Italia-Venezuela tra falsità della stampa ed amicizia tra bloggers..

39 commenti

Vorrei ringraziare pubblicamente il mio amico Bruno Spelorzi. Dal suo Blog Politicamente Incorrecto, dal Venezuela, ha approfondito in due post particolarmente interessanti alcune tematiche già trattate qui.

Nel primo, ironicamente, facendo la parodia di un programma televisivo statunitense, Who Wants to Be a SuperHero, Bruno immagina che un simile programma venga realizzato in Venezuela dal titolo Quien Quiere Ser  Un AntiHeroe Venezuelano. Non sarebbe sorprendente che  dopo aver fallito in tutti i modi democratici e non (Enrique Salas nel 1998, Francisco Arias Cárdenas nel 2000, l’opzione del SI nel referendum del 2004, Rosales nel 2006), l’opposizione venezuelana, sconfitta dalla forza dirompente del popolo che finalmente é “protagonista del proprio destino”, si affidi ai mezzi televisivi privati (disinformativi di opposizione o laboratori di guerra sporca) al servizio delle multinazionali per creare “controfigure mediatiche che si oppongano “con tutte le loro forze, con tutta la loro mente e tutto il loro cuore al presidente Hugo Chavéz”.
Tra i possibili aspiranti a partecipare a questo reality show, il nostro Bruno immagina per esempio, a nome della  società civile Alejandro Peña Esclusa e Maria Corina Machado, per i mezzi di comunicazione privati, Nixon Moreno, Carlos Alberto Montaner e Miguel Rodríguez, e per la chiesa cattolica venezuelana, Il Cardinale Rosalio Josè Castillo Lara e Monsignor Roberto Luckert.
Uno dei primi protagonisti dello show  potrebbe essere per esempio  Nixon Moreno, oppositore e studente della Università delle Ande (ULA), resosi recentemente  protagonista di uno show mediatico con il quale si è rifugiato nella Nunziatura Apostolica chiedendo a Benedetto XVI che gli concedesse un salvacondotto come esiliato politico.
Nixon Moreno è un volgare criminale con un mandato di cattura nel suo paese per omicidio e tentata violenza carnale che fu trasformato come per magia in “vittima del regime”. Nello stesso modo in cui un fascista e golpista come Peña Esclusa nel nostro paese viene fatto passare come “oppositore moderato di Chávez.
Conclude  testualmente Bruno:
“Se decidente di votare per lui o per qualsiasi altro partecipante — del fenomeno dei mass media venezuelani — potete chiamare lo 0–800-dissociazione o scrivere a href=“psicoticaatchivuolessereunantieroevenezuelanodotcomm“>dissociazionepsicoticaatchivuolessereunantieroevenezuelanodotcom e vincere un simpatico dizionario Rosales-Spagnolo Spagnolo-Rosales edito da MonteAvila Editrice e un magico tour alla Casa Bianca per conoscere di persona il presidente con più desiderio di vendetta di tutto il pianeta”.
 
Il secondo post di Bruno è ugualmente molto interessante. Egli ha raccolto il mio invito ad approfondire un articolo apparso tempo fa sul quotidiano La Stampa dal titolo “In fuga da Chavez” di Paolo Manzo, secondo il quale, migliaia e migliaia di italiani residenti in Venezuela, stanno velocemente facendo ritorno in patria terrorizzati dalla “dittatura” di Hugo Chávez e dalla possibilità di perdere i privilegi acquisiti in quel paese dopo anni di duro lavoro. (“Espropri in vista, c’è paura”).
Nota Bruno, che non una parola viene spesa dal giornalista per ricordare che gli italiani giunsero in Venezuela fuggendo da un continente  distrutto da due guerre e che furono amabilmente accolti da questo popolo grazie al quale poterono ricostruirsi una vita.
In Venezuela non si sta espropriando niente, si sta solamente applicando la Legge delle terre riconsegnando ai contadini porzioni di terreno fertile ma improduttivo che erano in mano di alcuni latifondisti i quali non ne erano nemmeno i legittimi proprietari.
E gli espropri di cui l’opposizione va parlando da anni,  semplicemente non esistono..
Di esproprio si parla anche a proposito del mancato rinnovo della licenza all’emittente RCTV, anche in questo caso vengono diffuse menzogne volte a creare timore nella popolazione verso una deriva totalitaria del governo di Hugo Chavez.
Chiarisce Bruno infatti: “E’ insindacabile potere del governo nazionale, come amministratore, in nome del popolo venezuelano, dello spazio radioelettrico, il rinnovo o il non rinnovo delle licenze operative.  In nessun caso si tratta di espropriare l’emittente televisiva ai suoi legittimi proprietari: essi potranno continuare a produrre e ad emettere le loro programmazioni via cable e non, attraverso il segnale aperto.. Ma questo sicuramente non implica nè la chiusura dell’emittente nè la sua espropriazione.”
Ma l’aspetto sul quale occorre riflettere è se sia giusto o meno che a un’emittente televisiva chiaramente coinvolta in un tentativo di colpo di stato, come fu confermato successivamente, venga permesso di utilizzare ancora uno spazio pubblico.
Bruno, sicuramente da italo-venezuelano, comprende molto bene il desiderio degli italiani di ricongiungersi ai loro familiari in Italia dopo una vita di lontananza, anche per recuperare il filo delle origini e della memoria. Indubbiamente ci sono Italiani ai quali non piace Chávez e che temono una “presunta” dittatura alla Castro, e così molti venezuelani, sicuramente non appartenenti ai segmenti più umili della popolazione, vanno al consolato e all’ambasciata statunitense per richiedere il visto per trasferirsi negli Stati Uniti.
Purtroppo La Stampa si unisce al coro dei media italiani quali Il Tempo, La Repubblica, L’Espresso che diffondono notizie opportunamente manipolate e false e mai le reali conquiste del Venezuela: che è diventato il paese a maggior crescita economica in America Latina, che l’emissione dei Buoni del Sud e di quelli di PDVSA è stato un successo, che il Venezuela ha preso il controllo della Falda Petrolifera dell’Orinoco, che promuova il Banco del Sud per liberare le nazioni del continente dal FMI, che è l’unico paese dove la metà dei suoi abitanti sta studiando, che lancerà prossimamente un suo satellite per raggiungere una sovranità tecnologica informatica, che l’UNESCO lo ha certificato come libero dall’analfabetismo, che il paese ha un’ assistenza sanitaria e di educazione gratuite e di qualità.
Questo conta molto meno di tutte le bugie e le falsità.
Vorrei inoltre segnalare  il commento che Gloria, ha lasciato sul blog di Bruno: fa notare infatti come la ridicolaggine si è spinta ben oltre, probabilmente ai più è sfuggita infatti  una puntata della trasmissione di RAI 1 “Il treno dei desideri” condotta da Antonella Clerici dove tempo fa intervistarono una donna venezuelana e i suoi tre figli, secondo i quali il regime costringendoli alla fuga,  gli aveva fatto abbandonare tutti i loro averi e ora si trovavano in miseria. La signora doveva fare pulizie nelle case (ed è così brutto? nemmeno avesse detto prostituirsi..)per sopravvivere ed erano anni che non potevano far ritorno in patria, lontani da amici e parenti. Il programma alla  fine regalava quattro biglietti A/R affinché visitassero i loro cari in Venezuela.
Certo che se ci si mette pure la Clerici….
 
Vorrei segnalare inoltre questo articolo de La Patria Grande, sull’ennesimo attacco al governo venezuelano ancora una volta da parte del quotidiano La Stampa di Torino. In un articolo anonimo, infatti, La Stampa, affermerebbe che il Venezuela sia in rivolta contro Hugo Chávez, presidente populista (come va di moda questa parola!) per l’applicazione della Ley Seca nella Settimana Santa.
Invito tutti infine ad aderire all’appello di La Patria Grande, scrivendo all’ambasciata venezuelana in Italia href=“embaveitatioldotit“>embaveitatioldotit , per chiedere all’Ambasciatore Venezuelano di far sentire la propria voce contro un giornale che sta sistematicamente cercando di screditare il Governo Chavez ed il Venezuela.
 
 
 
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    Francesco ha detto:

    Chàvez come Cofferati? Questa storia della Ley Seca (che tra l’altro è vecchissima e non si capisce perchè l’abbiano ritirata fuori solo ora) mi fa pensare al divieto del sindaco bolognese di bere all’aperto di qualche tempo fa’…Però che strano all’epoca nessuno chiamò Cofferati populista…Ovviamente la realtà è un’altra, è cioè che bisogna sempre trovare qualcosa d’ “altro”, per evadere e tacere la questione dei traguardi in campo sociale del governo venezuelano…

    L’ho già scritto in un mio vecchio post e lo ripeto qui: dobbiamo aggiornare la famosa massima di Helder Camara che diceva “Se do da mangiare ai poveri mi chiamano santo, se chiedo perchè hanno fame mi danno del comunista” in “Se do da mangiare ai poveri mi chiamano santo, se chiedo perchè hanno fame mi danno del populista”.
    Un saluto

    Francesco

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    Comicomix ha detto:

    meno male che è possibile leggere anche cose come queste, un po’ fuori da questo coro anti Chavez che oltre che ingiusto sta diventando davvero fastidioso. Non serve mitizzare, è odioso demonizzare. Quando i mass media si decideranno semplicemente a INFORMARE?
    Un sorriso informato
    Mister X di Comicomix

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    Gloria ha detto:

    Grazie mille Annalisa…
    Grazie mille per tante cose, in anzitutto per aiutare in questa rivoluzione che cerchiamo di difendere, per aiutarci a smentire le manipolazioni mediatiche e per essere una in più di quelle persone che crediamo che un mondo migliore è possibile…come dice Hugo Chavez ¡Vinceremo!
    la tua amica Gloria

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    antona ha detto:

    Que pases buena semana
    bss amiga

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    Mauro Pigozzi ha detto:

    Ormai non mi stupisco più le continue calunnie a Chavez…ho notato comunque che anche alla francese e socialista Royal, che ha posto nel progamma elettorale punti importanti sulla Democrazia Partecipativa, viene riservato circa lo stesso trattamento di Hugo a livello di stampa italiana (di qualsiasi colore)…non sarà che la democrazia dal basso fa così paura anche alla sinistra?

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    Bruno ha detto:

    Gracias mil a ti, queridisima Annalisa, por tu esfuerzo titanico por desenmascarar a los medios que mienten — manipulan, engañan, tergiversan — sobre la realidad politica venezolana con el fin de debilitar la autoridad moral del presidente Chavez.

    El fin de la debilitacion moral de Chavez es para presentarlo ante Europa y ante otras regiones del mundo como un presidente elegido democraticamente pero alejado de los caminos democraticos.

    Y sabes por que atacan a su persona y no a su obra de gobierno? porque su linea de accion va de la mano con sus promesas electorales y post-electorales. Porque ha gobernado con el pueblo y para las mayorias. Porque le ha dado un acento socialista, un caracter humanista y solidario a la accion de gobierno.

    Es mas facil crear falsas matrices de opinion, manipular las noticias, engañar a las masas, colocarle los rotulos de dictador y de fascista un presidente… que destruir su obra de gobierno.

    En verdad me hace mucha ilusion que hayan en Italia personas como tu, como Antonio Pagliula, como Gennaro Carotenuto, como otros que no conozco pero que seguramente existen, que defienden con apasionamiento la verdad… aunque esta este lejos, mas alla del oceano, en una region donde soplan vientos de cambio.

    Un beso, amiga, te quiero mucho,

    Bruno

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    Maria ha detto:

    Eta vez habla una venezolana que ha sufrido en carne propria l politica del vostro amadisimo Hugo havez Frias, que nos puso a todos a hacer colas para poder comer pollo, comprar leche para ls niños, carne, aceite, otros. Por que? porque no se conseguian en los supermercados. Por que? Porque sus politicas en vez de llamar la inversion, darnos seguridad, sacar los niños de la calle (promesa que hizo antes de ser presidente y que despues no cumplio, mejor diho, aumento la cantidad), con las inversiones generar mas empleo y liquidez ara el pueblo, ha hecho exactamente todo lo contrario. Por que atacamos su persona? Porque es el y solo el quien nos ha llevado a esta situacion, quien dice que el dinero es malo pero el no deja de comer, viajar, vestirse y divertirse con nuestro dinero, no deja de regalarlo a Rusia, Ecuador, Bolivia, China, Cuba. Y que me dicen del petroleo, de las empresas que han quebrado? Que ellas se lo buscaron? Y si es asi no es el gobierno quien tiene que apoyarlas y ayudarlas a salir adelante, commo lo hace el gobierno italiano, preocupandose por su futuro y plicando politicas idoneas. Yo no odio a Chavez porque no me gusta este tipo de sentimiento en mi corazon, pero quiero que se vaya, que nos deje en paz. Esta bueno de seguirlo escuchando y aguantando.

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    GoodFella ha detto:

    Voi ZECCHE schifose comunisti bastardi,senza patria,Dio,storia nè famiglia capite solo una cosa: le manganellate.
    E ora voi sinistri italiani vergogna del belpaese e del tricolore esultate per qualsiasi vittoria di qualsiasi vostro nuovo paladino, ma è pacifico pensare, con assoluta certezza, che fate questo perchè siete sempre e soltanto i soliti vili e frustrati infami.
    Care ZECCHE, pensate all’Italia dove dovete stare “con2piedi in una scarpa”,…usate internet per nascondervi vigliaccamente perchè per strada non dovete aprire bocca, soprattutto ora che arrivano per voi parassiti anche le restrizioni al diritto di sciopero.
    Care ZECCHE senza patria, tenetevi di conto la vittoria di luxuria all’Isola dei famosi, perchè resterà per molti e molti anni la vostra ultima vittoria degna di nota.
    Parlare con voi è impossibile, capite solo le manganellate,come a Genova nel 2001, vi ricordate cari companeros??..ehehee…”botte da orbi per tutti”.
    Perchè non prganizzate qualche altra bella manifestazione cosi veniamo ad aiutare la polizia a rompervi il culo,facciamo la milizia popolare “anti-ZECCHE”,cosi almeno vi sentite un pò di clima venezuelano,almeno potete capire cosa si prova a vivere in Venezuela essendo persone amanti della libertà,e non servi idioti dell’ideologia di quel filosofo che, viste le scarse fortune, si mise a scrivere di economia (come se per trovare la cura ad una malattia consultassimo le bizzarre tesi di un archeologo fallito).
    Siete la vergogna della stirpe umana, e almeno qui in Italia, MUTISMO E RASSEGNAZIONE.
    ZECCHE.

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    Annalisa ha detto:

    Quello che dovevo dire a questo coglione gliel’ho scritto privatamente. Ricordo a tutti i fascisti in giro che rimane registrato ad ogni commento l’IP del loro computer. Qui nessuno miei cari, usa internet per nascondersi, tanto è vero che il blog porta nome e cognome. Andate a spasso altrove.

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    Roberto Antonucci ha detto:

    Perché tanta demonizzazione di Chávez, ma anche di Morales, Correa, oltre che Castro, ed invece una santificazione di un narcotrafficante come Uribe presentato come un “baluardo della democrazia”? Perché dobbiamo credere che l’unica verità sia quella degli USA, e perché sull’America Latina dobbiamo essere sordi alla voce dei latinoamericani ed ascoltare solo quella dei Bush e simili? La stampa italiana sta assumendo un atteggiamento partigiano di servilismo alla politica USA, in America Latina come in Medio Oriente (sostegno acritico ad Israele) come in Caucaso (sostegno acritico alla Georgia, facendo credere che fosse stata aggredita dalla Russia, quando era vero il contrario). Quando la smetteremo di essere servi? Da un po’ di tempo mi vergogno di essere italiano ed europeo.

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    Cinquantaquattro ha detto:

    Chavez? O lo amano o lo odiano. Pero’ una personalita’ complessa come la sua, meriterebbe una attenzione piu’ critica. Che si tratti di una figura in qualche modo protagonista non solo nel suo Paese non c’e’ dubbio. Altrettanto evidente e’ il suo populismo sfrenato e il culto della personalita’ su cui basa il proprio potere, la frequente presenza in catena con tutte le televisioni (anche private), le chilometriche trasmissioni domenicali di “Alo’ Presidente” sulle televisioni di stato, ne sono per lo meno un sintomo. In ogni caso, parlando di Ugo Chavez Frias, parliamo di un ex golpista, mi riferisco al fallito colpo di stato militare del 1992. In altri Paesi starebbe ancora in galera, in Venezuela invece, nel 1998 dopo soli 6 anni ha potuto essere eletto Capo si Stato. Gli ex golpisti del 2002 (contro Chavez), stanno (giustamente) ancora il galera o ricercati. Gia’ questa anomalia dovrebbe sollecitare riflessioni. Pero’ maggiore preoccupazione la desta la situazione degli ospedali pubblici. Non e’ certo la presenza delle migliaia di medici cubani nel Paese a risolverla. Corruzione a tutti i livelli (polizia compresa), sequestri, violenza comune, omicidi (ogni fine settimana, nella sola Caracas si conta una media di oltre 50 morti violente). Non tutte le azioni governative sono negative, pero’ gli argomenti sono talmente tanti che parlarne in un post e’ impossibile. Certo e’ che prima di parlare, bisogna informarsi.

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    Pedro ha detto:

    .…“Prima de parlare, bissogna informarsi”.…
    Sabe usted, Signor “54” que es lo que la historia conoce con el nombre de “El Caracazo”?
    Dêspues discutimos si el Presidente Hugo Châvez (elegido en votaciones libres y democrâticas) es un golpista o no.

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    Pedro ha detto:

    El comentario de Marîa (Venezuela) es similar al empleado por aquellos que apoyaron la dictadura pinochetista en Chile.
    Lamento decirle que estâ jugando con fuego y que lo peor que pudiera suceder serîa la instauraciôn de un rêgimen fascista en Latinoamêrica.
    El terror de estado al estilo de Somoza, Banzer, Pinochet y Videla es el retorno a la barbarie y la violaciôn sistemâtica de los derechos humanos.
    No al fascismo! Nunca Mâs!

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    Cinquantaquattro ha detto:

    Tra il fascismo e il comunismo, caro signor Pedro c’e’ la DEMOCRAZIA. Con tutti i suoi difetti se vuole. Pero’ la storia passata e presente ci ha insegnato che e’ migliore di qualsiasi autoritarismo e dittatura. Ce lo hanno insegnato le dittature di destra (che in Europa conosciamo bene), come pure le conoscono i paesi centro-sud americani ed asiatici. Ce lo hanno insegnato anche i regimi comunisti fracassati della ex-Unione Sovietica. Lo vediamo col regime Nord-coreano.
    E come spiega che tanti cubani rischiano la vita per abbandonare il proprio Paese, la propria famiglia, gli affetti e tutto cio’ che gli e’ familiare andando incontro a situazioni difficili e certamente sconosciute in cerca di un futuro per i propri figli? Personalmente ho avuto modo di vivere per un anno nello Yemen del Sud quando era sotto “la protezione Sovietica”. Le assicuro che vivere in quelle condizioni, non lo augurerei al peggiore dei nemici.
    Tuttavia, non ho scritto che il Presidente Chavez non e’ stato eletto con voto popolare (se rilegge il post lo vedra’) e neppure che governa con regime dittatoriale (por ahora). Semplicemente in un regime autoritario. Pero’ non vorra’ negare che un colpo di stato lo ha tentato nel ‘92, come lo hanno tentato nel 2002.
    Il “caracazo” o “sacuòn” del 1989, non puo’ costituire alibi per fare un golpe e neppure per instaurare alcun regime, ne’ di destra ne’ di sinistra. I governanti incapaci e corrotti, nei paesi normalmente democratici vengono sostituiti con libere elezioni e gli eletti con cambiano “le regole del gioco durante la partita”.

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    Pedro ha detto:

    El Caracazo y sus consecuencias.
    468 muertos.
    10.823 heridos.
    327 desaparecidos.
    No, Sr.54, no se trata de “gobiernos corruptos e incapaces”.
    la reacciôn fascista en Bolivia y Venezuela de hoy es exactamente igual a la que ejerciô la oligarquîa chilena para imponer a sangre y fuego a Augusto Pinochet en Chile. O nota usted alguna diferencia?
    Tanto esfuerzo le significa denominarlos por su nombre: CRIMINALES!

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    Cinquantaquattro ha detto:

    Bene signor Pedro, sono d’accordo con lei, però credo che affinché un discorso sia interessante e meriti il tempo per farlo necessiti di un dialogo, non puo’ solo fare domande, (altrimenti diventa una intervista!!! ) ma dovrebbe anche dare delle risposte. Dunque, con molto piacere sono disposto a dialogare con lei. A condizione che la sua rabbia non le tolga il tempo per riflettere obiettivamente sulla realtà del suo Paese (suppongo sia venezolano).
    Però, visto che le piacciono le domande, gliene pongo io alcune:
    1) Perché Venezuela, uno dei maggiori esportatori di petrolio è costretto ad importare benzina?
    2) Perché Venezuela ha una inflazione reale vicina al 50% anno? (la più alta di America Latina)
    3) Perché lo stipendio minimo è inferiore 1.000 BsF quando la cesta basica supera i 2.000?
    4) Perché tanti prodotti di prima necessità (latte, zucchero, farina, uova, caffè ecc.) scompaiono spesso dai negozi?
    5) Perché Venezuela è uno dei paesi con maggiore delinquenza al modo? (la delinquenza, affetta la classe benestante, è vero, ma soprattutto la gente che vive nel “barrio” che quando torna dal lavoro viene derubata e subisce ogni genere di angherie da bande giovanili)?
    6) Perché il Presidente della Repubblica ha la guardia presidenziale composta da militari cubani?
    7) Perché le imprese agricole e non agricole quando passano sotto lo Stato diventano improduttive o addirittura chiudono?
    8) In che condizioni sta l’impresa cino-venezolana nata per produrre il “famoso” cellulare “Vergatario” che voleva invadere tutto il Sudamerica e il mondo intero?
    Ne avrei molte altre, ma per il momento credo possa bastare.
    Spero non sia tutta colpa dei “Pitty-Yankee” o della oligarchia. Non dimentichiamo che l’attuale Presidente governa da oltre 10 anni.

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    Anonimo ha detto:

    Vedo che quando si fanno, delle domande concrete e precise nessuno risponde. Poniamoci questa ulteriore domanda.

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    Cinquantaquattro ha detto:

    Non solo non abbiamo risposte, ma probabilmente quel signore si e’ anche pentito di aver suscitato le domande. Le domande, quando si riferiscono alla realta’ inconfutabile, invitano a riflettere.
    Un popolo critico non piace a nessun governo populista o autoritario(sara’ mica membro del Governo?)
    Pero’ tutti si incazzano (anche i chavisti suppongo) se non trovano il latte per i figli, e quando lo trovano costa il doppio di quanto si aspettavano. Pero’ lo considerano inevitabile. Come una grandine, finche’ qualcuno gli dice che e’ colpa di una gestione irresponsabile, allora capiscono l’inganno nascosto da grandi sorrisi e promesse da marinaio.
    O chissa’ stia riflettendo che il suo Capo non e’ quel grande statista-economista-sociologo inventore di una nuova economia.
    Quando la bancarotta di una nazione sara’ considerata un obiettivo da raggiungere, allora vedremo Chavez premio Nobel per l’economia!!!
    E pensare che….
    Il Venezuela, e’ un Paese meraviglioso e grandioso in quanto a risorse naturali, non mi riferisco solo al petrolio, ai diamanti, all’oro, al rame di cui e’ ricco. Mi riferisco soprattutto al suo territorio che e’ davvero meraviglioso. Dalle spiagge caraibiche, alle montagne, meravigliosi luoghi di ristoro, alla grande savana, per non parlare della misteriosa amazzonia. E la gente non ti fa sentire straniero. Una societa’ multirazziale che potrebbe essere esempio di integrazione per tanti paesi che stanno sperimentando l’immigrazione. Per quanto ancora? Visto la contrapposizione sociale che sta generando il Governo. Il turismo potrebbe essere veramente la chiave di volta per sradicare la poverta’, se solo il Governo volesse combattere la delinquenza, i sequestri, la corruzione, e non imporre all’economia una rotta fallimentare. Promuovere uno sviluppo moderno basato sulla recettivita’ degli stranieri invece che scacciarli attraverso l’odio di classe.

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    Pedro ha detto:

    Analizar la historia de Venezuela “a partir* del gobierno del Presidente Hugo Châvez es falso y tendencioso.
    Para nadie es un misterio (ni mucho menos para las trasnacionales y las oligarquîas locales) que TODO el continente latinoamericano posee grandes riquezas y reservas naturales. La corna española ya lo descubriô hace precisamente 517 años con la llegada de Cristobal Colôn.
    Miseria, prostituciôn delicuencia, mortalidad infantil, analfabetismo, son acaso fenômenos recientes?
    Antes de emitir un a lista de interogantes les sugiero lean la obra de Eduardo Galeano, Las Venas Abiertas de Amêrica Latina”.
    Quê pretenden? Que los procesos de Venezuela y Bolivia sean aplastados por un golpe militar fascista?
    Aûn no captan que la oposiciôn a Châvez proviene de una minorîa ofuscada que se niega a perder sus privilegios.

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    Cinquantaquattro ha detto:

    Mentre Galeano scriveva detto libro, il Brasile stava sotto una dittatura militare, Chile era in procinto di entrare sotto una dittatura che sarebbe durata 17 anni (dal 1973 al 1990) probabilmente peggiore di tutte le dittature venezolane messe insieme. E paragonabile, riferita al Sudamerica, solo a quella che in Argentina sarebbe durata fino al 1983. Nello stesso periodo, Venezuela non soffriva reali dittature, (nonostante vari tentativi di golpe), ma periodi di forte crescita, alternati a periodi di forte depressione, sempre legati ai prezzi del petrolio.
    Ora, a distanza di quasi quarant’anni, tante cose sono cambiate:
    Brasile e’ uno dei Paesi con maggiore sviluppo economico, a livello mondiale.
    Argentina (nonostante i conflitti sociali interni e la grande crisi finanziaria di fine anni ’80, inizio anni ’90) Reddito pro-capite(PPA) oltre 14.400USD.
    Chile (potrebbe essere preso ad esempio da tanti paesi), Reddito pro-capite (PPA) oltre 14.500USD, inflazione minore al 3%. Venezuela, Reddito pro-capite(PPA) 12.400 USD Inflazione (ufficiale) oltre il 30%, reale intorno al 50%.
    Cosa hanno in piu’ questi paesi rispetto a Venezuela? Risorse naturali? O governi piu’ capaci e lungimiranti?

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    Pedro ha detto:

    Cômo se explica el êxodo de miles de argentinos hacia Italia?
    Las “favelas” ya no existen en Brasil?
    Chile no es el paîs ( segûn informe del Programa para el Desarrollo de Naciones Unidas) la naciôn con el mâs elevado porcentaje de desigualdad social?
    De acuerdo a su visôn, Sr.54, pareciera que Amêrica Latina ya no es parte del Tecer Mundo.

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    Pedro ha detto:

    La estrategia perfecta.
    Analizar la historia “reciente” olvidando la pasada.
    Mientras continûendenominando “sacudôn” a una masacre que costô la vida de 468 personas es evidente que es imposible curarles de su ceguera.
    Cuando el terror estado asesina seres humanos no podemos seguir hablando de democracia, no importa si el gobierno ejecutor de los atropellos es militar o civil.

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    Cinquantaquattro ha detto:

    Premesso che 468 o 46 o solo 1 morto per violenza, e’ sempre troppo, le ricordo che 468, sono mediamente le morti violente che nella sola Caracas avvengono in meno di 2 mesi. Le ricordo pure che negli ultimi 10 anni le morti violente in Venezuela sono aumentate costantemente fino ad arrivare a questi livelli.
    Caracas, e’ attualmente classificata piu’ pericolosa di Bagdad!!! Che mi dice?
    L’emigrazione di massa verificatasi in Argentina (fine anni ’90 inizio anni 2000) fu conseguenza del collasso economico, sostanzialmente innescato dal testardo mantenimento della parita’ di cambio con l’USD, stessa politica fallimentare che Venezuela continua ad attuare. Certo la storia dovrebbe insegnare anche ad evitare anche questi errori.
    Un paese tra i principali esportatori di materie prime come il Venezuela, me lo considera del terzo mondo? Per quanto ho conosciuto quel meraviglioso Paese, non mi sembra proprio. Certo, a molta gente piace considerarlo tale. Per giustificare la delinquenza, la corruzione, l’inflazione, l’analfabetismo, che in Venezuela, grazie anche ad una corretta azione del Governo Chavez, e’ ridotta quasi a livelli fisiologici(quando si fanno politiche intelligenti, si migliora la vita della gente) In altre parole per giustificare l’incapacita’ dei governi. Incapacita’, che non e’ vostra prerogativa,sia chiaro, perche’ e’ presente anche in alcuni Paesi industrializzati(gliene cito uno a caso:veda l’Italia negli ultimi 40 anni).
    Se pero’ per paese del terzo mondo intende un Paese che non produce neppure la frutta per il consumo interno, con la vostra politica, vedra’ che lo diventera’. Quando anche le poche imprese produttive ancora presenti se ne andranno in Chile, in Brasile, in Colombia, come molte hanno gia’ fatto.
    Señor Pedro, ha mai letto la storia del fascismo? Immagino che no. Lo faccia. Vedra’ quante analogie trovera’ tra il Duce Benito Mussolini e il Comandante Hugo Chavez.

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    Cinquantacinque ha detto:

    […]ha mai letto la storia del fascismo?[…]

    …Quale esattamente?…ce ne sono tante.

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    Cinquantaquattro ha detto:

    una delle tante. Di Renzo de Felice per esempio.

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    Anonimo ha detto:

    Sê “perfectamente” lo que significa el fascismo y no precisamente por haberlo leîdo.
    desde estâ ôptica vivencial puedo asegurarle al Sr.54 que en Latinoamêrica, Mussolini sôlo asemeja a Banzer, Videla, Pinochet o Somoza.
    En la Venezuela de hoy no existe terror de estado.
    Es indudable que Latinoamêrica es un continente pleno de riquezas y con recursos naturales que en muchas naciones comienzan a extinguirse.
    Pero, para un desarrollo autêntico es indispensable que dichos recursos no sean manejados por el neocoloniasmo impuesto por las trasnacionales del poder.
    Lo que usted denomina una “correta azione de Governo” no otra cosa que nacionalizar dichos recursos y termina rcon al dependencia y el saqueo (neocolonialismo).
    Infôrmese de la realidad latinoamericana y deseo que jamâs conozca los rigores del fascismo.

  27. avatar
    cinquantacinque ha detto:

    Bene teniamo questa!..e quali sarebbero le analogie scritte da Renzo de Felice?

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    Cinquantaquattro ha detto:

    Se usiamo lo stesso pseudonimo… chi e’ il Cinquantaquattro CRITICO e quale quello ADDOTTRINATO???

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    Cinquantaquattro ha detto:

    Hum… mi scuso per aver letto male. Il suo psedonimo e’ Cinquantacinque.

    Dunque, vediamo ne cito solo alcuni.
    1) La base sociale su cui si basano entrambi i movimenti
    2) Il culto della persona
    3) La modifica delle leggi per perpetrarsi al potere (leggi elettorali Mussolini, costituzione Chavez)
    4) L’indottrinamento del popolo a partire dai piu’ giovani
    5) Limitazione della liberta’ di stampa
    6) Intimidazione delle opposizioni
    7) Creazione di un “esercito” parallelo ciecamente fedele al Capo (fasci di combattimento l’uno, brigate o battaglioni socialisti l’altro)
    8) Abuso dei mezzi di comunicazione
    9) Incursioni di squadre di militanti contro sedi delle opposizioni.….…
    Naturalmente abbiamo anche differenze importanti. Una per tutte, durante il fascismo, la delinquenza comune era ridotta a livelli come mai in Italia.
    Cosa accomuna il fascismo di mussolini alla dittatura del Generale Franco in Spagna? o Hitler o a Pinochet o a tutti gli altri dittatori?

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    alberto Davanzoni ha detto:

    Cinquantaquattro, la differenza è che alcuni sono amici, quindi si perdona tutto. Sono degli eroi, gli altri invece sono nemici, quindi non si perdona nulla. Purtroppo chi ci rimette è il popolo che da sovrano diventa sottomesso in tutte e due le categorie amici e nemici.

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    Cinquantacinque ha detto:

    …pensavo fosse critico sig.54…evidentemete mi sono sbagliato. Fare domande al sig. 54 si viene bollati immediatamente d’indottrinamento.…

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    Pedro ha detto:

    1. La base social que apoya al presidente Châvez es la mayorîa de los venezolanos.
    2.Hay mâs “culto de la persona” en Obama que en Châvez. Basta apreciar la gigantesca campaña mediâtica en favor del “sorprendente” Premio Nobel de la Paz.
    3.Las modificaciones de las leyes en Venezuela son de acuerdo a la voluntad de los ciudadanos que deciden en votaciones libres y democrâticas.
    4.El programa de gobierno en Venezuela ha sido ampliamente discutido en las bases (fâbricas, juntas de vecinos, organizaciones îndigenas y campesinas, etc). No existe tal adoctrinamiento.
    5. La oposiciôn controla la mayorîa d elos medios de prensa en Venezuela.
    6. La oposiciôn legal y democrâtica no es perseguida. En cambio, aquella que anhela un golpe de estado, es justo que sea combatida.
    7. Falso. No existen êjercitos paralelos.
    8. Igualmente falso. Repito, la mayorîa de los medios de comunicaciôn son controlado por la oligarquîa opositora.
    9.Si la oposiciôn es legal y pacîfica no existe tal incursiôn.
    Sr.54, lamento decirle que usted no conoce la realidad latinoamericana y mucho menos lo que significa el fascismo.
    En este ûltimo caso le deseo sinceramente que JAMAS tenga que experimentar en su piel la barbarie y la irracionalidad.
    10–

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    Cinquantaquattro ha detto:

    1)Anche Mussolini ando’ al potere con libere elezioni(nessun golpe)
    2)Sembra che Obama sia piu’ amato all’estero che in patria
    3)Anche Mussolini aveva ottenuto l’appoggio della maggioranza degli italiani,sia attraverso le riforme sociali:Pensioni, protezione dei lavoratori, legislazione a favore dei minori e delle donne ecc., sia attraverso l’ uso del marketing politico.
    4)Si? Perche’ ci sono sindacalisti,lavoratori,studenti in prigione senza processo?
    5)Davvero? A RCTV gli e’ stata ritirata la concessione,Globovision sta continuamente sotto minaccia di chiusura(per la verita’ non mi piaceva RCTV, ne’Globovision) pero’ tra non piacere e farla chiudere, ne passa. Le oltre 40radio locali fatte chiudere?E le condanne a Venezuela dalla Commissione Interamericana per i Diritti Umani?
    6)Cosa intende per legale? Filogovernativa? E combatterla come? Con le armi o con giusti processi?
    7)Por ahora.Le brigate o battaglioni socialisti? E la quinta forza armata in progetto?
    8)La quantita’ di ore che il Presidente occupa le televisioni statali? E le innumerevoli trasmissioni in catena nazionale di radio e televisioni(comprese quelle dell’opposizione)?
    9)Tutti i giornalisti sono armati. Di penna. La stessa arma che avevano i giornalisti aggrediti in Venezuela.
    Anch’io faccio un augurio a lei e a tutti i venezolani.Che la ragione prenda il sopravvento.Che le migliaia di miliardi di dollari sperperati per comprare armi vengano spesi per migliorare la vita di tutti i venezolani, ma soprattutto di coloro che vivono nelle baracche(sono milioni)Per migliorare il presente, e dare un futuro degno alla gente. Per ricreare coesione e non odio sociale. Per combattere corruzione e criminalita’. Per tirar fuori dalla m***a le migliaia di ragazzini che vedono una sola prospettiva: la violenza.
    PS. Torno a chiedere:cosa accomuna il fascismo di Mussolini alla dittatura del Generale Franco in Spagna? o Hitler o a Pinochet o a tutti gli altri dittatori?
    Per favore. Qualcuno mi risponda.

  34. avatar
    55...così almeno evita l'equivoco ha detto:

    Sig.54
    […]Torno a chiedere:cosa accomuna il fascismo di Mussolini alla dittatura del Generale Franco in Spagna? o Hitler o a Pinochet o a tutti gli altri dittatori?[…]
    …é lei che ha trovato le analogie si risponda da solo.…

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    Giorgia ha detto:

    Carissimi pro-Chavez

    sono italo-venezuelana e sapete cosa vi dico? Se tanto vi piace perchè non andate a vivere in Venezuela? Il clima è bellissimo,c’è il deserto, la foresta amazzonica, il mare…

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    Annalisa ha detto:

    non male come idea, non è che un pensierino non ci scappi…

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    Anonimo ha detto:

    LOS APATRIDAS,LOS MAFIOSOS, LOS FASCISTAS,LOS GOLPISTAS DE L’IMPERO
    NO VUELVERAN,NO PASARAN
    COMANDANTE CHAVEZ PATRIA SOCIALISMO O MUERTE

  38. avatar
    Alvise Moschen ha detto:

    Gentile Annalisa, ho letto l’articolo Italia-Venezuela tra falsità.…
    Non capisco perchè TUTTI quelli che parlano di Chavez in modo critico, o non conoscono la realtà, o sono male informati, o sono venduti a qualche potenza straniera. Solo Lei possiede la verità che propina nei suoi articoli. Lei non prende in considerazione la realtà, ma le sue fantasie terzomondiste. Lei non conosce affatto ciò che succede in quel paese ed il suo approccio è unicamente ideologico, come quello sciagurato che si firma ANONIMO CONTRO L’IMPERO.

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    MILIONI DI ANONIMI CONTRO L'IMPERO ha detto:

    SICURAMENTE LEI ERA UNO DI QUELLI CHE BAZZICAVA PIAZZA ALTAMIRA QUANDO SFRECCIAVONO LE JAGUAR DEI MAFIOSI, DELLA P2. DEI PLURIOMICIDI DELLA BANDA DELLA MAGLIANA COME ABBATINO, DEI NARCOS SICULO CALABRESI, DELLE FAMIGLIE CARUANA E CUNTRERA, DEI NARCOS COLOMBIANI DELLA MAFIA DI MIAMI , DEI LATITANTI TERRORISTI DELL’INTERNAZIONALE NERA CHE FACEVA CAPO A MADRID , ROMA E CARACAS.….DEI GOLPISTI.FASCISTI DI MEZZO MONDO.….MENTRE L’ESERCITO DELLA PUTRIDA OLIGARCHIA INTERNAZIONALE AMMAZZAVA PER LE STRADE MIGLIAIA DI DISPERATI DURANTE
    IL “CARACAZO“
    NO VOLVERAN! NO PASARAN!
    PATRIA SOCIALIASMO O MUERTE

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