Velvet: dall’edicola al cassonetto.….

25 commenti

…il passo è breve. Spero che almeno quelli che hanno fatto come me ieri con la rivista Velvet omaggiata da La Repubblica, abbiano scelto quello per la raccolta differenziata.
 
Perché Velvet, 31 x 24.5 cm, un chilo e mezzo di bellissima carta patinata ad alta grammatura, e un minuto per capire che è impossibile leggere il nulla, quella è la fine che ha fatto.
 
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    Annalisa ha detto:

    Ah!Dimenticavo!
    Per la rubrica “fare dietrologia” (sic!sic!):PICCOLA INCHIESTA IN REDAZIONE: ecco come le ragazze di Velvet raccontano il loro sedere.. con consigli pratici (e testati) per esaltarlo. o mimetizzarlo (sic! sic! sic! siiiiccc!!!!)

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    Gennaro Carotenuto ha detto:

    Cioè? Le giornaliste raccontano il loro sedere? E’ roba da esposto all’ordine! La Repubblica…

    Eccellente comunque Annalisa, ottima pubblicità per la raccolta differenziata della carta. Spero tu abbia smaltito la plastica a parte. ;)

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    Anonimo ha detto:

    annalisa, brava!!!

    Repubblica e’ stato sempre un giornale di palazzo. peccato per tutti quelli che abbiamo sempre creduto alla differenza.
    ci sono lobby di tutti i tipi, da quelli familiari a quella ebraica a quella gay che sta mettendo le mani ormai dappertutto.
    hai ragione anche quando critichi le cronache dall-america latina. quanta approssimazione… e quanti giochini neocons. il superagente michael ledeen ne andra’ fiero. ed a washington preparano una sua promozione.…
    un besazo
    azor

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    Annalisa ha detto:

    Già, le giornaliste raccontano il loro sedere e pare facciano anche altro in redazione:
    ”“scrivendo di bellezza vivo in mezzo ad anticellulite,antismagliature, rassodanti. Un incubo per me, una gran bella fortuna secondo le mie colleghe che mi chiedono spesso consiglio e qualche volta, calano anche i pantaloni per rendere l’idea…io sorrido e do suggerimenti mirati.” Angela Croce
    Oppure le equazioni matematiche di Laura Bianchi:
    “Culo.Già la parola mi piace, suona morbida e tonda, perfetta per descrivere il mio. Ho sempre pensato che il sedere sia tanto importante quanto la faccia. Per dirla con la matematica, viso:fronte=culo:retro.
    Fondamentale quindi. Con gli anni poi ho capito che “tanto” come il mio è bello, non ne vorrei mai uno piatto o secco, così piace solo a chi il sedere non piace. Punto di forza? I due buchini sulla schiena. Fanno parte dell’”armamentario ideale”. E una pelle liscia, senza cellulite. Dolce, per dirla alla francese.“
    Laura Bianchi
    Senz’altro c’è da invidiare più il suo culo che non la sua logica…
    Alto giornalismo.…

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    Anonimo ha detto:

    Vabbe’ dai esteticamente parlando, sempre meglio vedere le giornaliste come mamma le ha fatte che non Chavez e Castro in alta uniforme…

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    Karla ha detto:

    dio santo non ho parole, e dire che nei giornali ci vivo. il bello è che queste si prendono sul serio, di recente ho sentito una di loro (non di velvet, di un altro orrendo femminile) spiegare con molto sussiego che il vero giornalismo è quello di bellezza (beauty, in gergo), perché la bellezza è la cosa che interessa di più alle donne, altro che cretinate come la riforma sulle pensioni o il new deal in polonia. il problema è che sono completamente sceme, credimi annalisa, ma sceme vere (la qual cosa stride assi con le loro lauree e a volte perfino master) quindi non ci perderei del tempo. o forse invece vale la pena di peddercelo perché sp*****ano quelli che cercano di fare, nei limiti delle loro possibilità, un giornalismo più decente.

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    Anonimo ha detto:

    altra cosa: nei giornali femminili milanesi si parla solo di sesso. se ne parla troppo, è una sorta di ossessione. un po’ come il cibo per gli anoressici ; - ). ma siamo a milano.…..

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    Antonio di Gennaro ha detto:

    Io non avevo approfondito l’articolo e lo stesso giornale (creato per assumere giornaliste da stipensiare in qualche modo?)era destinato a rapido riciclaggio.Avevo sbagliato perché i contenuti sono da “emeroteca del giornalismo becero e di bassa lega”.Non condivido quanto detto e che Repubblica sia stato sempre di “Palazzo”. Lo è diventato in questi anni,col progressivo abbandono di Scalfari ed il passaggio in mano ad Ezio Mauro.Del resto è squallida anche Donna il sabato e lo stesso Venerdì, ormai.

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    Anonimo ha detto:

    Semplicemente non è giornalismo, ma lo vogliono spacciare per tale.…..quanto agli altri, venerdì secondo me è meglio ma D delle Donne sta diventando parecchio scemo, con la aggravante che è velleitario.….cioé pretende di prendersi sul serio.…

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    Annalisa ha detto:

    @Anonimo, in tutti i giornali si parla solo di sesso, forse scandalizza di più che a parlarne siano le donne?? Comunque sia l’articolo in questione non parlava di sesso, e forse sarebbe stato anche più costruttivo e interessante, ma era solo riferito all’aspetto estetico evidentemente di fondamentale importanza per le suddette giornaliste, del fondoschiena e sinceramente mi scandalizza più lo spreco di carta che è stato fatto che non l’argomento in questione. Non ho capito l’allusione “ma siamo a Milano”, a Milano si parla di sesso più che altrove?

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    Andrea Petrucci ha detto:

    L’argomento riporta in evidenza l’elemento fondante di tutto il sistema di animalizzaione dell’essere umano/a che dall’illuminismo in poi e’ stato messo in opera nelle societa’ occidentali. L’aver barattato l’uguale dignita’ fra Uomo e Donna, che e’ per sua natura un valore assoluto, immutabile ed inattaccabile, con la parita’ di diritti fra cittadini che e’ direttamente legata ai mutevoli umori politici dei parlamentari, ha infatti aperto la porta al paradosso di un positivismo assolutista che e’ stato capace di creare un mondo artificiale in grado di rimuovere la percezione di quei limiti effettivi che da sempre hanno accomunato gli esseri umani/e (dolore, fatica, gioia, fedelta’, speranza) e che nei secoli avevano portato alla definizione della legge di natura come insieme di regole comuni del buon vivere (non uccidere, non rubare, non abbandonare il tuo prossimo quando e’ nel bisogno, etc). L’uomo razionalista e legislatore si e’ infatti posto al di sopra dell’Uomo e della Donna e della stessa Natura obbligato cosi’ l’umanità a ripiegarsi verso la sua parte animale (egoismo, disperazione, violenza, sopraffazione, istintività brada) rinnegando la sua natura trascendente (ricerca dell’Oltre, infuturazione del se’, capacita’ di rinunciare a cio’ che e’ desiderabile per perseguire un bene superiore). Il risultato e’ che oggi, risvegliatosi asino dopo un’intera notte passata nel paese dei balocchi del consumismo, l’occidente si ritrova legato al palo del post guerra fredda e passa il suo tempo cercando di non vedere gli altri suoi fratelli condotti al macello delle guerre, della fame, delle ingiustizie e della disperazione. Il nostro compito e’ quindi oggi quello di spezzare per primo il nostro giogo, ricercando con ogni mezzo la nostra diginita’ perduta, poi slegare coloro che abbiamo vicini (il famoso “prossimo”) ed infine tentare, laddove possibile, di accorrere in aiuto ai nostri fratelli condotti alla mattanza in tutt

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    La tela di Penelope ha detto:

    Non c’è limite al peggio, cara Annalisa. Grazie per avermi messo a conoscenza dello scempio.
    Un saluto.

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    Giancarlo ha detto:

    grazie anche da parte di chi Repubblica l’ha messa in soffitta da quando il “mitico” (oggi, ma allora bevero) Giorgio Bocca scriveva sulle sue colonne che la Democrazia va bene MA FUORI DALLA FABBRICA! Lì deve solo regnare l’ordine di chi tiene le redini del potere e …non disturbare, prego!! Ciao e liberiamoci di Repubblica o forse pensiamo di dover ancora aspettare qualcos’altro per deciderci..Dai, via, non ci prendiamo per il SEDERE!! Ciao, Giancarlo

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    Anonimo ha detto:

    Si Annalisa a Milano parlano molto di sesso, sempre direi, ma è tutto molto teorico e forzato.….…da qui l’insistenza ossessiva su temi estetici, sul proprio appeal, e così via. Da qui il bisogno delle giornaliste donne, non tutte per fortuna, di sottolineare continuamente quanto siano irresistibili, un sacco di fregnacce. Mi spiace avere spostato il dibattito a un livello così basso, ma l’articolo era così squallido che ld iscussione è caduta per forza di cose.….

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    Edo Grandinetti ha detto:

    Io sono dell’idea che Velvet debba tornare al mittente. E’ un raccoglitore di pubblicità, prendendolo (anche se poi lo cestiniamo) facciamo il loro gioco. Non devono distribuire neanche una copia. Così poi vediamo se le pubblicità pagano ancora.

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    Annalisa ha detto:

    @ Edo, grande, allora diciamo che parte ufficialmente la campagna “boigotta Velvet”!

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    Edo Grandinetti ha detto:

    Te l’ho detto pure da me. Guarda questo.

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    Antonio di Gennaro ha detto:

    Si parla tanto di legge sulla televisione. Tutta la legge sulla comunicazione andrebbe rivista: è mai possibile far passare per informazione pagine e pagine di pubblicità come avviene in particolar modo su Donna di Repubblica ed ora, più esplicitamente su Velvet? Non solo ci danno con questi supplementi grossi quantitativi di pubblicità, ma ce li fanno anche pagare in più! E poi spesso non è manco facile portarseli in giro! Vi è sull’informazione un’enorme pressione pubblicitaria ed è chiaro che parlare di sederi, in maniera apparentemente intellettuale, ma sinceramente banale ha lo scopo nemmeno poi così subliminale di indirizzare verso il consumo di creme, abbigliamenti intimi ed attività ginniche varie. Siamo oramai alla completa cointeressenza tra mondo del commercio ed editoria. E se proclamassimo lo sciopero dell’acquisto? Perché dobbiamo comprare supplementi che non ci interessano?

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    Annalisa ha detto:

    Caro Antonio, poichè siamo obbligati se vogliamo comprare il quotidiano. Infatti Velvet era venduto obbligatoriamente a 10 cent. con la Re. a 9O. Tra l’altro proprio stamattina ho chiesto all’edicolante il quale mi ha confermato i miei sospetti e cioè che le copie di Velvet che i lettori non vogliono e lasciano lì loro come edicolanti non possono renderle (perchè nel caso degli allegati le rese sono valide quando sono complete, cioè quotidiano + allegato e non vengono accettate se incomplete) quindi generalmente li buttano loro stessi nella spazzatura se rimangono. L’idea proposta da Edo è valida pertanto se ognuno di noi, stufo di Velvet lo imbusta e pagando le relative spese postali lo rimanda a Rep. magari con due righe di accompagnamento. E hai ragione l’articolo dei sederi conteneva circa una pagina di consigli pubblicitari di trattamenti estetici per la parte in questione di vario tipo.
    Cordiali saluti.

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    Edo Grandinetti ha detto:

    Annalisa, un’alternativa c’è sempre, senza smettere di leggere il giornale: non comprare il giornale. Lo leggi al bar. Lo leggi on line (se ce la fai, visto che è tutto un lampeggìo di Google Adsense, che sembra di essere sotto attacco durante la guerra Fredda).
    Se proprio non si può fare altrimenti, lo si rimanda indietro. Avvolto nella carta igienica. Messaggio allegato “Questa (la carta igienica, nda) ve la siete dimenticata”.

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    Antonio di Gennaro ha detto:

    Cara Annalisa,
    tra l’altro questo Velvet, che mia moglie ha cestinato di sua iniziativa essendone restata schifata, non mi èstato più offerto dall’edicolante. Ma che cadenza dovrebbe avere? A proposito di stampa, ricordi le puntate di Report in cui veniva denunciata la “concorrenza sleale” da parte di quotidiani nazionali “offerti” gratuitamente? Ebbene, la cosa continua, o
    si cerca di farla continuare, complici le ferrovie. Al ritorno da, per altro un disastroso viaggio su di un Intercity Plus, tra Roma e Napoli, alla Stazione Centrale napoletana, buttati per terra davanti ai miei occhi c’erano tre pacchi di giornali, rispettivamente di Le Ore, Libero e il.…Corriere Della Sera, con un bigliettino dittante: OMAGGIO PER TRENITALIA! Oramai manco più le denunce servono

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    Annalisa ha detto:

    Caro Antonio, dovrebbe essere un mensile.

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    Antonio di Gennaro ha detto:

    Annalisa, grazie!

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    Hachi ha detto:

    oddio, giornale fantastico, proprio perchè pieno d’immagini, e di oggetti fantastici e innovativi(in alcuni casi; in quanto al contenuto…è impossibile leggere tutto quello che c’è scritto, anche perchè molto spesso mi imbatto in farsi senza senso, sembrano parole messe a caso una di fianco all’altra!!!

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    xxx ha detto:

    e invece io dico FINALMENTE! finalmente un giornale con una grafica diversa! finalmente un giornale che costa meno di altri e che da una qualità di grafica e contenuti buona!

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