Solidariedad a Pascual Serrano: carta a El País

3 commenti
Pascual Serrano è un giornalista e scrittore spagnolo. Tra i fondatori di Rebelión, da tempo svolge un attento e minuzioso lavoro di denuncia di quella che è la disinformazione che passa nei mezzi di comunicazione, con particolare riferimento al Venezuela perchè è verso il governo di questo paese che i  media stanno ultimamente stanno dando il peggio di sè.
Molto critico con El País sempre più schierato a destra, per lo meno per quanto riguarda la politica latinoamericana, si è visto recapitare dal quotidiano spagnolo una lettera dove veniva invitato a ritirare il suo articolo “El País contra Chávez, fuego a discreción” pena il pagamento di salatissimi diritti di stampa.
El País accusa Pascual Serrano di aver riprodotto un articolo di Mario Vargas Llosa, accusa completamente falsa in quanto Pascual Serrano nel suo articolo, in rispetto ad ogni normativa vigente ha soltanto riprodotto alcune righe tratte dall’articolo di Vargas Llosa, insieme alle citazioni di altri autori.
In solidarietà a Pascual Serrano e contro la prepotenza e l’arroganza di un grande mezzo di comunicazione, ho deciso di scrivere questa lettera a El País, invitandovi numerosi a fare altrettanto  (cartasdirectoratelpaisdotes)  :
 
A la redacción de El País
cartasdirectoratelpaisdotes 
envio estas lineas en solidariedad al periodista Pascual Serrano y contra la arrogancia y prepotencia de ese medio de comunicacíon que se llama El País.
Pascual Serrano es también en Italia un estimado y apreciado periodista y escritor y es gracias a su trabajo serio y detallado que alcanzamos a entender bien el atentado a la libertad y al derecho a la información que puede hacer el periodismo cuando se pone al servicio del poder.
El País, junto con los diarios italianos cómo Liberazione, La Repubblica e Il Corriere della Sera se está destacando por ser la voz europea de la oposición golpista al gobierno democráticamente electo del presidente venezuelano Hugo Chávez.
Pascual Serrano no ha reproducido un artículo de Mario Vargas Llosa sino solamente unas lineas en el contesto de un articulo donde se hacían más citas.
Las líneas son esas:
La estupidez conceptual se enriquece si quien la emite se expresa con la vulgaridad del comandante Chávez y su gesticulación cuartelera”.
“Otro tercermundista y comandante entra en escena, esta vez Daniel Ortega maltratado por los años con una calvicie acelerada y una panza capitalista” (eso es alto periodismo verdad?)
“Es posible que, al reaccionar como lo hizo, el Rey de España transgrediera el protocolo. ¡Pero que alegría nos deparó a tantos latinoamericanos,a tantos millones de venezolanos! ¿ La pueba? Que he estrito este artículo arrullado por los animados compases del flamante pasodoble que ahora entonan y bailan en todas las universidades venezolanas, que se titula ¿Por qué no te callas? Y cuya tonadilla y letra llueven sin tregua sobre mi computadora”.
Ahora presumo que me voy a encontrar en la misma situación de Pascual Serrano, o sea puedo ser perseguible por haber citado esas lineas de Mario Vargas Llosa sin haber pedido a El País la cesión de derechos de reproducción del texto de Vargas Llosa.
Quédense con los derechos “MUNDIALES” de la columna de Mario Vargas Llosa que cómo escrito por Pascual Serrano “sus ensayos sólo tienen utilidad como munición del diario El País para criticar a los gobiernos progresistas de América Latina”. Perrmítame añadir que son municiones de muy escasa calidad.
Atentamente
Annalisa Melandri
Roma
Italia
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  1. avatar
    Loris ha detto:

    Annalisa cosa ne pensi del filmato apparso oggi su Ingrid Betancourt? C’è spazio per un pochino di compassione anche per lei nel tuo grande cuore sempre indignato per le ingiustizie del mondo oppure che dici, di lei e di quei poveri disgraziati che languono in prigionia da anni ce ne freghiamo, tanto ci pensano le Farc?
    Seriamente, io l’ho trovato abbastanza toccante: sei anni senza vedere i figli, a mangiando nient’altro che quella cacata di arepa e ascoltando le pizze ideologiche di quei veri rivoluzionari che sarebbero le Farc. Fine del commento

  2. avatar
    Annalisa ha detto:

    Loris, è indubbio che la situazione dei prigionieri desti indignazione e compassione ma ti ricordo che il governo colombiano non ha mai fatto nulla di costruttivo (al di là di ipotizzare “rescates a sangre y fuego”)per la liberazione degli ostaggi e lo dimostrano gli ultimi avvenimenti, quando le trattative erano vicine, Uribe si va venire gli attacchi di panico e blocca tutto, il video era destinato alla senatrice Córdoba proprio per queste trattative, che ora grazie al parapresidente sono saltate.
    Saluti.

  3. avatar
    L'Irrequieto ha detto:

    OBIETTIVO CHAVEZ?
    “Chavez minaccia gli Usa”
    “Pronti a tagliare il petrolio”
    “CARACAS — Se l’opposizione venezuelana, d’accordo con “le forze dell’Impero statunitense”, dovesse mettere in atto un piano di destabilizzazione denunciando brogli in una sua eventuale sconfitta nel referendum di domani per la riforma della Costituzione, il Venezuela non esiterebbe a rispondere con decisione e sospenderebbe anche l’invio di petrolio agli Stati Uniti…..”
    Tratto da: Chavez minaccia gli Usa “Pronti a tagliare il petrolio” — esteri — Repubblica.it
    ………………………………………………..
    Chavez “minaccia” gli Stati Uniti? Perché? Gli Stati Uniti potrebbero aver stretto accordi con l’opposizione venezuelana contro Chavez? Possibile? Beh, ricordate il Freedom Fund? È un fondo miliardario promosso da George Bush per “favorire la transizione di Cuba verso un futuro di libertà e progresso”; Bush ha assicurato che si tratta di un buon investimento per tutti i soggetti che contribuiranno; basti pensare alla privatizzazione di tutto ciò che attualmente è statale (pubblico) a Cuba, risorse naturali, servizi, aziende; non è che un azioni di questo tipo si chiamano “azioni di guerra non militari”? E le “azioni di guerra non militari” le usano solo stati o anche entità sopranazionazionali? E l’Italia è o è mai stata obiettivo di azioni di guerra non militari?

    Ciao, complimenti e buon lavoro.

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