Muere Enzo Biagi nuestro periodista incómodo

16 commenti

Enzo Biagi

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    Hugo ha detto:

    “Siamo tutti Partigiani”, addio grande,come te solo Giorgio Bocca.

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    antonio ha detto:

    Quello che accade in Venezuela Biagi lo racconterebbe. Gli 80000 studenti in protesta a Caracas erano 80000 agenti della CIA a cui è lecito sparare addosso?

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    Libertario ha detto:

    No, erano qualche centinaio di stupidi servi al servizio delle trame della CIA e non solo per sabotare il Venezuela che cammina rapido verso la definitiva liberazione dal giogo della superpotenza.
    Viva Chàvez e il Socialisma del XXI secolo!!!!!!!

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    Fabio ha detto:

    Antonio,ritorna a Salò questa volta con le camicie verdi e “l’uomo” che cacciò Biagi dalla RAI.

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    antonio ha detto:

    Complimenti per le argomentazioni convincenti! I chavisti son tutti così, dividono il mondo fra chi idolatra Chavez (quindi è buono e giusto) e chi invece sarebbe servo di Bush al soldo della CIA.
    Comunque vedo che anche i vosti amici di Caracas hanno ottimi argomenti.

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    Fabio ha detto:

    A.P sei tu che inizi con le tue castronerie(per essere delicati)offendendo la memoria di Biagi.Ricoverati insieme a tutti quelli come te,sei tu in assenza totale di argomenti!

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    Paolo, tornato da poco da Cuba ha detto:

    Antonio, ma per favore!!!non pretendere di conoscere quello che avrebbe raccontato Enzo, e poi quella gente, tanta o poca che sia avranno un referendum per dire la loro, e la maggioranza vince…

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    antonio ha detto:

    Bhe, quelle decine di migliaia di persone manifestavano oltre che per dire no alla riforma anche per rinviare il referendum in modo che se ne possa discutere di più e meglio affinchè il voto sia davvero democratico e consapevole (dovrebbero far loro uno slogan molto in voga tra i referendari italiani: “conoscere per deliberare”); questa tra l’altro è anche la richiesta di parte della sinistra, quella che si è opposta alla riforma.

    In ogni caso, comunque la si pensi, non si possono certo giustificare le aggressioni e gli spari contro gli studenti ed è scandaloso che dei giornalisti che si interessano di america latina facciano bellamente finta di niente, come se non succedesse nulla.
    Che fanno i Carotenuto e quelli come lui? Non vedono, non sentono, non parlano?

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    adele ha detto:

    Un referendum? Chávez non sarebbe certo il primo dittatore ad esser divenuto tale usando mezzi formalmente democratici. Gli student (ed il generale Baduel) hanno ragione. La costituzione – qualunque costituzione – deve definire regole del gioco accettate da tutti (o, almeno, da tutti coloro che si riconoscono nella democrazia). E la riforma proposta da Chávez – ed approvata da un Parlamento votato, senza opposizione, dal 25 per cento dell’elettorato – non può rispondere a questa esigenza.

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    nino ha detto:

    Le costituzioni si modificano rispettando i quorum stabiliti dalle stesse.Non è necessario che le regole vengano cambiate,quando tutti sono d’accordo.In Italia,per esempio,il berlusca ha modificato regolarmente,rispettando le regole,50 e passa articoli della nostra costituzione.Poi nel referendum costituzionale le sue modifiche non sono piaciute al 60% dei cittadini votanti e sono finite nella spazzatura.A caracas gli oppositori hanno tutti gli strumenti per comunicare alla gente gli aspetti negativi della proposta costituzionale,lo facciano e vediamo chi la spunta.

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    adele ha detto:

    Nino, nell’ordinamento italiano non esiste alcun tipo di “referendum costituzionale”. Pertanto, né Berlusconi poteva proporre alcun cambio (50 poi!), né – tantomeno – gli italiani potevano votarli. Inoltre molto dubbio è che Chávez abbia seguito la procedura prevista dalla costituzione del ’99. Ed ancor più dubbio è che quelli da lui proosti siano semplici emendamenti. Quando Baduel afferma che per cambiare una costituzione da liberale a socialista bisogna ricoconvocare l’organo costituente (ovvero: rieleggere un’assemblea costitutente) dice una cosa sacrosanta. Così come sacrosanto è il sospetto (per quel che mi riguarda la certezza) che l’unico vero obiettivo della riforma sia un aumento a dismisura dei suoi poteri personali. Altro che socialismo. Altro che riforma. Io credo che Baduel abbia perfettamente ragione: quello di Chávez è un colpo di stato mascherato da riforma costituzionale.

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    nino ha detto:

    adele,fidati,nell’ordinamento italiano, se le norme costituzionali non vengono approvate con i 2/3 dei voti parlamentari,ma soltanto con la maggioranza assoluta,si può chiedere il referendum,cosa che è stata fatta nel 2006.Berlusconi e la maggioranza di centro-destra hanno modificato 55 articoli dei 139 della costituzione,ben il 40%,e nel referendum confermativo(quindi costituzionale) del 25 giugno dello stesso anno il 60% dei cittadini italiani ha detto no.Basta andare a consultare i giornali del 26 giugno 2006.Sul fatto,poi,che per modificare una magna carta ci voglia una costituente,bisogna dire che dipende dalla costituzione.Quella venezuelana,per esempio, permette sia la modifica articolo per articolo da parte dell’assemblea nazionale sia la modifica tramite la costituente.Nessuno impedisce al 15% dell’elettorato venezuelano,dopo questo referendum, di chiedere la costituente.Credo,però,che se chavéz vince il referendum del 2 dicembre,avrà la meglio anche in una votazione per la costituente.Questo lo sappiamo un po tutti,anche l’opposizione venezuelana.

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    Libertario ha detto:

    Adele, ma la finisci di sparare cazzate? Ma tu credi che il mondo sia fatto di imbecilli? Se in Venezuela non c’è praticamente opposizione non è colpa di Chàvez che li opprime, ma del fatto che quel Paese è sempre stato governato da oligarchi sostenuti da tutti i media, che guarda caso sono di loro proprietà. Ora che che le cose stanno cambiando l’unica cosa che quei cialtroni sanno fare è cercare di creare il caos e mandare in piazza quattrro studentelli invasati e desidorosi di divenire i loro successori. Il tutto sotto l’abile regia della CIA. Una storia che anche gli italiani dovrebbero ben conoscere, anche se troppi hanno la memoria corta.

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    adele ha detto:

    Nino, la tua ricostruzione del referendum antiberlusconiano – costituzionale, abrogativo o confermativo poco importa – è (quasi) perfetta. È il paragone con il caso venezualano che non regge. Prova a dare un’occhiata ai tempi ed alle circostanze. Chávez ha presentato la sua proposta il 15 di agosto consegnandola ad una Assemblea Nazionale eletta, senza la partecipazione dell’opposizione, dal 25 per cento dell’elettorato. Cioè consegnandola in pratica a se stesso, con l’ordine tassativo di non cambiare nessuno dei suoi emendamenti (al massimo aggiungendone altri, come avvenuto) e di andare al referendum entro la fine dell’anno. Lussi che Chávez si può permettere perché in questi anni ha cancellato ogni forma di separazione dei poteri e controlla completamente tanto il CNE equanto la Corte Suprema. Così come controlla completamente, attraverso il PDVSA, ormai completamente politicizzato,anche i proventi del petrolio che, in questi tempi di bonanza, spende con “laurina” generosità (ti ricorsdi di Achille Lauro, quello che, in tempi di elezioni, distribuiva pasta nei bassi di Napoli? Anche lui era popolarissimo…) dovunque gli serva per manovrare il voto. Considerato che, al centro della proposta, vi sono meccanismi di rielezione che possono garantire a Chávez la presidenza vitalizia, non mi pare che la richiesta degli studenti – quella di rinviare le elezioni approfondendo il dibattito – sia la prova di “fascismo” denunciate da Chávez e da molti dei brillanti chavisti che pullulano in questo blog. Sappi comunque che discutere con te è un piacere. In mezzo alla grossolanità di “mondiliberi” e di “libertari” che sanno solo insultare e berciare, le tue argomentazioni – condivisibili o meno – sono un’isola di intelligenza.

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    Libertario ha detto:

    Adele, ma tu dove vivi, negli Stati Uniti o sulla Luna? Mi dici da quale percentuale di aventi diritto al voto è stato eletto (anzi, non eletto) Bush? e Prodi? Poi Chàvez potrebbe non essere il massimo della democrazia, almeno come la intendi tu, ma non ha niente a che vedere con il Presidente americano, un nazista responsabile di milioni di morti, in maggior parte bambini, donne ed anziani, a causa di guerre criminali, feroci repressioni, embarghi e trame di ogni tipo.
    Tu continua pure a dire che questi sono insulti, grossolanità e “berciate” (che vuol dire professora?)ma PURTROPPO SONO LA REALTA’!!!!!! E quelli come te che li difendono ed offendono milioni di persone che lottano per un mondo migliore, sono solo dei poveri servi del potere ancora più respensabili di questi crimini vergognosi.
    Dovresti ogni tanto guardare il mondo e poi guardarti nello specchio, magari potresti finalmente vergognarti. E renderti conto che l’unico ad insultare l’intelligenza quì sei solo tu. Anche se insegni negli USA e sai scrivere bene, denigrare chi lotta per i più deboli per mascherare i veri criminali è semplicemente vergognoso. E continua pure ad offenderti, io non smetterò mai di dirti in faccia quanto sei penoso e miserevole.

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