La Organización de los Estados Americanos, México y los migrantes

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En el diciembre del año pasado la OEA (Organización de los Estados Americanos) recomendó a México la eliminación de las visas para las personas que provienen de su frontera sur, o sea desde Guatemala. El Salvador y Honduras. La medida se relaciona también con “el pacto por México” redactado por el nuevo presidente Enrique Peña Nieto y los demás partidos políticos.

¿Porque la OEA no recomienda la misma cosa también a los Estados Unidos ya que la gran mayoría de estos migrantes cruzan sus fronteras y entran a México con el propósito de seguir su viaje hacia Estados Unidos?


Organizzazione degli Stati Americani e migranti

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Nel dicembre scorso, l’OSA (Organizzazione degli Stati Americani) ha consigliato al Messico di eliminare il visto per le persone provenienti da Guatemala, El Salvador e Honduras. Il tema rientra anche nel “patto per il Messico” redatto   dal nuovo presidente Enrique Peña Nieto e i dirigenti  degli  altri partiti politici.

Perché l’OSA non raccomanda la stessa cosa anche agli Stati Uniti dal momento che i migranti attraversano il Messico anche e soprattutto per poi proseguire verso questo paese?


Víctor Polay Campos: “Sul banco degli accusati. Terrorista o ribelle?” (Il libro– Capitolo III)

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Qui parlavamo della decisione di pubblicare il libro di Víctor Polay Campos a puntate in questo sito.

INDICE /Dedica /Prologo /In memoria /Introduzione

Capitolo I

Capitolo II 

Capitolo IV

Capitolo V

Capitolo VI

CAPITOLO III

A NEMESI

“Nemesi” è il nome della dea greca della vendetta. Con questo appellativo la dittatura battezzò il centro di reclusione della Base Navale. Il suo obiettivo era intimorirci e renderci ancora più indifesi. Quando  arrivammo in questa prigione non sapevamo ancora che avremmo passato gran parte della nostra vita sotto il manto del silenzio e dell’isolamento in un regime di detenzione inumano.

Che succede con Polay?

Manuel D’Ornellas

 

Sull’Expreso, 14 ottobre 1993

Manuel D’Ornellas, riconosciuto uomo di stampa, fu editorialista del quotidiano Expreso per lunghi anni e referente importante della stampa nel nostro Paese. Rappresentava senza alcun dubbio un’opinione rilevante e senza sospetti di simpatie o vincoli con le organizzazioni armate e, al di là delle discrepanze, sapeva essere rispettoso con l’avversario che secondo lui meritava questo trattamento.

Riproduciamo questo articolo per compararlo con l’attuale atteggiamento dell’Expreso, che sta seguendo una linea politica giornalistica che propugna l’odio eterno e la divisione dei peruviani.

Molta gente che contempla attonita la caduta personale di Abimael Guzmán si chiede quale sarà l’attuale atteggiamento del suo omologo del MRTA, Víctor Polay Campos: anche lui si dedicherà a scrivere lettere condiscendenti come quelle quasi striscianti che è andato producendo l’ex “Presidente Gonzalo”?

Le informazioni di cui disponiamo indicano che no, assolutamente. Polay sta resistendo con maggiore stoicismo di Guzmán alla reclusione nello stesso carcere del Callao, sottopoto a condizioni carcerarie altrettanto rigorose di quelle imposte al dirigente senderista per meno tempo. (altro…)


“Colombia Invisible” largometraje de Unai Aranzadi. El nuevo teaser.

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Musica cedida por Calle 13 para denunciar la muerte de un “falso positivo”


“The Mission”: el reality show que viola los derechos humanos de los refugiados

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Por Annalisa Melandri*

La decisión de la RAI– Radiotelevisione Italiana, la compañía de radio y televisión pública de Italia,  de producir el “reality show” The Mission,  con la colaboración del Alto Comisionado de las Naciones Unidas  para los Refugiados (ACNUR Italia) eINTERSOS, una prestigiosa ONG italiana que desde décadas opera en África y en otros países del mundo,  está desatando en Italia en estas semanas una ola generalizada de indignación en las redes sociales y entre los activistas y periodistas que se ocupan de derechos humanos, así como de miles y miles de simples ciudadanos.

El programa, que se transmitirá en diciembre,  prevé la participación de  ocho personajes televisivos y del mundo de la farándula italiana,  que junto a operadores humanitarios de la ACNUR y de  INTERSOS vivirán y “trabajarán” por algunas semanas en los campos de refugiados en  la Republica Democrática del Congo, en Sudan del Sur y en Mali. (altro…)


“The Mission”: una violación a los derechos humanos de los refugiados

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La decisión de la RAI– Radiotelevisione Italiana, la compañía de radio y televisión pública de Italia,  de producir el “reality showThe Mission,  con la colaboración del Alto Comisionado de las Naciones Unidas  para los Refugiados (ACNUR Italia) e INTERSOS, una prestigiosa ONG italiana que desde décadas opera en África y en otros países del mundo,  está desatando en Italia en estas semanas una ola generalizada de indignación en las redes sociales y entre los activistas y periodistas que se ocupan de derechos humanos, así como de miles y miles de simples ciudadanos.

El programa, que se transmitirá en diciembre,  prevé la participación de  ocho personajes televisivos y del mundo de la farándula italiana,  que junto a operadores humanitarios de la ACNUR y de  INTERSOS vivirán y “trabajarán” por algunas semanas en los campos de refugiados en  la Republica Democrática del Congo, en Sudan del Sur y en Mali. (altro…)


“Il grado di civiltà di un paese si misura dalle condizioni delle donne” (Charles Fourier 1772–1837)

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Oggi, 17 agosto la home page di Repubblica.it riporta nell’ordine queste notizie:

1) Isinbayeva, gaffe del politico Pd ft - “Per me possono pure stuprarti” 

2) Cuneo, 38enne uccisa a colpi di bottiglia -fermato compagno, l’aveva portata in ospedale

3) Torino, prostituta ferita con una balestra - da un uomo mascherato: “Muori!”

4) Genova, svolta sulla donna sfregiata con acido -La procura mette sotto inchiesta l’ex marito

5) Reagì alle violenze del marito:per i giudici non è una vittima


Wu Ming “Basta col politicamente corretto: riconoscere che il conflitto esiste”

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BOLOGNA - Una caotica battaglia in bilico fra Tolkien, NoTav e Star Wars scoppia sotto le mura di Bologna. È il mural di Blu, writer di successo, su una parete dell’XM24, centro sociale occupato a perenne rischio sgombero. Wu Ming 1 e Wu Ming 4, due “senzanome” del collettivo di scrittura che da Q in poi ha rivisto la tradizione del romanzo storico, hanno voluto farla qui, l’intervista, e si capisce perché: “Si parla sempre da un luogo preciso della storia”. Il loro spalto, la loro posizione, la spiegano subito a chi entra in Giap, il loro blog di politica, dove ora si può scaricare l’ebook con “cento storie sulla fine catastrofica del governo Letta”: “Siamo di sinistra, una sinistra sociale diffusa, dei movimenti, tendenzialmente extra-istituzionale”. Fonte: La Repubblica  di Michele Smargiassi Vuol dire che si può ancora indossare, questa parola, sinistra? WM1: “Dipende da chi lo fa. Chi sei tu che te la provi addosso? Uomo o donna? Dove vivi? Dipendente o autonomo, stabile o precario? Sinistra non è una parola, è una visione del mondo, non è fatta per un soggetto immaginario, cambia secondo la posizione da cui la dici. Come parola disincarnata è solo un’imperfetta metafora spaziale, bidimensionale, dunque inadeguata perché il mondo è pluridimensionale, e poi ha un sottotesto “parlamentare” che pesa perfino quando la usi in modo extraparlamentare…”. (altro…)


Silvestro Montanaro : Thomas Sankara-E quel giorno uccisero la felicità

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Documentario  di Silvestro Montanaro — da “C’era una volta” Rai3 — 18.01.13
25 anni fa un piccolo uomo dalla pelle nera sfido’ i potenti del mondo. Disse che la politica aveva senso solo se lavorava per la felicita’ dei popoli. Affermo’,con il proprio esempio personale, che la politica era servizio,non potere o arricchimento personale. Sostenne le ragioni degli ultimi,dei diversi e delle donne. Denuncio’ lo strapotere criminale della grande finanza. Irrise le regole di un mondo fondato su di una competitività che punisce sempre gli umili e chi lavora. E che arricchisce sempre i burattinai di questa stupida arena. Urlo’ che il mondo era per le donne e per gli uomini, tutte le donne e tutti gli uomini e che non era giusto che tanti, troppi potessero solo guardare la vita di pochi e tentar di sopravvivere. Lo uccisero e tentarono di cancellarne ogni memoria. Ma, Sankara vive!

L’appello “Giustizia per Thomas Sankara” qui:

http://thomassankara.net/spip.php?article878&lang=it

http://thomassankara.net/

NOTE NON TANTO A MARGINE (dalla rete):

Il programma di Silvestro Montanaro chiude per far posto a quell’aberrazione televisiva che e’ il reality “Mission”. Leggi e firma la petizione qui:

http://www.change.org/it/petizioni/rai-non-mandare-in-onda-il-reality-mission-nomission#

Il programma « C’era una volta » di Silvestro Montanaro è stato cancellato dal palinsesto di Rai3 per mancanza di fondi.
Proprio i documentari di questo grande giornalista d’inchiesta che, per quel suo grande senso di responsabilità verso “un bambino chiamato FAME”, a partire dalla trilogia « Ombre Africane » ha indagato sull’assassinio del Presidente del Burkina Faso Thomas Sankara e in 20 anni di servizio alla Rai, con grande competenza, umanità ed umiltà, ci ha regalato uno dei migliori sguardi sulla condizione e sulle cause della miseria in Africa e nel Sud del mondo.

Al tempo stesso però, alla moda dei reality australiani e tedeschi, la Rai in collaborazione con l’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati (UNHCR) e l’ong romana Intersos trova i soldi per finanziare « Mission » ed esibire al grande pubblico di Rai1 l’affaccendarsi dei vari Michele Cucuzza, Albano e figlia, Emanuele Filiberto, Barbara De Rossi ecc. tra la sofferenza dei rifugiati nei campi umanitari UNHCR del Congo, del Sudan, del Mali e della Mauritania.

Chi ha davvero a cuore la sorte dell’Africa e del suo popolo si è sollevato scandalizzato alla notizia. Due petizioni sono state lanciate contro questa vergogna all’indirizzo :

Roberto Fico, presidente della Commissione Vigilanza RAI, si sta occupando del caso

Con i 75.000 firmatari delle petizioni, ci opponiamo anche noi con forza alla realizzazione del reality Mission.

Che ognuno faccia il suo dovere ! L’immensa tragedia dei rifugiati non ha bisogno di ulteriori beffe.

Esprimiamo tutta la nostra solidarietà a Silvestro Montanaro.

http://thomassankara.net/spip.php?article1499&lang=fr

 


Agostino Spataro: Osservatore del PCI nella Libia di Gheddafi-Un viaggio a Tripoli

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Agostino Spataro, giornalista, già deputato nazionale, svolge una lettura controcorrente del crollo del regime di Gheddafi e traccia un nuovo, inquietante scenaro“il cerchio Mena” per il Mediterraneo e il M.O. Più volte inviato del PCI in Libia, racconta alcuni aspetti delle relazioni italo-libiche e fra Gheddafi e i principali leader politici italiani:Aldo Moro, Giulio Andreotti, Bettino Craxi, Enrico Berlinguer, Giovanni Spadolini, Giancarlo Pajetta, Giorgio Napolitano, Silvio Berlusconi.

Informazione del libro

ISBN : 2120010102087
Edizione : 6a
Anno pubblicazione : 2013
Formato : 15x23
Foliazione : 268 pagine
Copertina : Morbida
Stampa : bianco e nero

Editore: 
Centro Studi Mediterranei
6° edizione, luglio, 2013
Codice ISBN n. 9788891052650
Pagg. 268
Prezzo di copertina € 17,00

Acquisto:
Il libro può essere acquistato presso tutte le librerie
Feltrinelli e presso diverse librerie on line fra cui:
www.lafeltrinelli.it / www.ilmiolibro.it

Formato Kindle in: www.amazon.com
€ 2,00

Prima presentazione del libro,  8 ottobre 2013 in Messico, presso la Benemerita Università di Puebla.


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