Rctv e Chávez, stavolta l’ENI mette il bavaglio a Omero Ciai e a Repubblica

121 commenti

(manifestazione pro-Chávez a Caracas di questi giorni)

La decisione di questi giorni  del governo venezuelano  di sospendere  momentaneamente  le trasmissioni via cavo all’emittente   Rctv International che trasmette da Miami  in Florida, in attesa che si metta in regola con la legge nazionale Ley Resorte, non poteva  non scatenare la solita bagarre mediatica disinformativa su ciò che  realmente accade nel paese e sulle politiche adottate dal presidente Hugo Chávez.

Già nel 2007 la decisione del governo, dettata da esigenze di redistribuzione equa dello spazio radioelettrico disponibile, di non rinnovare il contratto  all’emittente  (che infatti da allora trasmetteva via cavo),  aveva scatenato  violente proteste da parte dell’opposizione, appoggiate da tutto l’apparato mediatico internazionale, soprattutto statunitense ed europeo, che sostiene  e finanzia quegli stessi poteri  che già nell’aprile del  2002 avevano tentato di rovesciare Chávez con un colpo di Stato.  Proprio nel 2002 si resero evidenti tra l’altro, le complicità esistenti tra le oligarchie nazionali imprenditoriali e commerciali, i mezzi di comunicazione privati (tra cui Rctv) e la Cia  (e le sue “agenzie” Ned e Usaid) nella realizzazione del golpe.
 
Marcel Granier, presidente di Radio Caracas Televisión Internacional (Rctv International)  in varie occasioni si è  rifiutato  di trasmettere dalla sua televisione i messaggi presidenziali e non ha rispettato le regole di programmazione soprattutto relativamente  alla  tutela delle fasce protette. Credendo di godere piena libertà e autonomia per il fatto di trasmettere via cavo, Rctv deve adeguarsi adesso su indicazioni della Commissione Nazionale delle Telecomunicazioni (Conatel)   alla normativa vigente per le emittenti nazionali. Secondo Conatel  infatti,  l’emittente e con lei un’altra ventina di televisioni private sarebbero tenute  al rispetto della  normativa nazionale della Ley Resorte per il fatto  di essere a tutti gli effetti emittenti nazionali, avendo, come nel caso di Rctv, addirittura una programmazione nazionale di molto superiore al 70% del totale.
 
Tra le libertà di cui credeva di godere Rctv,  c’era  evidentemente anche  quella di evocare dai suoi schermi  a una “soluzione militare” in Venezuela,  dichiarazione fatta durante un’intervista dal presidente della Federcámaras (la nostra Confindustria) il 14 gennaio scorso.
 
Il ministro del Potere Popolare per le Opere Pubbliche e presidente di Conatel,   Diosdado Cabello, che per le dichiarazioni del presidente della Federcámaras Noel Alvarez,  ha sporto regolare denuncia,  ha dichiarato che le televisioni potranno riprendere le loro regolari trasmissioni una volta messe in regola con la normativa vigente, che “comprende anche l’obbligo di trasmettere i discorsi e i comunicati ufficiali del presidente”.
 
In Venezuela, come accadde due anni fa, l’opposizione  ha colto in questi giorni l’occasione per mandare in strada decine di giovani delle università private in mobilitazioni di protesta dirette verso la sede della Conatel. Si sono registrati scontri tra opposizione e  militanti  chavisti, due dei quali, un ragazzo di 15 anni , appartenente al Psuv (Partito Socialista Unito del Venezuela) e uno studente universitario di 28 anni hanno perso la vita uccisi a colpi di arma da fuoco  e 9 agenti di polizia sono rimasti feriti.
 
Sull’onda delle dichiarazioni apparse sulla stampa venezuelana, per la maggior parte in mano a grossi gruppi imprenditoriali privati e ostili al governo,  anche in Italia e in Europa (El  País in testa), seguendo il copione di quanto avvenuto nel 2007 in occasione del  mancato rinnovo del contratto a Rctv,  si è parlato di “chiusura di televisioni”,  “censura” e o “il regime”.
 
Mentre Televideo (Rai) riporta  che “Rctv nel  2007 era stata esclusa dalle trasmissioni in chiaro per non aver trasmesso un discorso ufficiale del presidente Chávez”, La Stampa, unisce la disinformazione e l’ignoranza in materia alla malafede. Nella versione online del giornale torinese il titolo dell’articolo senza firma : “Venezuela, scontri per le tv oscurate muore uno studente di 15 anni” e il sottotitolo: “S’è dimesso il vicepresidente, era pure ministro della Difesa” fanno pensare che le due notizie siano in qualche modo collegate.
 
Innanzitutto va ribadito che il ragazzo morto  era un militante del partito governativo chavista Psuv, quindi non un dettaglio trascurabile  e che  è stato ucciso dai manifestanti dell’opposizione. Il titolo de La Stampa invece lascerebbe supporre che sia stato ucciso dalla polizia.   Inoltre  le dimissioni del vicepresidente e ministro della difesa Ramón Carrizales (e quelle di sua moglie che era ministro dell’Ambiente) non sono legate, come lo stesso Carrizales ha dichiarato,  a dissapori con la politica del presidente Chávez. Anche se fonti anonime assicurano che sono dovute alla decisione del presidente di includere tra gli alti vertici delle Forze Armate militari cubani, sicuramente però  nulla hanno a che vedere con la vicenda Rctv e ancora meno con la morte del giovane 15enne come farebbe credere invece l’articolo pubblicato su La Stampa.it.
 
Le altre agenzie di notizie non sono da meno: AGI: “Opposizione in strada, muore un 15enne”; TGCOM: “Venezuela oscurata TV anti – Chávez, Rctv  non ha trasmesso i suoi discorsi”; ANSA: “Venezuela sospesa  tv di opposizione”; Rai News 24: “Chávez mette il bavaglio alle TV”.
 
Rilevando che nessuno fa notare che   per le emittenti televisive esiste in qualsiasi paese al mondo l’obbligo di trasmettere i discorsi o le comunicazioni presidenziali, sappiamo  che a ben vedere in Italia siamo messi molto peggio: esiste infatti una sezione specifica della RAI che si chiama Struttura Rai Quirinale e che si occupa delle informazioni e delle trasmissioni che provengono direttamente dal palazzo del Quirinale e che riguardano il Presidente della Repubblica.
Tale struttura è posta sotto la supervisione del Direttore Generale della RAI.
 
In tale caos disinformativo che diventa quasi  consuetudine quando si tratta di vicende legate al presidente Hugo Chávez,  sorprende questa volta  il silenzio dei due principali quotidiani nazionali, la Repubblica e il Corriere della Sera.
 
La Repubblica, che si è sempre distinta in passato con i suoi articoli a firma Omero Ciai  fortemente critici contro il governo Chávez, soprattutto due anni fa in occasione del mancato rinnovo del contratto a Rctv, adesso stranamente tace.
Nessun articolo  su Chávez “dittatore” o  “populista”, nessun articolo sulla mancanza di libertà in Venezuela, nessun articolo che parli di “censura” o “televisioni oscurate”.
Nemmeno nessun articolo sia sul cartaceo che sulla versione online del  Corriere della Sera.
Il motivo è presto chiarito. Già da oggi infatti  le agenzie battono la notizia  di un mega investimento di Eni in Venezuela. Un accordo “storico” lo ha definito addirittura  Paolo Scaroni, amministratore delegato della ditta italiana.
 
L’Eni investirà in Venezuela almeno 7 miliardi di dollari in progetti che vanno dalle estrazioni nei giacimenti di greggio pesante nella fascia dell’Orinoco, alla costruzione di centrali elettriche, alla costituzione di imprese miste con Pdvsa (la compagnia petrolifera statale venezuelana).
 
Chi ha ancora il coraggio di parlare di libertà di stampa nel nostro paese? Chi crede ancora alle falsità opportunistiche  raccontate da giornalisti come Omero Ciai al soldo di un giornale a sua volta servo del potere? E vogliamo ancora credere che a muovere l’informazione  sia il potere politico? Non è piuttosto ancora una volta  il potere economico, quello delle multinazionali o delle  grandi lobby  a dettare le regole e a pagare gli stipendi ai giornalisti?
 
 
 

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    Pierluigi Prosecchi ha detto:

    Ma questa Ley Resorte, cosa dice?

    Insomma mi pare di capire che anche in Italia, le televisioni, anche quelle private, devono trasmettere obbligatoriamente, i messaggi del presidente? Oppure la struttura che tu parli è solo del servizio pubblico.

    Se provi a chiarire questo magari il tuo bel pezzo è più esadiete.

    Sbaglio o il presidente Chàvez, fa un discorso fiume una volta a settimana?

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    Anonimi contro l'impero ha detto:

    Sono uno dei milioni e milioni di italiani che vive all’estero…
    Sono uno dei miliardi di anonimi contro l’impero ovunque ci siano lotte nel nostro pianeta per creare un altro ordinamento
    per un altro mondo possibile.….
    Non sono uno di quei fascisti e golpisti
    che scorrazzavano a Piazza Altamira a Caracas in Jaguar ed affollavano le discoteche piu’ lussuose del continente mentre l’esercito della
    oligarchia ammazzava durante il Caracaso
    migliaia di poveri disperati negli scontri…
    Non sono per sicuro uno di quegli infami che si arricchivano all’ombra dei Famigerati padrini mafiosi come i Fratelli
    Cuntrera della” COSTA NOSTRA”.…DELINQUENTI
    INTERNAZIONALI e primi sponsor dei nascenti all’epoca Cartelli colombiani ed eroi della putrida oligarchia venezuelana ed italiana maestri del Sig“82″,cioe NarcoUribe…Presidente del Narco Stato Colombia,attuale baluardo dell’impero Yanqui-europeo…
    Ottimo l’articolo sul Venezuela Signora Annalisa, questo e’ fare del vero giornalismo.….
    Un ultima definitiva risposta ad attacchi
    violenti anche se verbali:
    Diceva il Compagno Mao Tse Tung:
    E’ BENE SE IL NEMICO CI ATTACCA CON VIOLENZA ED ARROGANZA, CIO’ SIGNIFICA CHE ABBIAMO TRACCIATO UNA NETTA LINEA DI DEMARCAZIONE TRA IL NEMICO E NOI!!!

    COMANDANTE CHAVEZ PATRIA SOCIALISMO O MUERTE!!!!!!!

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    Anonimi contro l'impero ha detto:

    Sono uno dei milioni e milioni di italiani che vive all’estero…
    Sono uno dei miliardi di anonimi contro l’impero ovunque ci siano lotte nel nostro pianeta per creare un altro ordinamento
    per un altro mondo possibile.….
    Non sono uno di quei fascisti e golpisti
    che scorrazzavano a Piazza Altamira a Caracas in Jaguar ed affollavano le discoteche piu’ lussuose del continente mentre l’esercito della
    oligarchia ammazzava durante il Caracaso
    migliaia di poveri disperati negli scontri…
    Non sono per sicuro uno di quegli infami che si arricchivano all’ombra dei Famigerati padrini mafiosi come i Fratelli
    Cuntrera della” COSTA NOSTRA”.…DELINQUENTI
    INTERNAZIONALI e primi sponsor dei nascenti all’epoca Cartelli colombiani ed eroi della putrida oligarchia venezuelana ed italiana maestri del Sig“82″,cioe NarcoUribe…Presidente del Narco Stato Colombia,attuale baluardo dell’impero Yanqui-europeo…
    Ottimo l’articolo sul Venezuela Signora Annalisa, questo e’ fare del vero giornalismo.….
    Un ultima definitiva risposta ad attacchi
    violenti anche se verbali:
    Diceva il Compagno Mao Tse Tung:
    E’ BENE SE IL NEMICO CI ATTACCA CON VIOLENZA ED ARROGANZA, CIO’ SIGNIFICA CHE ABBIAMO TRACCIATO UNA NETTA LINEA DI DEMARCAZIONE TRA IL NEMICO E NOI!!!

    COMANDANTE CHAVEZ PATRIA SOCIALISMO O MUERTE!!!!!!!

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    spartaco ha detto:

    Non conosco il contenuto esatto della Ley Resorte, so però che in tutti i paesi è consuetudine consolidata o obbligo di legge trasmettere i discorsi del capo dello Stato. Ieri negli Usa Obama ha fatto il discorso sullo stato dell’Unione ed è stato trasmesso da tutte le emittenti.
    Si può non essere d’accordo con la politica di Chavez, ed io ho critiche da fargli, ma non lo si può certo accusare di avere mano dura verso le TV private. Qui da noi per un decimo di ciò che dicono le TV in Venezuela si va in galera. Qui da noi giorni fa hanno arrestato uno perché ha scritto le memorie del suo papà che 40 anni fa aveva fatto la lotta armata.

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    Mauro Pigozzi ha detto:

    Poi, credo, che in generale noi siamo probabilmente gli ultimi a poter parlare e dare lezioni sullo stato della nostra stampa e, soprattutto, televisione! Guardate solo l’atteggiamento tenuto dal Corriere e Repubblica in questi giorni sul caso della Cassa Integrazione alla Fiat… è già tanto se non è stata confinata nelle brevissime!

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    Paolo Rossignoli ha detto:

    Su 105 emittenti, nella stragrande maggioranza anti Chavez, solo RCTV è stata sospesa per non adempiere alla legge delle comunicazioni. Tutte le altre continuano con i loro sermoni anti Chavez.
    Si vuole solamentente strumentalizzare la notizia a favore dell’oligarchia venezuelana.
    RCTV, appositamente non vuole rispettare le leggi, per far figurare il Governo Bolivariano censore e liberticida, mentre in realtà è un governo legittimato per far rispettare la legge.
    Servirebbe anche in Italia, un po’ di serietà, dove nessuno fa rispettare lo spostamento di Rete 4 sul satellite.
    Fede costa agli italiani 350.000 euro al giorno. Dal primo gennaio 2006, con effetto retroattivo.
    La Corte di Giustizia Europea ha condannato l’Italia a una multa di circa 130 milioni di euro all’anno se Rete 4 non cederà a Europa 7 le frequenze che Berlusconi ha in concessione dallo Stato.
    E sono tutti soldi nostri.…

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    attilio ha detto:

    La Ley resorte è una legge che regola il comportamento delle Radio e le televisioni che trasmettono in Venezuela. Ad esempio stabilisce che una Tv non puo’ trasmettere programmi o messaggi vietati ai minori (tipo pornografia e simili) in determinati orari (di giorno). Tra l’altro prevede l’obbligo di mandare in onda programmi (o meglio messaggi) che da noi si chiamano (o chiamavano) programmi autogestiti (la legislazione venezuelana è sempre piu’ simile a quella italiana o europea, almeno quella di una volta che garantiva il welfare state)
    Sono le regole che devonoi rispettare le TV, ovviamente solo le TV nazionali. La legge stessa stabilisce cosa si intende per TV nazionale: una TV che produce piu’ del 30% dei suoi programmi in Venezuela; RCTV produce oltre il 60% in Venezuela. Anche una TV cilena e’ stata chiusa momnentaneamente per lo stesso motivo. Una TV internazionale (come si definisce RCTV) se trova convenienza a produrre un progrmma in venezuela e non in USA, dove ad esempio le maestranze hanno stipendi piu alti, deve pure sottostare alle regole del paese in cui opera. Non vi pare? Ah! Ovviamente le regole (la legge) le ha dettate il Parlamento, non adesso, ma nel 2005.

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    attilio ha detto:

    Liberta’ di stampa? O meglio liberta’ in generale è una illusione fino a quando ci sara’ un certo sistema. La riprova e’ ben illustrata da Annalisa. Repubblica (e dintorni) attacca attacca non perche’ gli viene ordinato dall’alto. fa parte di un sistema, con al vertice la CIA (invito a leggere ad esempio Paolo Barnard). Seun giornale, come repubblica, si schiera ad esempio contro berlusconi, non e’ che e’ di “sinistra” propone politiche di sinistra. No! E’ quanto ha stabilito la CIA che ha deciso di sostituire Berlusconi troppo nazionalista (o meglio che pensa troppo agli interessi suoi). Vedete le divergenze col progetto CIA del Nabucco. Lui imprenditore pensa agli affari suoi in primis ed allora meglio (come sarebe logico per qualsiasi italiano, ENI e Mattei compresi) un gasdotto che parte dalla russia arriuva in germania ed e’ gia’ a milano. Invece di attraversare una dozzina di stati, molti in guerra o guerre civili, con costi molto piu alti. Berlusconi, con una maggioranza assoluta in parlamento non credo arrivi alla fine della legislatura. E’ la storia di quando i governi DC avevano magioranza assoluta e cadevano dop una settimana (o lo abbiamo dimenticato). Perche’? Perche il capitale non e’ uniforme, si compone di interessi contrapposti. Tutti i capitalisti sono contro altri sistemi possibili (socialismo, comunismo), ma poi si sbranano tra di loro perche interessi diversi. Chi produce ad esempio energie alternative e’ in disaccordo con chi produce energie tradizionali. Non vi pare?

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    pierluigi Prosecchi ha detto:

    La Ley resorte, forse non ne sei a conoscenza, Attilio, è stata modificata nel Settembre 2009. Obbliga anche le tv via cavo all’ iscrizione al P.N.I.. Il fatto dei bambini è vero, come il fatto che obbliga, non sceglie, di fare almeno 70% dei programmi in Venezuela. Fino a qui, nulla di male. Una legge un po’ protezionistica, ma legittima. Come sempre, diciamo spesso le leggi poi hanno sempre due righe, che fanno comodo a qualcuno — in italia ne siete maestri– La LEY Resorte, cosa dice: In casi di programmi speciali e di utilità, c’è l’ obbligo di apertura di antenna. Vuol dire che Radio, Televisioni, quando Chavez, parla devono trasmetterlo. Il Presidente ricordo parla una volta alla settimana, per 2 ore e più. Non è un fatto straordinario. Ma le radio e tv sono obbligate a trasmetterlo. Ricordo a Rossignoli, che sono 6 tra radio e tv sospese in questi giorni, tutte perchè non hanno dato apertura di antenna. Credo che comunque sarete d’ accordo se indiciamo una legge popolare anche in Italia che il presidente Berlusconi,possa avere a reti unificate, a suo piacimento, fare discorsi alla nazione. da radio Onda rossa a Rete 4 tutti trasmetteranno, obbligatoriamente i discorsi di Silvio Berlusconi settimanalmente. Ci conto, so che avrà le firme sicure di Annalisa, Paolo, Attilio, e di molti altri. Portiamo un po’ di seria democrazia anche in Italia. Tutti d’ accordo vero!!!!!!

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    mc ha detto:

    Per l’esattezza. Dall’inizio della presidenza Chávez (1999) fino alla fine dello scorso anno, le cosiddette trasmissioni “en cadena” obbligatorie per tutte le reti (prima via etere, ora anche via cavo) sono state 1.751 — il che significa una ogni due giorni — per una durata totale di 1.091 ore. Vale a dire: quasi due mesi filati di discorsi di Hugo Chávez, senza interruzioni per mangiare, dormire o andare al bagno. Che qualcuno — a cominciare dalla padrona di casa — cerchi di paragonare questa occupazione di fatto d’ogni mezzo di comunicazione con gli auguri di fine anno che, in Italia ed in altre parti del mondo, il presidente della Repubblica rivolge ai cittadini, è davvero cosa comica. Così come comico è il tentativo di far passare per il frutto d’una perversa manipolazione — dell’opposizione interna e dei media internazionali — le proteste di questi giorni (“ decine di studenti mandati in piazza dall’opposizione”, scrive la sempre splendida Annalisa). A parte il fatto che gli studenti in piazza erano, solo a Caracas, diverse miglia e che provenivano da tutte le università, pubbliche e private (please, qualcuno informi Annalisa che le organizzazioni chaviste hanno subito, in tutte le elezioni universitarie, severissime batoste), del tutto evidente è che va molto rapidamente crescendo, in tutti i settori sociali, la ripulsa per la mussoliniana onnipresenza di un Chávez sempre più arrogantemente simile alla caricatura di se stesso. Specie se si considera che, a fonte d’una tanto incontrollata e vanesia logorrea, vi è la realtà d’una economia allo sbando. Per dirla sinteticamente: la gente comincia ad averne le palle piene di un “socialismo del XXI secolo” che s’alimenta della vanagloria del suo grande leader, ma che non è neppure capace di far funzionare la rete elettrica.

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    mc ha detto:

    Una piccola aggiunta. Ogni critica alla parzialità ed alla superficialità dell’informazione che gli italici media ci propinano su America Latina (ed altro) è del tutto legittima. E non farei fatica a sottoscriverla se non fosse — come nel caso dell’articolo di Annalisa — frutto d’una parzialità official-chavista ai limiti del grottesco (o della barzelletta, come nella parte dedcata a Eni, Corriere e Repubblica). I nostri media, concordo, fanno piuttosto schifo. Ma sono sempre meglio del miniculpop.

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    Anonimo ha detto:

    Comunque neanche il Granma e tutta la libera stampa e tv cubana ha riportato la notizia degli scontri, e la chiusura della televisione. Caspita ma ENI è veramente potente anche in quel di Cuba.….….

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    nino ha detto:

    se rctv non vuole rispettare le leggi venezuelane, libera di non farlo. Si lamenti pure della presenza ingombrante di chavez. Organizzi tutte le manifestazioni che crede legittime; ma la televisione che non ripetta le leggi di uno stato deve essere chiusa.Cavallini dice che va crescendo la ripulsa verso chavez, io credo che la ripulsa è sempre di quel 40% che legittimamente non lo vuole.Fra alcuni mesi, ad ottobre, nelle elezioni politiche si vedrà se questa percentuale è aumentata o meno.Mi sbaglierò, ma fino a quando l’opposizione vorrà eliminare lo stato sociale costruito in questi anni con le missioni, avrà sempre molti punti percentuali in meno in tutte le elezioni.

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    Annalisa ha detto:

    Alcune considerazioni:
    innanzitutto credo che in nessun paese una televisione privata possa trasmettere interviste dove si auspicano “soluzioni armate”, da noi per molto meno come ha fatto giustamente notare Spartaco, Manolo Morlacchi sta in carcere e chissà quanto ci resterà.
    Marcel Granier ha detto chiaramente di non voler rispettare le normative. Attilio Folliero sul suo sito http://www.folliero.it fa delle analisi interessanti rispetto a questo fatto. E’ abbastanza ovvio che evidentemente è consapevole di mettere in gioco molto di più delle sanzioni o dell’obbligo di trasmettere dei messaggi presidenziali…
    Inoltre, tutta questa mobilitazione internazionale, la Francia, Rsf, la stampa soltanto per Rctv? e le altre che come Rctv dovrenno adeguarsi alla normativa e sono sospese? come mai le proteste soltanto per Rctv?

    fuente el universal:
    No fue sólo la cadena presidencial. Siete razones de carácter técnico privaron para el cierre de Radio Caracas Televisión Internacional, justificó ayer en la plenaria de la Asamblea Nacional el director de Conatel y ministro de Obras Públicas y Vivienda, Diosdado Cabello: no difundió el Himno Nacional, no anunció el tipo de producción, no anunció elementos de lenguaje sexo y violencia, difundió más de dos horas de telenovelas en horario todo usuario, y más de dos horas de telenovelas en horario supervisado, y finalmente no difundió mensajes o alocuciones oficiales.

    “Es mentira que la razón (de la salida del aire) sea que no pasó la cadena, hay muchísimas otras razones. El Estado no está cerrando nada, simplemente está haciendo que se cumpla la ley y la Constitución”, explicó Cabello antes de añadir: “Ellos quieren que digamos que lo cerramos, lo cerraron ellos mismos, dejaron de transmitir porque es parte de su plan, pero daremos una respuesta contundente en lo legal y en la calle”.

    Cabello, quien hizo uso de su derecho de palabra en el hemiciclo acompañado de militantes del PSUV, añadió que 65% de la programación del canal era nacional al igual que todos los comerciales, “por lo que “mal podía ser un canal internacional”.

    Como el lunes pasado, Cabello dijo que los mismos prestadores de servicio por suscripción hicieron la revisión y tomaron la decisión de sacar de la grilla a los seis canales que violaron las normas: “La revisión de cumplimiento de la norma técnica la hicieron los mismos prestadores, los cableros… ¿Quiénes toman la decisión? Son ellos mismos. ¿El Gobierno los presionó? No, no los presionó, el Gobierno le dijo si no cumples la norma voy contra ti y te abro un procedimiento administrativo por violar la Ley de Telecomunicaciones, o sea, cada quien aquí está cuidando su parcela. Ellos procedieron a retirar estos canales pero pueden volver al aire si presentan en Conatel y firman un compromiso de que cumplirán la ley”.

    Tres canales de los seis sancionados, informó, se pusieron

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    Pierluigi Prosecchi ha detto:

    a parte che non hanno detto risoluzione militare, ma governo che risolve con situazione militare. Poi mi sembra che la Lega ne abbia dette anche di peggio in televisione. Comunque Annalisa concordi con me, La Ley resorte, è un ottima legge. Iniziamo a raccogliere le firme anche in Italia. Sicuramente darai spazio nel tuo blog, per pubblicizzare la cosa. l’ avvocato e on. Ghedini ti invierà la proposta di legge. Chiaramente una fotocopia di quella Venezuelana. Contiamo su di te. Grazie, per aiutare la democrazia anche qui in Italia.

  16. avatar
    non mi diverto più... ha detto:

    no difundió el Himno Nacional, no anunció el tipo de producción, no anunció elementos de lenguaje sexo y violencia, difundió más de dos horas de telenovelas en horario todo usuario, y más de dos horas de telenovelas en horario supervisado, y finalmente no difundió mensajes o alocuciones oficiales.

    Annalisa ma fai sul serio, mi sembra la sceneggiatura, tratta dal “il presidente dello stato libero di bananas”.
    Ma per favore: no difundió el Himno Nacional, ma ci rendiamo conto chi stiamo difendendo, ma stiamo rincretinendo o cosa. Parliamo di cose serie, non le mattane di un personaggio da commedia delle comiche.

  17. avatar
    mc ha detto:

    @nino — Tu dici che “una televisione che non rispetta la legge dello Stato va chiusa”. Io dico invece che questa è una argomentazione da leguleio reazionario (non per caso proprio questa — non hanno rispettato leggi dello Stato — era l’argomentazione con la quale il regime fascista mandava gli oppositori in gattabuia). Ed aggiungo che davvero indegna — non solo di chi si proclama di sinistra, ma di chiunque a destra o a sinistra, faccia politica — è la posizione di chi, come te, evita persino di prendere in considerazione la natura della legge che viene violata. La Ley Resorte è, nel caso specifico, una legge liberticida, tanto nella lettera, quanto (soprattutto) nel modo in cui viene applicata. Quanto alle percentuali dei consensi e dei dissensi, vedremo quel che accadrà a novembre. La mia impressione è che Chávez abbia molte difficoltà — a causa della inettitudine con cui ha gestito l’economia del paese — a tenere in piedi il sistema di assistenzialismo “laurino” che ha messo insieme coi soldi del petrolio e che resta la base (corrotta) del suo sistema di potere. Ma anche qualora Chávez dovesse — grazie a questo sistema o, se ti fa piacere, alla sua intelligenza ed al suo carisma politico — continuare a vincere le elezioni, le sue leggi sui media resterebbero quello che sono: liberticide. Mi pare che le ironie di Pierluigi Prosecchi siano del tutto giustificate: i paralleli tra la reincarnazione di Bolivar (il mussoliniano Chávez) e l’autoproclamato miglior primo ministro degli ultimi 150 anni (il mussoliniano Silvio Berlusconi) vanno moltiplicandosi. Entrambi credono di poter fare quello che vogliono perché “il popolo li ha eletti”.

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    mc ha detto:

    @ Annalisa. Anch’io consiglio la lettura dell’analisi di Attilio Forliero da te indicata. Non peraltro: è un piccolo capolavoro di involontaria comicità. Specie laddove spiega come, in realtà, RCTV si sia “suicidata”. Ovvero: come abbia in pratica obbligato le autorità a chiuderla per evitare di continuare a pagare il salario ai suoi dipendenti. Fantastico. Forliero è riuscito nella difficilissima impresa di essere più “oficialista” del ministro Diosdado Cabello, lei cui parole tu riporti come si trattasse del Vangelo.

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    nino ha detto:

    Credo che i potenti, invece di voler fare tutto quello che gli passa per la testa, debbano rispettare la legge, come tutti. Se non lo fanno devono essere puniti. Granier, che è un potente, pensa che possa fare di tutto ed ha bellamente orchestrato, con la sua televisione l’11 aprile 2002, per portare a compimento un golpe militare. Quella volta si vede che non c’era nessuna legge che gli proibisse di fare quella bella azione.Siccome ha tutti gli strumenti costituzionali ed economici per opporsi legalmente a questa legge,che in verità non è granchè,ma non ha nemmeno tutta questa carica liberticida, lo faccia.Vediamo se questa volta può impunemente fare quello che vuole.

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    mc ha detto:

    Bravo Nino, vedo che di Chávez hai già interiorizzato tutto, compreso il linguaggio da bullo di periferia. Granier vuole la libertà d’espressione? Venga a prendersela che lo mettiamo a posto noi chiudendogli la televisione. Gli studenti protestano in piazza? Li mettiamo a posto noi con due legnate (o con “gas de lo bueno”, come ebbe a dire — in una delle sue molte affabulazioni obbligatoriamente trasmesse per televisione, il presidente bolivariano che tu tanto ammiri). Tu sembri convinto di detestare “i potenti”, Nino. ma evidentemente — quando si tratta di Venezuela — non solo i potenti ti piacciono, ma ti piacciono prepotenti e vanesi, come la garrula reincarnazione di Bolivar da dieci anni al potere (perché “potente”, caro Nino, è chi ha il potere. E chi, avendo il potere, scrive le leggi che servono per usarlo. Prova a pensarci, prima di scrivere sciocchezze…). Quanto poi a quella tua frase — “.. una legge che non è poi tanto liberticida…” — mi ha ricordato molto quello che, molti anni fa, andavano dicendo, ridacchiando, alcuni giovanotti in camicia nera: “Che saranno mai un paio di cucchiaiate di olio di ricino…”. Sul golpe del 2002, che tanto spesso e tanto a sproposito vai citando, ti consiglio la lettura del libro “The Silence and the Scorpion”, di Brian Nelson. Non è la verità (in molti punti non mi ha del tutto convinto), ma è sicuramente la più accurata ricostruzione degli eventi fin qui pubblicata. Ti aiuterà ad uscire dalla gabbia mitologica che la “historia oficial” del chavismo ha costruito attorno a quell’evento.

  21. avatar
    nino ha detto:

    massimo, ti sei scaldato e hai interpretato le parole come piu’ ti aggrada. Fai pure.Ti consiglio, se questo non ti sembri una minaccia, per carità, di stare piu’ tranquillo e di discutere su quello che ho detto. Mai ho parlato di legnate e di olio di ricino, lo so che ti piace far passare i tuoi interlocutori per fascisti, ho detto semplicemente che granier è una persona potente, che deve imparare a rispettare la legge.Questa legge in realtà piu’ che liberticida è fastidiosa, perchè obbliga tra le altre cosa a trasmettere i discorsi del capo dello stato e l’inno patriottico. Ma tant’è, il buon granier dovrà rispettarla. Gli tocca. Che granier non c’entri niente con le manipolazioni della sua televisione durante i giorni del golpe, permettimi, non ci credo. Vuoi dire che il grande amministratore non sapeva che la sua tv faceva passare i chavisti, che sparavano sul ponte contro i poliziotti golpisti, per i massacratori di civili? Vuoi dire che non sapeva delle repressioni contro coloro che chiedevano il ritorno del presidente, che la sua televisione, ovviamente , nascondeva, trasmettendo cartoni animati? Le legnate in questi giorni le sta dando una parte, sicuramente piccolissima, dell’opposizione, che sta sparando, si veda il ragazzo chavista assassinato.Infine, ti voglio rassicurare, chavez non è il mio idolo, è certamente uno, però, che non si fa mettere sotto da gente come granier.Ti saluto caramente e mi auguro che ti sia sbollita la rabbia!

  22. avatar
    mc ha detto:

    Caro Nino, se credi che il farmi passare per “arrabbiato” dia qualche peso in più alle tue argomentazioni, sei davvero patetico. Con assoluta calma, direi con la caroselliana “forza dei nervi distesi”, ti ripeto, dunque, quel che già ti ho detto. Usare il principio del “dura lex sed lex” — sorvolando sui contenuti e sui metodi di applicazione della legge in questione — è tipico della destra d’ordine. Ed anche, più specificamente, dei fascisti. I quali fascisti — giusto per dirne una — condannarono Antonio Gramsci perché era alla testa di un partito che la legge proibiva (e che certamente invitava alla sovversione dell’ordine costituito). Mi dispiace d’averti fatto scoprire il fascista che c’è in te, Nino, ma proprio così stanno le cose. Anche perché tu, queste cose, le peggiori usando un’aggettivazione grottesca, che mi ricorda molto la frase — “li mandiamo in vacanza al mare…” — con cui i fascisti usavano a suo tempo commentare le condanne al confino (anch’esse decretate sulla base di leggi dello Stato) . Mi riferisco, ovviamente, al termine “fastidiosa” da te usato per indicare la “ley resorte”. Le cifre — cifre che io ho citato e che tu, non per caso, ignori — dimostrano che questa legge è stata uno strumento di permanente (ed assolutamente liberticida) occupazione di tutti i media. Altro che “fastidio”. Un ultima osservazione. Se Granier ebbe un ruolo nel golpe dell’11 aprile 2002, per questo deve essere giudicato (ma per questo nessuno ha mai neppure cominciato a giudicarlo, forse perché, nel Venezuela chavista, anche i regolari processi sono ormai “fastidiosi” e sono stati sostituiti dall’inappellabile giudizio del grande capo). Chávez non è il tuo idolo? Me ne compiaccio, Nino. Ma mi chiedo, a questo punto, che cosa avresti scritto se lo fosse stato. Francamente mi è difficile immaginare qualcosa di più ossequiente e servile. Tanti cari saluti anche a te.

  23. avatar
    Laqualunque ha detto:

    Fanfaroni mc e compagnia bella siete proprio dei fanfaroni,aspetate solo l’articolo su Chavez per poter scarricare tutta la vostra bille,siete vergonosi nel vostro esprimere fate orrore,meno male che
    Chavez e stato votato dal popolo non voglio neanche immaginare la vostra reazione se sarebbe venuto al potere
    con un colpo di stato come il vostro amico
    di Bergamo alta,andate a lavorare avete
    finito di mangiare sulle spelle degli
    indios.
    Laqualunque

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    barabba ha detto:

    adelante chavez come sempre brava annalisa
    che ne dicano ho incontrato studenti venenzuelani a cuba ed stavano rientrando in patria una mi si e avvicinata mi ha chiesto di dove ero ho risposto itly e chavista lei mi ha fatto un sorriso dicendomi x merito di chavez sono diventata maestra,se invece rimanevo nel barrio forse sarei diventata una puta.
    e i nostro squalidi vecchietti pensionati che vano a cuba e chiedono nine da 15 anni vergogna

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    nino ha detto:

    massimo, pensavo che la notte avesse portato consiglio.Mi sbagliavo. Continui imperterrito ad etichettarmi come fascista come se nulla fosse. Stravolgi le parole delle persone, per farle passare per quello che non sono.Contento tu. Il grande granier è difficile che venga perseguito per aver organizzato il golpe, ormai sono passati quasi 8 anni. E’ importante che sappia,però, che non può fare tutto ciò che gli passa per il cervello, andando contro la legge.Un caro saluto a te, sperando che il periodo delle contumelie sia terminato.

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    mc ha detto:

    Io non ti ho dato del fascista, Nino. E tu lo sai benissimo, Ti ho soltanto fatto notare come, per difendere Chávez, tu usi gli stessi argomenti — hanno violato le leggi delle Stato — che i fascisti a suo tempo usavano per mandare in galera gli oppositori. Per me il tempo delle contumelie non è mai cominciato. Spero che, per te, cominci finalmente quello della verità.

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    pierluigi Prosecchi ha detto:

    La qualunque, penso che sei fuori strada. nessuno, ha messo in dubbio che Chavez, è stato eletto democraticamente, governa come li pare, fino al giorno che ha l’ appoggio popolare. Qui si stava disquisendo, se la “cadena” fosse una cosa valida e democraticamente corretta. Io ho proposto che anche in Italia, Berlusconi potesse avere la stessa possibilità. Visto che la stampa al 90% comunista– per buona pace di Lucio, nel Web, trovi tante testimonianze di questo, fatte da Senatori, Ministri e molti notabili-Tu sicuramente , Laqualunque sarai, uno dei primi firmatari di questo vero. VOGLIAMO LA CADENA ANCHE IN ITALIA, visto come difendi Chavez. Annalisa mi fa notare che non amerebbe ascoltare Berlusconi, ma anche in Venezuela un 40% delle persone, non lo ha votato. Annalisa mi faceva notare che le cose di cui parla Chavez, gli piacciono molto. Allora ti e vi pongo una domanda, Lula in Brasile, dice e fa una politica simile a quella Venezuelana, con molto più successo, visto i dati economici del Brasile, ben superiori a quelli Venezuelani. Ma come mai Lula, non ha chiuso nessuna televisione, non fa discorsi a reti unificate ogni giorno. Forse non credete che le vittorie di Lula, sono vere e quelle di Chavez, un po’ più fasulle e quindi UGO, deve in continuazione fare l’ imbonitore con il suo popolo?

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    V. ha detto:

    .…fatemi capire!…mi volete dire che da dieci anni Chavez,quotidianamente obbliga le reti televisive private, a trasmettere per ore i suoi monologhi?

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    Anonimo ha detto:

    Se davvero ti interessano, V., i dati reali — quelli forniti da Nielsen — li trovi all’intervento #10.

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    triste verità ha detto:

    Per l’esattezza. Dall’inizio della presidenza Chávez (1999) fino alla fine dello scorso anno, le cosiddette trasmissioni “en cadena” obbligatorie per tutte le reti (prima via etere, ora anche via cavo) sono state 1.751 — il che significa una ogni due giorni — per una durata totale di 1.091 ore.

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    V. ha detto:

    1091 ore . 1751 presenze diluite mediamente in 10 anni farebbero grosso modo 12/13 minuti al giorno, se quattro conti della serva possono essere considerati attendibili. Giusto?

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    Anonimo ha detto:

    Alla faccia, della serva, 12 minuti al giorno, in tutte le tv e radio ti sembra poco? Senza contare Alò presidente che invece va solo nelle tv pubbliche, che comunque,come ci racconta Fogliero “liberamente” lo trasmettono anche molte altre tv. Credo che numeri così Fidel, noto logorroico e “padrone” delle tv Cubane forse li superi. Ma Fidel Castro ha il 99% della popolazione a favore, quindi un altro paio di maniche.….

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    Paolo Rossignoli ha detto:

    bene, ho trovato il sito della AGB con la pagina dedicata al Venezuela. http://www.agbnielsen.com.ve/libro2008
    invito a vedere Cadenas e Tipologia
    Le statistiche “promedio” possono far pensar male anche a onesti giornalisti in quel di Miami, e anonimi conseguenti.
    I conti di V. sono giusti, ma proviamo leggerli in altro modo: 12/13 minuti al giorno sono anche 1 ora ogni 5 giorni oppure 2 ore ogni 10 giorni.
    Nelle programmazioni le “cadenas” sono intorno al 2%… non mi sembrano così invadente.
    Ho chiesto ad alcuni amici venezuelani di che tipo di notizie passano en cadenas: in realtà l’ora “imposta” ogni cinque giorni, è molto varia, non solo interventi del Presidente, ma anche importanti appuntamenti internazionali, grandi eventi nazionali, nuove conquiste sociali e molte informazioni che da noi passerebbero per “publicità progresso”…

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    Pierluigi Prosecchi ha detto:

    Che bene, Paolo, allora questa legge la facciamo anche in Italia, dai cosa vuoi che siano un paio di ore a settimana, di Berlusconi, o di Cicchito, che ci parlano delle magnifiche cose che fa il governo per i suoi cittadini. Chiaramente su tutte le T.V e le radio in contemporanea a ruota libera. Grazie Paolo per lo sforzo fatto. Anche tu sei dei nostri, come vedo. Poi nei nelle 3 reti nazionali, la domenica, ma chiaramente per motivi di odiens, liberamente anche sulle reti Mediaset, due belle orette, di saluto dal presidente, magari con fischietto, che ci comunica chi manda via, insomma dei licenziamenti in diretta. Se va bene in Venezuela, funzionerà benissimo anche in Italia.…Propongo un manifesto d’ appoggio, con la parola d’ ordine solo il 2% verrà coperto in tv, .…. non mi sembra così invadente.…Grazie Paolo, per la tua fattiva collaborazione.…

  35. avatar
    Anonimo ha detto:

    Le vostre mi sembrano tutte discussioni salottiere, di padani leghisti in pantofole seduti nel prorio salotto a Bergamo alta che parlano come professori solo contro Chavez, senza essere mai entrati in vita loro in uno di quei barrios poverissimi dove dopo le 17 non si puo camminare perche’ e’ pericoloso; credo che non conoscete ‚meno Folliero, ne Caracas ne una sola metropoli del Sud America!!!!!!Ragazzi non state ai salotti demenziali di canale 5 o alla RAI.….vivete nel territorio con tutti i problemi drammatici
    che vi sono li, vivete in mezzo al popolo e poi parlate, altrimenti e meglio fare questi interventi alle assemblee della lega o nei salotti demenziali della italianissima RAI SPAZZATURA!!!!

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    Paolo Rossignoli ha detto:

    Il sarcasmo è apprezzabile, a volte serve anche per non prendere posizioni chiare. Berlusconi occupa molto di più le televisioni, e per i suoi ploclami non ha bisogno di leggi, gli bastano leccaculi e portavoce, che lo fanno per servilismo gratuito.
    Sei daccordo con me prosecchi?
    Personalmente penso che un presidente abbia tutto il diritto a parlare al popolo, tanto o poco, dipende da quello che ha da dire. Però prima, in Venezuela nessuno andava a parlare al popolo, anche perchè avrebbero dovuto raccontare quanto rubavano, come si dividevano i proventi del petrolio, quanta gente era analfabeta, o senza assistenza medica, ecc. ecc…
    Chiaro poi che preferisco quello che dice Chavez a quello che dice il berlusca, per cui se vuoi, ti do una mano a scacciarlo dalle poltrone del potere, e ben venga in Italia uno come Chavez.
    O preferisci uno come il berlusca o come i vecchi presidenti venezuelani?

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    Pierluigi Prosecchi ha detto:

    Caro mio anonimo, forse li conosciamo troppo bene, come in realtà vive la gente a Caracas. Quando leggo stucchevoli, commenti, di Barabba, che conosce la maestrina che gli racconta che grazie a Chavez, non è diventata una puta, non so se ridere, o pensare quanta mala fede ci metta. Se sicuramente in questi 10 anni la presidenza Chavez, ha fatto qualcosa, non è quello che in realtà racconta. Per esempio il piano abitativo, illustrato in ore di trasmissione, che fine ha fatto? Ricordiamo che gli atti di proprietà gli ha dati, ma le case dove sono? l’ aumento esponenziale della delinquenza, come l’ ha risolta ? Forse con quella specie di ronde, che altro non sono che un suo esercito personale. Raffrontiamo, il lavoro fatto da Lula,e quello fatto da Chavez, poi si capiscono tante cose. Ma qui i piccoli Capezzone, difendono l’ operato, e la smania di apparire del presidente Chavez, senza parlare della reale situazione che il Venezuela sta vivendo. Comunque anonimo, credo che qualche risposta seria le deve dare anche Chavez dopo tante promesse…

  38. avatar
    Pierluigi Prosecchi ha detto:

    No caro Paolo, se ti piace una legge di un paese, non dovresti aver problemi di portarla anche qui. Ricorda che, se Chavez è stato eletto con una maggioranza di voti, anche Belusconi lo è. quindi quando parla c’è una maggioranza che è felice di ascoltarlo, come c’è una minoranza che invece preferisce ascoltare dell’ altro. Proprio come in Venezuela. Ma se tu trovi giusta la Ley Resorte, che problemi hai a sostenerla anche qui? Si si è democratici, e tu ritieni tale legge democratica che paura ti fa? Magari Chavez, non racconta proprio tutto al suo popolo ma lo stesso farebbe Berlusconi. Al popolo si racconta quello che vuole sentire.

    Personalmente penso che un presidente abbia tutto il diritto a parlare al popolo, tanto o poco, dipende da quello che ha da dire.

    Dipende dai punti di vista, allora perchè obbligare la gente ad ascoltare?

    Io rimango dell’ idea che se va bene in Venezuela, va benissimo anche in Italia, anzi in tutto il mondo. Se facciamo due pesi due misure…

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    pierluigi Prosecchi ha detto:

    Per essere pragmatici e sinceri, questa guerra infinita, con RCTV, magari oltre a diverse vedute politiche, tra la proprietà e il presidente Chavez,che sono reali. Bisogna anche capire i legami che ha Chavez, con Cisneros, suo nemico amico fin dal golpe 1992. Il gruppo Cisneros, è il produttore di tutto il materiale di stato Venezuelano. Con le sue strutture, di produzione, è quello che ha goduto di più con la Ley Resorte, insieme globa vision. Quindi annalisa se si vuole parlare di certe cose, bisogna dirle tutte fino in fondo. Se no rischia di fare da megafoni, della sola propaganda. Nessuno nega, che alcune fatte da Chavez, sono state positive, altre un po’ meno, diciamo annunciate ma non portate a termine. ma il nodo produttivo televisivo Venezuelano, è molto complesso, girano svariati milioni di dollari, dopo il petrolio è la seconda impresa del paese. Quindi non si può liquidare con facili difese ed accuse. Anche Fogliero, è stato veramente superficiale in quello che ha scritto. Comunque se volete approfondire, vi ho dato qualche dato.

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    V. ha detto:

    Sig.Prosecchi
    nei suoi post, ci stà dando l’idea (…e credo che ne sia convinto) che la Ley Resorte sia una legge ad persoman, creata per soddisfare, ricalcando le sue parole,per soddisfare la smania di apparire in televisione.
    E’ certo comunque, al contrario di quanto avviene in Italia, dove una legge che regolamenti il monopolio mediatico del banana, venga osteggiata ed elusa da buona parte del sistema parlamentare.
    Se lo immagina il banana che a reti unificate parli di come potrebbe affrontare il suo conflitto di interessi?
    Parlare del “Lodo Alfano”?.…dare spiegazioni della necessità del processo breve?…e non ultima la legge sullo scudo fiscale?…ma in questo caso una volta ascoltato non potrebbe certamente dire o far ripetere ai propri Capezzone o Cicchito..od altri dipendenti di essere stato frainteso.
    Se non altro, Chavez con questa legge permette a tutti di ascoltare (se ne hanno desiderio…a meno che lei adesso non mi dica che,in Venezuela, alla nuca di ogni telespettatore ci sia una pistola puntata obbligandolo ad ascoltare) il lavoro del proprio governo,considerando successivamente, che il gruppo Cisneros, come fà quotidianamente, manda in onda il contradditorio, su ciò che é stato detto dal presidente Chavez.
    Se lo immagina Emilio Fede che incita il popolo ad ammazzare il banana?…o Liguori che lo sberleffa definendolo scimmia.….Onestamente, e per quanto mi riguarda la Ley Resorte, non mi spaventa minimamente, anzi dirò di più, molto bene ha fatto il parlamento venezuelano a promulgarla..e se il parlamento italiano decidesse di applicarla, ben venga una legge simile.
    Comunque;200.000€ x 12= 2.400.000, il che rappresenta un indotto di 864.000.000 di €
    solamente di 12 minuti al giorno di spot pubblicitari che moltiplicati per il perido annuale arrivano a cifre da capogiro.….e questi sono conti che non rappresentano il vero ammontare dell’effettivo periodo temporale dell’offerta pubblicitaria.…

  41. avatar
    Anonimo ha detto:

    Invece di parlare di Lula, Chavez,Evo,Fidel, Ortega etc.…Pensino quelli che hanno scritto e chiaccherato come comari, all’italico leader maximo: con le sue parrucche, la sua dentiera, il suo cerone, i suoi tacchetti e la sua storia fatta di pupe,di mafiosi stallieri guardiaspalle di amici spacciatori,di ville dorate e sopratutto di bombaroli massonici fascisti della P2 a cui il nostro Italico Pipino il breve ci ha abituato col suo curriculum, oltre che di odio viscerale contro tutto cio che e’ rosso come comunisti e magistrati.….
    Tornate a occuparvi a fare i galoppini del
    vostro squallido leader maximo!!!!!

  42. avatar
    pierluigi Prosecchi ha detto:

    Caro V, come sospettavo, a parte una candida passione per Chavez, tu il Venezuela lo conosci poco. Chavez ne ha abusato molto della antenna aperta, in maniera quasi ossessiva per molto tempo, ora diciamo che si è calmato un po’. Tu parli del gruppo Cisnores, sbagliando completamente bersaglio. Il nemico, come tu credi è invece l’ alleato dopo il 2005 di Chavez. I Canali comunitari che qui vedo nessuno ne parla, megafono di Chavez, sono sostenuti con i soldi di Cisneros, tramite le sue società di raccolta pubblicitaria. In cambio Chavez, li ha tolto RCTV, come concorrente. la trasmissione che una volta si chiamava “di fronte al presidente” dove aveva un contraddittorio, è diventata òla presidente, vero One show man, la persona che gestisce il programma, e lo rende appetibile in numeri, poi ti riporto un po’ di dati di ascolto, si chiama Teresita Maniglia, questa seria professionista proviene direttamente dal gruppo Cisneres. questa signora è la macchina che ha studiato e studia il programma settimanale. Il Gruppo C.anche se non obbligato trasmette in antenna aperta òla presidente. Ricordo che i canali comunitari, oramai, numerosissimi nel paese, sono tutti a favore di Chavez, quindi questo terrore di avere la tv e radio contro è al quanto lontano. Quello che è successo nel 2002, è acqua passata. Rimane che Chavez, usa molto bene il mezzo televisivo. Rimane il fatto, che qui Chavez ha paura di perdere le elezioni, perchè non ha mantenuto le promesse, io chiedevo come mai Lula non ha bisogno di questa sistema, come Chavez? L’ anonimo, chiaramente ha capito poco, il suo è l’ esempio, più s*****o e rappresentativo di come una certa sinistra perda in continuazione le elezioni. Il nemico che si crea Berlusconi, è uguale a quello che si crea Chavez, e tu anonimo lo hai detto e dimostrato.

    Un programma en cadena di Berlusconi, potrebbe essere così.

    Saluto, sorrisi, racconta che la disoccupazione Italiana è la bassa dell’ Europa, che abbiamo cavalcato bene la crisi. Un attacco al ALCOA, statunitense che vuole licenziare i nostri Operai, ma la furbizia e la superiorità intellettiva che lo contraddistingue, salverà i posti di lavoro. Poi direbbe che la Fiat sta facendo i suoi affari, ma che il governo non lo permetterà.
    Poi una telefonata, da una anziana dell’ Aquila, che ringrazia per la bella casa, meglio di quella che aveva.
    Un altra telefonata, di una famiglia sfrattata, per morosità, ma il bravo Presidente risolverà questo problema, gli ha già trovato una casa accogliente.

    Un attacco alla magistratura, nemici della nazione, pagati dai poteri forti, per distruggere un uomo che finalmente sta aiutando la nazione.

    E Via discorrendo, magari intona una bella canzoncina, una battuta scollacciata che piace sempre. Il tutto a reti unificate per

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    Pierluigi Prosecchi ha detto:

    Segue: Per il piacere di tutti. Tutto questo non ti ricorda niente.
    Hugo Chavez potrebbe essere paragonato a Zelig, il
    personaggio di un film di Woody Allen che si mimetizza nel suo
    interlocutore; Chavez, attraverso il suo stile di agire e di comunicare,
    rappresenta la semplicità e la colloquialità della mentalità venezuelana:
    non è il presidente che comunica solo attraverso conferenze stampa, ma
    è un presidente che vuole entrare direttamente nelle case del suo popolo,
    vuole essere una figura familiare e non una figura istituzionale
    inaccessibile, come è capitato per molti suoi predecessori. Riesce a
    essere, come nessun’altro presidente venezuelano prima aveva fatto,
    vicino alla gente povera e semplice ma contemporaneamente schierato
    in maniera anticonvenzionale contro l’imperialismo a fianco di altri
    importanti e storici leader mondiali anti-americani o contro gli oppositori
    del suo governo grazie ad un sapiente uso gergale e a colpi di scena ad
    effetto che si rivelano armi elettorali incredibili. L’uso della retorica è
    pragmatico in Chavez. In tantissime apparizioni televisive dal suo
    programma televisivo minaccia e provoca i suoi nemici, specialmente
    coloro che hanno approvato direttamente il colpo di stato del 2002, sotto
    l’apparente lotta all’imperialismo.
    Le sue immagini e le sue arringhe provocatrici hanno fatto e fanno,
    tutt’ora, il giro del mondo: nell’ultima conferenza tra rappresentanti di
    nazioni in Chile del 2007 non esita, ad esempio, ad interrompere il
    discorso difensivista del premier spagnolo Zapatero nei confronti di
    Aznar accusato, il giorno precedente da Chavez, di essere fascista e di
    aver complottato contro il suo governo in occasione del golpe mediatico,
    ottenendo, tra l’altro, anche un ammonimento ( Porqué no te callas?) del
    Re Juan Carlos; in chiave marxista, è la rappresentazione mediatica del
    popolo che si ribella al governo reale ed elitario.
    Ti è chiaro come funziona, la cosa. Pensi che Berlusconi non sia un animale simile!!!
    Quando Chavez aveva concorrenza i suoi risultati erano questi Ad esempio i dati del 2005, prima della esclusione di RCTV dalle
    frequenze pubbliche, riportano una percentuale del 31,26 % per RCTV e
    del 30,82% di Venevision di share annuale contro solo il 3,34 % di share
    per Venezolana de Television, il canale da cui trasmettono Alo
    Presidente!. Capisce cosa vuol dire adesso la cadena. Dopo il 2005 la legge Resorte, i numeri si capovolgono. Senza dimenticare Tele Sur, fatta a sua immagine e somiglianza. Insomma se il nostro Banana, ha saputo giocare bene con le sue tv, Chavez non è stato da meno.

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    mc ha detto:

    Insisti, Prosecchi. Hai già le firme di Rossignoli e di V. . Ed alla loro aggiungo anche la mia, perché credo che chi scrive frasi tragicomiche del tipo “…se non altro Chávez con questa legge permette a tutti di ascoltare…”, non solo si meriti Berlusconi, ma meriti che anche Berlusconi possa usufruire d’una legge analoga alla Ley Resorte. Con tutti i corollari del caso. Leggi a parte, infatti, è evidente che, da noi, la Rai continua a dare troppo spazio all’opposizione. Per far capire al Rossignoli ed a V. che cosa davvero significhino i termini da loro molto appropriatamente usati per i berlusconiani di casa nostra — che davvero sono “servi” e “leccaculi”, ma molto al di sotto dei livelli di servilismo e leccaculismo raggiunti all’ombra del Nuovo Libertador — bisognerebbe conceder loro la possibilità di vedere i programmi politici delle tv pubbliche venezuelane. Vespa e Fede non sono, da questo punto di vista (sto pensando a Mario Silva), che dei dilettanti. Dunque lavoriamo perché Rossignoli e V., che già sono(a distanza) in ginocchio davanti a Chávez, abbiano la possibilità di genuflettersi anche davanti a Berlusconi. Non vedo l’ora di assistere ad una trasmissione — naturalmente “en cadena” — nella quale il locutore di turno innalzi un peana al trapianto di capelli del grande leader, riconosciuto vertice d’una non comune statura, politica e non solo. Rossignoli scrive che lui vorrebbe la Ley Resorte sì, ma con Hugo Chávez al posto di Berlusconi. Un passo alla volta, Paolo. Oggi accontentati di avere i privilegio di ascoltare, per almeno 12 minuti al giorno (ma se non ti bastano si può aumentare), il “miglior primo ministro degli ultimi 150 anni”. E chissà che domani tu non possa fare altrettanto di fronte ad un Uomo della Provvidenza con certificato d’origine controllata. Come Hugo Chávez, reincarnazione di Bolivar.

  45. avatar
    Lucio ha detto:

    Pierluigi Prosecchi, ma come puoi continuare col paragonare Chavez a Berlusconi (che poi significa Venezuela-Italia)? E’ vero o no che in Venezuela, prima di Chavez, dominava da decenni la destra servile puntofijista? E’ vero o no, che Chavez, piaccia o non piaccia, ha spezzato questo monopolio ed è espressione delle classi sociali tradizionalmente subalterne? Bene, quindi Chavez, dovendo lottare con un sistema di potere consolidato in decenni, anche a livello massmediatico, deve riequilibrare la situazione, altrimenti l’intero progetto politico, che è essenzialmente di riscatto popolare, non potrebbe proseguire. Dammi una sola ragione per la quale il popolo venezuelano, di cui Chavez è espressione, dovrebbe lasciare nelle mani dell’oligarchia criolla la maggioranza degli strumenti massmediatici (che sono armi). Per fare la fine di Zelaya, o peggio, di Allende? Il caso di Lula è mal citato, inquanto la profondità delle sue riforme (e la loro efficacia, nel dare soluzioni ai problemi sociali) è imparagonabile a quella chavista. Il livello dello scontro tra un modello nuovo ed il vecchio sistema di potere in Venezuela è molto più acuto. Lula non ha un modello alternativo al capitalismo e la sua politica beneficia soprattutto la borghesia nazionale. Per cui non ha bisogno di misure radicali, punta molto meno in alto. Niente nazionalizzazioni, niente sviluppo di democrazia partecipativa, e niente lotta per il potere informativo, il che ha come contraltare il fatto che non ha subito aggressioni imperialiste e non ha subito colpi di stato. Ma l’avanzamento nella lotta contro la miseria e l’incremento del tenore di vita medio dei venezuelani è enorme, mentre quello dei brasiliani lascia a desiderare. Se tu impostassi il problema dell’informazione venezuelana politicamente e storicamente, senz’altro lasceresti perdere le tue proposte di legge, le berlusconate e forse anche Lula.

  46. avatar
    mc ha detto:

    Lucio, io credo che sia tu ad ignorare la realtà ed a muoverti, piuttosto goffamente, in una sorta di jurassik park della sinistra radicale. La prima cosa che — non solo in Venezuela, ma in tutto il globo terracqueo — il XX secolo ci ha insegnato è che non esiste una cosa chiamata “temporanea sospensione dei diritti umani”. Ed in particolare di quel diritto umano che si chiama “libertà d’espressione”. Quale che sia la motivazione della suddetta “temporanea sospensione” — creare una società più equa, battere lo “strapotere della oligarchia criolla” (cito, per comodità, uno dei molti luoghi comuni da te inanellati) etc etc. — tutto quello che si ottiene è una società non più giusta ma, semplicemente, più tirannica. La storia del cosiddetto “socialismo reale” è, a tal proposito, fin troppo eloquente. Questo in generale. Ma anche nello specifico, il tuo ragionamento non regge alla più superficiale prova dei fatti. Chávez non ha riformato un bel nulla. Ha soltanto creato una sistema di potere personale fondato sul culto della personalità e sulla distruzione delle separazione tra i poteri dello Stato. Ha creato una società tendenzialmente totalitaria (dove si vota, è vero, ma si votava nel Messico dominato dal Pri) che non è affatto più giusta di quella del “puntofijismo”. Il suo Venezuela è più che mai dipendente dal petrolio. E dal petrolio dipende anche, in termini “laurini”, il gigantesco (ed inefficiente) sistema assistenziale da lui creato . La partecipazione popolare, poi, non è che la fragilissima sovrastruttura del sistema di potere personalizzato di cui sopra. Vai a leggerti in proposito un bellissimo articolo — un intervista al sociologo brasiliano Edgardo Lauder — pubblicato dall’agenzia IPS. Chávez è soltanto un tirannello. E come tutti i tirannelli è, nella sostanza, anche lui di destra. Giusto, dunque, è dare anche a Berlusconi quello che la rincarnazione di Bolivar reclama per sé. Io firmo la petizione di Prosecchi.

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    mc ha detto:

    Chi volesse leggere l’intervista a Laude, puo trovala qui http://www.ipsnoticias.net/nota.asp?idnews=94522

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    Lucio ha detto:

    Come sempre mc mette in evidenza dei link che non solo non dicono ciò che lui esprime, ma probabilmente che lui stesso neanche si è letto. Forse sperando che anche altri non se li leggano. Prima chiama il sociologo in questione “Lauder”, poi “Laude”… si chiama LANDER e vede positivamente il complesso degli avanzamenti veri e sostanziali conseguiti dal governo Chavez, anche sul terreno della democrazia(del resto il negarli non dimostra che non ci siano, ma dimostra cialtroneria da parte di chi li nega). Pensa che vi siano alcuni problemi ai quali non sa se Chavez saprà rispondere adeguatamente e tecnicamente e questo lo preoccupa in vista delle prossime elezioni. Teme che il chavismo possa perdere la maggioranza parlamentare nel caso in cui l’opposizione si dovesse presentare senza divisioni.
    Se Cavallini si esprimesse come Lander (indipendentemente dal fatto che le opinioni di Lander siano giuste, sbagliate o corrette solo in parte) sarebbe una persona più seria, invece di essere un cioccolataio che sa solo spararle grosse contro Chavez per il fatto che essendo amico delle destre latinoamericane lo vede come una minaccia ideologica. Se fin dall’asilo gli dicevano di darsi all’ippica… un motivo ci doveva essere.

  49. avatar
    mc ha detto:

    Se la cosa ti può in qualche modo rasserenare, Lucio, sappi che io all’ippica mi sono dato da tempo. Detto questo, ti pregherei di sorvolare sugli altrui errori di battitura — mamma mia, a cosa ti sei ridotto! — e di affrontare da uomo la questione posta dall’articolo da me segnalato. So bene che Lander loda i risultati ottenuti dal chavismo. Ed è proprio questo — il fatto che si tratta dell’opinione di un simpatizzante –quel che rende particolarmente interessante la sua analisi. Ora Lucio, prova ad aprire gli occhi ed a dare un’occhiata al titolo (almeno quello) dell’articolo. E prova — se la cosa non ti fa troppa paura — a chiederti perché Lander parla di “cortocircuito del chavismo”. Il cortocircuito sta, dice Lander, nel fatto che la creazione di nuove forme di partecipazione popolare (ovvero, quello che Lander considera il lato buono del chavismo) si scontra oggi con la “personalizzazione” del potere. Vale a dire: con il fatto che le assemblee comunali vengono riunite non per decidere, ma per avvallare decisioni già prese dal grande capo. Grande capo al quale Lander — sia pur con molto e, a mio avviso, molto mal riposto amore — imputa anche molti altri peccati. Quello, ad esempio di’avere gestito l’economia (e la somministrazione di energia elettrica) sostituendo l’ideologia all’efficienza (ragione per la quale oggi a Caracas la luce è stata razionata). Sono queste, Lucio, le ragioni per le quali Lander teme una possibile vittoria dell’opposizione a settembre. E queste sono anche, aggiungo io, le ragioni per le quali, Chávez sta accelerando il suoi attacchi alla libertà d’espressione. Chávez ha paura, Lucio. E credo che tu, anziché fartela sotto insieme a lui gridando al golpe„ dovresti , come Lander, guardare in faccia la realtà.

  50. avatar
    V ha detto:

    Guardi MC,
    che se mai decidessi di flettere la schiena, lei sarebbe, su questo pianeta, la prima persona alla quale chiederei consigli su come fare. Mentre lei già soffriva di gonartrosi, il sottoscritto era cassintegrato con prole, appunto perché la genuflessione é cosa da me sconosciuta.
    Al contrario di tanti altri,che tale pratica ne é diventata professione, lei oltre all’aspetto professionale, ci ha messo passione. Quindi onde evitare equivoci, tra me e lei il genuflesso e lei.

  51. avatar
    V. ha detto:

    […]Portiamo un po’ di seria democrazia anche in Italia. Tutti d’ accordo vero!!!!!![…]

    Certamente che sono d’accordo!…ma la democrazia prima e durante il golpe dov’era?

  52. avatar
    titus ha detto:

    Ok .…ammettiamolo una volta per tutte: il Venezuela è una feroce dittatura, che rinkiude i dissidenti in gulag dispersi nel cuore amazonico; poi quando sono agli sgoccioli, li danno in pasto agli animali feroci! Per questo HRW non ha ancora rinvenuto prove, e nemmeno il prode Omero Ciai.

    Contenti? No? E allora diciamo questo: Chávez è un mostro che può essere lecitamente accusato di tutto…meno –finora– di cannibalismo! Contenti?

    Bene, spiegatemi una cosa: il quotidiano El Nacional, El Universal, più tutti quelli regionali (meno Panorama del Zulia) sono visceralmente ANTI-governativi. Come si concilia con una dittatura? E’ così in Cina? O in Italia?
    La rete TV Globovision, più i tre quarti di quelle regionali e la radiodiffusione, sono psicoticamente ANTI-governative. E’ una dittatura che crocefigge i poveri dissidenti adepti del “pensiero unico” occidentale?
    Strane dittature, strane perseczioni del libero fluire delle penasate propagandistiche occidentaliste…!

    Nell’ultimo trimestre la BBC ha dedicato 305 notizie al Venezuela, 302 erano “catastrofiste”: è questa la libertà di opinione da imitare? ma di che cosa state parlando esattamente?????

  53. avatar
    mc ha detto:

    V, qui non si tratta di opinioni, ma di una incontrovertibile realtà fisica. Uno che, come te, ritiene che un quarto d’ora di Chávez al giorno levi il medico d’intono, è, nella migliore delle ipotesi, genuflesso. Nella peggiore — e questo temo sia il tuo caso — addirittura strisciante. E questo anche se è — ed io francamente non vedo la relazione — un “cassintegrato con prole”. Per la precisione: i quindici minuti quotidiani vanno calcolati, ovviamente, non sulle 24 ore, ma sulle due ore di prime time. E, soprattutto, vanno calcolati tenendo conto che, nel corso dei dieci anni in questione, le presenze televisive dell’Hyperlider sono andate crescendo. Vale a dire: mentre nel 1999 la dose quotidiana di Chávez era molto prossima allo zero, oggi è, probabilmente, non è lontana dall’ora piena. Il che significa metà del prime time. Nella vita, notoriamente, tutto è relativo. Ed è probabile che a te, dalla tua posizione prostrata, questo sembri troppo poco. Ma prova a metterti nei panni di un venezuelano normale, un o di quelli che amano camminare con la schiena dritta…

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    mc ha detto:

    Per Titus. Dal tuo intervento si deduce che se uno non dà gli oppositori in pasto ai caimani può, a tutti gli effetti, essere considerato democratico. Forse sei tu che dovresti chiedere a te stesso di che cosa stai parlando. Se in Venezuela non ci fossero (ancora) mezzi di comunicazione indipendenti dal governo — cosa che tu sembri ritenere una gentile concessione del potere, e non un diritto — la ley resorte non avrebbe, ovviamente, alcun senso. Il che ci riporta alla domanda di Prosecchi. Vi piacebere se, in Italia, ci fosse una legge che concede a Berlusconi (o, comunque, al capo di governo) gli stessi privilegi che la ley resorte concede a Chávez. Se sì, firmate l’appello.

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    V. ha detto:

    no no MC.
    Non meniamola tanto lunga quì chi non é mai inciampato é lei,per la legge “chi striscia non inciampa”.
    Se per lei il 95% della rete informativa é nella migliore delle ipotesi, in mano a due gruppi mediatici, i quali controllano la stragrande maggioranza delle informazione, degli indotti pubblicitari, e dell’informazione stampata , (e dell’industria agroalimentare ‚in questo caso ci fermiamo al 60%) significa democrazia, allora si capisce quanto sia palese l’avversione alla Ley Resorte, ma non solo dalle famiglie Granier e dalla famiglia Cisneros, ma anche dagli appassionati salottieri proni e reverenti.

    […]E questo anche se è — ed io francamente non vedo la relazione — un “cassintegrato con prole“[…]
    Che dirle,se non “nessuno é perfetto”

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    Pierluigi Prosecchi ha detto:

    Mi sembrava che la mia proposta, fosse ragionevole e semplice. Se approvate una legge che problema c’è portarla anche da voi in Italia.

    Mi sembra, che molti di voi conosco la situazione, Venezuelana poco, e molto filtrata.

    Chàvez e Berlusconi, sono due premier populisti, usano le stesse tecniche, in latitudini differenti. Se Berlusconi parla a un popolo, con la pancia piena, Chàvez parla ad un popolo con la pancia vuota. ma usano tutti due, slogan ad effetto e i sistemi radio televisivi molto bene. Non a caso, hanno tutti e due mandato a quel paese le opposizioni, vincendo e fregandosene di loro.

    Quando parlate di tv Venezuelane, tutti dimenticate di ricordare i media comunitari, che partiti con TV Rubio, televisora cultural de michelita, si sono propagati negli anni a centinaia. ANMCA l’ associazione che gli raccoglie e li organizza, tramite la sua presidente Gabriela Fuentes che prende ordini direttamente da Chàvez, sono la voce, gli orecchi del governo venezuelano. Quindi V, non è vero che il 95% della informazione è in mano a l’ opposizione. Mi sembra che questo discorso lo faccia anche Berlusconi, che i media italiani al 90% sono in mano ai comunisti, compresi i gruppi esteri. Simpatica la contro-posizione del gruppo PRISA, che per Chàvez è in mano ai reazionari spagnoli, invece per Berlusconi sono comunisti. Ma chissà dove sta la verità?
    Ricordo poi che Cisneros, dopo l’ incontro con Chavez nel 2005, con mediatore uno dei principi della mediazione niente meno,J. Carter, le posizioni si sono molto ravvicinate, con piaceri reciproci, scambi vari. Diciamo che Graniers è stato più sfortunato, ne è uscito un po’ malconcio da questo avvicinamento.

    Chàvez, poi non è nuovo a repentine retromarce, fatte per mantenere il potere. Il populismo non è mai a senso unico, è un qualcosa che prende gli uomini di potere.
    Ricordiamo in Berlusconi il presidente operaio, oppure uscite, a favore della indigenza, con la social card.
    Chàvez fa lo stesso, con la ex classe dirigente, la si odia, ma qualcosa lo si concede sempre, dopo il 2002, ma ancora nel golpe F4 del 1992, aveva capito che con i poteri forti, bisognava mediare.

    Ricordiamo il sindacato unico, proposto e sbandiarato, ma poi che fine ha fatto? magari Lucio che ne è un esperto mi puo spiegare. Ricordiamo il fischietto, i licenziamenti in diretta in PDVSA, quanti poi sono rientrati al lavoro? Quasi tutti. Questa è la politica di Chàvez, grandi proclami, grandi sceneggiate televisive, poi invece negli ovattati uffici si media. Quindi la legge resorte gli serve come il pane. Come farebbe molto piacere anche in Italia, a chi governa.

    Quindi va bene la retorica, nessuno nega, che alcuni cambiamenti li ha fatti, che ha portato o cercato di portare un po’ di benessere a c

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    Pierluigi Prosecchi ha detto:

    segue:- alle classi da sempre povere e sfruttate, in Venezuela.
    Poi in post a perte cercherò di spiegare a Lucio, le differenze tra Venezuela e Brasile, che forse non sono quelle che crede Lui. Vedendo le vitterie. e le sconfitte dei due paesi in 10 anni.

    Per Titus che dire, l’ uso dell’ alcool, inebria e si pensa che si è spiritosi e intelligenti nello stesso tempo– cosa assai difficile-.

    Comunque, FIRMIAMO LA PETIZIONE: UN PRESIDENTE UNA SOLA TELEVISIONE CHE VUOI CHE SIANO IL 2% DI PROGRAMMI DEL VOSTRO BEN AMATO PRESIDENTE!!!!!!

  58. avatar
    mc ha detto:

    Andiamo V, adesso non metterti a sparare cifre a caso. Se non vuoi farlo per te stesso, fallo almeno per la tua prole. Avere un padre in cassa integrazione è cosa, ne sono certo, che sopportano con grande dignità e, forse, anche con orgoglio. Ma avere un padre cacciaballe — come tale perennemente propenso alle figure da cioccolataio — è davvero intollerabile. Più seriamente. Le cifre che citi — peraltro molto alla carlona — sono quelle dei tempi del golpe del 2002. Da allora molta acqua (molte chiusure, molti abusi e molti milioni di investimenti in nuovi, o vecchi, media asserviti) è passata sotto i ponti. Su questo molto ha già scritto Prosecchi. Tieni inoltre presente una cosa. La più grande ricchezza del Venezuela è il petrolio. Il petrolio è dello Stato. Lo Stato è in mano a Chávez che usa il soldi del petrolio a suo piacimento. Oggi una parte preponderante della pubblicità per i media viene proprio dallo Stato, che la distribuisce in modo sfacciatamente discriminatorio. Continuare a dipingere Chávez nelle vesti dell’agnello costretto a lottare contro il lupo dei poderosi media antichavisti, è cosa, caro V., che fa ridere agnelli, lupi e, sopratutto, polli. Confermo la mia firma alla petizione di Prosecchi.

  59. avatar
    titus ha detto:

    Vi piacerebbe un Paese in cui il capo del governo controlla il sistema Tv statale ed è anche proprietario del monopolio Tv privato? E della maggior parte della carta stampata?

    Il capo del vostro governo non ha bisogno di nessuna legge che consenta dei messaggi istituzionali nelle TV: le ha tutte a sua completa disposizione. Stipendia i suoi direttori di Telegiornali e nomina personalmente quelli della RAI.

    Chávez non è proprietario di nessun mezzo di comunicazione, pertanto è curioso che discutiate se un 2% di messaggi istituzionali siano potabili o compatibili con il vostro format di democrazia.

    Fareste bene a preoccuparvi –con lo stesso furore vigilante– delle concessioni di frequenze fatte da Craxi a Mediaset: quando scadono? sono eterne? si rinnovano dopo quanti anni? sono un bene patrimoniale degli eredi Berlusconi?

    La recente concessione a Murdoch, per quanti anni è stata fatta?
    Accettare sermoni sulle politiche dell’informazione provenienti da un pulpito siffatto, non è serio.
    Preoccupatevi della trave nel vostro occhio, e non della pagliuzza in quelli altrui. Perchè il vostro Paese è l’unico –dopo la Cina– dove un solo cittadino ha in pugno la comunicazione.MC, giù la testa…

  60. avatar
    pierluigi Prosecchi ha detto:

    Vedo Lucio che il sud america ti piace molto, ma lo conosci poco. Il Brasile, negli ultimi 10 anni ha avuto una progressione, economica e di miglioramento di vita dei propri cittadini, paragonabile solo alla crescita cinese.

    Tu scrivi:Ma l’avanzamento nella lotta contro la miseria e l’incremento del tenore di vita medio dei venezuelani è enorme, mentre quello dei brasiliani lascia a desiderare.
    Ti cito alcuni dati, Brasiliani. Aumento della paga minima da 200 reais a 450 reais più del doppio, con inflazione, attestata al 2,5% Quindi un potere d’ acquisto praticamente raddoppiato. Chàvez, di quanto ha aumentato il salario minimo.….….….lascio a te lo spazio da riempire,visto la tua sicurezza che I passi Brasiliani lasciano molto a desiderare. La metratura di costruzione è praticamente quintuplicata, con acquisti di prima casa, dieci volte maggiore di 10 anni fa. Con l’ aiuto del governo Brasiliano. Parlami del Plan habitad, di Chavez.….….…Ma case vere, non pezzi di carta.
    Il Brasile negli ultimi 10 anni, con fame zero, la mensa gratuita in tutte le scuole, ha praticamente risolto il problema denutrizione. Ricordo poi che il brasile la parte, più povera, il nord est, ha saputo sviluppare in maniera incredibile il turismo, stati come Pernambuco, con l’ abbassamento delle tasse per gli investitori si è trasformato, in uno delle regioni più povere dell’ intero continente in una delle più progredite, dove sta sorgendo sempre più ampia una classe media. La classe media arrivata al 40 % degli abitanti del Brasile.
    In Venezuela la classe medie.….……lascio sempre a te i dati. Diminuzione della criminalità, grossissimo problema del Brasile, Lula come dici tu, non ha avuto forze contrarie; bene ha dovuto combattere una mafia radicata nella polizia, pericolosa e fortissima. Licenziare cambiare comandanti, far intervenire l’ esercito, questo pensi che sia stato facile?

    Potrei continuare a lungo, magari mi aiuti tu, a darmi un po’ di spunti, di cosa è successo e come sono cambiati questi due stati, per i loro cittadini. Certo anche il Brasile ha ancora molta strada, ma la direzione intrapresa da segnali molto positivi.

    Altro Punto Lucio, il Brasile è la potenza di riferimento del Sud America, senza mettersi a 90 Gradi con gli Usa. Chi ha chiamato Chavez quando aveva gli scioperi in PVSD, ad aiutarlo? Il golpe in Honduras, chi dopo le figuracce di Chavez ha dovuto intervenire, con il bene placido di tutti gli stati Sud/ centro americani?

    Chi senza tanti proclami, è riusciuto a fare una moneta di scambio, per le materie prime, con CINA, INDIA, BRASILE.……altro che Sucre.….. Tu pensi che queste non siano mosse che infastidiscono i poteri forti mondiali?

    Insomma tutto questo che secondo te è poco,;E ‘stato fatto. guarda senza andare in televisione tutti i giorni

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    pierluigi Prosecchi ha detto:

    segue:

    Insomma tutto questo che secondo te è poco,;E ‘stato fatto. guarda senza andare in televisione tutti i giorni, con un opposizione agguerrita e potente. Senza chiedere di poter essere rieletto, ma terminato i suoi 2 mandati, se ne va a casa tranquillamente. Lasciando un paese in ripresa e sicuramente cambiato, con molti meno poveri, ma senza il culto di LULA. Se questo ti sembra poco.

    Lula certamente è un social democratico, ha mantenuto la proprietà privata, ma ha dato però molto ai suoi cittadini, specialmente i più poveri. Chavez, puo dire di aver fatto tutto questo?

    Sai cosa penso, sarebbe un po’ come raffrontare la Cecoslovacchia dei tempi del socialismo reale, con la Svezia. Chi viveva meglio? Prova a ragionare su questa retorica domanda Lucio!!!!

    Per finire, forse Lula era avvantaggiato, un sindalista sa mediare, e vincere nelle mediazioni, un militare paracadutista, forse conosce meno l’ arte della mediazione.…… Mettiamola così Lucio!!!!!!

  62. avatar
    pierluigi Prosecchi ha detto:

    Titanus, anche Cuba, li sono compresi anche i giornali, la corea del nord… ..Insomma la situazione da come la descrivi, è abbastanza allargata. Comunque nessuno mette in dubbio che Berlusconi, ha fatto del suo comodo con le Tv, appunto come Chavez. Poi ricorda, che la legge che io propongo può valere anche per altri. Comunque io Berlusconi non l’ ho ancora visto in tutte le tv e tutte le radio contemporaneamente. Trovo che mi piacerebbe molto, come mi piace, vedere Chavez.…..

  63. avatar
    titus ha detto:

    Ripetere giova (forse): Chávez non è COME Berlusconi. Fino a prova contraria, non è proprietario di nessun network, e nemmeno di case editrici.
    Il Venezuela‘non è COME Cuba o Corea del nord, fino a prova contraria. Se il capo del governo del tuo Paese non l’hai ancora visto visto su tutte le TV, beh…ti consiglio l’oculista, di quelli seri! Non quelli che vedono solo pagliuzze.…

  64. avatar
    Lucio ha detto:

    Guarda Prosecchi, basta che ti fai un giro per il Brasile e per il Venezuela e la differenza nella profondità dei cambiamenti salta agli occhi con assoluta evidenza, senza bisogno di dibattere molto fra noi.(Tra l’altro sai spiegare perchè Frei Betto si è dimesso dal programma fame zero? Nelle scuole brasiliane adesso danno i pasti gratuiti, ma quanti “meninos de rua” le frequentano? O stanno a sniffare colla per strada aspettando di essere ammazzati dalla polizia democratizzata? E la riforma agraria? Quanti contadini hanno avuto le terre espropriate al latifondo? Potrei continuare sul salario minimo, le pensioni, l’assistenza sanitaria, etc… ma tant’è.) Detto questo sono assolutamente convinto che in fondo Lula sia un brav’uomo e sia meglio di Cardoso o degli altri prima di lui, ma Chavez, partendo da una situazione peggiore, ha fatto molto di più e proprio per questo è più odiato dalla destra internazionale. Sono gli stessi movimenti che hanno appoggiato Lula, come i “sem terra”, a dirtelo. Comunque buona fortuna a Dilma Rousseff.
    Per quanto riguarda Mc… beh! Crede che Chavez sia uno che “se la fa sotto” e che dipenda da questo la lotta intorno all’uso dei massmedia che si da in Venezuela. Non capisce che le concezioni del mondo opposte e inconciliabili tra oligarchia e socialismo portano necessariamente ad uno scontro dal quale uscirà un nuovo equilibrio con riflessi a livello internazionale. E’ per questo che è tanto importante che Chavez guadagni spazio a scapito della destra servile, per il Venezuela e per l’america latina. E’ vero non bisogna gridare al golpe, (come in Honduras), bisogna impedirlo… è esattamente questo che, finalmente, Chavez sta facendo. Non si è mai visto prosperare la democrazia lasciando le armi in mano ai fascisti, tanto meno in America. Riguardo al personalismo di Chavez non credo sia un problema, la democrazia in Venezuela si sta ampliando, ed è naturale che in un processo di cambiamento integrale le forze popolari siano per tutta una fase storica catalizzate intorno ad un leader carismatico, fino a che rimangono più deboli (tenendo conto dei rapporti di forza complessivi, interni ed internazionali). Man mano che i rapporti di forza cambiano cambia anche il peso della figura simbolo. Non importa tanto Chavez, quanto ciò che rappresenta. Per il momento è naturale che sia lui a trascinare il cambiamento e se parlerà “en cadena” TV, tanto meglio.

  65. avatar
    mc ha detto:

    Vedo, caro Lucio che tu appartieni a quella categoria di fossili che non studiano la Storia (neanche la propria). E che non vedono tutto il male che il culto della personalità già ha fatto alla sinistra in generale ed al movimento operaio in particolare. Tu sei evidentemente convinto che un “uomo forte” (o un “leader carismatico” come tu chiami il caporalmaggiore di Miraflores) ed un po’ di sano autoritarismo siano un passaggio necessario per arrivare a una società migliore. È già successo. Ed è già successo che i fossili come te abbiano poi finito per identificare la “società migliore” di cui sopra con il leader carismatico e con quel po’ di autoritarismo diventati, nel frattempo, un tiranno ed una tirannia. Il socialismo reale è stato questo. Così è nato e per questo si è dissolto. Ed a questo Chávez sta non aggiungendo, di suo, che una straordinaria propensione ad essere la caricatura di se stesso. E magari anche quella di farsela sotto. Dai un’occhiata, se ne hai la voglia ed il coraggio, alle accuse di “invito al magnicidio” che, in questi giorni i tuoi pari (vale a dire, i lacchè di Chávez) vanno montando contro l’autore satirico Aurelano Marquez. E sappimi dire quale rispetto merita questa gente. Ti lascio inginocchiato di fronte al tuo uomo della Provvidenza. Prega, Lucio. Prega e sii felice.

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    Lucio ha detto:

    Vedi, “caro Mc”, se guardiamo alla Storia, siamo tutti dei fossili. Solo che nella mia fossa ci sono il Che e Allende, nella tua Posada Carriles e Pinochet. Goditi la tua eterna compagnia.
    Non credo che della storia del movimento operaio tu capisca un granchè, ad ogni modo il tuo ultimo post era tanto divertente che vorrei sapere, se la cosa non è troppo disturbo per la tua mente illuminata da un fuoco fatuo, se questo “Aurelano Marquez” è frutto di un’altro dei tuoi errori di battitura, perchè in google con questo nome non esce nulla.
    Saluti e tante condoglianze

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    mc ha detto:

    È vero, c’è un errore di battitura. Il nome è Laureano Marquez. Non ci sono invece errori di battitura nel tuo intervento. E proprio questa è la tua personale tragedia. Tu davvero credi, inginocchiandoti davanti all’uomo della Provvidenza, di rendere omaggio al Che e ad Allende. E davvero credi che tutti quelli che stanno in piedi stiano con Pinochet. Sei più grave di quel che pensassi. Auguri Lucio. Ti lascio perché immagino che, tra le orazioni a Chávez e l’ascolto delle trasmissioni “en cadena” che tanto ami, non hai tempo da perdere. Se ti va, però, fammi sapere, tra un Ave Hugo e l’altro, quel che pensi della vicenda di Laureano. In realtà lo so già, perché non dubito che il tuo pensiero coincida con quello dell’Uomo della Provvidenza. Ma mi piacerebbe leggerlo scritto con le tue parole

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    Pierluigi Prosecchi ha detto:

    Lucio io capisco e rispetto, il tuo amore dogmatico per Chàvez. Per te rappresenta una riscossa. Ribadisco , lo rispetto. Ma mettere in dubbio la crescita del Brasile, e il miglioramento di vita dei Brasiliani, non ti fa fare di sicuro bella figura. Parlare dei bambini di strada, cose fortunatamente di un passato lontano come gli squadroni della morte, che tu forse non hai capito a chi mi riferivo, quando parlavo di guerra, vinta da Lula , contro la polizia federale Brasiliana. Ma Lucio, ti posso capire non puoi conoscere tutto, magari poi leggendo solo quello che ti soddisfa certe notizie non le trovi. Parli dei bambini con la colla, in Brasile sono anni che non si vedono, almeno apertamente, a Caracas se ne vedono molti. Ma anche questo non è importante, si sa la povertà è tanta. Il Brasile non ha più una città pericolosa tra le prime dieci al mondo, vuol dire che qualcosa è cambiato. Caracas è la seconda città più pericolosa al mondo.……Ma anche questo non è importante, sicuramente sono i nemici dell’ internazionalismo che vanno a commettere reati a Caracas.

    Insomma una perdita del salario medio Venezualano del 45% in 3 anni, e tu parli di accrescimento della classe media? Ripeto rispetto il tuo amore e fede, per Chavez, credo che parlare con te e qualcun altro di voi sia come, andare in covvento di frati, e dire che i miracoli, di Gesù sono solo propaganda; credo che mi sbattano fuori a calci nel sedere, un po’ come fate voi nella difesa estrema di Chàvez. Comunque non per te Lucio, che magari poi stai male, ma per gli altri godetevi– sicuramente i brasilani godono, questo ci fa molto piacere per loro– un po’ di dati sulla distribuzione del reddito reale in Brasile. Poi Lucio ti dedico un post, sulla riforma agraria Brasiliane comparata con quella Venezuelana.
    Ricordo sempre: UNA TELEVISIONE UN PRESIDENTE.

    Prego leggete con cura. Poi raffronatateli con quelli Venezuelani.
    Secondo uno studio presentato dal Centro di Politiche Sociali della Fondazione Getulio Vargas (FGV), che utilizza i dati della Ricerca Mensile sull’Impiego dell’IBGE (Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica), la crisi economica non ha interrotto il processo di crescita della classe media brasiliana.
    La popolazione economicamente attiva inclusa nella classe C (persone con reddito dai 1.115 ai 4.807 reais — dai 428 ai
    1848 euro) rappresentava, a luglio, il 53,20 per cento, con una crescita del 2,5 p.c. in rapporto a luglio 2008.

    Nello stesso tempo, la classe A-B (con reddito superiore ai 4.807 reais) ha registrato un arretramento dello 0,5 p.c.: a luglio, rappresentava il 14,97 p.c. della popolazione, in base ai dati forniti dalla FGV.

    La classe D (tra gli 804 e i 1.115 reais — tra i 309 e i 428 euro), che corrisponde al 13,51 p.c. dei brasiliani, è diminuita del 4,1 p.c. in relazione a luglio dell’ann

  69. avatar
    pierluigi Prosecchi ha detto:

    Segue:

    La classe D (tra gli 804 e i 1.115 reais — tra i 309 e i 428 euro), che corrisponde al 13,51 p.c. dei brasiliani, è diminuita del 4,1 p.c. in relazione a luglio dell’anno passato.

    La classe E (con reddito inferiore agli 804 reais) ha registrato un arretramento del 3,3 p.c. in un anno, passando a rappresentare il 18,32 p.c. della popolazione.

    Secondo il coordinatore dello studio citato, Marcelo Neri, nel periodo pre-crisi, in cinque anni c’è stata una crescita del 35 p.c. della classe AB, e del 23 p.c. della classe C.

    Nel dopo-crisi, la buona notizia è che le perdite iniziali sono state già recuperate.
    Se oggi la classe AB è diminuita dello 0,5 p.c. rispetto al livello dell’anno passato (ma il coordinatore dello studio ha spiegato che si sta verificando una ricomposizione di tale classe senza perdite significative), mentre la classe C si trova un 2,5 p.c. al di sopra dei livelli 2008 (aumento risultato da migrazioni di persone provenienti dalle classi D e E), se ne evince che la crisi non sembra aver colpito il portafoglio del brasiliano medio.

    L’economista Neri ha messo in evidenza il fatto che le aree periferiche hanno mantenuto un buon ritmo di attività economica durante la crisi, venendo in tal modo meno colpite rispetto ai grandi centri urbani.

    La parola chiave contro la crisi in Brasile è la classe media, con il potere di acquisto realizzato negli ultimi anni, durante cui le periferie sono riuscite a aumentare i propri redditi assicurando così l’attività economica di queste zone durante la turbolenza finanziaria.

    Questo particolare mercato interno genera attività, e l’attività genera impiego e mercato interno.

    LUCIO A FRONTE DI QUESTO, se per favore mi rielabori la tua affermazione con le prove alla mano sul Venezuela, ti ricordo cosa hai scritto:Ma l’avanzamento nella lotta contro la miseria e l’incremento del tenore di vita medio dei venezuelani è enorme, mentre quello dei brasiliani lascia a desiderare. Aspetto dei dato precisi, come io ti ho dato, per il Brasile sul Venezuela. Ma se invece si tratta solo di Fede ti rispetto, ma io sono ateo e sai rompiamo sempre un po’ le palline, per partito preso. SCUSAMI, non volevo essere offenssivo alla tua religione.

  70. avatar
    gc ha detto:

    Uno difende la libertà d’espressione e tu tiri fuori Pinochet e Posada Carriles. Lucio chi credi di impressionare con queste bambinate? Se davvero il Che e Allende fossero nella tua tomba già ti avrebbero sputato in faccia.

  71. avatar
    mc ha detto:

    Non ti preoccupare gc. Lucio è un ardente seguace di Chávez. E Chávez, notoriamente, è convinto di avere accanto a sé — giorno e notte — lo spirito di Bolivar (qualcuno — cosa forse non vera, ma verosimile — ha anche scritto che, nelle riunioni, il grande leader tiene sempre, accanto a se, una sedia vuota riservata al Libertador). Così anche Lucio si’è convinto di avere accanto a sé nella tomba — io gli ho dato del fossile e lui ha creduto che i fossili siano quelli che stanno nella fossa — il Che Guevara e Salvador Allende. La cosa più grave — al di là delle fanciullesche ritorsioni con Pinochet e Posada — è il fatto che Lucio (della cui buona fede rivoluzionaria nessuno può dubitare) non esita a sacrificare sugli altari della sua fede chavista la libertà d’espressione, bene senza il quale tutti diventiamo servi. Compresi i rivoluzionari convinti di parlare con il Che e con Allende (per non dir di Bolivar).

  72. avatar
    V ha detto:

    MC certo che le cifre, innegabilmente, erano quelle del 2002, ed aggiungo, non alla carlonesca come persiste a far credere, sono state da me scritte in difetto.…in questo si, ammetto ho cacciato una balla.
    Comunque alla domanda non c’é stata risposta.
    Ma per tornare alle cose serie, ci sono alcuni spunti interessanti nei post precedenti, scritti da Prosecchi.
    Prosecchi afferma, confermando il suo sospetto di una mia candida passione per Chavez, e la mia non conoscenza del Venezuela, che

    […]I Canali comunitari che qui vedo nessuno ne parla, megafono di Chavez, sono sostenuti con i soldi di Cisneros, tramite le sue società di raccolta pubblicitaria […]

    mentre MC

    […]Oggi una parte preponderante della pubblicità per i media viene proprio dallo Stato, che la distribuisce in modo sfacciatamente discriminatorio[…]

    Ma allora chi da i soldi a chi?
    Quindi se ho ben capito Cisneros finanzia le reti comunitarie, ringraziando Chavez di aver tolto il concorrente Granier, e Chavez finanzia con la pubblicità le reti di Cisneros. Un imprenditore del genere sparirebbe in un quarto d’ora
    O meglio, a questo punto credo veramente Chavez sia un genio, é riuscito dove nessuno é mai arrivato, cioè portare il cubano Cisneros, dalla parte del socialismo.
    MC mi auguro per il bene della fauna che lei ed i suoi vicini, nel giardino, non abbiate ne lupi ne agnelli e ne polli, sarebbero già crepati dalle risate.
    O forse no.

  73. avatar
    V ha detto:

    Prosecchi mi fà molto piacere che si faccia promotore di questa brillante iniziativa di raccolta firme per promuovere una legge come la Ley Resorte, mi consideri fra i firmatari,però,questo lo deve concedere,
    e credo che lei non ne abbia il benchè minimo dubbio che fra i sostenitori di questa iniziativa, una delle prime firme sarà appunto quella di S.Berlusconi.…
    …attendo la sua firma.(del banana ovviamente)

  74. avatar
    Pierluigi Prosecchi ha detto:

    Credo proprio di si, che il nostro lìder maximo firmerà. Anzi credo, che organizzerà una “en cadena day”, con ospite anche Chàvez.

    Presentato, come un grande statista, centro americano, amico suo.…..le pacche sulle spalle reciproche si sprecheranno.

    Chàvez, ringrazierà la folla, osannante, e spiegherà, la prossima missione, del compagno Bertolaso, in Venezuela. Che chiaramente dopo l’ attocco agli USA, è stato fatto prontamente ministro, dal Banana.

    Bertolaso organizzerà, il Plan habitat, una casa per tutti i Venezuelani, Berlusconi grazie alla sua esperienza aiuterà nella costruzione Caracas 2/3/4.
    Chàvez, ringrazia, e mano nella mano con Berlusconi, al grido, UNA TELEVISIONE UN PRESIDENTE, si abbracceranno, tra la folla osannante.

    Chiaramente in piazza ci saremmo tutti, a suggellare lo stretto rapporto.

    Intanto Berlusconi ha già mandato con la medusa films, a Cuba, una rassegna del cinema Italiano, perchè anche ai parenti poveri bisogna dare qualcosa.

  75. avatar
    Lucio ha detto:

    “Uno difende la libertà di stampa”? Ma parla di cose serie, gc! A parte il fatto che il Che, RCTV l’avrebbe già chiusa col fuoco e quindi bisognerebbe vedere a chi sputerebbe in faccia tra me e te, sarebbe mc il difensore della libertà di stampa? Mi vien da ridere… guarda che anche se sbraiti, non cambi di una virgola la realtà delle cose: in Venezuela la democrazia era asfittica, e solo con Chavez ha iniziato a svilupparsi. Se Chavez parla “en cadena” la democrazia cresce, che ti piaccia o no, è lui il portavoce delle maggioranze che prima erano escluse da tutto ed ora non più. Ovviamente se come propone brillantemente prosecchi, berlusconi parlasse a reti unificate la democrazia (già malconcia) ne avrebbe un ulteriore detrimento.
    Per Prosecchi, che (a parte le sue leggi) sembra tuttosommato un po’ più serio:
    L’ONU (che non è un organo del g2) ha dichiarato il Venezuela “territorio libero dall’analfabetismo”. Come mai il Brasile no? Tu parli sempre della classe media, spero che tu abbia ragione sulla sua crescita, io non ho mai parlato di classe media. La crescita economica in Brasile non si è ancora tradotta in innalzamento del tenore di vita delle classi popolari, sono due cose molto diverse. In Venezuela l’assistenza sanitaria adesso è a copertura completa, non mi risulta che si possa ancora dire del Brasile. Non mi hai spiegato perchè Frei Betto se ne è andato dal progetto fame zero. Scusa, ma quando sei stato in Brasile l’ultima volta per non aver visto i meninos de rua di sempre? Fino all’estate scorsa erano lì. Secondo i dati dell’INE a luglio del 2009 la miseria in Venezuela era calata al 9,4% dal 29,8% di dieci anni prima. Mentre l’indice della povertà in generale era sceso al 30,4% nel secondo semestre del 2008 partendo da un 54%. L’indice di mortalità infantile è sceso dal 19X1000 del 1998 al 13,4 nel 2007 (oggi è ancora più basso). Il salario minimo è attualmente il più alto dell’america latina (450 dollari USA), la disoccupazione è calata dal 14,6% del 1999 al 7,7% del 2009. E’ sufficiente?
    Comunque per tutti i detrattori di Chavez, perchè il paese con l’avanzamento più spettacolare dell’indice di sviluppo umano, continua a votare per Chavez da 10 anni? A settembre vedremo nuovamente cosa ne pensa il popolo venezuelano.

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    V ha detto:

    Guardi le opinioni sono come le corna ed ognuno ha le sue.. Comunque molto divertente il suo racconto di fantapolitica…veramente carino

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    pierluigi Prosecchi ha detto:

    Lucio, credo che il tuo porre un accostamento Brasile, Venezuela sia sbagliato di partenza. Tu hai detto che il Brasile ha fatto poco o nulla per la classe media. Ti ho dimostrato che non è vero. Dove hai visto i bambini di Rua, in Brasile? A Caracas invece che c’è.

    I dati che ti ho riportato ufficiali del brasile, dimostrano un 70% della popolazione che sta discretamente bene
    purtroppo il Venezuela non può dire questo. Il 13,1 di analfabetismo Brasiliano, è comparabile con il 9,5 Venezuelano. Nessuno mette in dubbio, che Chavez, ha fatto dei grossi passi avanti, ricordiamo che la soglia di povertà era al 60% quando ha preso in mano il paese, ora siamo al 30 % , il brasile ha il 12%. ma anche questo è relativo. la disoccupazione Brasiliana è al 7% come quella Venezuelana, ma il potere d’ acquisto è nettamente superiore. Ma Lucio, per me puoi credere quello che vuoi, io vedo il Brasile in crescita, esponenziale, dove la vita è migliore che in Venezuela. Dati alla mano. Per il fatto fame zero c’è stato un problema di corruzione, ne più e ne meno come nelle mission Venezuelane. Lucio, va benissimo, ti ho già detto, non voglio rovinare la tua fede. Per quanto mi spiace ma tu del sud / centro america hai capito ben poco, provaci a venerci a vivere e poi capirai molte cose.

    Chavez lo stanno mollando tutti, lo ritengono una carta perdente. Forse non hai capito che si ha bisogna di una vera sinistra, non di populismo. Correa Equador, molto probabilmente a giorni lascierà l’ ALBA, l’ ennesimo fallimento della politica Chavista.

    Credi quello che vuoi, comunque!!!!

    V, pensi che sia fanta politica, ricordi la visita di Chavez, in Italia, con tanto di telefonate, a starlette varie.….

    Cari miei siete fortunati, a essere così convinti, sotto sotto vi invidio.….……

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    mc ha detto:

    Calmati, Lucio. Nessuno vuole disturbare le tue sedute spiritiche con il Che, Allende o quanti altri compagni di tomba tu desideri. Nessuno di loro ti sputerà in faccia. Ed anche tu dovresti — per non fare la figura dello sciocco — evitare di sputare in faccia ad altri citando a vanvera Pinochet. Ma i fatti sono i fatti. Nessuno nega che Chávez abbia, inizialmente, aperto le porte — fino ad allora solo socchiuse — della democrazia venezuelana a settori popolari prima esclusi. Il primo Chávez — quello che ha portato il paese fuori dalle secche del “puntofijismo” — aveva un appoggio molto ampio e diversificato (c’è persino una intervista a Chávez di Granier — sì, proprio lui — che, nel ’99 era stata da tutti interpretata come un e proprio avvallo politico). La nuova Costituzione del ’99 era stata salutata da tutti come un passo innanzi. Il problema è che ha poi Chávez ha utilizzato questa spinta nuova per costruire un regime caudillista basato sul culto della personalità che sta distruggendo la democrazia. A cominciare proprio da quella Costituzione del ’99 che lui stesso aveva definito “la più bella del mondo”. Chávez ha concentrato nelle sue mani (sue, non del popolo) tutto il potere, a cominciare da quello economico derivato dal petrolio. E lo ha usato malissimo. Il caso della sanità, da te tanto a sproposito citato, è davvero esemplare. Lo stesso Chávez ha dovuto di recente ammettere che i due terzi delle missioni “Barrio adentro” non funzionano più. Ed il vero problema è che, mentre il regime usava in termini di assistenzialismo “laurino” le missioni cubane, la vera struttura sanitari (gli ospedali soprattutto) cadeva a pezzi. Invece di fare le pulci sugli errori battitura, vai a leggere Lander. E dai un’occhiata al caso di Laureano Marquez. Poi, se vuoi, rimettiti pure in ginocchio ad ascoltare i programmi “en cadena”

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    gc ha detto:

    Io credo che tu ti debba vergognare di quello che hai scritto Lucio. E credo che anche il Che e Allende si vergognerebbero di te. Il Che avrebbe forse chiuso RCTV e dato fuoco agli impainti. Ma prima avrebbe dato il bel calcio nel di dietro a Chávez. Lui che era davvero un rivoluzionario, i vanitosi li detestava.

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    Pierluigi Prosecchi ha detto:

    GC, solo rispetto per le tue parole. Qui si confonde, un rivoluzionario, con i suoi pregi e i suoi difetti, con un populista. Se Fidel ha dovuto stringere un rapporto, con Chavez, per motivi puramente economici, un po’ anche per la sua vecchiaia, Raul non sopporta Chàvez. Sono curioso se a settembre dovesse perdere le lelezioni, quanti lo accoglieranno ancora a braccia aperte. ma questo non si puo sapere. Penso che Lucio, rimanera uno dei pochi. Al grido un altra america è possibile– tutti lo sperano– ma lontana da Chavez, gira anche voce che porti pure sfortuna, e si sa quanto i latini siano superstiziosi. Non so se lo avete visto nel ultima cadena, era nervosissimo, con il tic al labbro superiore che non sapeva gestire.….

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    mc ha detto:

    Breve nota per V. Chiamalo pure “miracolo”, se ti fa piacere. La cosa cade a puntino, visto che, essendo tu già in ginocchio, neppure hai il bisogno di genufletterti di fronte al prodigio. Tu V.- questo lo abbiamo capito da tempo — la luce l’hai già vista da tempo. Passando dai miracoli alla realtà: la storia di Cisneros che è balzato dalla parte di Chávez — o che, quantomeno, ha stretto con lui un patto di non aggressione — è nota da cinque anni a chiunque abbia una conoscenza anche soltanto approssimativa del Venezuela. A te la cosa fa ridere? Ne sono contento. Un po’ di risate fanno bene a chi vive la tetra vita del “cassintegrato con prole”. Quello che invece fa ridere me — ed i miei polli — è il fatto che tu senta il bisogno di chiamare “cubano” Cisneros (immagino che fosse tua intenzione agitare lo spettro, da certe parti sempre efficace, della “mafia di Miami”). Ma quando mai. Informati prima di scrivere sciocchezze. Cubano era Diego, il padre di Gustavo, che, peraltro, aveva lasciato l’isola negli anni 20, quando era ancora un ragazzino. Il venezuelanissimo Gustavo Cisneros non è affatto “andato dalla parte del socialismo”. Ha soltanto usato, per difendere i suoi interessi, quello che Chávez (ed i chavisti genuflessi) amano chiamare socialismo. O meglio: ha soltanto stretto –contro la concorrenza e contro la libertà d’informazione — un patto di convenienza con il caudillo di turno. Chávez e Cisneros si sono spartiti la torta, V.. Altro che socialismo! Altro che “miracolo”! Salutami la prole, V., e stammi bene.

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    pierluigi Prosecchi ha detto:

    Tanto per spiegare ai fanciulli, che credono di sapere tutto. Il rapporto Cisneros, Chàvez, è di mutuo soccorso. Cisneros, lo lascia governare, senza fare troppa opposizione, Chàvez, li da i bei soldoni di pubblicità. Non solo, qualcuno qui parlava della legge Italiana radio televisiva fatta per aiutare Berlusconi, la Ley Resorte, obbliga una produzione venezuelana, gli studi Cisneros i più grandi del latino america, tolti quelli di San Paolo di tv Globo, Producono quasi tutto quello che viene trasmesso in Venezuela. Poi teniamo in conto le novele, che vengono vendute, in tutto il mondo, protette in Venezuela praticamente senza tasse, perchè prodotto culturale. Forse i nostri Lucio e V, non sanno che nel pacchetto ALBA, ci sono anche le novele, come scambio, e tutti i programmi in cd, per l’ alfabetizzazione una affare di milioni di dollari, tutti prodotti da Cisneros. Ma va da se, che il diavolo si accompagna sempre acqua santa. Credo che Cisneros, non sia poi così un gran nemico, del nostro parà.

    Ma queste cose, non si leggono molto spesso, nei liberi giornali e siti, vicini al rivoluzionario Boliveriano.

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    titus ha detto:

    Come siete bravi a svolgere il compitino assegnato ma –a questo punto– il tema dovrebbe essere un altro..
    Assodato che in Venezuela ad ogni cittadino è stato inserito un chip sottocutaneo, sintonizzato solo sulle frequenze governative –salvo tre ore notturne– è lecito porvi una una domanda?

    I venezuelani lobotomizzati, a chi dovrebbero chiedere lumi per sottrarsi all’odiosa dittatura hertziana? A quale Paese –ovviamente “occidentale”- dovrebbero ispirarsi?

    Conforta sapere che possono contare sulla vostra nobile e disinteresata crociata, ma questo non basta!
    Sono graditi dei consigli pratici, concreti, anche banali. Suvvia, non siate modesti, e visto che anche l’arcimilionario Cisneros è una subdola canaglia “cripto-chavista”, quali TV consigliate di vedere? La RAI? CNN? Fox?Sono normalmente distribuite e captabili via-cavo.

    Qual’è il modello di comunicazione che raccomandate? Quello dell’Italia o quello del vostro ombelico?

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    pierluigi Prosecchi ha detto:

    Titus, ma che stai dicendo, mi sembra che hai qualche problema. Nessuno ha voluto dimostrare, nulla. Tanto meno che i Venezuelani, sia tele-controllati. Forse sei tu che hai qualche dubbio, visto che ne parli.

    Abbiamo solo, approfondito, la situazione televisiva Venezuelana. Mi sembra che i Venezuelani, liberamente, sceglieranno la loro strada. Certo che sarà interessante capire, durante le elezioni, quante trasmissioni en cadena, il presidente farà.

    Mi sembra che anche tu sia d ‘accordo che la televisione e mezzi di comunicazione abbiano un peso notevole nell’ indirizzare i più distratti. Come giustamente tu fai notare, quando parli di Fox, sai benissimo che peso ha avuto per la seconda rielezione di w. Bush.
    In Italia tutti conosciamo la situazione.
    E’ indubbio che Chàvez, si trova, in difficoltà, in questo momento, con l’ elettorato, quindi molto probabilmente, dato anche le sue doti carismatiche, userà molto il mezzo televisivo e la Ley Resorte lo aiuterà molto.
    Poi se l’ inflazione, la diminuzione del potere d’ acquisto, la enorme violenza, le promesse non mantenute, una stretta alla comunicazione, forse sono più forti del suo carisma, e il suo uso smisurato dei media, lo vedremo.

    Io in Italia consiglio di vedere Rete 4 e Bruno Vespa, tanto per non sbagliare. Consiglio degli amabili trasmissioni radiofoniche tipo Zapping,
    Chiaramente ai venezuelani consiglio, tutte le cadena, chiaramente, poi Olà presidente,e canale 2 e tutti i media comunitari. Insomma ne hanno tanto da vedere.
    Buona giornata Titus.

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    Anonimo ha detto:

    Mi domando su questo sito che ha una forte connotazione radicale o di sinistra estrema.….appararente si vede solo una onnipresenza costante e sabotatrice di posizioni di destra estrema che non danno ampio spazio ad un dibattito, spesso insulti pesanti od addirittura minacce tra chi scrive tipo un ping pong che crea confusione e terra bruciata… a chi serve tutto cio, ma non sarete in mano voi alla cia come si sussurra da molte parti??????

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    Lucio ha detto:

    Prosecchi, tu puoi pensare di aver dimostrato ciò che vuoi, ma ti faccio notare che la sbrodolata di dati sulla classe media brasiliana non dimostra che nella lotta alla miseria Lula non abbia lasciato a desiderare (soprattutto i movimenti popolari che si erano illusi intorno alla figura del presidente operaio). Il paragone Venezuela– Brasile, ti ricordo, lo hai fatto tu, io ti ho solo risposto che le classi popolari venezuelane hanno incrementato e continuano ad incrementare la qualità della propria esistenza, mentre in Brasile molto poco. Il resto delle cose che dici vanno bene, la crescita economica, il fatto che sia una potenza regionale… la classe media. Ma non è questo il punto. Il punto è che i venezuelani, con tutti i successi del governo Chavez (che nessuno nega, come dici tu, tranne il Cavallini-furioso, aggiungo io), hanno ripreso a fare politica, anche negli strati sociali più bassi. La democrazia e la partecipazione, che sono legate, hanno continuato a crescere (ed infatti il Cavallini è costretto a operare una differenziazione artificiosa quanto improbabile tra un primo ed un secondo Chavez), per questo credo che sia una vana speranza della destra internazionale quella di una perdita della maggioranza parlamentare a settembre. Staremo a vedere. In ogni caso dal punto di vista politico Chavez è indissolubilmente legato alle aspirazioni del popolo, per questo il suo discorso che rivendica gli interessi popolari di fronte a quelli dell’alta borghesia, non può che essere un bene per un’ulteriore sviluppo della democrazia, magari non solo in ambito politico ma anche in ambito economico. Da qui la giustezza della legge in questione. Una legge, prosecchi, che non è stata approntata adesso per affrontare una difficoltà momentanea, ma è in vogore da tempo. Il fatto è che di fronte alla censura illegale operata da RCTV, le trasmissioni di questa sono state finalmente sospese.
    Ed io spero vivamente che quella banda di golpisti non torni più ad occupare spazi, che mai avrebbero dovuto essere di loro competenza.

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    Annalisa ha detto:

    @Anonimo, bella questa, davvero. Mancava al repertorio…

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    mc ha detto:

    Lucio, tu parli di “artificiose distinzioni”, ma in realtà di artificioso — e non di rado ridicolo — qui c’è solo l’ostinazione con cui tu ti ostini a negare i fatti. Che il nuovo protagonismo delle masse (che ha favorito il successo di Chávez e che dal successo do Chávez è stato a sua volto favorito) sia deperito in un sistema di potere personale, è una realtà constatabile, da chiunque ancora abbia la schiena dritta, proprio guardando — anche solo di sfuggita — un “Aló Presidente” o uno dei quasi quotidiani messaggi “en cadena” che la reincarnazione di Bolivar regala ai Venezuelani. Quanto ai successi del governo nella lotta alla povertà, i dati (molti dei quali già sono stati elencati da Prosecchi) dicono che certo esistono, ma che la loro portata e, soprattutto, la loro natura, è, in realtà, molto meno luminosa di quello che la propaganda di regime vorrebbe far credere. Come molti dei dati già elencati da Prosecchi inequivocabilmente rivelano, nel campo della lotta alla povertà i dieci hanno di Chávez hanno ottenuto — a fronte del più grande “boom” petrolifero della storia — risultati inferiori a quelli di Cile e Brasile. Ed anche risultati equiparabili a quelli che, in tempi di “boom” meno arrembanti — avevano ottenuto i tanto vituperati governi del “Punto fijo”. Quello che il regime chavista ha creato — accanto al culto, non di rado farsesco, della personalità del capo, ormai divenuto una sorta di grottesca mistica — è una colossale ed inefficiente macchina assistenzial-elettoralistica che comincia a far acqua da tutte le parti (ospedali a pezzi, elettricità razionata, criminalità rampante)…(segue)

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    mc ha detto:

    Per questo, come scrive Prosecchi, Chávez ha oggi paura. E questo spiega il crescente abuso delle trasmissioni “en cadena”. Lascia stare il discorso sul golpe, l’oligarchia e tutto il resto che è solo aria rifritta mal rimasticata. La verità è che Chávez, pur avendo speso una impressionante quantità di danaro nella creazione di nuovi media (Tv e radio) a lui asservite (con Chávez non ci sono mezze misure: o si è a lui asserviti o si è contro di lui), oggi non controlla che una frazione della audience televisiva. Prova ad ascoltare solo una mezzoretta di trasmissione di Teves (la rete alla quale Chávez ha dato le frequenze che erano di RCTV) e capirai senza difficoltà perché. Così come ha lasciato deperire tutte le infrastrutture (ospedali, elettricità, strade) e così come ha distrutto tutta l’economia non petrolifera, aumentando la dipendenza del Venezuela dallo “sterco del demonio”, Chávez non ha saputo, in chiave televisiva, andare oltre la più gretta e vanesia propaganda. Al punto che, anche tra quelli che ancora lo votano, solo pochissimi lo reggono in Tv. Per questo, oggi, deve mettere il bavaglio ai media ed occupare sempre più, nel nome di una legge liberticida ed impresentabile, gli spazi “en cadena”. Ed in tutto questo, credimi, Lucio, di “socialismo” non c’è proprio niente. Questo è soltanto manna per i settori della vecchia oligarchia che hanno saputo adattarsi (vedi Cisneros) o per la nuova arrembante casta della “bolibuguesia” chavista.

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    Roberto ha detto:

    Oibò, qui se c’è qualcuno pagato dalla CIA, questi è cavallini. Mi ero ripromesso di ricordarlo, giacché (in quanto stipendiato dall’USAID) ha il tempo e la voglia di contestare l’incontestabile, ovvero l’incredibile miglioramento delle condizioni di vita delle classi popolari venezuelane in virtù dell’azione di Chàvez..
    Sempre il solito sistema, eh Cavallini? Rispondi fischi per fiaschi, modifichi la realtà a tuo piacimento, citi link che tu stesso non leggi,lanci accuse e infamie verso chiunque non la pensi come te, poi piagnucoli quando qualcuno risponde ai tuoi deliri; ora non ho notato se hai usato di nuovo il vecchio trucco di scrivere con un alias, dando ragione a te stesso; ma forse, già smascherato e ridicolizzato dalla sempre ottima Annalisa, hai smesso questa buffonata (o almeno hai avuto l’accortezza di usare un altro pc…). Mentitore spudorato, ma ci piaci così, vergognosamente prono ai diktat degli USA e di Miami. Ci ricordi l’utilità della battaglia delle idee…

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    Laqualunque ha detto:

    Ahahahahahah.….…sempre i vari MC ahah
    ahah.….… vorebbero convincersi loro stessi che Chavez e il male ma non ci arrivano magnatevi il fegato che questo omino vi ha tutti messi in riga ahahah.…
    fa male lo so speriamo che duri e io
    godo ahahahah.…

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    pierluigi Prosecchi ha detto:

    Che bene Laqualunque, abbiamo una persona che ci mette in riga!!! Penso che tu sei uno di quelli, che quando Benito metteva in riga, con l’ olio di ricino approvavi oppure baffone, quando mandava i “nemici ” al gulag, tu facevi festa vero. Ti spiace vedere le persone, che cercano di dialogare, con idee diverse, ma chi ti è contrario.…VIA IN RIGA E NON SI COMMENTA!!!!!.

    Abbiamo capito tutti di che pasta è fatta certa gente. Per fortuna in Italia c’è stata la liberazione, ma qualcuno mette ancora la testolina fuori dalle fogne, di qualsiasi colore sia.

    Poi cadere, nel insulto banale di essere prezzolati da enti, di spionaggio, mi sembra veramente troppo.

    Guarda caso, anche in questi giorni un espenente di spicco dell’ opposizione Italiana è stato accusato di essere al soldo die medesimi servizi segreti.

    Ma insomma quante ne pagano, sia destra che a sinistra.

    Credo che non sapendo più che dire, non perchè io abbia ragione o torto, si stava semplicemente discutendo e approfondendo, si arriva agli insulti gratuiti. Ciò dimostra la poca conoscenza delle cose dette, e ci si difende così.

    LA QUALUNQUE AGLI ORDINI, MI METTO IN RIGA hahahhahahhahahahh.…..

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    mc ha detto:

    Non ti preoccupare, Prosecchi. La cosa della Cia (o dell’USAID, dipende dagli umori del momento) e la comparsa di Laqualunque, sono parte di un rituale (molto poco intelligente, ma anche, tutto sommato, innocuo). Se insisti, presto ti accuseranno di essere Aldo Palumbo. Che cosa significa? Niente. Ma così sono fatti da queste parti…

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    panciaallariaechiappeammare ha detto:

    […Mentitore spudorato, ma ci piaci così, vergognosamente prono[…]

  95. avatar
    roberto ha detto:

    Cavallini panciallaria e ginocchia lise, sei ridicolo ma coraggioso: tiri ancora fuori la storia di Aldo Palumbo? Per chi non lo sapesse, questo è uno degli alias che il nostro eroe usa quando ha bisogno di qualcuno che lo sostenga nella sua inarrestabile lotta a favore degli Usa, come dimostrato dall’indirizzo IP pubblicato da Annalisa (cfr. il post pubblicato da 07/01/2010 @ 20:48:05).
    Ad ogni buon conto, l’Usaid lavora per la Cia..e la Cia per gli Stati Uniti; lo chiarisco per evitare che si faccia confusione, visto che qualcuno fa il finto tonto. Ricapitolando: USA = CIA = USAID. Quindi, sillogisticamente, se lavori per l’USAID lavori anche per gli States. Ora è più chiaro?
    Quando devi scrivere qualcosa, cavallini, potresti provare ad utilizzare sempre il tuo nome? O non ce la fai proprio, panciallaria?

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    Anonimo ha detto:

    Fate scappare tutti quelli che si avvicinano a questo sito per leggere e tranquillamente informarsi.…vedo che dopo 95 interventi il caos e la non comprensione di quello di cui si parla e’
    totale, pare un grande fratello od una di quelle trasmissioni televisive dove fa audience solo chi strilla piu forte e insulta. o spara parolacce.….MAMMA MIA
    Annalisa fai degli interventi buoni e intelligenti sul Sud America, per poi lasciarti distruggere tutto da una banda di guastatori via web.…Molti potrebbero pensare male del tuo sito, non che vi sia la CIA.…ma che dietro la facciata ufficiale di sinistra radicale, in realta ci sia una operazione della destra italiana dei media vedi RAISET per creare
    confusione e basta e lasciare la gente disinformata ed alla fine pensare veramente che i golpisti di Honduras hanno ragione, Uribe e neglio di Ghandi, o Chavez e un sanguinario assassino o Fidel un criminale.Consiglierei una inversione di tendenza perche chi vi legge
    da un locutorio in Sud America non ha tanto tempo da perdere di fronte a tante
    guasconate, parlare di fame guerra, morti. rivoluzioni e una cosa molto seria che non ha niente a che vedere con i vostri padani in pantofole…Grazie

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    mc ha detto:

    Per Roberto. Ridicolo certamente lo sono — almeno questo abbiamo in comune, noi due e, temo, ogni umana creatura — ma coraggioso no. Quella che tu chiami “la storia di Palumbo” è, infatti, soltanto la storia di una figura in verità non troppo brillante della simpatica Annalisa. La quale, qualche tempo fa, per misteriose ragioni si mise in testa di dimostrare che io ero Palumbo (quasi che la cosa avesse una qualche importanza). E lo fece come? Pubblicando il mio IP (quasi che io non lo conoscessi). Poi, messa di fronte all’assoluta incongruenza del gesto, ha pensato bene di chiudere il dibattito cancellando i miei interventi. So che non serve a nulla, Roberto, ma te lo ripeto. La storia di Palumbo (e quella degli alias in generale) è ridicola. E davvero non capisco per quale ragione alcuni la tirino in ballo quando vi sentono in difficoltà. Accusare uno di essere un agente della Cia è un trucchetto polemico vecchio quanto la stupidità della parte più trogloditica della sinistra. Ma, nella sua stupidità, ha almeno un senso. Che senso ha, invece, accusare qualcuno di essere…Aldo Palumbo? Mistero. Evidentemente esiste, a sinistra, una stupidità che va oltre la stupidità. Saluti a tutti

  98. avatar
    roberto ha detto:

    I più hanno pensato che l’indirizzo IP di questo Palumbo fosse uguale, guarda caso, al tuo… sai, noi complottisti di sinistra.. quizas?
    Credo comunque che abbia ragione l’anonimo dell’intervento 96; è ora di parlare di cose serie, invece di intasare il blog della sempre ottima Annalisa con le nostre beghe.
    Hasta la victoria.

  99. avatar
    Laqualunque ha detto:

    Salve Prosecchi,prima cosa ti incollo questa tua frase che e di una comicita!!

    “Abbiamo capito tutti di che pasta è fatta certa gente. Per fortuna in Italia c’è stata la liberazione,”

    e non faccio comenti non ce ne bisogno.

    Secondo sei per il dialogo! ma pure io
    pero sentire sempre gli stessi paraculi
    vomitare,si perche voi non dialogate voi
    vomitate,
    adesso se hai il coraggio ma non lo farai
    rispondi alla mia domanda!
    cosa ha fatto Chavez di tanto criminale
    per vomitarli adosso di tutto e di piu?
    Io non sono venezuegliano ma me le avete
    riempite!
    pensa tu sti poveri indios dopo piu di
    500 anni altroche olio di ricino e in riga
    e dialogo vi darei,dove eravate quando
    loro volevano dialogare?
    vergognatevi gente come voi meritterebbe di essere insultata,io non lo faccio.
    Amicalmente.

  100. avatar
    Anonimo ha detto:

    Come il Che Guevara nel suo viaggio in motocicletta per il sud America, io vi consiglio di prendere uno zaino, tanto tempo di fronte… e apritevi al Sud America, scendete giu da Leticia(colombia).fino a Manahus per il Rio delle Amazzoni,dormite con gli Indios vivete con loro nella meravigliosa selva amazzonica.…oppure scendete sul lago Titicaca nella Cordillera real da Puno peru, fino a Tihuanaco (Tempio del sole) Bolivia…guardatevi da 4500 metri un magnifico tramonto prendete contatto con gli indios di montagna di Bolivia…dormite e vivete in una pulciosa stanza di una Favela di San Paolo o Fortaleza.…visitate e fermatevi in un barrio come Aquablanca di Cali o la Comune di Medellin, frequentate i mercati popolari…mangiatevi una arepita con un sancocho di Gallina a Quito o Bogota…partecipate ad una delle missioni bolivariane nei quartieri popolari di Caracas…viaggiate per giorni e giorni con scassatissimi bus…muovetevi per le grandi metropoli in un collectivo stipato di gente.…
    MANGIATEVI INSOMMA UN PO DI VERO SUDAMERICA PERCHE SIETE DEI POVERI FALLITI
    PSEUDOINTELLETTUALI FASCISTOIDI I VOSTRI DISCORSI POSSONO SOLO CONVINCERE QUALCHE VECCHIO RINCOGLIONITO PENSIONATO PADANO

  101. avatar
    Anonimo ha detto:

    Come il Che Guevara nel suo viaggio in motocicletta per il sud America, io vi consiglio di prendere uno zaino, tanto tempo di fronte… e apritevi al Sud America, scendete giu da Leticia(colombia).fino a Manahus per il Rio delle Amazzoni,dormite con gli Indios vivete con loro nella meravigliosa selva amazzonica.…oppure scendete sul lago Titicaca nella Cordillera real da Puno peru, fino a Tihuanaco (Tempio del sole) Bolivia…guardatevi da 4500 metri un magnifico tramonto prendete contatto con gli indios di montagna di Bolivia…dormite e vivete in una pulciosa stanza di una Favela di San Paolo o Fortaleza.…visitate e fermatevi in un barrio come Aquablanca di Cali o la Comune di Medellin, frequentate i mercati popolari…mangiatevi una arepita con un sancocho di Gallina a Quito o Bogota…partecipate ad una delle missioni bolivariane nei quartieri popolari di Caracas…viaggiate per giorni e giorni con scassatissimi bus…muovetevi per le grandi metropoli in un collectivo stipato di gente.…
    MANGIATEVI INSOMMA UN PO DI VERO SUDAMERICA PERCHE SIETE DEI POVERI FALLITI
    PSEUDOINTELLETTUALI FASCISTOIDI I VOSTRI DISCORSI POSSONO SOLO CONVINCERE QUALCHE VECCHIO RINCOGLIONITO PENSIONATO PADANO

  102. avatar
    mc ha detto:

    Noi mangeremo un po’ di vero Sudamerica (qualunque cosa significhi). Tu intanto, anonimo, cerca di smaltire la sbornia di retorica di seconda mano che ti sei preso leggendo la storia del Che a fumetti. Una doccia gelata, un bel caffe e via. Vedrai che poi vedrai il mondo a ntinte meno infuocate.

  103. avatar
    pierluigi Prosecchi ha detto:

    Rispondo più che volentieri, a Laqualunque, che mi sembra che oltre offendere non sa argomentare di nulla.
    Quando io ho detto che Chavez è un criminale? Forse le cose che scritto, tutte vere, secondo te sono un comportamento criminale, da parte di Chavez?

    Se è così sei tu laqualunque, ad asserire che Chàvez è un criminale. IO mi sono limitato, di raccontare le cose come stanno in Venezuela. Mi sembra che ho anche detto che molti passi avanti, con i governi Chàvez sono stati fatti. Se questo è vomitare, non so cosa dovevo dire? Ho anche parlato di una borghesia fascista Venezuelana, anche questo è vomitare?

    Mi sembra la qualunque, che tu, oltre a leggere qualche volantino pubblicitario elettorale del MAS, non hai la più pallida idea, neamche dovi si trovi il Venezuela, parli di Indios, che a parte la parte sud del Venezuela, ne troviamo ben pochi. Ma se questo è il tuo sistema di dialogo, te lo lascio tutto.

    Per quanto riguarda la liberazione, mi sembra che persone come te, non siano state ripulite, c’è poco da fare, la liberazione doveva essere più profonda, dalla fogna voi uscite sempre!!!! Laqualunque, magari si legga qualche libro, viaggi un po’ poi potremmo, tranquillamente dialogare, come ho fatto con Lucio e V.

    Anonimo, mi parli un po’ di manahus, cosa c’è che non va? Parliamo di San paolo, 18 milioni i abitanti, e poi parliamo di caracas che ne fa a mala pena 5 milioni. Mi sembra che Caracas, sia la seconda città più pericolosa al mondo, evidentemente queste missioni che Lei parla, non riescono ad essere così efficacici come pensa. Ma mi racconti di Manhaus, ne sono molto curioso.……

    MAGGIORE LAQUALUNQUE SEMPRE IN RIGA.….hahahhah

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    Annalisa ha detto:

    Sono stata accusata di essere pagata dal governo venezuelano, dalla Cia, ora anche dalla destra italiana. Per motivi diversi, perché non cancello i commenti o per quello che scrivo. Non cancello i commenti per molte ragioni, perché non ho tempo spesso di leggerli tutti, perché quando ho tempo a volte non ne ho voglia, perché la piattaforma di questo blog non permette moderazioni (nel senso che poi nessuno può più commentare in nessun post), o per lo meno non so proprio come si faccia a moderare commento per commento prima della pubblicazione. Sto cercando di trovare un po’ di tempo per cambiare o piattaforma o capire come si fa. Ma forse soprattutto perché speravo sempre che l’intelligenza e la decenza, l’onestà…prendessero il sopravvento …
    Mi rendo conto che almeno nel vostro caso siete la dimostrazione del fatto che a volte gli esseri umani fanno un cattivo uso della libertà di cui godono …
    Non voglio privare altri della possibilità di lasciare un commento, non vorrei privare uno spazio libero della possibilità di un confronto onesto…
    Non ne siete capaci, come ha scritto qualcuno più su, vi insultate, vi provocate, vi stuzzicate, ripetendo sempre le stesse cose, siete dei bambini capricciosi e viziati che hanno bisogno di autorità perché appunto, non sapete gestire la libertà di cui godete.
    Non mi paga nessuno ed io sempre più spesso mi chiedo: ma chi me lo fa fare???
    Ciao

  105. avatar
    Pierluigi Prosecchi ha detto:

    Annalisa, rimango anch’io allibito, da i commenti stucchevoli di qualcuno. Mi sono permesso di intromettermi nella discussione, perchè si parlava di televisione e comunicazione. Dato che occupo di questo, e sono residente nelle Americhe, pensavo di dare un contributo. Nulla di più. ma quando leggo, che si parla di agenti infiltrati, di vomitare accuse, capisco che la libertà che ci da questo mezzo, fantastico, non è seriamente capito da molte persone. Svilire, con offese, gratuite, in prima persona te, che gestisci questo spazio, si raccoglie la tua passione non serve che la palesi. Da veramente fastidio. Io credo che se non si ha nulla da dire, meglio non scrivere nulla. La tifoseria quando si parla di cose, serie, non serve a nulla svilisce solo lo spazio che abbiamo a disposizione.

    Ma va da se, che alcune persone invece di studiare seriamente le cose, parlano con” cultura moderna “fatta da notizie rastrella tra la rete. Ma questo va ancora bene, ma chi offende senza neanche provare, ad argomentare, mi fa un po’ di pena. Comunque, immagino che siano sempre le stesse persone che destabilizzano la discussione, basta bloccare IP, oppure inizia cancellare, chi è fuori discussione vedrai che si stufano.

    Un saluto alla prossima, chiaramente estendo il saluto, a tutte le persone civili che hanno conversato con me, accettando anche lo scherzo e l’ ironia.

    Invece per gli amanti dei Nouar di spionaggio, e vari personaggi dall’ insulto facile, mi spiace ma il mezzo della rete lo avete capito poco.….

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    mc ha detto:

    Annalisa, fai come me che, grazie al tuo blog, ho maturato una grande esperienza in materia. Non prendere sul serio quelli che ti accusano d’essere un agente della Cia (o al soldo di qualsivoglia padrone). Non c’e nessun bisogno di regolare nulla. I Laqualunque e i Roberto si qualificano da soli. È sufficiente, per disinnescarli, che tu eviti di unirti (come in passato qualche volta hai fatto) al loro coro. Come disse un grande poeta (un ghibellino antichavista di Firenze): :non ragioniam di lor, ma guarda e passa” : - )

  107. avatar
    Annalisa ha detto:

    “Non ne siete capaci, come ha scritto qualcuno più su, vi insultate, vi provocate, vi stuzzicate, ripetendo sempre le stesse cose, siete dei bambini capricciosi e viziati che hanno bisogno di autorità perché appunto, non sapete gestire la libertà di cui godete.“
    Cavallini, che come al solito rigira le fritatte, quello era rivolto a tutti, te compreso.

  108. avatar
    Anonimo ha detto:

    Annalisa se vuole salvare il suo sito dal ridicolo circo in cui si trova…basta leggere sopra.…le propongo dato che siete un polo di controinformazione di sinistra,credo,” di censurare gli interventi che non siano tesi alla costruzione positiva tra voi ed i movimenti bolivariani ‚di cui lei parla con entusiasmo militante, per sviluppare l’ ampiamento del suo web in maniera costruttiva a fianco dei movimenti rivoluzionari.…” se non ci sara una involuzione in questo senso non avrete piu credibilita a livello non solo italiano ma anche in sud america…ed e’ questo che una piccola minoranza dei suoi affezionati frequentatori sabotatori… vuole.…

  109. avatar
    mc ha detto:

    Non avevo mai dubitato che le tue rampogne fossero rivolte anche a me, Annalisa. Ero certo, anzi, che fossero rivolte soprattutto a me. Perché anche tu hai sempre avuto la tendenza a vedere un complotto della Cia dietro ogni voce dissenziente. E nel fatto che, ora, l’accusa ti sia tornata indietro — sia pur solo in uno sconclusionato ed anonimo intervento che avresti fatto bene a ignorare del tutto — c’è, devi ammetterlo, una sorta di poetica giustizia. Io credo che tu debba smetterla di temere le opinioni contrarie — che vivacizzano il tuo sito — ed impegnarti di più, caso mai, a tenere a bada i trogloditi che fanno da buttafuori e che ora, dopo avere denunciato immaginari complotti di “alias”, da anonimi ti chiedono prove di purezza ideologica: o butti fuori i “provocatori” o verrai tu stessa espulsa dalla comunità dei veri credenti (vedi # 108). Il mio consiglio disinteressato (che sicuramente ignorerai) è: mandali a cagare. Non meritano altro. La cosa più bella del tuo blog è proprio la sua “impurità”, la sua apertura, a dispetto del tendenziale dogmatismo della padrona di casa. Però, se tu davvero preferisci la noia plumbea del consenso.…beh, vorrà dire che anche il tuo diventerà un blog “en cadena”.

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    mc ha detto:

    nota bene la minaccia, Annalisa: “…se non ci sarà una INVOLUZIONE in questo senso…”. Analfabeti ed intolleranti i tuoi giudici inconsapevolmente ti chiedono di peggiorare il tuo blog. Se proprio non vuoi mandarli a cagare, rispondi loro, almeno, col gesto dell’ombrello.

  111. avatar
    Anonimo ha detto:

    Ora il gioco delle parti mi sembra chiaro…questo sito NON E SICURAMENTE A
    SERVIZIO DEL MOVIMENTO PROGRESSISTA ANZI LO DANNEGGIA…le forze bolivariane ne stanno prendendo atto…Con i fascisti salottieri il discorso e’ chiuso da Piazzale Loreto…ADIOS

  112. avatar
    titus ha detto:

    SOLUZIONE
    Una mozione: ke il signor mc apra un SUO Blog,100% personale, doc, geneticamente garantito.
    E’ uno smanettatore di tastiera, loquace, logorroico: ha le carte in regola per sostenere da solo un Blog.

    Perke NON lo fa? Perke preferisce la fequentazione di questo, per menar il can x l’aia? per depistare ogni intento di discussione?

    Mettere un tombino a quella fogna verborroica o…cambiare sito. Non ci sono altre alternative??

  113. avatar
    anonimo ha detto:

    Mozione approvata titus!! Devo confessare che ho paura a scrivere in questo sito dove si aggira senza pace questo Capitano Achab del Web ossessionato fino al delirio di dare la caccia senza quartiere
    a Moby Dick la balena bianca…simbolo stesso di Dio !!Qui ‚invece Achab scorrazza
    a bordo della sua baleniera a caccia di tutto cio che e’ rosso e progressista.…
    non dorme mai…si aggira sul ponte terrorizzando l’equipaggio con la sua gamba di osso di balena, pronto a censurare ed insultare i progressisti ed innneggiare a tutto cio che e’ reazione se non fascismo e mafia…
    Ma attenzione Achab nelle sua ossessione
    inarrestabile portera’ alla rovina non solo lui stesso.ma tutto l’equipaggio e la nave baleniera Pinguin che saranno fatte a pezzi da Moby Dyck e trascinati tutti in fondo all’oceano…ovviamente
    questo tipo di delirio per quanto ci riguarda potrebbe portare a picco questo sito e chi lo dirige.….Ho dovuto coinvolgere le pagine bellissime di questo capolavoro immortale di Melville che ho letto in inglese,chiedo perdono a questo genio della letteratura per averlo portato cosi tanto in basso…Grazie per l’attenzione!!!!!

  114. avatar
    mc ha detto:

    Il parallelo con il capolavoro di Melville mi commuove. Molto meno mi commuove vedere trasformare il nome della nave da Pequod in “Pinguin” (forse anonimo ha confuso Moby Dick, che dice di aver letto in inglese, con il film “Happy Feet”, della Disney). Comunque sia, non cessa di sorprendermi, in questo sito, la tendenza a mitizzare — sia pur in senso negativo — chi partecipa dissentendo. Tempo fa successe qualcosa di simile anche a Aldo Palumbo, divenuto, da allora, una demoniaca creatura dotata di super poteri . Ora (e non è la prima volta) tocca a me. Anonimo mi paragona a Ahab (e non Achab). Ed Annalisa crede che io di Palumbo sia la reincarnazione, un po’ come Chávez è la reincarnazione di Bolivar (sciocchezze entrambi, ma la seconda è, ovviamente, specie in Venezuela,molto meno innocua della prima). Per concludere: vi informo che, per quanto mcommovente, la vostra mozione è inutile. Io un blog, anzi, un sito ce l’ho già (anche se, per pigrizia, lo aggiorno con molta irregolarità). http://www.2americhe.com. Va da sé che siete tutti benvenuti. Vorrei inoltre ricordare — in particolare ad Annalisa — come non tutto il male (ammesso che davvero qualcosa di male sia accaduto in questa discussione) venga per nuocere. La discussione — rammenti? — era cominciata perché ti avevo fatto notare quanto improponibile fosse la tua teoria d’una “censura” dell’ Eni a Repubblica. Beh, almeno questa sciocchezza, è scomparsa dal panorama. Alla prossima. E rilassatevi.

  115. avatar
    Anonimo ha detto:

    Povero sito di Annalisa: MALATEMPORA CURRUNT!!!!!!!!!!!

  116. avatar
    Anonimo ha detto:

    Proporrei che Il capitano Achab e seguaci
    escano dai loro salotti comodi e riscaldati, e si facciano un anno almeno di gavetta nel vero sud america attraversandolo tutto in bus scassatissimi, viaggiando per l’Amazzonia.il Magnifico Choco colombiano dalla selva incontaminata sul pacifico…una attraversata sul Lago titicaca con gli indios di montagna…masticatevi una foglia di coca per arrestare il terribile “Soroce” o mal di altura, godetevi il tempio del sole a Tihunaco in Bolivia…abbandonatevi alle enormi metropoli Quito, Cali, medellin, Lima.San Paolo,Caracas…dormite in pulciose abitazioni piene di cucarachas…mangiatevi una arepita seduti in mezzo alla polvere..girate per malfamati quartieri poveri..se ve lo permettono le feroci pandillas,..scavalcate masse di corpi di indigenti e mendicanti stesi per terra..rompetevi la schiena per ore e ore su un bus carico di indios..etc…etc. mangiatene di polvere ed anche spesso di malattie endemiche che sofrrirete con la vostra carne.…E’cosi vivendo col popolo che si acquista una coscienza rivoluzionaria.…E’. bene che ci sia una netta discriminazione tra noi e voi poveri
    fascisti da salotto in pantofole , spero che i pazienti lettori se ne siano accorti grazie

  117. avatar
    Anonimo ha detto:

    …e questa cos’e’? Una guida turistica per minus habens?

  118. avatar
    Giorgio Sabaudo ha detto:

    si riempie di commenti l’articolo per desviare e disinformare,
    significa che hai fatto un ottimo lavoro Annalisa!
    Continua così
    un abbraccio da Santa Marta

  119. avatar
    Annalisa ha detto:

    Grazie Giorgio. Felice di avere tue notizie. A presto.

  120. avatar
    Amicalmente ha detto:

    Ciao Annalisa,
    i tuoi articoli le tue informazioni sull’America latina sono sempre delle migliori e non dico questo per patito preso,leggo anche molti altri blog,
    intervengo raramente nei tuoi articoli ti
    chiedo scusa mi avrai sicuramente riconosciuto il mio stile e inconfondibile
    Amicalmente.

  121. avatar
    Annalisa ha detto:

    Certo che ti ho riconosciuto, un abbraccio
    grande, come stai?

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