Silvio Berlusconi e Álvaro Uribe: Sì ai profitti, no ai diritti umani

12 commenti

“Stando alla lista dei guerriglieri uccisi, le FARC le abbiamo sterminate due anni fa”

Il Presidente colombiano Álvaro Uribe Vélez incontra Berlusconi: SI AI PROFITTI, NO AI DIRITTI UMANI
 
Il  30 aprile 2009  il presidente della Colombia Álvaro Uribe sarà in Italia invitato ufficialmente dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. 
Incontrerà il premier, ministri, imprenditori e, per finire, il Papa.
 
Tratteranno di accordi economici e commerciali, investimenti di capitali, relazioni bancarie e finanziarie tra i due paesi, già predisposti dal recente viaggio di Letizia Moratti e di altri imprenditori italiani a Medellin in occasione del vertice della Banca Interamericana dello Sviluppo. 
 
Ma non una parola sul rispetto dei diritti umani in Colombia, con un presidente, Uribe, a capo di un governo da molti definito “narco-fascista”. Un governo, quello colombiano, che si è macchiato e continua a macchiarsi di gravi crimini contro la popolazione colombiana come attestano numerose denunce fatte da Amnesty International, HRW ‚ ONU, ecc.
 
Il bilancio del governo di Álvaro Uribe dal 2002 (anno della sua prima elezione) ad oggi è negativo sotto ogni aspetto; quello dei diritti umani, quello della sicurezza del paese, quello economico, quello della soluzione del conflitto che insanguina la Colombia da più di 50 anni.
Uribe, appoggiato da Bush, ha imposto al paese la cosiddetta “politica di sicurezza democratica” che ha reso la Colombia un enorme campo di battaglia dove, nonostante la legge di smobilitazione dei paramilitari, conosciuta come legge di Justicia y Paz, questi si sono riorganizzati sotto diverso nome e ancora controllano ampi settori della società, della politica e dell’economia.
Basti pensare che il 30% dei membri del Parlamento colombiano sono inquisiti per narcotraffico e paramilitarismo.
 
Oggi molti paesi europei e perfino il congresso degli Stati Uniti minacciano di sospendere gli aiuti al governo colombiano per il recente scandalo dei falsi positivi, esecuzioni extragiudiziali commesse dall’Esercito colombiano: un vero e proprio crimine di Stato, per giustificare in termini di numeri e cadaveri la lotta contro il terrorismo.
 
Berlusconi inviterà Uribe al prossimo G8 per dare un suo contributo al tema “Governabilità sotto la minaccia del terrorismo” nel libro “Lo stato del mondo” che dovrebbe contenere contributi di tutti i capi di Stato presenti al G8.
PROFITTI E CAPITALI VI INTERESSANO …DIRITTI UMANI NO!!!
Di fronte a questa gravissima provocazione, noi della società civile e democratica italiana comunichiamo al presidente colombiano che siamo molto attenti a quanto avviene nel suo paese in merito al rispetto dei diritti umani da parte dello Stato e leviamo un monito al governo e agli imprenditori italiani di condizionare la firma di ogni accordo commerciale con la Colombia al rispetto dei fondamentali diritti umani e civili del popolo colombiano.
 
(Comitato di solidarietà con il popolo Colombiano)
Costituito in occasione della Visita del Presidente Colombiano, Alvaro Uribe Velez, in Italia
Prime adesioni: Comitato Carlos Fonseca, A Sud, Comunità cristiana di base di Oregina di Genova, Narni per la Pace, Rete Italiana di Solidarietà Colombia vive! , Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea, Annalisa Melandri, Vittorio Agnoletto Europarlamentare gruppo GUE/NGL, Partito dei Comunisti Italiani
Info: href=“annalisamelandriatyahoodotit“>annalisamelandriatyahoodotit
 
 
 
 
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    Anonimo ha detto:

    Icartelli narcotrfficanti colombiani e le mafie italiane i piu possenti del mondo
    ringraziano lo squallido patto berlusconi uribe con la benedizione del papa!!!!
    Ora il narcotraffico mondiale ha una solida testa di ponte ufficiale!!!!!
    Che vergogna nessuno eccetto questo sito
    racconta semplicemente la storia di Uribe e le atrocita che si commettono in Colombia da quando governa questo mafioso
    Grazie Melandri a nome dei decine di migliaia di assassinati da esercito e paramilitari!!!!!!!!!

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      Roberto ha detto:

      Perche’ parlate di Colombia senza saperne nula?
      Io sono Colombiano di Barranquilla.E nessuno po dire che con Uribe non e’ migliorata la sicureza in Colombia.Prima tutti i giorni la gueriglia secuestraba persone, poberi o ricchi no importa.Era da terrore uscire di casa,anche per andar a trovare un vicino.Con Uribe la criminalita si e’ ridotta del 90% al meno e la economia ha ripreso,grazie a la sicureza ritrovata amuoversi.Non importa la biografia o le voci sull’Uribe prima della presidenza, lo importante son i fatti.Grande miglioramento sicureza e la economia che ha iniziato a recuperare.Ad oggi il 70% del popolo colombiano potese rieleggerebbe Uribe, questi sono fatti no chiachiere!

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        Annalisa ha detto:

        Spero che non accada mai. E sinceramente non lo credo possibile. uribe starebbe bene solo alla Corte Penale Internazionale. Saluti.

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    Roberto ha detto:

    Purtroppo voi che vivete in Italia non sapete un cavolo di quello che succede in Colombia, dei problemi, delle battaglie, della vita quotidiana, di Uribe.
    E’ facile essere strumentalizzati dalla facile propaganda di gente che la Colombia la ha conosciuta sui libri (forse).
    Comunque, continuate a vivere li, che state bene e lasciateci in pace a noi.
    Grazie.

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    Doriana Goracci ha detto:

    Cara Annalisa mi sono resa conto questa mattina 30 aprile 2009 che non v’è cenno sulla stampa della visitina di Uribe.Tra le brevi…il Manifesto al 24 aprile scriveva
    “Alla fine di aprile il presidente della Colombia Alvaro Uribe sarà in Spagna e in Italia, per incontrare capi di stato e governo e… ricevere un premio per la lotta al terrorismo…” e allora ho scritto *more mio* grazie a te e ASud
    http://www.reset-italia.net/2009/04/30/maestri-do-rinascimiento-a-roma-uribe-berlusconi-il-papa/
    Ti abbraccio Doriana

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    Annalisa ha detto:

    Grazie Doriana!

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    Anonimo ha detto:

    Caro Roberto, non vivo in Colombia, ma in Venezuela. Tu dirai cosa centra il venezuela con il dramma della Colombia? Centra! Perchè qua in venezuela vivono circa 5 milioni di colombiani, fuoriusciti dalal Colombia. Se milioni di Colombiani fuoriescono ci sarà un motivo o vanno via per turismo? Sappiamo bene come agiscono i paramilitari, l’esercito colombiano, gli Alvaro uribe di turno … come quando fecero l’accordo con la FARC e poi li sterminarono tutti, dopo aver deposto le armi … Questi sono le azioni degli Alvaro Uribe. Se vuoi venirtene a vivere in venezuela, la porta è aperta anche per te. Nel link un esempio di quello che accade in Colombia, con Uribe

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    Massimiliano ha detto:

    Caro Roberto, ti do la mia piena solidarietà. Io vivo in Colombia ed ho toccato con mano quanto sia poco intelligente starsene in qualunque posto del mondo, che non sia la Colombia, e sparare a zero sul mancato rispetto dei diritto umani. I falsi positivi sono una cosa vera, ed è un crimine di stato, non ci sono dubbi, ma da quando è arrivato Uribe nel Paese ci sono le condizioni per vivere una vita serena. Invito davvero a tacere, o meglio a riprendere a parlare dopo un buon ed umile esame di coscienza. Non c’è peggior critico di chi non lo è con se stesso!

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    santos ha detto:

    Il governo di narcouribe è contro i diritti umani in Colombia!!!!!!
    Lo denunciano alla luce del sole ed ufficialmente e coraggiosamente gli ex presidenti anche conservatori che sono
    Pastrana,Samper e Gaviria!!!!!Sono anche essi pericolosi comunisti o sovversivi o guerriglieri?????.…Totò Riina e quei tre delinquenti dei fratelli Cuntrera che erano il cartello più potente prima del governo del Comandante Chavez in Venezuela dicevano che la cosa nostra non esiste ed era tutto un complotto ed un invenzione dei comunisti,e che tutti i giornalisti ed i magistrati erano comunisti.….… la telenovela continua…mentre berlusconi a giugno si recherà in Colombia per incontrare Uribe.
    e poi “varito” sarà in Italia al G8 di nuovo invitato come fosse un novello Ghandi.…Il fenomeno Berluribe mostro a due teste gia cammina.…Mentre a Milano
    prima in classifica in Europa come vendita ed uso di cocaina il jet set,gli ambienti della moda,la allegra oligarchia drogata,i cocainomani di certe
    reti televisive.…festeggiano il gemmellaggio tra Milano e Medellin ed incoronano la Moratti…Mentre nella nostra povera Colombia migliaia di compatrioti muoiono come mosche nella guerra del narcotraffico per la produzione del passatempo favorito dalle
    squallide e corrotte oligarchie del jet set internazionale!!!!!!

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    Jaime Rodriguez ha detto:

    Cara Annalisa,

    Ho letto con molta attenzione i suoi articoli in merito al Presidente Colombiano Alvaro Uribe. Io sono colombiano, Ing. Elettronico laureato in università pubblica a Bogotà. Oggi tutta la mia famiglia abita all’estero, perche siamo stati perseguitati e minacciati…… dovevamo pagare il pizzo.

    Uno dei miei fratelli è stato sequestrato per motivi estorsivi, e liberato dopo aver pagato una somma per la sua liberazione, anche se abbiamo temuto il peggio. Non eravamo una famiglia benestante ne abbiamo avuto relazioni con la politica ne di destra ne di sinistra.

    Anche se negli anni 50 i gruppi guerriglieri che nascevano (per conflitti politici all’epoca)erano insorgenti armati che vivevano nella clandestinità ma avevano molto probabilmente degli ideali politici –come i partigiani all’epoca della seconda guerra mondiale in italia-. Purtroppo con il tempo, furono abbandonati quelli ideali politici che in principio gli fecero nascere…. per sostituirli con quelli economici, denari ottenuti attraverso attività illecite quali sequestro, estorsione e delinquenza organizzata; negli anni 80 diventarono “l’esercito” dei cartelli della droga, e negli anni 90 i quando i “Capi” dei cartelli della droga –Rodriguez Gacha, Rodriguez Orejuela, Pablo Escobar, ecc– furono messi “sotto controllo”, la mal chiamata guerriglia diventava “narcoguerriglia”.

    Era un gruppo di delinquenza organizzata diventato economicamente molto forte, che non cercava più di partecipare nella politica democratica ma di creare un nuovo stato dentro lo stato. Sono riusciti a implementare il più grande sistema di corruzione in tutte le istituzioni dello stato… dal parlamento, fino al catasto.

    Sono stato testimone vivente del danno economico e psicologico da loro creato. Le multinazionali che stavano investendo in Colombia, iniziarono a chiudere le figliali lasciando migliaia di lavoratori senza posto di lavoro. Le multinazionali che fino a quel momento stavano esplorando il petrolio in Colombia, decisero di spostare l’esplorazione a Venezuela (sempre per causa delle estorsioni, sequestri e attentati agli oleodotti).

    Per anni, i guerriglieri furono invitati a partecipare a tavoli di negoziazione, ma loro presero in in giro continuamente ai governi in carica; alcune volte non si sono ne anche presentati. Hanno chiesto e ottenuto “zone di distensione” cioè zone libere della presenza dello stato per “facilitare il clima della negoziazione” che poi si è dimostrato venivano utilizzate come zone per formazione militare, reclutando i figli minorenni dei contadini della zona e ricevendo armi provenienti da aerei russi che sorvolavano la zona.

    Tutti i Colombiani ci siamo stancati e molti siamo stati costretti a lasciare il nostro paese vittime della guerriglia negli anni che furono considerati “l’esodo dei Colombiani” dal 1999 al 2001. Le politiche di

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    Jaime Rodriguez ha detto:

    Le politiche di Uribe iniziarono ad ottenere risultati per tutelare i cittadini per bene. Io sono tornato un paio di volte negli anni 2005 e 2007, e il riscontro con tutta la popolazione è stato molto positivo.

    Molti contadini erano riusciti a riprendere possesso dei terreni di proprietà –da dov’erano fuggiti per causa della violenza-, e avevano ripreso le loro attività economiche. La soddisfazione dei lavoratori, commercianti e impresari ringraziano a Uribe le garanzie istituite per svolgere e tutelare le proprie attività.

    Io umanamente vi chiedo di documentarvi direttamente con la popolazione….. ho avuto la possibilità di sentire molti dei miei amici che partecipavano attivamente in movimenti di sinistra e oggi invece condividono e appoggiano incondizionatamente le politiche del presidente Uribe. Non ci sono dubbi dell’intero consenso nazionale da lui ottenuto in una vera democrazia…. il popolo lo vuole rieletto per la terza volta, e chi, meglio che la stessa popolazione per misurare il miglioramento del clima politico, sociale ed economico di uno stato ???

    E’ chiaro…. non tutto sono rose e fiori, ma non riesco a capire come facciano gli stranieri a criticare le politiche di Uribe quando la popolazione ne va fiera. Sarà magari che le “politiche in contrapposizione” dei vicini stati latinoamericani con politiche di sinistra, riescono a presentare una realtà sufficientemente distorta approfittando del proselitismo “anti-americano” ????

    Jaime Rodriguez

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