Lettera a Vittorio Arrigoni

8 commenti

Se io muoio non piangere per me, fai quello che facevo io e continuerò vivendo in te. (Che Guevara)

Ciao Vik,

Ci siamo scambiati una mail veloce pochissimi giorni fa. Eri sotto le bombe, come sempre, affacciato alla finestra della tua casa che dà sul porto di Gaza. Non l’ho mai vista casa tua, né il porto di Gaza City,  e a dire la verità nemmeno Gaza. Immaginavo tutto con i tuoi occhi. Attraverso i tuoi occhi e i tuoi scritti sentivo le detonazioni degli spari, le esplosioni, le grida e finanche il sapore amaro del sangue. Sentivo anche le risate e le voci dei bambini di cui ti circondavi sempre. Sembravi un gigante rispetto a loro, esili e minuti, sempre sorridenti vicino a te. Anche per questo ti ammiravo da lontano, per l’amore per i bambini e per un popolo che avei fatto tuo.

Ti ammiravo e  ti stimavo perché eri l’ ultimo internazionalista rimasto, ti chiamavano pacifista e  io continuavo a definirti internazionalista, perché incarnavi i principi di abnegazione e sacrificio che devono essere propri di un internazionalista. Io ci credo nell’internazionalismo e io stessa mi considero tale,  ma tu andavi oltre… tu eri il popolo che avevi deciso di difendere, difendevi te stesso insieme al popolo palestinese perché ogni ingiustizia che subivano i tuoi fratelli tu la subivi per primo.

Ci siamo scambiati qualche mail in questi anni, non molte , ma ti ero vicina e il mio pensiero andava spesso al porto di Gaza City, a quella figura che scrutava il mare, al tuo coraggio. Ci siamo scritti quando,  dopo due giornate febbrili tra telefonate e mail (e con il coinvolgimento di tante altre persone) siamo  riusciti a far oscurare i  due siti, uno canadese e uno italiano   dove alcuni pazzi estremisti di destra ti minacciavano di morte. Fu  il mio modo per farti sapere che c’ero, che ti stimavo e che apprezzavo il tuo lavoro, pur non seguendolo quotidianamente. Ho sempre sentito sulla mia pelle le ingiustizie commesse contro gli altri, come diceva il Che, e le minacce di morte contro di te, erano un’ingiustizia che non potevo tollerare. Ti ero, e ti sono riconoscente perché quando nessuno voleva stare in quell’inferno, tu c’eri e i tuoi occhi erano la nostra finestra sul dolore di un popolo intero, erano il testimone contro il  genocidio commesso da Israele.

Mi hai scritto qualche giorno fa, forse affacciato alla finestra della tua casa sul porto di Gaza. Avevi appena inviato il tuo  bollettino di guerra, 5 palestinesi uccisi, una quarantina di feriti, molti bambini e preannunciavi l’offensiva israeliana. Rispondesti  ai miei saluti e alla frase con cui terminano le mie mail:   L’uomo è nato libero ed è ovunque in catene. (J.J.Rousseau):

Grazie

Se ho deciso di stare qui è perché

viviamo in catene ma moriamo liberi.

Abbraccio Vik

Sei nato, sei vissuto e sei morto libero. Profondamente libero. Soprattutto libero di seguire il tuo cuore. In catene sono gli uomini che ti hanno ucciso, chiunque essi siano, prigionieri del loro odio e dei loro integralismo. Non so se credere alla versione secondo la quale sia stato un gruppo di Salafiti a toglierti la vita.

La responsabilità è sempre e comunque di Israele, la sua politica genocida sta permettendo che Gaza finisca sempre di più nelle mani degli integralisti.

Crepate tutti. Non siete umani.

Annalisa Melandri

 

 

  1. Ciao, Vik, RESTIAMO UMANI!!!!

    Annalisa… RESISTERE RESISTERE RESISTERE!!!!!!

  2. Ciao Vik, RESTIAMO UMANI!

    Annalisa… RESISTERE RESISTERE RESISTERE!!!!!

  3. Ciao, Vittorio…

  4. avatar
    Annalisa ha detto:

    Ciao amici. Gaza é piú sola e questo vuol dire che dobbiamo moltiplicare i nostri sforzi per diffondere quanto accade laggiú, ora che Vik non potrá farlo per noi. Noi siamo piú soli.
    Fai quello che facevo io e continueró a vivere…

  5. avatar
    Stefano ha detto:

    No…crepate tutti no.…
    così vince il loro modo,
    il loro sistema
    ..e ciò che ha insegnato questo GRANDE uomo vanifica.

  6. Peccato conoscere queste persone le loro buone cause soltanto in questi momenti tragici.

    R.I.P.

  7. avatar
    Marcus ha detto:

    crepate tutti no!

    ciao Vittorio, sei grande

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  1. 18 aprile 2011 | rivoluzionando - [...] ora vi saluto con questa lettera toccante trovata in rete, a Vittorio: qui -  e con le sue parole …

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