese spaccato praticamente a metá e che almeno metá degli italiani che hanno votato Berlusconi non c´hanno capito nulla…

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        PSE ha detto:

        Cara Annalisa,
        io invece vedo che ogni volta che c’è ‘qualcuno’ al governo, ci sono moltissimi che si lamentano (e basta…)!!
        Come risolviamo questo circolo vizioso???
        Non certo continuando a fare polemiche gratuite…
        Io, ripeto, sono più convinta che occorra essere più maturi: non è tutto da buttare via ciò che si sta facendo; impariamo a non fare di un’erba tutto un fascio!!
        Sarebbe più utile mettere da parte ogni campanilismo, smettere sia di criticare che di autocommiserarci, imparare a vedere l’altro non come un concorrente ma come un partner e allora FORSE inizieremo a vedere le cose in un’ottica positiva…
        Forse… bisognerebbe eliminarli proprio tutti i partiti!!

  5. Cari amici, trovo condivisibili tutte le vostre opinioni e le vostre annotazioni. Al di lá degli aspetti legali, delle disquisizioni sulle normative, io penso che forme di protesta del genere servano solo a dare la misura di quanto gli italiani ne abbiano le scatole piene. Tutto qui. Se Berlusconi vorrá mandarci il libro, lo fará a dispetto di ogni legge, di ogni normativa, con i fondi pubblici o con quelli privati, figuriamoci…
    tante visite sono giunte a questa pagina tramite i motori di ricerca con la parola chiave “libro due anni di governo” segno che la gente cerca, ne parla e discute, e manda anche la mail al governo come l´ho fatto io. Il punto e´: e poi? Basta questo? Veramente il problema é tra le mille porcate che fa il governo ricevere a casa un libricino tra la tanta spazzatura commerciale che ci ritroviamo quotidianamente nella cassetta della posta? La Francia, la Grecia, tra poco l´Inghilterra insegnino, io credo che siamo troppo bene educati.…

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    Christian Luongo ha detto:

    Mah, sai, io non penso si tratti, o meno, di buona educazione quanto di perpetua assuefazione. In un momento, fra l’altro, drammatico qui in Campania dove la situazione della gestione dei rifiuti è prossima, nuovamente, al collasso, l’immondizia pubblicitaria fa, purtroppo, parte del nostro “quotidiano” onde per cui un depliants in più, o in meno, non ci cambia la vita nè sposta voto alcuno. L’Italia è spaccata, elettoralmente parlando, in due : vero. Ma lo è da, almeno, 16 anni (numeri alla mano) e lo è, cosa ancora più stupefacente, nelle stesse misure alfanumeriche di sedici anni orsono quando, per intenderci, Berlusconi entrò in politica ed alla stessa stregua di quando c’era il vecchio pentapartito. Cara Annalisa la verità, vera, è che, a mio avviso almeno, questo paese esista solamente sulla carta politica dell’atlante geografico “De Agostini” contrassegnata da un tenue colore verde ma che, poi, nei fatti stia assurgendo ad una qual sorta di entità astratta. Al di là, cioè, delle celebrazioni retoriche e di simbologie sempre più stantie dietro, in concreto, non c’è nulla.

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