Annalisa Melandri



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Ormai siamo progrediti…

Pubblico questa riflessione giuntami dall’amico Raffaele Mangano, autore tra gli altri di “Il mio amico Abdul” recensito qui.

“Praticamente si pranzava sul marciapiede. Il cameriere andava avanti e indietro, sudato e accaldato, scusandosi per il ritardo del cuoco che doveva cucinare solo riso, verdure e un orribile pollo bollito. Ad un tratto un uomo cencioso attraversò la strada barcollando. Giunto nei pressi della locanda, stramazzò a terra. Giusto un brusio, poi gli avventori ripresero a darsi da fare con le portate. Sapevo già tutto, ma rimasi lo stesso turbato. Il poveretto era un paria, un intoccabile. Sarebbe morto e poi un carro della municipalità di Calcutta avrebbe rimosso il corpo, come se fosse un cane randagio.
 
Due bambine rom muiono sulla spiaggia. I bagnanti rimangono stesi sui lettini, bevono bibite fresche, fanno il bagno, leggono riviste di gossip.
Insomma ci siamo arrivati anche noi. La nuova Italia non ha più nulla da invidiare a nessuno. Evviva”

Posted by on 21/07/2008.

Categories: dblog, In Italia

2 Responses

  1. Sono senza parole.
    Fossero morti degli animali forse avrebbero fatto più compassione alla gente che stav lì come se niente fosse.

    by celia on lug 22, 2008 at 12:50

  2. In questo caso ipotizzo che se invece delle due povere bambine rom fossero morte due bambine romane o milanesi l’”indifferenza” dei bagnanti sarebbe stata probabilmente la stessa.

    by Alessio in Asia on lug 28, 2008 at 10:20

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