Perché si chiama femminicidio

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di Barbara Spinelli*

Fonte: http://27esimaora.corriere.it/articolo/perche-si-chiama-femminicidio-2/

Ho letto l’articolo di Isabella Bossi Fedrigotti pubblicato lunedì sul Corriere. Concordo con Lei, il termine “femminicidio” suona cacofonico , e molti a sentirlo storcono il naso, perché rimanda all’idea sprezzante della latina “femina”, l’animale di sesso femminile.

Tuttavia mi sento in dovere di rassicurare l’autrice ed i lettori: il termine femminicidio non nasce per caso, né perché mediaticamente d’impatto, e tantomeno per ansia di precisione.

Oggi sembra quasi una banalità ripetere i dati dell’OMS: la prima causa di uccisione nel Mondo delle donne tra i 16 e i 44 anni è l’omicidio (da parte di persone conosciute). Negli anni Novanta il dato non era noto, e quando alcune criminologhe femministe verificarono questa triste realtà, decisero di “nominarla”. Fu una scelta politica: la categoria criminologica del femmicidio introduceva un’ottica di genere nello studio di crimini “neutri” e consentiva di rendere visibile il fenomeno, spiegarlo, potenziare l’efficacia delle risposte punitive.

Dietro questa parola c’è una storia lunga più di venti anni, una storia in cui le protagoniste sono le donne, e ne escono vincitrici.

Varrebbe la pena conoscere questa storia prima di decidere se usare o no il termine femminicidio. Anzi, –questo si per desiderio di precisione - i concetti di femmicidio e femminicidio. Ero una giovane studentessa di giurisprudenza quando ho sentito per la prima volta questo termine, nel 2006, da un’avvocata messicana, e nutrivo le stesse perplessità.

Che bisogno c’era di un nome nuovo? Sempre di omicidi si trattava. (altro…)


Femminicidio e violenza di genere in Repubblica Dominicana: emergenza nazionale

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Nella Repubblica Dominicana, i numeri della violenza contro le donne fanno venire i brividi. Sono già 211 i femminicidi commessi dall’inizio dell’anno. L’ultimo proprio oggi, Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne. Una giovane di appena 16 anni è  stata  uccisa a coltellate dal suo convivente ad Haina, non lontano dalla capitale Santo Domingo,  proprio mentre vari settori e associazioni della società civile stavano marciando verso il Palazzo Nazionale chiedendo al governo di dichiarare  lo stato di  “emergenza nazionale” per l’elevato numero di femminicidi che si stanno registrando nel paese. Parliamo del fenomeno con la D.ssa Lourdes Contreras, coordinatrice del Centro di Studi di Genere dell’università INTEC,  Istituto Tecnologico di  Santo Domingo.

Di  Annalisa Melandri/Héctor de la Rosa

Santo Domingo, 25  novembre  2011

D.ssa Contreras ci potrebbe fornire  alcuni dati sulla violenza contro le donne nel paese, anche rispetto all’ America latina e centrale?

La Repubblica Dominicana è stata classificata come uno dei paesi con i più alti indici di violenze contro contro le donne, anche in relazione alla quantità di popolazione. Ci troviamo al primo o secondo posto insieme al  Messico e al Guatemala. Dall’ inizio dell’ anno ad oggi sono state 210 le donne uccise dai loro compagni, ex compagni e uomini con i quali hanno avuto alcun legame intimo.  (altro…)