Guerra al terrorismo o nuovo maccartismo?

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Questo è il domani. L'America sotto il Comunismo!

Guerra al terrorismo o nuovo maccartismo?
di Annalisa Melandri 
 
Il 18 aprile scorso Hernando   Calvo Ospina si trovava sul volo Air France n. 438 partito da Parigi e con destinazione Città del Messico, quando a cinque ore dall’arrivo il comandante dell’aereo informava i passeggeri che  su disposizioni degli apparati di sicurezza del governo degli Stati Uniti non erano stati autorizzati a sorvolare lo spazio aereo di quel paese in quanto a bordo si trovava una persona non gradita per “motivi di sicurezza nazionale”. Praticamente un terrorista, secondo l’uso in voga del termine.
 
Dopo uno scalo tecnico in Martinica per il rifornimento di carburante, e soltanto dopo essere ripartiti da Fort de France, il sig. Calvo Ospina è stato informato dai membri dell’equipaggio che il “terrorista” sulla cui identità tutti i passeggeri del volo, egli compreso, si stavano interrogando, era proprio lui.
Una volta giunto a Città del Messico, dopo essere stato sottoposto al controllo della sua identità e ad un “interrogatorio”, nel corso del quale gli sono state poste domande sulla propria religione, sul possesso di eventuali armi e sui motivi del suo imminente viaggio in Nicaragua (l’asse del male, ricordate?) è stato lasciato andare.
 
Qualche mese dopo l’Air France si è comportata più gentilmente con il sig. Ospina. Poche ore prima di salire a bordo dell’aereo diretto a Cuba in partenza da Parigi, Ospina è stato avvisato telefonicamente dalla compagnia aerea che non poteva salire su quell’aereo poiché sorvolava i cieli statunitensi, in cambio la compagnia gli offriva un biglietto per Cuba via Madrid.
 
Chi è l’oggetto di tanta persecuzione? Giornalista e scrittore colombiano, collaboratore di Le Monde Diplomatique,  Hernando Calvo Ospina da anni vive in  Francia come rifugiato da dove continua a denunciare e scrivere sul terrorismo di Stato in Colombia, sui legami del governo con il paramilitarismo e sui crimini statunitensi in America latina e nel resto del mondo.
 
Quattro mesi più tardi la stessa traversia, identica nelle modalità, è capitata a Paul Emile Dupret. Stesso volo, AF348, diretto da Parigi a Città del Messico il 19 agosto di quest’anno. Paul Emile Dupret, cittadino belga, giurista e da anni consigliere  del gruppo Sinistra Unitaria (GUE/NGL) del Parlamento Europeo, nonché attivista difensore dei diritti umani e altermondialista, si stava recando in Messico per partecipare alla XV assemblea del Foro di San Paolo.
 
Come avvenuto a Calvo Ospina, durante la traversata atlantica, Dupret è stato avvisato da un membro dell’equipaggio che il suo nome era presente sulla “lista nera” degli Stati Uniti e pertanto  le autorità di quel paese rifiutavano di far passare quel volo sul proprio spazio aereo.
Dopo una lunga deviazione al largo della Florida, l’aereo con più di un’ora di ritardo è giunto a destinazione. Al ritorno il Sig. Dupret ha dovuto cambiare il biglietto, già prenotato da tempo, per una tratta verso Parigi via La Havana.
 
Ancora più incresciosa la vicenda capitata alcuni mesi fa alla signora Lourdes Contreras, moglie di Narciso Isa Conde membro della presidenza collettiva della Coordinadora Continental Bolivariana nonché noto dirigente comunista nel suo paese, la Repubblica Dominicana. Il 13 maggio di quest’anno la signora Contreras è su un volo diretto in Giamaica, dove deve partecipare ad un congresso internazionale come direttrice del Centro Studi di Genere dell’Istituto Tecnologico di Santo Domingo (Intec). Il volo atterra a Miami per uno scalo tecnico, una volta scesa  a terra viene arrestata da agenti dell’Ufficio Migrazione e dopo un generico interrogatorio le viene cancellato il visto valido fino al 2016 e il giorno seguente viene rispedita in manette nella Repubblica Dominicana. 
 
Lourdes Contreras, importante attivista per i diritti delle donne, stimata collaboratrice dell’Università Nazionale di Santo Domingo, per l’intelligence americana ha la colpa di essere da circa 40 anni moglie e compagna di vita e di lotta  del  rivoluzionario Narciso Isa Conde, accusato dalla Colombia di essere un fiancheggiatore delle FARC e che da tempo denuncia nel suo paese piani dei servizi segreti e del governo colombiano in combutta con la CIA per attentare alla sua vita.
 
Quanto accaduto a Hernando Calvo Ospina e a Paul Emile Dupret trova spiegazione nell’attività giornalistica di denuncia del primo e nell’ attivismo sociale e politico del secondo, invece ciò che è accaduto alla signora Lourdes Contreas è da mettere in relazione al fatto che suo marito, Narciso Isa Conde, è un “riconosciuto sostenitore di gruppi terroristici”, come riportato testualmente nel documento del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti al quale la signora ha potuto accedere tramite il Ministero degli Esteri del suo paese e il Console Generale in Repubblica Dominicana. Nello stesso documento viene specificato che né lei né i suoi figli possono mettere più piede negli Stati Uniti.
 
Si può individuare pertanto in questo caso un inasprimento ulteriore dell’utilizzo delle misure di sicurezza statunitensi? Qui  i divieti sono stati estesi anche alle relazioni familiari e addirittura viene resa esplicita la motivazione, se pur ambigua e generica, che ne è all’origine, diversamente da quanto è successo a Hernando Calvo Ospina e a Paul Emile Dupret che formalmente non sono stati mai informati sulla loro situazione da nessuna istituzione e per i quali i rispettivi governi non hanno mosso un dito per chiedere spiegazioni o per sostenerli nell’abuso subito.
 
Appare evidente quindi  l’uso strumentale che viene fatto dell’11 settembre, della politica di sicurezza di George Bush e della “guerra al terrorismo”. E’ evidente l’uso strumentale della morte di circa 3000 cittadini americani a seguito dell’attacco alle due torri realizzato da un gruppo di integralisti islamici, per colpire in tutt’altra direzione.
 
Un solo punto in comune esiste fra le tre persone ed è probabilmente la denuncia che essi portano avanti in modi e forme diverse rispetto alle oscure vicende  del potere in Colombia.
Ma è solo la Colombia? Oppure è qualcosa che riguarda anche il loro impegno portato avanti anche contro i  grandi centri di potere economico  e i loro crimini  in America latina e nel resto del mondo?
 
Narciso Isa Conde, Paul Emile Dupret ed Hernando Calvo Ospina non sono terroristi, non appartengono ad organizzazioni terroriste e non sono mai stati arrestati per vicende legate al terrorismo. A che titolo sono stati inseriti nella lista nera del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti? Con quali accuse? Su quali fondamenti? Con quali prove soprattutto? Gli Stati Uniti lo hanno fatto per proteggere la propria sicurezza o piuttosto per rispondere ad interessi di altri?
 
Domande che aprono un caso di persecuzione politica. Siamo in presenza di un nuovo maccartismo?
Lo scrittore ed analista politico messicano Carlos Montemayor nel suo ultimo saggio La guerrilla recurrente  (2007) scrive a proposito: “il terrorismo (dopo l’11 settembre) si converte ora per definizione dello stato e dell’esercito in un diffuso potere internazionale che contiene alcuni tratti del vecchio e preferito nemico degli Stati Uniti: il comunismo internazionale.… In questa lotta il governo del presidente Bush è riuscito a costruire uno strumento anche più potente di quello del vecchio Mc Carthy degli anni ’50: non più un maccartismo interno agli Stati Uniti, ma un maccartismo internazionale, con il quale ha chiuso tutte le possibilità di comprensione di alcuni processi sociali complessi in diverse zone del mondo”.
 
Una sorta di guerra fredda, osserva Montemayor, caratterizzata però dalla presenza di un solo protagonista che definisce le condizioni e inventa i fiancheggiatori dei suoi nemici di volta in volta, senza trovare nessun ostacolo dall’altra parte (perché non c’è).
 
Senza alcun ostacolo, coperti dal silenzio dei grandi mezzi di comunicazione, complice la subalternità delle istituzioni dell’Unione Europea che non ha fiatato di fronte a quanto accaduto a Paul Emile Dupret che pure lavora nel Parlamento Europeo da più di 18 anni,   così come dei governi di  Francia, Belgio e della Repubblica Dominicana. Nessuna condanna rivolta verso quella che è stata una evidente violazione del loro diritto a viaggiare.
 
Per chi conosce gli articoli di Calvo Ospina e le battaglie di Paul Emile Dupret così come la coerenza e l’impegno di Narciso Isa Conde per un’America latina libera da qualsivoglia imperialismo e soprattutto dall’ingerenza degli Stati Uniti, tutto allora appare più chiaro.  La persecuzione è politica, prima ancora che giudiziaria e questo  configura quanto accaduto come un caso di evidente violazione dei diritti umani.
 
Diritti umani che sono stati ridefiniti e riscritti arbitrariamente dagli Stati Uniti dopo l’11 settembre. Se nella Dichiarazione Universale del 1948 si affermava esplicitamente che era necessario stabilire norme giuridiche che tutelassero le libertà ed i diritti degli uomini indipendentemente dalla loro razza, sesso, colore, lingua, religione e opinione politica è significativo che Gerge W. Bush nel suo discorso al Congresso degli Stati Uniti del 20 settembre 2001, nove giorni dopo l’attentato alle Torri Gemelle, ridefinisce i diritti umani cancellando “l’opinione politica” come fattore non discriminante. Afferma infatti (testualmente): “nessuno può essere segnalato, né maltrattato, né offeso verbalmente per la sua etnia e nemmeno per la sua fede religiosa”. L’ appartenenza a un pensiero politico, la militanza politica, le idee divengono  dopo l’11 settembre, ancora una volta   fattori discriminanti.
Dice George Bush qualche passo più avanti: “la nostra guerra contro il terrore comincia con Al Qaeda ma non finisce lì”.
 
Sono talmente indefiniti i limiti di quella “guerra al terrore” che si sta verificando il rischio, da molti segnalato dopo l’emanazione del USA Patriot Act, che potesse essere  utilizzata realmente contro le battaglie per l’indipendenza dei popoli, contro le resistenze ai governi dittatoriali, calunniando come “terrorismo” ogni forma di legittima risposta armata al vero terrorismo di Stato che colpisce popolazioni inermi. La versione aggiornata di questa guerra si rivolge contro le migliaia di militanti e attivisti che percorrono i cieli e macinano chilometri del nostro pianeta per condividere, informare, importare ed esportare esperienze, solidarietà, sostegno e comunicazione fra realtà lontane e diverse fra loro che si nutrono di questo flusso costante di energie. “Questo equivale a sostituire ad ogni stato di diritto un potere fascistoide e un terrore infinito” scrive Narciso Isa Conde nel suo libro (Los halcones atacan – Estrategia E.U. en el siglo XXI y alternativa revolucionaria). 
 
Interrogato sul possesso delle armi, Hernando Calvo Ospina risponde testualmente al poliziotto che ha di fronte : “la mia unica arma è scrivere, specialmente per denunciare il governo degli Stati Uniti   che io considero veramente terrorista”. Il poliziotto guardandolo gli ha risposto: “quest’arma a volte è peggiore di bombe e fucili”.
 
 
 
 
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    Eliolibre ha detto:

    Chiunque si batta contro l’imperialismo, anche solo con il pensiero, ormai viene considerato terrorista. Ma addirittura vengono considerati terroristi interi popoli, sopratutto i bambini bambini. Meglio prevenire che “curare”.…
    Se vuoi alla lista aggiungi pure il sottoscritto, alcuni decenni fa dovevo volare in messico con una tappa di due giorni a New York, volo già pagato, mi venne negato il visto in quanto indesiderato. La mia colpa? Essere stato eletto vice-sindaco di un paesino di 2500 abitanti nelle liste del PCI.…
    Ma non finisce quì, una quindicina di anni fa tornando da Managua, l’aereo fu costretto ad uno scalo ad Orlando. Venni chiuso per due ore in una saletta, guardato a vista senza nemmeno la possibilità di andare in bagno. Il motivo: tornavo da un campo di lavoro in Nicaragua ed avevo incontrato Daniel Ortega!!!!!
    Come si vede queste pratiche venivano messe in atto ben prima dell’11 settembre ed il controllo capillare dei “nemici” era già in voga da molto tempo. Hanno solo cambiato il nome, prima li chiamavano comunisti, ora terroristi. Fra non molto basterà astenersi alle votazioni “democratiche”.…

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    Mauro Pigozzi ha detto:

    Terrorismo…probabilmente la parola usata più a vanvera negli ultimi 100 anni|

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    Eliolibre ha detto:

    Mauro, proprio ieri Chàvez e Gheddafi hanno detto ceh bisogna ridefinere il termine della parola terrorismo, magari vedendolo dal sud del mondo.… Ma credo ceh i nostri media persevereranno.…

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    keke ha detto:

    Magari chiedere a Gheddafi, di ridefinire il termine:
    AVENTI ASILO POLITICO.

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    kaka ha detto:

    Ma che c’entra?

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    mc ha detto:

    Mauro, tu credi che nel caso di Lockerbie — o in quello dell’areo francese abbattuto in Niger nell’89 — la parola “terrorismo” sia stata usata “a vanvera”? Credi che visto “dal Sud del mondo” — come allegramente scrive quel simpaticone di Eliolibre — quegli attentati possano apparire come gesta eroiche? Credi davvero che Gheddafi — il “Re dei Re” alle cui amabili cure Berlusconi ha affidato i boat people che l’Italia non desidera ed al quale Chávez ha fatto dono d’una replica della spada di Bolivar — sia la persona giusta per “ridefinire” quel termine? Nel caso la tua risposta fosse sì — e temo che lo sarà — ti anticipo la (metaforica, ma alquanto sonora) pernacchia con la quale accoglierò il tuo prossimo attacco (tuo o dell’impagabile Eliolibre) al terrorista Posada Carriles. O sta anche quest’ultimo — ridefinito dal punto di vista del Sud “gheddaffian-chavista” — per trasfigurarsi in un santo rivoluzionario?

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    keke ha detto:

    kaka, tu mi chiedi che c’entra. Ma tu hai sentito cosa ha detto, l’ amico tuo e di eliolibre e Berlusconi(certo che siete una bella ghenga),a Roma a proposito, di immigrazione e asilo politico. Vai ascolta e deduci. Non si può a fasi alterne, giudicare una persona, solo perchè ora parla con Chàvez va bene, poi quando parla con Berlusconi non va più bene. Un po’ di coerenza per diana!!!
    Poi la tua ironia sul mio nome, la dice lunga sul razismo che hai nel sangue. keke, è il nome che mi ha dato mio padre che è nigeriano.

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    Eliolibre ha detto:

    Cavallini, se credi che sia così fesso da farmi trascinare nei tuoi tranelli da psicopatico ti sbagli un’altra volta. Ti ho ripetuto più volte che leggere quello che scrivi mi fa inorgoglire di starti sulle palle, condividere le tue opinioni sarebbe per me una vergogna inaccettabile. Continua pure a vivere nel tuo squallore da servo s*****o del potere, io ho scelto la libertà e non ho intenzione di perdermi in discussioni idiote.
    Buon divertimento.

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    mc ha detto:

    Eliolibre, non è davvero il caso che tu ti inorgoglisca. Tu, infatti — e, credimi, mi dispiace doverti deludere — non mi stai né “sulle palle”, né altrove. E non c’è alcun bisogno che tu condivida (o anche solo prenda in considerazione) le mie opinioni (quelle che tu molto elegantemente chiami “da servo sciocco del potere”); o che ti perda in “discussioni idiote”. So bene quel che tu puoi dare e dove puoi arrivare. E, sapendolo, non voglio costringerti a sforzi oltre le tue possibilità. Tanto che le mie domande — ancora senza risposta — io le avevo in realtà rivolte, non a te, ma a Mauro Pigozzi. Buon divertimento anche a te Eliolibre. Ricomponiti. E sappi che ti voglio bene.

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    Alby ha detto:

    Tanto per capire, la libertà di eliolibre di raccontare la sua Cuba. Elio tu dici, che un caso come quello del medico corrotto, finirebbe nelle prima pagina nel giornale di Cuba. Mi spieghi come mai, il secondo del partito di una grossa provincia del centro Cuba è stato arrestato per traffico e malversazione, ma i giornali ne la tv ne ha parlato. Certo che la tua libertà si confonde con la fantasia.

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    Anonimo ha detto:

    povero eliolibre il conoscitore di cuba!!!!!

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    Annalisa Melandri ha detto:

    io veramente non ce la faccio in questi giorni a leggere tutti i commenti, vi pregeherei pertanto di moderarvi da soli, nel senso che conoscete, niente offese personali, provocazioni etc etc.
    Anzi, se vi va di pensare a cose un attimino più importanti di queste diatribe che si trascinano uguali da anni, stiamo organizzando un sit in davanti all’ambasciata dell’Honduras per il 13 ottobre. Appena pronto il comunicato ve lo giro. I romani sono invitati a partecipare in massa, gli altri a far girare. Grazie.

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    uno scemo democratico e libero ha detto:

    Vedi Annalisa, tutti vorremo essere presenti personalmente , alla giusta manifestazione contro l’ignobile golpe in honduras.
    Ma qui purtroppo, alcune persone ‚danno due pesi in due misure. Difendono la ignobile dittature cubana, che con il socialismo non centra nulla. Parlano di Ghedafi come una persona, che insegna la libertà a qualcuno. Annalisa i diritti umani sono uguali per tutti, per gli honduregni,per i migranti trattati come animali da Ghedafi, ai cubani che non hanno il mangiare e la libertà di protestare il loro governo incapace e dittatoriale. Annalisa in questi giorni non ci sono stati così tanti commenti,in numero che tu non puoi leggere. Diciamo che ci sono stati commenti, che colpiscono la tua ideologia. Molto probabilmente ti mette in crisi, vedere la crisi honduregna, si possa risolvere l in via pacifica, con gli USA,
    che non appoggiano un b******o dittatore. Personaggi ebri di ideologia che negano davanti all’ evidenza la curutela a tutti i livelli cubana (certo i lavoratori cubani non vengono pagati, come fanno a vivere). Il tuo un esempio di blog, libero, ma miope in certe situazioni difficili. Annalisa la libertà , il rispetto delle persone è uno, non si può pesare con un metro ideologico. A cuba c’è un dittatura come c’è in Honduras. Non vogliamo guerre in Iraq e Afganistan, perchè sperare in una guerra civile in Honduras quando si può dialogare. Basta ideologie malsane, viva la pace e la vera democrazia.

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    Paolo Rossignoli ha detto:

    “a Cuba c’è una dittatura come in Honduras”… Questo tipo di affermazioni denota, una volta di più, come ci sia bisogno di buona informazione. E miope sarebbe Annalisa con il suo blog?
    Ma per dittatura in Honduras ti riferisci a prima del golpe? Perche vorrei farti notare che hanno fatto il golpe accusando Zelaya, tra altre tante cose, di voler cubanizzare il paese. Non a caso tra le prime mosse dei golpisti, c’è stata quella di cacciare i medici cubani dal paese…

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    Un uomo libero non scemodemocratico ha detto:

    Paolo, non ci sarebbero le dittature se non ci fossero i coglioni che le difendono. E’ ridicolo citare l’unico paese veramente libero del latinoamerica come dittatura per giustificare le dittaure più efferate, come fa lo “scemo democratico”. E guarda che questo è il pensiero dominante, figlio di quell’”informazione libera” che produce mostri come il nano di Arcore che sostiene nientemeno di aver portato la moralità nella politica italiana tra il tripudio dei suoi sostenitori, che sono la maggiranza degli italiani. Forse qualceh responsabilità ce l’hanno anche coloro che avrebbero potuto impedirgli di arrichirsi smisuratamente ed usare il suo strapotere mediaco per ridurre il nostro paese nello stato pietoso in cui si trova. E non dimentichiamoci che tutta la questiono su “Papi Silvio” e sulle escort è stata sollevata dalla moglie del Presidente del Consigli non dall’opposizione. La stessa opposizione che si indigna per le leggi come quella sul rientro dei capitali e poi non va in parlamento a votare contro. Non a caso in questo momento l’opposizione a Berlusconi la sta facendo Fini, un fascista!

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    Mauro Pigozzi ha detto:

    Cavallini, io non ho parlato di Gheddafi, mi riferivo all’articolo di Annalisa, adducendo al fatto che spesso il termine viene usato a caso e sulla base di interessi economici e geo-politici, non vedo perchè ogni volta sembra che ti punga una tarantola appena diciamo qualcosa, mi sembri un pò permaloso, tipo il SansonettiGonfiabile…

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    Anonimo ha detto:

    Uomo libero, si parlava di Cuba,non del Brasile.Vera democrazia latinoamericana.

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    Mauro Pigozzi ha detto:

    Anonimo (firmarsi mai, eh? Vale per tutti…) lo sai che Lula è un grande amico di Fidel Castro? No? Pazienza…

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    Paolo Rossignoli ha detto:

    El Salvador, è arrivato per ultimo a riconoscere Cuba.
    Ora a non riconoscere Cuba sono rimasti solamente gli USA, il Cavallini e alcuni suoi “amici” anonimi… e anche gli USA, dopo aver elòogiato il lavoro di Cuba e Venezuela in Haiti, cominciano a sganciarsi dalla “dissidenza mercenaria”…

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    alby ha detto:

    Certo, per fortuna. Ma ricordarsi che a Cuba manca la libertà di stampa, libere elezioni da 50 anni. Il mangiare, il potere passato da fratello a fratello, vuoi continuare tu? Ricordiamo che a Cuba sono arrivati i cinesi, la via è stata presa, chiaro che gli Usa, si muovono. Quando nella pianificazione cinese, si prevede un invasione di prodotti a bassissimo costo, in tutto il latinoamerica costruiti a Cuba. Ma questa è economia non democrazia. Ma dopo le vostre farneticazioni, che serve spiegare tempo perso. Lula, è amico di tutto il latino america, essendo la potenza riconosciuta. Aiutare Cuba in questo momento, vuol dire aiutare il popolo, che non mangia, che soffre. Non vuol dire essere correi con una dittatura. Ma ripeto chi ragiona per dogmi, come voi è inutile spiegare e ragionare.

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    Mauro Pigozzi ha detto:

    Chissà allora perchè, prima di Lula & C., nessuno si filava Cuba…anzi! Mah… L’Embargo? Mai esistito, ovviamente! Solo colpa dell’Internazionale Anarco-Sindacal-Femminist-Comunista che ragiona per dogmi…

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    uno scemo romantico e democratico. ha detto:

    La comicità di alcuni scritti è enorme se non si parlasse di dieci milioni di persone. Io rimango fermo, sulla mia idea. Un paese che vieta a chiunque di visitare le proprie galere, non è un paese democratico. Un paese che con leggi preventive e processi a porte chiuse, mette in galera persone che la pensano in maniera differente dal proprio padrone, non è paese democratico. Un paese dove è vietato la libera aggregazione delle persone , non è paese libero. Un paese che è vietata la libera stampa, non è un paese libero. Questa è Cuba!!!!,

  23. avatar
    alby ha detto:

    Pigozzi, lascia perdere. Rimane il fatto che non rispondi alle domande semplici. A Cuba manca tutto, si è arrivati ad una condizione catastrofica, è chiaro che qualcosa bisogna fare. Se gli stati uniti perseverano in una inutile battaglia dogmatica, per fortuna che altri paesi, aiutano con umanità la popolazione. ma secondo qualcuno anche gli stati uniti si stanno muovendo. Ci credo con i cinesi, che iniziano a giorni a produrre in cuba. Le risposte preconfezionate dell’ embargo ecc ecc, lasciamole ai lettori del granma. Se no diventa semplice darti le risposte preconfezionate di qualche tv di miami.
    Proviamo a ragionare senza banalità. Ma la cosa è meglio evitarla, quando la verità la si conosce ma la si vuol nascondere.

  24. avatar
    Mauro Pigozzi ha detto:

    Non sto qui a dire che sia tutto rose e fiori a Cuba, visto che ci sono stato recentemente, i problemi ci sono… ma vogliamo far credere anche che nel passato, in America Latina, ci sia stati governi, in teoria democraticamente eletti, migliori di quello di Cuba? Governi appoggiati e foraggiati a più non posso per combattere il comunismo, cos’hanno fatto di meglio per la loro gente di Cuba? Qui chiudo, perchè tanto è il solito inutile botta e risposta senza senso e senza soluzione…

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    mc ha detto:

    Perbacco, Mauro, ti ci è voluta una settimana per NON rispondere alla mia domanda. O meglio: ti ci è voluta una settimana per pensare la battuta (quella sul SansonettiGonfiabile, che non ho capito, ma è certo colpa mia) dietro la quale nascondere la tua mancanza di volontà (o forse la tua incapacità) di rispondere. So bene che era stato Eliolibre (gran brava persona per la quale, tuttavia, ogni tiranno è un semidio) a parlare, con toni estasiati, del gran flirt tra Chávez e Gheddafi. Ma egualmente mi sarebbe piaciuto conoscere la tua opinione sulla necessità di rivedere insieme al “Re dei Re” (al quale Chávez ha regalato la spada del Libertador) quel concetto di “terrorismo” che tu, in questo blog, hai molto solennemente definito “il più usato a vanvera negli ultimi 100 anni”. È stato ed è così anche nel caso di Lockerbie? Se la domanda ti imbarazza, non rispondere. Non lambiccarti il cervello per cercare nuove battute. Non ne vale la pena. So per esperienza che molti, a sinistra della sinistra, hanno un debole per caudillos, satrapi, teocrati e tirannelli d’ogni natura). Io ascolterò il tuo silenzio e capirò. In questo blog già si sono esaltate le “splendide gru iraniane” (quelle alle quali appendono i corpi dei “peccatori” giustiziati). Ed ho dovuto molto penare per ottenere infine, da Annalisa, un molto tiepido accenno di dissenso. Non sarà certo qualche buona parola rivolta a Gheddafi, dunque, a farmi perdere il sonno (o, come tu scrivi, a farmi saltare come una tarantola : - ))

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    Paolo Rossignoli ha detto:

    alby, se il risultato di libera stampa sono le tue affermazioni su un paese, che chiaramente non conosci, siamo messi bene…
    e poi cinesi che producono a Cuba?
    ma questa dove l’hai trovata…
    e l’altro che dice: “Un paese che vieta a chiunque di visitare le proprie galere” … ma dove cavolo puoi visitare le prigioni? ma che sei, un marziano?

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    Alby ha detto:

    Perchè parte dal presupposto che non conosco Cuba?
    Lei visto che la conosce bene, sa che non più tardi di un mese fa è stato firmato un accordo tra Cina e Cuba. In questo accordo si parla di ristrutturazione dei porti, Insediamento di industrie nel territorio di Cuba. Di proprietà cinese, sconvolgendo la legge sulle proprietà mista, senza alcuna scadenza temporale. Invio di aziende dalla Cina, per la costruzione di strade, ponti e infrastrutture. Se questo non è la partenza della via cinese cos’è? Sono già a Cuba da qualche settimana un po’ di professoroni cinesi, per l’ avvio alla strada capital/comunista cinese. Ma più semplicemente non conosco Cuba. Mi sembra invece che lei salti a piè pari, tutte le altre cose dette su Cuba, da altri interventi. Ma quelle sono cose che è difficile dare una risposta. Per quanto riguarda la visita delle carceri, ricordo che in un qualsiasi stato democratico, hanno la possibilità di visitarle tutti i membri del parlamento, liberamente eletti, sia dell’ opposizione, che della maggioranza. Organi di controllo mondiale sui diritti del’ uomo, Onu, Ammesty international, avvocati, anche stranieri se richiesti dall’ imputato. Sinceramente non so se i marziani possono visitarle. Si documenti prima di parlare. A Cuba tutto questo non succede, quindi è un paese che non rispetta i diritti dell’ uomo, come purtroppo molti altri paesi. Il risultato della libera stampa , che a Cuba non esiste, è quella di mettere un controllo ai propri governanti. A Cuba è lampante che tutta la stampa è a favore dei propri padroni. Rimane inequivocabile che chiunque abbia provato a scrivere qualcosa di diverso, sia stato imprigionato, vilipeso con assurde accuse. Condannato con processi a porte chiuse, a pene severissime. Impossibilitato di essere visitato da chiunque. Ma certamente Lei può solo dire che io Cuba non la conosco e tralasciando tutto il resto. Ora attendo la sua lunga descrizione, sugli ospedali, le scuole, l’ embargo, ect ect. Ma rimane il triste fatto che le cose dette fino ad ora sono tutte vere.

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    Mauro Pigozzi ha detto:

    Sul SansonettiGonfiabile ti consiglio di leggere il Manifesto di qualche giorno fa… Per Lockerbie, non credo che il termine terrorismo sia stato usato a vanvera, come, per esmpio (ma li, guarda caso, non l’ha usato nessuno), per l’operazione “Piombo Fuso” in Palestina… In quanto a Gheddafi, vedo che comunque ultimamente non è che sia poi così circondato da nemici, perciò o non era il mostro che volevano farci credere (dubito) o gli affaroni che si fanno in Libia fanno dimenticare a tutti (Unione Europea compresa) quello che ha combinato il Colonnello tripolitano…

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    Mauro Pigozzi ha detto:

    Ah…pure nell’Iran delle Gru si fanno affaroni, li fa Berlusconi, li fa Sarkozy, li fa la Merkel…poi vengono in televisione e ci prendono per il culo, scandalizzandosi per ogni cosa che fa o dice Ahmadinejad…un pò come quando la Merkel l’anno scorso diceva che Mugabe (un pezzo di m***a, indubbiamente) rovinava l’immagine della nuova Africa…perchè, c’era un’Africa nuova? Non mi sembrava…(tra l’altro, pochi giorni dopo scoppio il caos in Kenya, fulgido esempio della nuova Africa)

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    Paolo Rossignoli ha detto:

    alby, parli a vanvera, in italia non si può visitare, da parlamentare, nemmeno un CTP. Per visitare una prigione devono dare preavviso di almeno 10 gg, e ottenere comunque l’autorizzazione. Solo un ministro o il presidente può fare visita a sorpresa.
    Alby, raccontami di quale prigione hai visitato in Italia, oppure negli USA o che so… a San Marino…
    Inviaci le fonti della tua farneticante invasione cinese, che comunque a mio giudizio, ben venga, se questo aiuta l’economia cubana.

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    Paolo Rossignoli ha detto:

    alby, proprio questo sabato si va a Milano a manifestare per la libertà dei 5 eroi cubani, condannati da un illegale processo, e che sono rimasti in isolamento più di un anno, che non possono ricevere visite non solo di mogli e figlie che non vedono da anni ma anche dei loro legali… ci sarai? tio aspettiamo?

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    Un uomo libero non scemodemocratico ha detto:

    –La comicità di alcuni scritti è enorme se non si parlasse di dieci milioni di persone. Io rimango fermo, sulla mia idea. Un paese che vieta a chiunque di visitare le proprie galere, non è un paese democratico. Un paese che con leggi preventive e processi a porte chiuse, mette in galera persone che la pensano in maniera differente dal proprio padrone, non è paese democratico. Un paese dove è vietato la libera aggregazione delle persone , non è paese libero. Un paese che è vietata la libera stampa, non è un paese libero. Questa è Cuba!!!!-
    COL c***o! QUESTI SONO GLI USA! MA CHI TI INFORMA , CAVALLINI O OMERO CIAI?
    –A Cuba manca tutto, si è arrivati ad una condizione catastrofica, è chiaro che qualcosa bisogna fare. Se gli stati uniti perseverano in una inutile battaglia dogmatica, per fortuna che altri paesi, aiutano con umanità la popolazione. ma secondo qualcuno anche gli stati uniti si stanno muovendo. Ci credo con i cinesi, che iniziano a giorni a produrre in cuba. Le risposte preconfezionate dell’ embargo ecc ecc, lasciamole ai lettori del granma. Se no diventa semplice darti le risposte preconfezionate di qualche tv di miami.
    Proviamo a ragionare senza banalità. Ma la cosa è meglio evitarla, quando la verità la si conosce ma la si vuol nascondere.-
    PER FAVORE, NON FARE NIENTE!!!!! I CUBANI TI HANNO CHIESTO QUALCOSA? VUOI AIUTARLI COME HAI FATTO CON I VIETNAMITI, GLI IRAKENI, QLI JUGOSLAVI, GLI AFGANI EAD ALTRE CENTINMAIA DI PAESI? I CUBANI NON VOGLIONO IL TUO AIUTO, STANNO BENE COSI’ ED HANNO FATTO UNA RIVOLUZIONE ED HANNO RESISTITITO CONTRO TUTTO IL MONDO PER 50 ANNI, FIGURATI SE VGOGLIONO IL TUO “AIUTO”!!!! MA DOVE VIVI SULLA LUNA? COMINCIA A PENSARE CHE FORSE I CUBANI MANGIANO MEGLIO DI TE E SONO PURE PIU’ LIBERI ED ALLEGRI. DETTE DA CAVALLINI PUO’ PURE ANDARE BENE, HA IL SUO TORNACONTO, MA TU A CHE PRO DARE VOCE ALLA PROPAGANDA DI CERTA GENTAGLIA CHE DIFENDE I PIU’ ORRENDI CRIMINI CONTRO L’UMANITA’?

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    alby ha detto:

    Ai, ai Ma prima non avevi detto, che i cinesi non c’ entravano per nulla con Cuba. Ti vedo un po’ in confusione. Vedo che sei più interessato a parlare di carceri italiane che di cuba si vede che non hai molte risposte. Comunque assodato ‚visto che non rispondi, che a Cuba, non vengono rispettate le più ovvie, regole dei diritti umani. Ti devo smentire anche sulla tua conoscenza, delle leggi italiane. Non corrisponde al vero che bisogna avvertire 10 giorni prima, per visitare un carcere. La visita può essere effettuata senza preavviso. Non solo, oltre ai deputati e senatori da 5 anni è stata allargata anche ai consiglieri regionali. Ricordo che qualsiasi avvocato su richiesta dell’ imputato puo visitare il proprio cliente anche se straniero. I 5 sono stati sottoposti a più processi,non mi risulta che il sistema usa sia illegale, che poi ci sai una diatriba tra stati uniti e Cuba, e chi ci va di mezzo, sono questi poveretti, siamo d’ accordo. Ricordo che sono stati visitati più volte, da ammenesty international, da avvocati, da funzionari cubani. Per lo statunitense incarcerato la moglie lo visita regolarmente, possono scrivere liberamente e ricevere posta. Tutte queste cose, agli arrestati della primavera negra, sono consentite? Molto volentieri, vengo a Milano, quando in contemporanea si farà una manifestazione per i prigionieri a Cuba per motivi politici.

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    Paolo Rossignoli ha detto:

    alby… non incanti nessuno, puoi visitare un prigioniero, ma non le carceri… vedo che nemmeno hai provato… a studiare…
    sui cinesi ti contestavo su proprietà cinesi, produzioni cinesi in territorio cubano, ecc… gli affari con la Cina fanno bene a farli… in realtà ci sono più proprieta cinesi in italia…

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    Paolo Rossignoli ha detto:

    per cui pensi che i diritti dei 5 cubani, valgono solamente se valgono anche per gli altri… cosa una sorte di “diiritto a rscatto”… bravo…

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    Paolo Rossignoli ha detto:

    arrestati della primavera: mi sono ricordato ora che Martha Beatriz, liberata per malattia, dopo pochi giorni ha organizzato una riunione della dissidenza con il suo compare Cason… la tanto malandata… ti ricordi alby?

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    Mauro Pigozzi ha detto:

    Si proprio noi dobbiamo andare ad insegnare agli altri con chi possono o non possono fare affari…noi che facciamo affari con: Iran, Cina, Putin, Bielorussia, Gheddafi e il nostro premier e famiglia sono grandissimi amici e soci in affari con Isaias Afewerki, presidente eritreo (leggetevi l’articolo di qualche giorno fa sul “Fatto Quotidiano” di Maurizio Chierici)…proprio vero che noi immortaliamo bene la famosa rubrica di Cuore: “la faccia come il culo!”

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    alby ha detto:

    Qui chiudo, perchè se non ti interessa parlare, di cuba evidentemente mi dai ragione. La vista ispettiva, da parte degli aventi diritto, è atta a capire se il detenuto, è posto a sevizie maltrattamenti. Possono richiedere o a sorpresa di visitare i luoghi di detenzione e la mensa. L’ unica cosa che non si può fare per chi è in attesa di giudizio, è di parlare del proprio processo. ma mi sembra comunque che abbiamo fatto qualche passo in avanti quando la tua prima risposta è stata che in nessun posto del mondo si possono visitare le carceri. Comunque vai a leggerti il decreto presidenziale del 2000. Rimane il fatto che a Cuba non è possibile tutto questo. Quindi non rispettano i diritti umani. Come purtroppo altri stati. Le tue contestazioni sulle proprietà cinesi, sono anche queste sbagliate. Come ti ho detto, l’ accordo prevede proprietà al 100% cinesi. Ti ricordo che molti negozi all Havana, sono già di proprietà di cittadini cinesi, da almeno 15 anni. Nessuno mette in dubbio che fanno bene a farli gli affari così almeno si spera la vita dei cubani migliora un po’. Anzi all’ altro allegrone, ti auguro di vivere a Cuba con 300 pesos e la libreta, poi vedi che poco si ha da cantare,
    ma si vede sei il classico turista che vede solo quello che gli interessa.
    Per finire, poco c’ entra le proprietà dei cinesi, in Italia, ma solo per deviare il discorso vero.
    Ricapitoliamo, a Cuba non c’è 1) libera stampa,
    2) si va in galera se non la si pensa come il governo.
    3) i processi sono a porte chiuse per i reati preventivi e di pensiero,
    4) E’ preclusa ogni visita ai detenuti e carceri, per nessuna delegazione indipendente.
    5)Si hanno grosse difficoltà, per una giusta alimentazione e una casa decente.
    6)Sono 50 anni che non vengono svolte libere elezioni.
    Ci si tramanda il potere per famigliarità.

    Bene se questi sono i presupposti, per la miglior democrazia del latinoamerica, auguri.
    Sicuramente io sono influenzato da cattive letture e da cattivi amici. Me ne farò una ragione.

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    Paolo Rossignoli ha detto:

    alby, è chiaro che non mi conosci, se credi che con un “ti auguro di vivere a Cuba con 300 pesos e la libreta” … pensi di convincere qualcuno…
    I tuoi 6 punti sono proprio originali, una analisi indipendente, da gran conoscitore di Cuba che sei, cosa dovrei risponderti: si vede che tu hai vissuto tanto con 300 pesos MN e la libreta… poverino…
    Ma visto che anch’io mi stanco di contestare la gente come te: ti segnalo solo per il punto 6, che proprio in ottobre si stanno svolgendo le “rendicion de cuenta” e vai a studiarti cosa sono…
    e ti ricordo che Raul è stato votato, come veniva votato Fidel, non perchè fratello ma, se studi un po’, ti accorgi che Raul ha fatto tutto il percorso di suo fratello… dal Moncada al 1 gennaio 59, adios

  40. avatar
    alby ha detto:

    Io non ho vissuto per fortuna con 300 pesos e libreta ma milioni di cubani si. comunque continuo con altri punti, visto che l’ unico che mi contesti è quello basato sulla legge elettorale 1976, che mi spieghi che cosa democratica è. comunque continuo:
    7) Lo stato cubano, a sua volontà e scelta, decide chi è meritevole della tessera di partito(creando così cittadini di seria a e b)
    8) Lo stato cubano, decide chi può salire all’ estero, per sua insindacabilità (lasciando correre i costi proibitivi per un cubano di espletare tutte le carte)
    9) Per un cubano, non ha libertà di cambiare residenza, viaggiare all’ interno dell’ isola, se non con un permesso della immigrazione.
    10) il cittadino cubano, non può formare nessuna aggregazione, o libero partito, radunarsi, contestare e manifestare.
    11) il lavoratore cubano non può formare un libero sindacato, l’ unico sindacato è quello dello stato, come dire che qui ci fosse un unico sindacato costituito dalla confindustria.

    Ci sono cose poi permesse sulla carta ma il sistema le blocca, come ad esempio navigare in internet, con costi spropositati pari a metà stipendio per un ora di navigazione. Non venirmi a dire che mancano le linee, sono state tolte dal embargo un anno fa.
    Ma io dico cose fantascientifiche, di che vi preoccupate, chiunque ha visto Cuba sa che le mie sono solo boiate.
    Grazie, per pungolarmi a parlare, siete di vero aiuto.
    P.S. invece di parlare di renncion de conta, cerca di capire perchè è stato rinviato il 6 congresso. tanto per parlare di famigliarità.

  41. avatar
    Paolo Rossignoli ha detto:

    alby, dovrei contestarti l’ABC del buon manuale dell’anticastrista… non ho tempo, ne voglia e forse non ne vale nemmeno la pena…
    Per cui ti posso solo rispondere di toglierti pregiudizi e paure, e vattene a fare un viaggetto a Cuba… poi quando torni ci risentiamo… ok
    Se non te lo puoi proprio permettere, spazia tra le altre letture… altrimenti il muro è caduto per nulla…

  42. avatar
    alby ha detto:

    Quando non si sa cosa rispondere, vero mio grande conoscitore. Chi lo sà quanto conosco Cuba, sei mie sono pregiudizi ma tu vedo che non contesti e smonti le mie paure. Parli solo se sono stato a Cuba e per quanto tempo. Sai il manualetto, del castrista perfetto tu invece lo hai letto molto bene.
    Sai tu cosa mi ricordi, quelle persone che all’ inizio degli anni 90′ andavano a Cuba, pensando che il comunismo stesso finendo e potevano fare affari e comprare tutto. Sembravano dei bambini in un negozio di giocattoli. Ecco tu e le persone come te nel vostro opposto siete uguali, avete il terrore che se Cuba cambia, le vostre idee, non hanno più appoggio. O Dio, magari in nord Correa, ma li diventa difficile. Magari poi qualcuno di voi, è riuscito anche a guadagnare qualcosa con la rivoluzione. Un po’ di fiducia, mai avuta da qualcuno, sentirsi parte integrante di un sistema. Magari qualche spiata ben pagata. Rimane il fatto che 11 punti da me espressi ne tu ne l’ altro bontempone( almeno tu qualcosa ne capisci), rispondete. Ma sicuramente io Cuba non l’ho mai visitata e ho letto solo cose provenienti da Miami. Se questo vi consola. Comunque dai erano solo 11 punti. Vuoi che arriviamo a 20?

  43. avatar
    Paolo Rossignoli ha detto:

    ma fattelo questo cavolo di viaggetto!! vai!!

  44. avatar
    alby ha detto:

    Quando non si sa cosa rispondere, vero mio grande conoscitore. Chi lo sà quanto conosco Cuba, sei mie sono pregiudizi ma tu vedo che non contesti e smonti le mie paure. Parli solo se sono stato a Cuba e per quanto tempo. Sai il manualetto, del castrista perfetto tu invece lo hai letto molto bene.
    Sai tu cosa mi ricordi, quelle persone che all’ inizio degli anni 90′ andavano a Cuba, pensando che il comunismo stesso finendo e potevano fare affari e comprare tutto. Sembravano dei bambini in un negozio di giocattoli. Ecco tu e le persone come te nel vostro opposto siete uguali, avete il terrore che se Cuba cambia, le vostre idee, non hanno più appoggio. O Dio, magari in nord Correa, ma li diventa difficile. Magari poi qualcuno di voi, è riuscito anche a guadagnare qualcosa con la rivoluzione. Un po’ di fiducia, mai avuta da qualcuno, sentirsi parte integrante di un sistema. Magari qualche spiata ben pagata. Rimane il fatto che 11 punti da me espressi ne tu ne l’ altro bontempone( almeno tu qualcosa ne capisci), rispondete. Ma sicuramente io Cuba non l’ho mai visitata e ho letto solo cose provenienti da Miami. Se questo vi consola. Comunque dai erano solo 11 punti. Vuoi che arriviamo a 20?

  45. avatar
    mc ha detto:

    Da quel che scrivi, Mauro, deduco che Gheddafi è, sì, un terrorista, ma poiché Berlusconi fa lingua in bocca con lui al fine di convincerlo a tenersi i boat pepople (che da lui, Gheddafi, vengono poi notoriamente trattati come animali), ogni altro lingua in bocca è giustificato. Compreso, ovviamente, quello di Chávez Hugo, che la lingua in bocca a Gheddafi l’ha infilata al punto da definirlo “un eroe dell’America Latina” (sì, hai letto bene dell’America Latina), a scanso di equivoci regalandogli anche la spada del Libertador. Ora, caro Mauro, è certamente vero — cambiando parallelo — che molti governi occidentali mentre da lato denunciano gli orrori dell’Iran di Ahmadinejad, dall’altro fanno con lui affari d’oro. Ma nessuno di questi leader è giunto, come il summenzionato Chávez Hugo, a chiamare “fratello” il leader iraniano. Ce la fai, Mauro, a spiegarmi la differenza (possibilmente senza portarmi ad esempio — Dio mio, come diamo caduti in basso — quella luminosa figura di grande rivoluzionario che è Berlusconi Silvio)?

  46. avatar
    alby ha detto:

    Hai qualche agenzia da consigliarmi?
    Dimmi perchè credi che non sono mai stato a Cuba, che cose nei mie 11 punti che tu non rispondi non corrispondono a verità.

  47. avatar
    mc ha detto:

    Alby, i tuoi 6 punti (quelli da “manuale dell’anticastrista”) sono, ovviamente, pura verità. Ma mi duole informarti che Paolo Rossignoli ha, su un punto, perfettamente ragione. Fidel e Raul sono stati eletti dal popolo. Ora non mi sovviene il nome dei rivali da loro sconfitti in lealissima tenzone nelle urne, ma Paolo — che quando si tratta di Cuba è una vera enciclopedia — potrà sicuramente rinfrescare la tua e la mia memoria. Ti consiglio, inoltre, di non avventurarti, con lui (il Ropssignoli), in discussioni sui giornalisti arrestati, processati a porte chiuse e condannati a pene tra i 18 e i 28 anni nel marzo del 2003. Rossignoli su questo tema sa tutto, visto che proprio lui ha pubblicato in Italia il libro “Disidentes”, nel quale si intervistano gli sbirri che questi arresti hanno provocato. Quando si tratta di sbirri, caro Alby, non v’è nessuno che stia alla pari con Rossignoli. Perchè nessuno conosce gli sbirri (quelli cubani in particolare) come il Rossignoli. E perché al Rossignoli gli sbirri (quelli cubani in particolare) piacciono assai. Evita, dunque, di sfidarlo su questo terreno.

  48. avatar
    Paolo Rossignoli ha detto:

    cavallini, che è sta cosa,guerra preventiva?
    non hai notato che oltre a essere rimasto l’unico a non riconoscere Cuba, sei rimasto l’unico ad appoggiare i “dissidenti”… nemmeno più alla Sina li invitano… potresti sempre invitarli nella tua casetta in florida…

  49. avatar
    alby ha detto:

    Si non ricordo i nomi, di chi è stato battuto alle elezioni. Però mi hanno raccontato( visto che Cuba non l’ ho mai vista), di grandi campagne elettorali, con discorsi nelle piazze, dei vari competitor. Mitica quella mesa redonda con il faccia a faccia tra Raul e il suo ultimo sfidante. Però non ricordo neanche un nome dei vari sfidanti degli ultimi 50 anni. Rossignoli mi puoi aiutare.
    Che conoscesse gli sbirri, e che probabilmente abbia preso anche 4 denari non ho dubbi.Nessuno può mentire tanto spudoratamente senza un ritorno personale. Allora rispondi alle mie semplici domande. Sai mi ricordi qualcuno che non risponde mai. Il tuo prossimo post, mi dirai solo di parlare, di cose concrete e non di gossip.

  50. avatar
    Paolo Rossignoli ha detto:

    si hai ragione “Nessuno può mentire tanto spudoratamente senza un ritorno personale”… proprio quello che succede con “las vacas sagradas”…

    ti ricordo qualcuno? guarda che io sono apertamente in linea a differenza di te.
    non puoi confondermi con nessuno, mentre tu…
    ripeto non ho ne tempo ne voglia a risponderti, perche non ne vale la pena, uguale con il tuo manuale e i sermoni del cavallini… finora hanno solo annoiato e non hanno convinto nessuno…

  51. avatar
    alby ha detto:

    Qui non c’è da convincere nessuno. Ci mancherebbe, solo di ristabire alcune verità che tu e il buontempone che non si firma avete detto. Cuba è la più la grande democrazia del latinoamerica, esiste una libera stampa.
    Io ho solo detto i punti, che a mio parere stravolgono la vostra verità. Tu in ordine hai parlato, in maniera erronea di leggi sulle carceri italiane, di cinesi in Italia.
    Hai provato a dire che nessun accordo è stato fatto a Cuba con i cinesi (poi hai fatto una repentina retromarcia). Hai contestato solo un punto, riferendoti poi alla farsa della legge elettorale 1976. Non dicendomi neanche un nome di competitori elettorali. Insomma hai parlato di tutto, dei mie viaggi, le mie conoscenze, ma non ho visto una risposta, perchè non hai tempo, sono 3 ore che scrivi, un po’ banale come scusa. Guarda la facciamo facile
    Parlami della libertà di stampa.
    Della libertà di uscita da Cuba.
    Della libertà di movimento dentro all’ isola.
    Lasciamo perdere quelli in prigione, per reati d’ opinione e preventivi, lasciamo perdere che non si è liberi di organizzare manifestazioni contrarie al potere.
    Ma se non sai cosa rispondere almeno dillo.” Sono coerente con le mie idee, amo una dittatura, sono libero di farlo.” Nessuno ti contesterebbe nulla.

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    Sigmund Freud ha detto:

    PAOLO, LASCIALI PERDERE. QUELLO CHE CERCANO QUESTII PROVOCATORI E’ SOLO CONTINUARE IL DIBATTITO PER POTER RIPETERE ALL’INFINITO LA SOLITA TIRITERA. cOME DICE IL NANO DI ARCORE, UNA BUGIA SE LA RIPETI 100 VOLTE DIVENTA VERA. DAMMI RETTA, NON DARGLI FILO!!!!

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    mc ha detto:

    »>Non hai notato di esser rimasto l’unico a non riconoscere Cuba«<. Oddio, il Rossignoli mi ha scambiato per uno Stato. E mi accusa di non avere relazioni diplomatiche con Cuba. Vedi Alby che cosa accade quando si frequentano troppo gli sbirri?

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    alby ha detto:

    Vedo, confondere con quello che dice un singolo, con quello che dice uno stato. Ecco perchè chiunque discuta in maniera critica Cuba, è sempre pagato dagli Usa. La mentalità dello sbirro, è in Lui.
    Sigmund, hai ragione ripetere una bugia, 100 volte diventa verità. Pensa che a Cuba sono 50 anni che raccontano bugie al proprio popolo.
    Ma io sarò testone, ma quando non si risponde a delle domande precise, qualcosa non mi quadra. Non pensi sigmund, che se rispondevate subito, a delle domandine la discussione si sarebbe fermata.
    Poi siete stati Voi ad innescare la discussione, affermando che a Cuba un corrotto finiva in prima pagina, vero sigmund.…..Poi ancora che Cuba è la migliore democrazia del latinoamerica, vero Sigmund.
    Ma insomma mi sembrate più voi il nano di arcore, con le vostre non risposte, e la voglia di tagliare il discorso. Come ho detto prima, e ci siete arrivati, parliamo di fatti reali non di gossip.
    Bene, le mie 11 domande sono ancora inevase.
    Ma chiaramente sono provocatorie, quindi non si risponde.
    Semplicemente come mai in 50 anni di castrismo a Cuba non è mai stata fatta una manifestazione di dissenso. Eppure di problemi ce ne sono molti.
    Come mai, in 50 anni non c’è stato uno sciopero generale da parte dei lavoratori. Che so i 400 licenziati a Moa il mese scorso. lamentarsi delle paghe da fame. I giovani con contratto a temine . Mai uno sciopero. Ma si sa queste sono domande provocatorie e banali.
    Bene vi ringrazio, ho dimostrato quello che volevo. la verità e che non avete risposte, quindi sto dicendo la verità. Questi è il fatto.

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    Mauro Pigozzi ha detto:

    Che ti devo dire Cavallini, anche Chàvez, come TUTTI i leader mondiali (vedi Obama che non riceve il Dalai Lama per non irritare la Cina) a da campà, quindi allaccia relazioni con una personaccia come Gheddafi, di cui, su certi temi, non può che trovarsi d’accordo… ti dirò che, personalmente, da anti-sionista mi sono trovato d’accordo anche su quanto ha detto Ahmadinejad all’Onu, sul fatto che la politica israeliana in Palestina è criminale, poi non mi trovo assolutamente d’accordo con lui quando sfocia in un antisemitismo bieco e schifoso (oltre ad un integralismo religioso indecente), come non riconoscere l’olocausto o voler distruggere un paese (anche se Israele distruggerebbe volentieri l’Iran…)… A proposito, sai chi ha applaudito convintamente Gheddafi dopo il suo intervento di 1 ora e mezzo? Il nostro Ministro degli Esteri Franco “manichino della Standa” Frattini, e ti dirò, su certi temi anti-imperialisti mi trovavo abbastanza in sintonia anch’io con Muammar… ma d’altronde, a volte mi sono trovato d’accordo anche con qualche pidiellino, quindi è un difetto che ho da tanto tempo, caro Cavallini… Ebbene si, sono un fazioso!

  56. avatar
    mc ha detto:

    Che ti devo dire, Mauro, anch’io sono un fazioso. Tu, però, più che fazioso, mi sembri incoerente, svagato, decisamente ipocrita e, a tratti, un tantino patetico. Se davvero la politica di Chávez nei confronti di Ahmadinejad, Gheddafi, teocrati e satrapi vari, è dettata dalla necessità di “tirare a campa’” — necessità che tu descrivi come comune a tutti — la spada del Libertador poteva non regalarla, ma venderla al “Re dei Re”. Così come poteva, non regalargli, ma vendergli — un po’ come fanno le associazioni araldiche, che un antenato marchese te lo trovano sempre — il titolo di “eroe dell’America Latina”. La cosa sarebbe stata egualmente triste, ma almeno avrebbe — il buon Hugo — “arrotondato” le sue riserve di petrodollari. E qui chiudo, perché non voglio una volta di più obbligarti a citare — a difesa tua e dell’erede di Bolivar (di nuovo: Dio mio come siamo caduti in basso) — le gesta di qualche boiardo berlusconiano. Ormai, del resto, la cosa è chiara. Qualunque cosa faccia, Hugo Chávez ha, per te, sempre ragione. Come quel tale che parlava in piazza Venezia. O come quel tal altro — anche lui un gheddafiano convinto — che banchetta a palazzo Grazioli.

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    Alberto Davanzoni ha detto:

    Papi Paolo e Papi Elio, mi spiace, avervi messo in così grossa difficoltà. Un consiglio da vero amico, non cacciatevi in discussioni, che poi vi incartate come avete fatto. non rispondendo alle domande avete dato ragione al nemico!!!
    Frasi da EVITARE:
    1) cuba è una democrazia
    2) cuba ha una stampa libera
    3) paragoni con papi Silvio (studente prediletto di Fidel).
    4) carceri, diritti umani, associazioni umanistiche, rispondere sempre e immediatamente che sono tutte pagate dall’ imperio.
    5) Mai sottovalutare la persona che hai davanti, diventane amico, e cerca un dialogo. Mai porsi superiori.
    Avete in mano molte leve di marketing, che vi abbiamo dato. Parlare dei successi della rivoluzione, la sanità, le carovane internazionaliste, il bloqueo.
    Parlare degli attacchi di Miami, la povertà dovuta al boqueo.
    Ma per favore evitate errori come questa volta, infilarvi, in discorsi sulla democrazia e libera stampa.
    Mi spiace ma non avete passato l’ esame.
    MC, cosa facciamo togliamo da il libro paga lo sbirro?

  58. avatar
    Mauro Pigozzi ha detto:

    Va bene Cavallini, mi hai colpito e affondato, pensa sono patetico, ipocrita e lavoro pure in Banca, proprio il massimo dell’incoerenza! Vorrà dire che inizierò a leggere “L’Altro! (raddoppiandogli le vendite) per capire veramente come si fa ad essere di sinistra! Grazie dell’illuminazione!

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    Paolo Rossignoli ha detto:

    alby, alias dott. alfonso, alias chi sa chi e chissà per cosa… cosa credete di aver ottenuto, ponete sempre le stesse menate e pretendete risposte?, vi hanno gia risposto migliaia di volte gli stessi cubani, è almeno dalla caduta del muro che ripetete le stesse cose, il regime sta per crollare, il socialismo è finito… la revolucion è un bluf completo… 20 anni che rosigate… poveretti…

  60. avatar
    alberto Davanzoni ha detto:

    Vedi, anche papi Silvio, sono 20 anni che qualcuno gli chiede da dove arrivano i soldi, dei famosi 12 libretti al portatore. Sono 20 anni che risponde come te:- Ho già risposto 1000 volte, mi state annoiando con questa domanda. Ma in realtà non ha mai risposto. Che strano la stessa tecnica. Ora per non rispondere, tiri in ballo altre persone, che tu dici di aver risposto(tecnica buona), ma noi non abbiamo visto risposta. Ai ai Rossignoli di male in peggio. Su dimmi che risposte hanno dato i cubani, rendimi dotto. Mi spiace, ma l’esame non lo passi. Io se vuoi mi do le risposte perfette, come un vero rivoluzionario. Ma perchè ti devo tirare fuori dai carboni ardenti!!!!! Difficile, vero.

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    alberto Davanzoni ha detto:

    Scusa quando ho mai detto che il socialismo è finito!!!
    Quando ho mai detto che il regime sta per crollare!!!!
    Sono tue paure nascoste queste. Incubi notturni, mai io ho parlato di questo ho posto delle semplici domande, su vostre affermazioni. Cioè che Cuba è la miglior democrazia del mondo. Che ha Cuba c’è libera stampa. Cerchiamo di non mettermi in bocca cosa non dette solo nel intento di cambiare discorso grazie.

  62. avatar
    mario g ha detto:

    La democrazia cubana la dimostrano, questi sgherri pagati dal potere cubano. Non pensano a dieci milioni di persone che vivono nell’ indigenza. Bravo Alby hai dimostrato di che pasta sono fatti. Dei vigliacchi sfruttatori.

  63. avatar
    Paolo Rossignoli ha detto:

    spett. Alberto Davanzoni, che si mette il link all’ICAP, che c’è, hai vergogna di quello che affermi, che non metti nemmeno un indirizzo email.
    Ripeto sulle tue domande da manuale anticastrista, le risposte sono state date 1000 e 1000 volte, se poi non ti vanno a genio, che ci possiamo fare.
    Tu ed io non siamo nulla, i cubani sono quelli che decidono del loro futuro: io credo, conoscendo l’ambiente, che scelgano consapevolmente, nella stragande maggioranza, di vivere sotto il sistema che preferiscono. Tu ritenendoli codardi ed ignoranti, pensi che vivano oppressi da 50 anni senza reagire, a parte pochissimi illuminati (dai dollari USA).
    Quale è il dialogo con te? porti decine di domande. Credi che ne valga la pena? adios, con questo passo e chiudo…

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    Paolo Rossignoli ha detto:

    salytata una frasetta, volevo chiudere con:
    Quale è il dialogo con te? pensi che non siamo in grado di porti decine di domande? E credi che ne valga la pena?
    Adios, e con questo passo e chiudo veramente…

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    alberto Davanzoni ha detto:

    Bene getti la spugna, mi spiace. Come sempre il giochino, le risposte le ho già date, 1000 volte, ma io non le vedo. Io non ho l’ onore di conoscerle quindi non so se mi vanno a genio oppure no. Come sempre mi metti in bocca, cosa non dette, anzi tenti pure, di dire che io ho offeso, i cittadini cubani. Classico sistema come quello dei soldi $$$. Delegittimare, la persona che cerca un dialogo critico, su Cuba. Rossignoli sempre peggio. Comunque visto che richiedi la mia difesa con le tue forzature, MAI HO DETTO CHE I CUBANI sono codardi e ignoranti. Va bè Rossignoli proprio sistemi da sbirro di quartiere. Ripeto io mi sono limitato a rispondere quello che tu e Elio avete detto che a Cuba, c’è la democrazia più grande del latinoamerica, e che c’è libera stampa.
    Il fatto che i cubani non si ribellano, non è perchè come fai credere tu( ma abbiamo visto come travisi la realtà) sviando il discorso, sono felici, ma perchè appunto vivono in una dittatura. Dove è vietato con pene severissime, qualsiasi tipo di contestazione, dove non esiste una libera stampa che da voce ai malcontenti. Dove sempre a Cuba, con sistemi subdoli, chi manifesta il suo malcontento viene preso di mira e perde anche quelle poche cose che ha. I tuoi sistemi, ben visibili per ben 3 volte mi hai messo in bocca cose non vere, di cui una gravissima dicendo che ho offeso il popolo cubano, pensa i tuoi amici a Cuba (quelli con la pancia grossa), cosa possono inventarsi pur di rovinare una persona. Il sito icap, è chiaramente una presa in giro, dove devi andare a imparare , a parlare e raccontare balle su cuba. (tanto non ci credono neanche più loro). Per finire caro Paolo, mi sembra che la figura grama (non granma), tu l’ hai fatta. Dando per scontato quello che non è scontato, che le risposte non le hai date perchè dovresti mettere in discussione 50 anni di bugie. Mi spiace, che te ne scappi così. Ma il sistema Papi, lo sai usare molto bene meglio non rispondere che dire delle verità scomode.

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    mc ha detto:

    Chissà , caro Paolo. Forse quelli che ritengono i cubani “ignoranti e codardi” sono proprio quelli che, da molti anni, impediscono loro di decidere. La laddove, ovviamente, “decidere” sta per decidere liberamente tra ipotesi alternative di governo, diversi partiti, diversi leader, diverse idea lasciate libere di esprimersi e di organizzarsi. O forse no. Forse proprio perché sanno che i cubani non sono né ignoranti né codardi, coloro i quali hanno oggi il potere nelle loro mani li obbligano a votare all’interno della gabbia del partito unico, un luogo dove non v’é spazio alcuno né per la sapienza, né per il coraggio, ma solo per l’ossequio al potere costituito e per l’ideologia di Stato. Chi può dirlo? La mia impressione è che la tua “conoscenza dell’ambiente” altro non sia che una visione della realtà filtrata da quei servizi di sicurezza ai cui “eroi” tu dedichi i tuoi libri. Quello che tu vedi, caro Paolo, non è, a conti fatti, che il paradiso degli sbirri. E nel paradiso degli sbirri la libertà assomiglia a Satana. Solo elezioni libere e pluraliste — elezioni alle quale anche Satana può partecipare — possono dirci quale sia davvero il futuro che desiderano i cubani. Speriamo che il giorno di quelle elezioni arrivi presto.

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    alberto Davanzoni ha detto:

    saltata una domanda. Prego accomodati, fammi la domande che vuoi. Se inerenti a Cuba y la sua gente volentieri rispondo, e tu liberamente mi puoi criticare.
    L’ unica cosa che non capisco l’ uso da parte tua del plurale, ti sei andato a consultare con i padroni. Paura ehhhhhh.…

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    funs club ha detto:

    Però bisogna dire che in questa ennesima discussione su Cuba, è mancato l’ apporto del nostro mito vivente Eliolibre. Si è vero che è stato lui ad innescare la discussione. vero che ha fatto qualche uscita, diciamo coperta. Ma i suoi sfaunculeggiamenti, i suoi fascisti, i suoi cialtroni. Incapaci, i suoi mitici personaggi che lo echeggiavano. Si sono mancati. Elio, non ritirarti dalla lotta. Ci manchi. Prova tu a rispondere dai a questo cialtrone , fascista, con il cervello portato all’ ammasso di alby.

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    Anonimo ha detto:

    In sub ordine anche come “tipo serio”, anche lui ti viene bene come personaggio.

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    alberto Davanzoni ha detto:

    Una domanda a mc. Ma la primavera negra del 2003, e suoi arresti, sono collegati con gli attentati terroristici del 1997. Perchè secondo qualcuno mette in relazione gli arresti del 2003 con l’ attività terroristica del 1997. Grazie per i chiarimenti.

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    mc ha detto:

    Che io sappia, nessuno ha mai messo gli arresti del 2003 in relazione con gli attentati del 97

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    alberto Davanzoni ha detto:

    Infatti che io sappia, non c’è nessun collegamento. Ma leggendo la scheda del libro dissidenti, edito da Rossignoli. Spiega, che i sovvertitori della rivoluzione arrestati,con un giro di parole, la scheda arriva fino agli attentati dl 1997, con la triste chiusura del povero Di Celmo. Leggendola, invito a tutti a farlo, sembra di capire che i fatti sono collegati. Che abbia preso lezioni da Feltri e Belpiertro di come fare gli occhielli di presentazione? Mi era venuto qualche dubbio, grazie per le spiegazioni M.C.

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    mc ha detto:

    “Disidentes” è, in sé, un libro di straordinario squallore. Rossignoli ha, evidentemente, voluto aggiungere qualcosa di suo.

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    alberto Davanzoni ha detto:

    Questa a casa mia si chiama manipolazione. Già la situazione di quelle povere 75 persone, imprigionate e dilipese con assurde accuse, con un processo farsa. La manipolazione, effettuata da Rossignoli è invereconda. La manipolazione è un arte a Cuba, Tornando al post iniziale, a Cuba vengono chiamati tutti terroristi, chiunque la pensi in maniera diversa. Terroristi vengono chiamati anche chi scappa da cuba e molte volte muoiono , se non uccisi, dalla tanta decantata sicuritade, del signor Rossignoli, Quindi è vero che l’ aggettivo terrorista è un po’ abusato e usato a sproposito.
    Ma tutto questo, è sempre visto in maniera miope.

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    Sigmund Freud ha detto:

    Mamma mia cosa mi tocca leggere, ma lo sapete, o lo sai MC con il tuo solito gruppo di finti sostenitori anonimi con cui nascondi la tua vigliaccheria, che certe tesi non le sostengono più nemmeno i mafiosi anticastristi di Miami? Comunque non ci serve che ti ripeti, su questo blog hai scritto migliaia di volte quello che pensi di Cuba, l’abbiamo capito tutti che odi Cuba e chiunque non la detesti, però fattene una ragione, immagina se al mondo tutti la pensassero come te (anche perchè non ci sarebbero culi da leccare per tutti). Impara a rispettare un popolo che ha domostrato come nessun’altro al mondo la propria dignità, e la fede nei propri ideali malgrado sia stato fatto oggetto di eggressioni criminali di ogni tipo, altro che le tue menate pseudo-filosofiche delle quali consiglio a tutti di farsi un baffo, Se nessuno gli risponde si morde il fegato, se gli date corda va in brodo di giuggiole. Fatelo soffrire ignorandolo!!!!!!

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    alberto Davanzoni ha detto:

    Leggi, Elio alias sigmund, il non rispondere, a precise constatazioni di fatto, chiamare al’ ordine, per ordini ricevuti, di non rispondere dimostra la vostra mala fede.
    Non so cosa c’ entra m.c, quando sono stato io Alberto, a muovere le accusa di manipolazione della verità. Capisco che è difficile rispondere. Non siamo a Cuba dove la gente per apatia e paura non parla.
    Seguite sempre con il solito sistema, mettere in bocca
    cosa non dette e assolutamente non pensate. Io non odio Cuba, e la sua gente, anzi. Quali tesi tu stai parlando, a me interessa poco quello che dicono a Miami, sono libero dico cose che io penso, non ho bisogno di avere dei maestri che mi insegnano la strada; a differenza di qualcuno. Certo rimane che un editore, propaganda i suoi libri, parlando di cose non vere. Cioè che gli arresti del 2003, sono collegati con gli atti terroristici del 1997 a Cuba. Quindi è una persona che mistifica la realtà. Io semplicemente mi sono esposto, in un campo dove qualcuno di voi è molto preparato, quindi facilmente può tacciarmi e dirmi che dico s*****ate.
    Ma se non vedo reazione di sorta molto probabilmente ho colpito nel segno. Bene ora , so di aver ragione. Chiaramente, la cosa mi fa molto piacere. Sarà un arma che comodamente posso usare, in ogni discussione, e per smascherare le bugie che raccontate su Cuba. Voi si che amate Cuba, ma la parte del marcio potere. A voi di 10 milioni di persona, non importa nulla. Meditate.….…un salutone.

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    G ha detto:

    Non voglio dare consigli a nessuno. Le accuse fatte dal fantomatico Davanzoni, sono gravi. Magari una risposta, la merita. Lo snob, Cavallini se la sta sicuramente ridendo. Che uno sgangherato fantasma vi metta così in crisi. Poi fate voi.

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    Perlesattezza ha detto:

    –Non siamo a Cuba dove la gente per apatia e paura non parla.-
    Almeno questa l’hai detta tu “alberto”, non dire che te l’hannno messa in bocca. Il fatto è che nella tua testa fai un bel po di confusione, forse frutto di cattive letture ed altrettante cattive frequentazioni. A Cuba, se per caso ci sei mai stato, la gente si muove, vive e parla come in nessun’altro paese al mondo.… Lascia stare gli allucinogeni, magari incominci a vedere il mondo com’è. Magari vieni a conoscenza che oggi in Italia ci sono 3 milioni di persone che non hanno entrate sufficienti per procurarsi il cibo necessario a soddisfare i più elementari bisogni alimentari. A Cuba questo non succede per il semplice fatto che viene garantito il minimo vitale a chiunque, che lavori o meno. E tu odi l’unico paese al mondo che, malgrado le incredibili aggressioni subite, riesce a garantire ai supi cittadini quello che nemmeno le nazioni più poderose riescono a garantire. Se non ti piace il socialismo, libero di farlo, però se per denigralo sei costretto a deformare in maniera tanto plateale la realtà, forse faresti bene a farci sopra qualche riflessione.
    Auguri, vedi di non diventare il tremilioni e uno!!!!!

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    alberto Davanzoni ha detto:

    Alllora, potevi almeno firmarti, visto le inesattezze che dici. Bene partiamo con la prima:
    La gente si muove: Qui possiamo parlare di molte cose data l’ ampiezza della tua frase. Partiamo dalla mobilità vera e propria. A Cuba la gente non si muove, perchè ci sono grossissimi problemi di trasporti. Poi la gente si muove: la legge parla moto chiaro, dopo le22 non si può essere in casa di altre persone. Se si sta fuori dopo le 22 in case private ‚bisogna avere il permesso della immigrazione, ma ne fa le veci benissimo lo jefe di sector ( figura simile al capo edificio sotto il fascismo). Continuando con la libertà di movimento, un cubano non è libero di uscire dalla sua provincia, se non con avviso preventivo e aver ricevuto un permesso. ( questa regola è in disuso ma usata, quando serve per reprimere qualcosa). Sempre parlando di movimento ricordiamo,il trasferimento , comporta la perdita dell’ uso della libreta, cosa importantissima per un cubano. Quindi si deduce che la dittatura non ama gli spostamenti.
    2) parla ‚come in un nessun stato al mondo:
    Qui vedi ti stai cacciando in un vespaio peggio, che con la democrazia magliore del latinoamerica.
    Per parlare la gente parla, la chisme (il petegolezzo) è lo sport nazionale. Ma il secondo sport sono i chivatones ( spie che raccontano anche quante volte respira il tuo vicino di casa). Quest’ ultimi parlano molto, e sicuramente ti sono molto simpatici. Poi parlare di politica, certo nei cdr, a senso unico. Parlare liberamente vuol dire crearsi problemi. La gente parla talmente tanto, che non nomina neanche Fidel per nome. Con accurata lettura degli innumerevoli giornali ( il mio è un paradosso), le discussioni si esaltano piene di conoscenza e libertà. Ricordiamo che i famosi 75, che il nostro amico, li dichiara terroristi, tra le accuse dell’ agente Vilma, si racconta che si incontravano in casa per parlare di politica e criticare la rivoluzione ( muovere un agente per ascoltare!!!) Ricordo che queste persone si sono beccate 28 anni. Quindi se la gente parla, certo, non sono muti, ma di cosa parla?
    Separando il post parleremo della tragica situazione di fame che passa Cuba, grazie all’ incapacità dei suoi governanti. Qui purtroppo, la cosa è tragica, ma la frase che il dittatore di Cuba da il minimo mangiare è una frase comica. ma con calma poi vi spiego.

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    alberto Davanzoni ha detto:

    Proseguiamo, con le inesattezze, dell’ adepto della rivoluzione.
    A Cuba viene garantito il minimo vitale: Già di per se la frase è sibillina. Cosa vuol dire il minimo vitale? A Cuba il minimo vitale lo decide il governo, non la natura. Infatti la famosa canasta basica, viene regolata e abbassata da l’ organo costituito.
    Facciamo una premessa; esiste a Cuba una regola, tu lavori, io stato ti pago il minimo, per il resto te lo fornisco io. Peccato che quello che fornisce, non è sufficiente al bisogno. La paga di un cubano varia da 200 pesos a 450 pesos. Pari a 7 euro ad un massimo di 16 euro. Il tutto dovrebbe essere affiancato alla famosa libreta. La tessera annonaria. Questa si presenta come un libretto, dove tu recandoti nel negozio apposito dovrebbero darti il mangiare e tutto il fa bisogno basico. capiamoci che di “tutta” la roba scritta se ne trova la metà. Nel tempo viene regolarmente abbassata la quota. Ora quello che danno per “il minimo vitale” è questo: 5 lib. di riso pari ha 2,3 kg al mese, fagioli 10 once pari 3 etti , poi qui siamo ricchi 2,3 kg di zucchero. siamo ad un valore di circa 4 euro di valore. ma non è tanto questo, se questo sfama qualcuno, questo è il bravo rivoluzionario, ma una persona normale che fame!! Poi la libreta da ben altro 3 pacchetti di sigarette, una saponetta, una pasta dentifricia. A natale mezzo pollo, e un po’ di pesce. Caro mio per l’ inesattezza, questa è la propaganda della rivoluzione, ne più e ne meno come dire che i 75 arrestati per ideologie contrarie alla rivoluzione hanno partecipato ad atti terroristici. Chiaramente quello descritto è quello che succede nella quasi totalità di cuba, ma chissà come mai,nei posti che sono frequentati dai turisti la libreta lievita, con un po’ di carne di maiale, e un pollo. Forse questo è quello che descrive il nostro manipolatore della realtà.
    Bene, capiamo allora come vive un cubano, visto che il minimo vitale, è molto minimo (non vi ricorda un po’ la social card del nano ingrifato).
    A Cuba circola la doppia moneta, il peso convertibile (cuc) pari al dollaro meno 10% e moneda nacional (mn), pari a 25 cuc. Allora se un cubano guadagna, 300 mn, sono pari a 12 cuc. Ricordiamo questo parametro che in seguito sarà importante.
    L e boteghe in mn, dovrebbero avere tutto il fa bisogno, a prezzi politici. ad esempio uova, carne di maiale, pollo, olio( la cucina cubana è molto fritta), e il resto. Purtroppo queste boteghe sono quasi sempre , vuote. Code interminabili, con l’ unico risultato di non trovare quasi nulla. Esistono poi i negozi in divisa, questi abbastanza riforniti, si paga tutto in cuc, a prezzi molto simili a quelli che troviamo qui in europa. Quindi per vivere ci vogliono circa 500 cuc al mese. Fermo restando che mettiamo che le boteghe in mn, troviamo qualcosa il costo per esempio di un uovo è di 1

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    alberto Davanzoni ha detto:

    segue, dicevo un uovo costa 1 mn, una libra di maiale 40/50 pesos, anche se questa è pura accademia,perchè tanto non si trovano. Vediamo che con una paga di 300 pesos diventa impossibile sfamare una famiglia di 3 persone.
    Allora come fanno a vivere i cubani? Semplice si arrangiano, o come si dice a Cuba con l’ inviento.
    Tanto mercato nero, si compra in strada, quasi tutta roba rubata nei magazzini, mense, alberghi. Poi il cubano si arrangia, con piccoli affari, la prostituzione( haimè parte integrante dell’ economia cubana).
    Questa è cuba!!!
    Devo essere sincero per i bimbi, la canasta si alza , un litro di latte al giorno, e la composta una specie di marmellata molto calorica.
    Lasciamo perdere l’ acquisto di vestiti scarpe, biancheria intima. Questa è la realtà per 80% dei cubani. Per la nomenclatura, spie, apparato politico e di stato, la vita e il fabbisogno vitale è molto più elevato (questa è l’ ugualianza cubana)
    La cosa che mi chiedo è perchè continuare a mentire su cose che sono sotto gli occhi di tutti.
    Non pensate che facendo così, aiutate solo la distruzione del socialismo.
    Ricordiamo, cosa disse Parlato, fondatore del manifesto, alla caduta del muro: Non abbiamo capito cosa realmente stava accadendo al di la muro e come la gente mal sopportava quel regime,non abbiamo fatto altro che aiutare una sconfitta, del vero socialismo, e ne pagheremo care le conseguenze.
    Mai parole furono più vere.
    Ma mi sembra con la vostra retorica, e difesa del non socialismo, state facendo il medesimo errore.
    Bà aspetto le vostre critiche, e alla vostra sicura risposta sulle magnificenze della sanità cubana.
    Un saluto da chi non conosce Cuba, figlio di brutte letture.

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    alberto Davanzoni ha detto:

    Per Eliolibre: la tua lista messa nel tuo blog, chiaramente censurato!!! Ti ricordo che quella lista gira da moltissimo tempo, tanto che quasi sicuramente è stata fatta dalla contra Di Maimi. Esiste completa di risposte, assai dure e critiche, svergognando punto per punto. Ai ai di male in peggio. Ma se volete fare controinformazione, almeno fattela bene. Ti do il link, dove puoi imparare qualcosa.
    Salutoni, e grazie ancora per mettere in difficoltà, la dittatura cubana.

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    Perlesattezza ha detto:

    Per fortuna che ci sei tu che hai capito. Peccato che la tua convinzione sia solo frutto della tua ignoranza. Più parli più dimostri di essere una delle tante vittime della propaganda dei servi del potere. Poveretto, che pena che fai!!!!!!

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    alberto Davanzoni ha detto:

    Vedi io non ho la presunzione di aver capito, ho solo la certezza di quello che ho visto e che conosco. Molto probabilmente sono anche ignorante, ma vedo che tu a parte un arroganza di fondo non controbatti con altre realtà quello che dico .Vittime di varie propagande lo possiamo essere tutti. Io da parte mia non devo difendere nessuno, e nessuna ideologia dogmatica. Quindi mi sento libero di dire quello che conosco senza mentire o come ho dimostrato manipolare delle realtà come ha fatto qualcuno. Non nulla da guadagnarci ti giuro neanche moralmente.
    Ti farò anche pena, ti ringrazio per un sentimento che provi per me, anche se negativo. Speriamo che usi i tuoi sentimenti anche per chi soffre e che stasera a tavola trova una caldosa riscaldata, e domani suo figlio andrà a scuola senza merenda. Un salutone da una vittima della propaganda.

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    Facciamolafinitaquì ha detto:

    Ma falla finita e pensa a chi in Italòia non ha nemmeno una “caldosa”. Faresti bene ad arrenderti alla realtà, è sotto gli occhi di tutti. Il capitalismo produce guerre, povertà e sofferenze immani sia verso i popoli sottomessi che quelli cosidetti “ricchi”, al contrario Cuba rappresenta un faro per tutti quei paesi che vogliono intraprendere una via di uscita al dominio imperialista devastante e criminale. Un paese del Terzo Mondo a cui vengono riconosciuti meriti innegabili da tutti gli oprganismi internazionali INDIPENDENTI dovrebbe destare ammirazione non l’odio che tu manifesti.
    Comunque libero di continuare a credere alle favole dalla propaganda capitalista, però non illuderti di fare proseliti tra chi ha aperto lo sguardo sul mondo e non ha perso la memorioa storica, sprechi il tuo tempo. E ricoradti che quel bambino cubano domani andrà a scuola senza bisogno di portarsi la merenda, a Cuba ad ogni cittadino viene garantito quello che nei nostri paesi ricchi non è garantito.
    Addio, vittima della propaganda.

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    alberto Davanzoni ha detto:

    Vedi, anonimo, protesti anche firmarti. La differenza che c’è tra me e te è che tu dai delle risposte ideologiche. Parli di capitalismo, fari d’ uscita dal dominio capitalista, ect ect.… Io invece parlo di cose reali, mai ho parlato di sistema sbagliato o giusto. Parlo della situazione catastrofica che si trova Cuba. Tu scientemente sposti l’ argomento al nulla ideologico. A te non interessa che 10 milioni di persone in questo momento, devono vivere una vita priva di una dignità, soggiogati, all’ egho del comandante, e dei suoi federali. A te interessa solo dare una giustificazione al tuo credo.

    Sono curioso di leggere i meriti riconosciuti da organismi indipendenti che tu parli. Cuba, non da dati reali della sua situazione, a nessuno. Mancando una libera stampa di controllo e un oposizione nessuno è in grado di controllarli. Chiunque può andare a vedere, che per esempio OMS, nelle sue statistiche Cuba, non fornisce dati per quasi metà dei freme di conteggio. Questo è solo un esempio. Amnesty international, e croce rossa, non possono visitare carceri e ospedali. Certo la risposta è nota , queste sono organizzazioni pagate dall’ impero quindi di parte (un po’ quello che dice il nano della consulta che sono tutti comunisti). Dal tuo scritto, l’ odio traspare dalle tue parole verso chi la pensa in modo diverso su Cuba. Io non do odio a nessuno ma parlo di cose oggettive.
    Ti ripeto, tutti siamo influenzati dalla propaganda, ma tu sicuramente più di me. Quando dici che a Cuba viene garantita la merenda al bimbo, questo non è vero. Mi sembra che ti ho portato degli esempi veri. La tua è solo propaganda. La tua propaganda porta solo del male ai cittadini cubani che devono convivere, con la povertà, la repressione. Come mai in 50 anni non uno sciopero, non una manifestazione, la paura di parlare. Se questo è un giusto vivere, cosa ti sembra.
    Il tuo sfuggire alla realtà, mi da l’ impressione che forse tu o non la conosci, oppure hai altri fini poco nobili. La difesa ad oltranza, di una dittatura che ha un solo fine quella di mantenere il suo potere, gestito da pochi, che traggono benefici enormi alle spalle del proprio popolo.
    Contrastami su quello che ti ho descritto, che a Cuba per vivere, ci si arrangia. Contrastami che a Cuba, lo stato fa poco e niente per i suoi cittadini. Contrastami il fatto che un cubano guadagna 300 pesos al mese, dove un paio di scarpe ne costano 800 pesos. Contrastami che un paio di mutande costano 80 pesos.
    Contrastami che una libra di carne di maiale costa 50 pesos. Contrastami che la bolletta elettrica costa una media di 80 pesos. Dimostrami che le mense della scuola danno qualcosa. Quando mi avrai dimostrato tutto questo, senza retorica e propaganda, allora parleremo di grandi ideologie. Sostanzialmente il tuo egoismo, non risolve tutti questi problemi.
    Mettere poi a confronto

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    alberto Davanzoni ha detto:

    segue. Mettere poi a confronto, la situazione Italiana , con qualsiasi paese povero, è assurdo e forviante. Cercando per l’ ennesima volta di sfuggire al discorso.
    Un saluto da chi non lascia perdere, le continue menzogne di una propaganda retorica come la tua.

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    propaganda f (p.f.) ha detto:

    Cosa dici Alberto, ma non vedi che in Italia, le donne si sposano con vecchi cubani, pur di scappare dalla fame e dalla povertà italiana. Ma non vai a vedere sulle coste, la gente che si costruisce piccole barche per arrivare a Cuba. Alberto, guarda la realtà.

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    antiprop ha detto:

    Ma che Alberto! chi vuoi prendere in giro?????????????? Conosciamo bene certi camuffamenti e certi stili. A chi crede di poter fare quello che vuole in ogni luogo gli gira che ci sia un paese CHE NON SI VENDE!!!!!!
    HASTA LA VICTORIA SIEMPRE!
    VIVA FIDEL IL PIU’ GRANDE CAPO DI STATO DELLA STORIA (altro che il nano pelato che pretende il Nanonobel)

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    alberto Davanzoni ha detto:

    Guarda non so dichi parli, comunque credi quello che vuoi. Ma voi sapete solo parlare per slogan, qualche argomento concreto, no vero. Certo che dire che Cuba non si vende, dopo 40 anni di unione sovietica è tutto dire. Guarda, che il nano, puttaniere sia un poveretto siamo tutti d’ accordo, ma che Fidel il miglior capo di stato della storia, poveri cubani, pensate se ne avevano un peggiore.……Ma come mai non rispondete su cose oggettive ma vi limitate a dire le cosette imparate a memoria, della retorica di propaganda!!!

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