Siamo uno Stato oggi rappresentato da Berlusconi…

1 commento

ESMA

Ricevo da Anna Maria De Luca, oltre alla sua adesione alla richiesta di scuse formali da parte del governo italiano e della firma della ratifica da parte dell’Italia al trattato internazionale contro la sparizione forzata, anche questa sua testimonianza.
La ringrazio per avermi autorizzato a  pubblicarla. (A.M.)
Mia zia, Angela Maria Aieta, dopo essere stata sequestrata a Buenos Aires e rinchiusa nell’Esma, ha perso la vita in un volo della morte perchè madre del capo dell’opposizione al regime.
 
Mio cugino è stato dodici anni in carcere senza mai un processo. La moglie sequestrata e violentata. Il fratello sequestrato e ucciso dopo torture inenarrabili; l’altro fratello sequestrato.
 
Io faccio la gionalista. Mi occupo di diritti umani. Solo l’anno scorso siamo riusciti ad ottenere cinque ergastoli per i gerarchi argentini responsabili all’Esma, nel primo processo aperto a Roma nella storia italiana. Il primo, dopo trent’anni. Il primo dopo migliaia di morti.
 
Ieri, la battuta del nostro presidente del Consiglio è stata un’offesa alla memoria dei miei parenti e dei loro compagni. Un’offesa all’idea che li ha portati a non risparmiarsi.
 
Hanno lottato e perso la vita per combattere per la libertà della nazione che li ospitava. Potevano starsene tranquilli a casa, senza reagire, come facciamo noi italiani rimasti qui, invece hanno scelto di agire. 
 
Siamo lo Stato che ha voltato le spalle ai suoi figli in Argentina per tutto il tempo della dittatura. Siamo lo Stato che lo scorso anno ha dato 5 ergastoli agli assassini di mia zia. Siamo uno Stato oggi rappresentato da Berlusconi.
 
  1. avatar
    Mauro Pigozzi ha detto:

    Inizio a pensare che siamo nella stessa situazione della Croazia ai tempi del governo para-fascista di Franjo Tuđman, che veniva eletto democraticamente, ma finche non morì non si potè dire che la Croazia fosse un paese “normale”… Poi bisogna aggiungere che Videla era un intimo amico di Licio Gelli, vero mentore del Cav., perciò si capisce il trattamento da operetta verso il dittatore…

Lascia un commento a Mauro Pigozzi Trackback URL: