Missione compiuta: Radio Ciudadana trasmette!!

4 commenti

Dopo  aver sobillato per settimane intere gli animi della popolazione civile contro

la APPO ed i suoi simpatizzanti, dopo aver nei giorni scorsi  incitato ad invadere e bruciare gli uffici di EDUCA, una organizzazione non governativa che promuove lo sviluppo locale ed istruisce la popolazione sui suoi diritti civili e legali e  accusata pubblicamente dall’emittente controrivoluzionaria di costruire molotov ed altri esplosivi, finalmente lunedì scorso, intorno alle ore 13, Radio Ciudadana ha interrotto le sue trasmissioni.

Emittente clandestina e senza licenza, creata  apposta per sostenere il governatore Ulises Ruiz nella sua campagna contro

la APPO , Radio Ciudadana, trasmettendo dalla frequenza 99.1 FM e grazie alla compiacenza degli industriali della locale cooperativa di comunicazione (gruppo ACIR)  che,  ritirando dalla fine di ottobre il segnale alle emittenti libere  di Oaxaca per motivi non meglio chiariti di “sicurezza” ,  di fatto ha dato il via  alle trasmissioni di “Radio Ulises” come viene chiamata Radio Ciudadana.

L’emittente,  presentandosi come “la mejor sintonía de tu radio, la voz de Oaxaca” (la migliore sintonia della tua radio, la voce di Oaxaca), alternava musiche e canti della cultura popolare messicana a telefonate in diretta con i cittadini, nello stile della stessa  Radio Universidad, la radio in appoggio della APPO che trasmetteva appunto dall’Università e la cui frequenza è stata cancellata.

Un tassista intervistato diceva: “invito a tutti i miei compagni del sindacato ad appoggiarci, li invito a riunirsi al monumento a Juarez per andare a togliere di mezzo tutte queste barricate”, mentre una casalinga aggiungeva: “sappiamo chi c’è dietro tutto questo. Sono Gabino Cue e quel giornalista di Noticias che vogliono  la caduta del Governatore. Io grazie al Governo ho il mio negozio”. E giù con nomi , cognomi ed indirizzi privati dei sostenitori della APPO affinché la popolazione potesse andare a chiedere il conto a quei “colpevoli” di ciò che succedeva in città.  “Che questi maestri della APPO non ritornino ad avvelenare la mente pulita dei nostri figli” ripeteva una signora con la voce rotta dal pianto.

Hanno ricevuto minacce via etere  anche

la D.ssa Concepción  Nuñez, docente universitaria, per il suo sostegno ai diritti delle donne  indigene e  i cui lavori sono stati pubblicati in passato sia in Europa e che negli  Stati Uniti e che è stata titolare di una cattedra universitaria alla UNAM, e

la D.ssa Berta Elena Muñoz Mier docente della facoltà di medicina da più di 20 anni ‚  attivista per la difesa dei Diritti Umani soprattutto in campo medico, nonché voce di Radio Universidad e soprattutto sopravvissuta della strage di Tlateloco di Città del Messico del 1968.

Radio Ciudadana inoltre ha incitato recentemente ad attaccare il Centro Pastorale e

la Parrocchia dei Sette Principi, oltre ai già menzionati uffici della ong EDUCA.

Inoltre durante gli scontri del 25 novembre, dai suoi microfoni si incitava la popolazione a versare acido o acqua bollente sui manifestanti della APPO.

Nelle ore successive all’assassinio di Bradley Will giornalista di Indymedia, ucciso da paramilitari priisti il 27 ottobre scorso a Oaxaca,

la Radio Ciudadana , diffondeva messaggi alla popolazione, secondo i quali il giornalista veniva definito come “guerrillero disfrazado de periodista” (guerrigliero travestito da giornalista) o “extranjero interviniendo en asuntos politicos” (straniero che era intervenuto in affari politici) e che comunque chi lo aveva ucciso stava semplicemente svolgendo il suo lavoro di difesa dell’ordine pubblico.

Radio Universidad non trasmette più, Flavio Sosa leader della APPO e  Berta Muñoz  sono stati arrestati, Carlos Franco Pérez Méndez , parroco della Chiesa dei Sette Principi è stato aggredito come da indicazione di Marco Tulio e Alexis, conduttori di radio Ciudadana, per aver costituito all’interno della parrocchia un punto di soccorso medico per offrire aiuto a chiunque restasse ferito negli scontri, gli uffici di Flavio Sosa sono stati bruciati come da suggerimento trasmesso via radio.

Infine, grazie anche  alla segnalazione in diretta dei nomi,  cognomi e indirizzi di simpatizzanti ed attivisti della APPO, di insegnanti e professori universitari, di medici ed infermieri, di giovani e donne, di difensori dei diritti umani e di giornalisti, centinaia di essi si trovano in stato di arresto e  decine sono i desaparecidos.

Missione compiuta, hasta mañana, Radio Ciudadana cum

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    Antonio Pagliula - VeroSudamerica ha detto:

    Ulises Ruiz ammette che “l’80% degli arrestati negli scontri del 25 novembre dal gruppo operativo guidato dalla polizia federale preventiva (PFP) non ha nessun vincolo con la APPO”.

    solo tre delle 214 persone arrestate in seguito agli scontri del 25 novembre sono state liberate, dopo aver pagato 108’000 pesos di cauzione (circa 13’000 euro), perché riuscite a dimostrare di non essere responsabili di alcun tipo di azione vandalica avvenuta quel giorno ma di essere solo osservatori internazionali, lì per la tutela dei diritti umani.

    Credo Non ci sia bisogno di altri commenti…

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    monique Camus ha detto:

    Estimada Annalisa:

    En México todo es posible, desde Radio Ciudadana a la desaparición de verdaderos medios de comunicación al servicio de la comunidad. Un ejemplo de ello, lo es el programa Radio Monitor conducido por José Gutiérrez Vivó durante 32 años, por la frecuencia FM, salió del aire el día primero de diciembre del año actual. El periodistista resulta incómodo a la actual política de comuniación social del gobierno derechista de Felipe Calderón.

    Saludos, Monique

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    monique camus ha detto:

    La descomposición no adimite credos, no respeta familias, la inseguridad cabalga ininterrumpida. Ayer asesinaron de tres balazos a un primo hermano de la esposa del presidente de México Felipe Calderón. Hasta el momento se desconoce la causa: narcotrafico, sicarios, venganzas personales, ajuste de cuentas o qué????

    Un abbraccio affettuoso

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    Bruno ha detto:

    Avevo sentito la notizia per radio. credo che tu hai avuto coraggio e sensibilità a cercare comunque di comunicarlo, oltre quel niente. terribile.

    Serenità mi trasmette questa notizia, grazie carissima amica >:)

    Un bacione,

    Bruno

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