Mastella crede di citare Neruda, ma la poesia che recita non è di Pablo Neruda.

32 commenti

Il governo cade su una citazione errata…
Mastella apre la crisi di governo e cita Neruda (o almeno così  crede).
Cita una poesia che inizia così :
 
Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,…
 
è una poesia bellissima ma non è di Pablo Neruda.
E’ di una scrittrice brasiliana Martha Medeiros. In Internet è attribuita da anni erroneamente a Pablo Neruda, è una specie di leggenda metropolitana del web.
Mastella non lo sa ed  evidentemente nemmeno le agenzie stampa  e tutti i giornali che hanno riportato la notizia della citazione errata.
 
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    A. ha detto:

    Pobre Pablo…

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    filomeno ha detto:

    urka annalisa!!

    grazie della info

    eh si.… neanche di Mastella e dei giornali ci si può fidare più ; - )

    sputtaniamone l’ignoranza : - )

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    Capriole sull'ignoranza ha detto:

    La poesia è bellissima, la citazione può essere anche errata ma google porta pià risultati con Neruda che con l’autrice. Inoltre è inserita in molte traduzioni di libri commercializzati in Italia tra le poesie di Neruda. Chiunque ci sarebbe cascato, per il resto Mastella può citare chi vuole a sostegno o contro, fondamentale è il voto.

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    Comicomix ha detto:

    Sono dei veri ignoranti.
    ^_^
    Un sorriso ch sa di non sapere
    Mister X di Comicomix

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    alessandro badella ha detto:

    ma guardate la foto di pablo…è emblematica e ci\gli dice: “mastella, ma che c***o dici??”

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    roberto ha detto:

    mastella crede anche di essere un buon politico,ma la politica che pratica si chiama mafia (e forse lui non lo sa)

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    Valentino ha detto:

    Per Roberto.
    Non so se lo hai detto in senso ironico, ma personalmente credo che lo sappia esattamente cosa cosa sia una e cosa sia l’altra anche se frequentemente le due cose si anastomizzano.

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    DYLANTH0MAS ha detto:

    Non é che adesso pensiamo che Mastella sia l’unico politico mafioso in Italia?

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    Roberto ha detto:

    Valentino,ovviamente era ironico anche se il FORSE della mia frase non è che ci sta poi tanto male.certo mastella è un mestierante ed i suoi intrallazzi li fa ma in fondo a volte mi fa una pena tale da dubitare di qualsiasi sua capacità mentale–
    Dylan,mastella è l’ultimo dei mafiosi ma è il primo a palesarsi apertamente, e spudoratamente,tale

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    Valentino ha detto:

    …me lo vedo il Ceppalone davanti ad uno schermo in cerca di una poesia per chiudere melodrammaticamente il teatrino.

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    freesud ha detto:

    Corriamo ai ripari arriva la “Mastellite Berlusconiana”.

    staff freesud

    http://www.riberaonline.blogspot.com

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    la voce di tutti ha detto:

    Se Mastella è l’ultimo dei mafiosi ma è il primo a palesarsi apertamente, e spudoratamente, tale’.….(giusto pensiero di Roberto)dovrebbe allora dimettersi anche dalla vita politica e andarsene al paesello a ‘coltivà ‘EPPATANE!
    Pese governato da mediocri, mafiosi e bacchettoni, Vergogna!!!!

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    DYLANTH0MAS ha detto:

    E i mafiosi mediocri e bacchettoni chi li elegge?

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    Anonimo ha detto:

    Infatti non li voto più da anni.

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    er principe azuro ha detto:

    Ecco, ben detto amica voce de tutti e pure quella mia.… NUN C’ANNAMO PIU’ A VOTA!

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    Anonimo ha detto:

    SE NON ANDATE A VOTARE A LORO NON GLI IMPORTA. QUELLI CHE LI VOTANO CI SARANNO SEMPRE.. UNO SCHIFO!

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    Roberto ha detto:

    dylan,purtroppo con il famigerato “porcellum” questi mafiosi non li eleggiamo più quindi la storia del non andare a votare non esiste.purtroppo è come al senato,il non voto equivale ad un voto contrario e di conseguenza o ho dei principi e mi batto e VOTO affinchè possano in parte essere realizzati,e sottolineo IN PARTE,o la facciamo finita con il professarsi di sinistra e fottersene se quello in cui crediamo non potrà mai vedere una realizzazione.

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    DYLANTH0MAS ha detto:

    Roberto non sono stato io a dire di non votare, anche se per la prima volta nella vita potrei anche prendere in considerazione questa ipotesi.
    Il mio discorso è su quanto la classe politica rappresenti gli italiani. Mi spiace dirlo, ma non è questione di voto di preferenza o meno, a mio modesto parere, questi politici sono esattamente quello che gli Italiani vogliono e meritano.
    Se non la smettiamo di pensare che da una parte c’è la “casta” e dall’altra la società civile, sempre ligia, sempre corretta, sempre onesta… non ne usciamo.

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    Roberto ha detto:

    Dylan non mi riferivo a te ma al post successivo al tuo.tu dici che questi politici sono quanto ci meritiamo e secondo me non è vero.se ci fossero i vecchi sistemi elettorali con le preferenze non solo al partito ma anche al nome potrei essere d’accordo.
    per quanto riguarda la casta,ok non esiste e sono con te ma non votando non faremmo altro che allontanerci dalla politica e quindi creare noi stessi la casta che, a questo punto, e a ben ragione, se ne infischia della società civile

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    Annalisa ha detto:

    Intanto un po’ più di serietà e severità nei luoghi istituzionali non guasterebbe, uno come Barbato per la sua AGGRESSIONE MAFIOSA perchè di quello si è trattato dovrebbe essere espulso a vita dalla politica. Buona domenica a tutti.

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    Amedeo un pensionato ha detto:

    Se a breve ci saranno le elezioni, qualcuno sa consigliarmi chi votare?
    Grazie

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    DYLANTH0MAS ha detto:

    Io consiglio Mastella, non so in che partito sará, con che schieramento, ma vota lui, sei al sicuro

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    Amedeo ha detto:

    Ho 76 anni, sono pensionato e leggo questo blog come tanti altri dove le persone danno le loro opinioni. Sono una persona semplice che ha lavorato tutta una vita, dall’età di 14 anni. Non sono andato a scuola, non sono preparato politicamente come voi ma non sarò l’unico, non mi sento inferiore. Da tre anni ho imparato ad usare un computer andando ai corsi per la terza età.
    Dopo questa mia presentazione, vorrei chiederti se il consiglio che mi hai dato è una presa in giro.
    Grazie

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    l'italocolombiana ha detto:

    Caro Amedeo
    Noi siamo un paese senza memoria. Il che equivale a dire senza storia. L’Italia rimuove il suo passato prossimo, lo perde nell’oblio dell’etere televisivo, ne tiene solo i ricordi, i frammenti che potrebbero farle comodo per le sue contorsioni, per le sue conversioni. Ma l’Italia è un paese circolare, gattopardesco, in cui tutto cambia per restare com’è. In cui tutto scorre per non passare davvero. Se l’Italia avesse cura della sua storia, della sua memoria, si accorgerebbe che i regimi non nascono dal nulla, sono il portato di veleni antichi, di metastasi invincibili, imparerebbe che questo Paese speciale nel vivere alla grande, ma con le pezze al culo, che i suoi vizi sono ciclici, si ripetono incarnati da uomini diversi con lo stesso cinismo, la medesima indifferenza per l’etica, con l’identica allergia alla coerenza, a una tensione morale.
    da Scritti corsare di Pier Paolo Pasolini

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    Annalisa ha detto:

    @Amedeo, non credo che Dylan volesse prenderti in giro con il suo commento, evidentemente era molto ironico…per il resto ti ringrazio di legegrci, qui credo che nessuno sia preparato politicamente figuriamoci, come si fa ad esserlo in questo paese? è difficile dare consigli ma in questi casi, quando uno non sa cosa fare intanto che si tenga lontano dalla destra e da certo centro…poi si vede, scusa la banalità ma è proprio difficile sai…p.s. complimenti per l’impegno con il pc…sei grande!

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    Annalisa ha detto:

    @Italicolombiana, grazie per la tua citazione, la trovo molto pertinente, certo che è triste, attualissima pur essendo stata scritta neol 1975, l’Italia è un paese circolare, quante altre volte da quella data il nostro paese ha rifatto lo stesso giro per trovarsi al punto di partenza? Grazie ancora.
    P.S. l’ho copincollata come commento sul blog di Carotenuto.

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    DYLANTH0MAS ha detto:

    Amedeo, mi spiace se la mia risposta poteva sembrare una presa in giro, come dice Annalisa era solo ironia.
    Significava esattamente il contrario: tieniti alla larga da Mastella e da chi gli sta vicino, in sintesi, la stessa cosa che ha detto Annalisa.
    Ps: non so voi, ma io prima di decidere se e chi votare, vorrei capire che partiti ci saranno alle elezioni, io non ho nessuna certezza, voi?

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    l'italocolombiana ha detto:

    Cara Annalisa,
    hai fatto bene a copincollarla, qui bisogna darsi da fare ragazzi!
    Por mi parte, actuo lo que aprendì en Colombia: a no quedarme pasiva frente la injusticia, la maldad, el atropello, el abuso.…. LA MAFIA.
    Aunque he provado cosas inauditas, las que te quedan adentro escolpitas, (y me daria lastima que no sean entendidas porquè yo las provè), espero que llegue alguien a tocar nuestra memoria para salir desde este circulo infernal..
    Buona giornata

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    La Trippa ha detto:

    Vota Antonio Vota Antonio Vota Antonio vota Antonio Vota Antonio Vota Antonio Vota Antonio…

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    jorge eduardo ha detto:

    Il giorno che ho sentito mastella citare una poesia di neruda,mi era sembrato cosi strano non averla mai sentita nel mio paese nè qua.Infatti non era proprio sua,povero Pablo si sarà rigirato nella sua tomba per essere stato citato dall’”onorevole”.
    Neruda nato,vissuto e morto con la coerenza delle sue idee essere citato da una “bandiera al vento“come Mastella mi disgusta davvero.

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    Annalisa ha detto:

    @Jorge, sì hai proprio ragione…anche Stefano Passigli editore delle opere di Neruda in Italia ha detto la stessa cosa.

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    Dario de Judicibus ha detto:

    L’errore in cui è incorso Mastella, è caratteristico di una tendenza, quella sì molto preoccupante, che sta diventando sempre più frequente in rete e che segnalai a suo tempo in un articolo sul mio blog. In pratica, la rete sta sostituendo la realtà. Due esempi? Se una certa ricerca in Google produce un certo risultato più di altri, allora quel risultato è vero, altrimenti è falso; se un libro è nel catalogo di Amazon, allora è stato pubblicato, altrimenti no.

    A chi interessasse, l’articolo è qui:
    http://lindipendente.splinder.com/post/16756310/Internet+killed+the+paperback+

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