E hanno ancora il coraggio di chiamarlo Telegiornale…

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Augusto Minzolini

quella latrina mediatica senza fondo (né vergogna) che è il Tg1 diretto da Augusto Minzolini.
 
Ieri sera l’edizione delle 20 è stata particolarmente vergognosa. Da tempo ho deciso di concedere ampi spazi di salute al mio cervello non guardando la televisione, ma ieri sera mossa dalla curiosità di vedere come sarebbe stata trattata dalla televisione pubblica di regime la manifestazione per la libertà di stampa ho ceduto, assistendo a  un’offesa alla decenza umana, al dolore e a quella poca intelligenza rimasta degli italiani, senza precedenti.
 
La notizia della manifestazione di Piazza del Popolo (trecentomila persone) relegata in quarta/quinta notizia prima dello sport, senza nemmeno la decenza di dire la sigla completa degli organizzatori, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, bensì soltanto  da parte della giornalista (?) conduttrice le iniziali della sigla.
 
Su Messina nessun accenno all’indagine che un pool di esperti sta portando avanti rispetto all’inchiesta in cui si profila il reato di disastro colposo a carico di ignoti.
Il TG1 ha dato voce soltanto a un esperto metereologo  del CNR che mostrava il “ciclone anomalo” manco fossimo nei Caraibi, spiegando l’origine di  questi fenomeni atmosferici anomali ai quali secondo lui dovremo abituarci. Le accuse alle responsabilità umane lasciate a persone piangenti e in evidente stato confusionale, nessuna voce esperta o ufficiale a confermarle… vergogna! vergogna! vergogna!
 
Vergogna per un servizio definito “documento esclusivo” che altro non è stato che puro gossip del terrore e cioè  le registrazioni delle telefonate al 113 nei momenti immediatamente successivi alla frana, gente in lacrime, impaurita, spaventata telefonando ai Carabinieri, i quali anche in quest’occasione non si distinguono certo per professionalità e gentilezza.
 
Ma “Cambia il clima” ci spiega la giornalista (?) con una faccia che la cena immediatamente diventa fiele nello stomaco.
 
Si trasforma in veleno quando Augusto Minzolini fa il suo personale comizio pro Belusconi trattando tutti gli italiani  da veri idioti, volendoci far credere che una querela ai due più grandi quotidiani della sinistra italiana (La Repubblica e L’Unità) fatta dal Presidente del Consiglio sia la stessa cosa della denuncia sporta dall’ultimo parlamentare a un qualsiasi giornalista. Vergognati Minzolini!
E vergogna anche noi stessi se continuate a pagare il canone, se tenete accese le televisioni.
 
Vi/ci chiedo un impegno serio e importante, partendo da una riflessione. Ieri alla manifestazione la stragrande maggioranza delle persone erano ultra cinquantenni. Ero lì per distribuire i volantini sull’Honduras, ebbene che era più interessato e chi mi chiedeva il volantino erano proprio loro. I giovani erano assenti, fisicamente, materialmente  e umanamente. Questo che vuol dire? Si possono fare diverse analisi, quella che ho fatto io e le persone che erano con me,  è che le persone anziane, o per lo meno di una certa età (sicuramente dai 50 su) un retroterra  culturale ce l’hanno, una base solida di sapere, di ideali, un fondamento critico in loro esiste perché retaggio di una società diversa, di una politica diversa. I giovani oggi sono figli della televisione, il berlusconismo è figlio della televisione e non viceversa. Abbiamo, ma forse è più giusto dire avete,  lasciato un’intera generazione sola, completamente sola di fronte  a modelli e idoli vuoti e senza significato. La televisione e tutto ciò che ne viene fuori: istigazione alla violenza, consumismo, riduzione della soglia di tolleranza all’odio, idolatria di modelli vuoti e senza senso,  ha lentamente come un cancro silenzioso,  cambiato le nostre e le vostre vite.
 
Un signore di una certa età portava un bel cartello: “il sonno della ragione produce BERLUSCONI!”
Non permettiamoglielo, non più.
Sarebbe necessario un impegno serio, riflettiamoci insieme, non ci vuole molto, SPEGNIAMO LA TV! Parlate di questo nelle case, in famiglia, nelle scuole, nelle fabbriche e per strada, se ne parla ma mai abbastanza. Anzi non è vero, mi correggo:  se ne parla TROPPO e non si AGISCE MAI ABBASTANZA! Perché  per chi ha bambini fa comodo, per chi è solo fa compagnia, e per vari altri motivi.
 
E attenti! Hanno provato ad indurre il sonno della ragione prima con le droghe, poi un po’ era troppo caro, un po’ la situazione era poco gestibile e induceva il sonno soltanto in una determinata fascia di età, hanno provato con la televisione. Adesso la nuova arma è internet, fatene buon uso, soprattutto di FACEBOOK. Visto sotto un certo punto di vista è l’arma più potente in mano ai controrivoluzionari. Tutti seduti lì al pc pensando di fare battaglie dietro uno schermo, web guerriglie, gruppi di appoggio virtuali, anche i muri virtuali dove poter scrivere e intanto nessuno scende più per strada e nessuno più grida nelle piazze contro il potere. Questo ci lascia fare, ci osserva, e ci scheda, fintanto che siamo seduti… a chi si dà fastidio?
Buona domenica a tutti.
 
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    Mauro Pigozzi ha detto:

    300.000 per gli organizzatori, 3 per la prefettura… Sul TG1 che dire…nulla, perchè quello che rappresenta è il nulla!

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