Considerazioni di fine anno.

3 commenti

Immagine di AURELIO ANTONA

Ascoltando: Papá cuentame otra vez — Ismael Serrano

Welby è morto, ha perfino concordato con il suo medico quando iniziare la somministrazione della sedazione, lui non avrebbe voluto essere sedato per poter rendersi conto di morire,  “mi devo concentrare sulla mia morte, è la prima volta che muoio”, avrebbe detto,  ma la prassi….e poi un freddo comunicato per informare il mondo del decesso.
Forse c’erano altre modalità per sollevare il problema, molto più intime e riservate, senza coinvolgere i politicanti, forse c’era un altro modo  per morire, magari per mano di chi tanto ci ha amati, come sicuramente avviene molto più spesso di quanto si pensi con la complicità del   silenzio notturno delle corsie degli ospedali.. A me  non  sarebbe piaciuto morire al cospetto di Pannella…ma chissà chi ha scelto veramente , se lui, se i suoi cari, se la politica o l’opinione pubblica. Andava sollevato il problema, andavano mosse le acque…
Comunque sia è morto ed ha smesso di soffrire e sono sicura che se un Dio c’è, ora lo sta tenendo tra le braccia. E se un Dio c’è sicuramente ha già tirato le orecchie al suo severo e arcigno  ministro.
Già il suo ministro, sempe più severo, sempre più in alto, sempre più lontano da tutti noi (almeno da me sicuramente)  ma sempre più vicino ai palazzi del potere e della politica. Come nel Medioevo. Perché non vedere nel mancato rifiuto dei funerali cristiani a Welby un chiaro monito ai politici? Attenti a voi, se vi azzardate a pensare solamente alla legge sull’eutanasia… tutti dannati all’Inferno!! Un ministro di Dio  sempre più lontano da quel sentimento di cristianità che è necessario e che è ancora più necessario quando un  figlio sbaglia. Se Welby ha sbagliato secondo la dottrina cristiana dov’è finito il sentimento di pietà e di perdono che vuole essere fondamento della cristianità? Non ho ancora risolto i miei dubbi religiosi, devo ammetterlo, forse non lo farò mai,   non so se credo o no in Dio, ma di certo mi rifiuto di credere in un Dio vendicativo e rancoroso. Il mio Dio se esiste,  in questo momento sta abbracciando Piergiorgio e sono sicuro che con lui lo stanno facendo tanti altri Dei  sparsi lassù nei cieli. C’è stato un momento in cui la vicenda di Welby  mi ha portato alla  mente una scena di Garage Olimpo in cui gli aguzzini torturtori al servizio della dittatura si accanivano ancor di più sulle vittime quando a queste venivano trovate delle capsule di cianuro da ingerire se le le torture fossero diventate insopportabili, “non hai il diritto di decidere quando morire, siamo noi che lo decidiamo per te” e giù botte! Forse il paragone è azzardato ma in realtà è quello che è accaduto a Welby  e che accade con tanti altri nelle sue stesse condizioni. Non avevi il diritto Welby di decidere quando morire, quando porre fine alla tortura che era diventata la tua vita.
Perché Giovanni Paolo II ha potuto decidere liberamente che non gli fosse attaccata la spina e Welby non ha potuto decidere di togliere quella stessa spina, senza incorrere nella punizione del ministro di Dio? Cambia qualcosa nell’atto di inserirla o in quello di toglierla? In ambedue i casi c’è un andare incontro alla morte serenamente e soprattutto naturalmente, in ambedue i casi c’era una volontà da rispettare..
Saddam sta per essere giustiziato e il ministro di Dio  non si pronuncia, ma come? Si nega a Piergiorgio il lasciapassare per il cielo ammesso che lui ne abbia avuto bisogno e non un parola, un cenno,  un invito alla preghiera a chi ha emesso una condanna a morte, al boia che la eseguirà, a Bush che ne gioisce pubblicamente e che solo per questo dovrebbe esseer scomunicato all’istante?  Niente di niente? Non c’è nulla di più ipocrita  della morale e in particolare della morale cristiana.  Ma se lo sanno anche gli stolti  che questo processo è una farsa e la condanna ancor di più, certo meglio farlo fuori subito prima che possa raccontare al mondo dei suoi affari con i Bush.
Il mondo impazza per Natale, viaggi, regali, spostamenti e i Nigeriani per poche gocce della loro benzina… saltano in aria. Già morire carbonizzati a Natale per poche gocce di benzina … quella che non hanno perchè paradossalmente anche se si tratta dell’ottavo paese esportatore di greggio   al mondo, ai nigeriani costa carissima e coì per poter guadagnare qualcosa al mercato nero con una tanica di benzina  devono bucare le condutture degli oleodotti e tutti lì  a fare la festa intorno a quegli spruzzi per pochi dollari fino a che non arriva magari uno con una sigaretta accesa … saltare in aria per una tanica di benzina, certo che si può.
Ah  dimenticavo, Pinochet, non lo vuole più nessuno, pare che sia più ingombrente da morto che da vivo, nemmeno l’esercito vuole le sue ceneri, ma a lui che importa oramai,  il suo lasciapassare per il cielo lo ha avuto.
 
Consiglio i due post più belli su Piergiorgio Welby, l’articolo “Migliaia di Welby crocifissi tra Pannella e Ratzinger”  di Gennaro Carotenuto che come sempre unisce  magistralmente denuncia e riflessione, cuore e ragione,   e quello del fotografo  Fabrizio Pecori che dedica a Welby, ma senza fare il suo nome,  il suo “silenzio bianco”.
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    antona ha detto:

    Ninguna guerra, en nombre de la religion.Viva la paz
    salu2

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    monique camus ha detto:

    Amiga:

    No quiero llorar la defunción del mundo: guerras, esclavitud, racismo, corrupción, maltratos, fascismo exterminios…

    Quiero la paz.

    Abrazos prolongados.

    Monique.

    p.d. bien, por la foto de Antona.

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    Annalisa ha detto:

    Comparto esos pensamientos, amigos.
    Monique, gracias porquè Antona lo conocì gracias a tu conciencia.

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